In attesa che la reunion di Fontana&Gallera dia i frutti sperati, il Comm. Str. Gen. C. A. F. P. Figliuolo allunga il passo nell’avanspettacolo toccando vette ormai ineguagliabili di comicità. Ieri la macchietta in mimetica ha intimato ai presidenti di Regione di interrompere immantinente “annunci di azioni non coordinate preventivamente con la struttura commissariale e non inserite in un piano coerente a livello nazionale”. In pratica, gli annunci scoordinati li può fare solo lui. Infatti, dopo aver promesso – pancia in dentro e petto in fuori – “un milione di vaccinati al giorno da giugno”, ieri (22 maggio) Penna Bianca s’è vantato di aver finalmente centrato l’obiettivo del mezzo milione al giorno negli ultimi sette, che però aveva promesso per metà aprile (5 settimane fa). Però a fargli concorrenza e a “confondere l’opinione pubblica” sono i presidenti di Regione. Il che naturalmente sarebbe vero se lui, con tutti gli altri Migliori, non avesse a suo tempo promesso la “centralizzazione” delle vaccinazioni. Purtroppo, dopo l’annuncio, i Migliori si scordarono la relativa legge o decreto, forse perché scoprirono ciò che si sapeva da sempre: per scippare la sanità alle Regioni occorrerebbe una riforma della Costituzione, o almeno della legge 833 del 1978, che i partiti si tengono ben stretta per difendere greppie e clientele territoriali. Così le Regioni continuano a fare come pare a loro.
Sarebbe interessante conoscere l’illuminato parere dell’emerito Cassese, se non fosse precipitato in uno stato di preoccupante afasia. Senza purtroppo contagiare il generale Damigiani. Il quale ora è incazzatissimo perché Liguria, Piemonte e Veneto minacciano di vaccinare i turisti nei luoghi di vacanza senza costringerli – come invece vorrebbe il bravo Figliuolo – a rincasare per le seconde dosi (un andirivieni che, per famiglie di quattro persone, si ripeterebbe quattro volte in due o tre settimane). Naturalmente non sappiamo se il loro sia solo l’ennesimo annuncio o se ci riusciranno davvero. Ma, nel caso, non ci vedremmo nulla di male, visto lo stato comatoso in cui versa il settore turistico. Preoccupa invece l’improvviso allarme del generalissimo che fa riderissimo sui “soggetti fragili over 60 e i cittadini con altre patologie che appaiono un po’ persi di vista, malgrado in molti casi non siano stati messi completamente in sicurezza”. In pratica, mentre lui dava i numeri, se li è persi per strada: strano, per una campagna vaccinale esaltata come una marcia trionfale a reti ed edicole unificate. Resta da capire a chi sia indirizzato il monito figliuolesco: con chi ce l’avrà mai? Non vorremmo che, non riuscendo a vaccinare gli over 60 e i fragili, ci entrasse in casa travestito da cespuglio per fare il culo a noi.
IlFQ
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