giovedì 22 luglio 2021

I Dragaràn. - Marco Travaglio

 

L’ayatollah Khomeini aveva i Pasdaràn, i Guardiani della Rivoluzione. Draghi ha i Guardiani della Restaurazione. Sono i presunti giornalisti che scambiano la Fornero per “esperta di pensioni” (infatti le sfuggì il trascurabile dettaglio di 390mila esodati). Spacciano le critiche di merito al Salvaladri&mafiosi Cartabia alle “bandierine di partito” del M5S e, per farlo, nascondono i gravissimi allarmi del procuratore nazionale antimafia De Raho e del procuratore Gratteri (zero tituli su tutti i giornaloni). Quelli che gabellano la Cartabia per un’esperta di diritto penale, anche se non distingue un tribunale da un phon e dice bestialità (ieri, tentando di smentire i veri esperti, è arrivata a dire che l’improcedibilità non tocca i processi di mafia perché esclude “i reati da ergastolo”: come se la prima attività dei mafiosi fosse uccidere; ma il grosso dei processi di mafia è per associazione mafiosa, concorso esterno, estorsione, corruzione, voto di scambio, riciclaggio, turbativa d’asta, traffico di rifiuti: nessuno punito con l’ergastolo). Quelli che raccontano inesistenti “smentite del Colle” sui timori – confermatici dai portavoce – per il Parlamento che decide i reati da perseguire e da ignorare in barba alla Costituzione.

Quelli che danno del bugiardo a Conte perché ha detto che anche il processo per il ponte Morandi rischia l’improcedibilità (la norma che esclude i reati pre-2020 salterà al ricorso del primo avvocato: il favor rei, cioè la retroattività delle norme più favorevoli all’imputato, che in teoria vale solo per le norme penali sostanziali, è già stato esteso dalla Consulta e da molti tribunali di sorveglianza alle regole dell’esecuzione penale, come quella di Bonafede che negava le pene alternative ai condannati per tangenti: figurarsi se non varrà per una norma processuale che trasforma un condannato in primo grado in un improcedibile in appello; infatti gli avvocati si son già detti pronti a invocarla anche per il ponte Morandi). Quelli che, su due quotidiani di centrodestra come Repubblica, Sole 24 Ore e Giornale, si inventano che la Ue fa “sponda al progetto Cartabia”, lo “loda” e lo “blinda”, citando un documento che sollecita il “ddl del marzo 2020 per migliorare l’efficienza dei processi penali”, senza dire che parla del ddl Bonafede, non il testo Cartabia che lo demolisce. Quelli che riempiono paginate sul boom di contagi per i folli assembramenti per le vittorie azzurre e il bus scoperto della Nazionale, ma si scordano di collegarli all’inerzia del governo Draghi e all’inaudita deroga concessa da Draghi al dl Draghi. Tutto ciò che dà ombra al governo non esiste. Come scriveva Indro Montanelli nel 1977, “ma da quali ometti è rappresentato questo povero giornalismo italiano!”.

ILFQ

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