lunedì 19 luglio 2021

Ma mi faccia. - Marco Travaglio

 

L’estremo oltraggio. “Noi non dimentichiamo: il Tuca Tuca era il progenitore del Bunga Bunga” (Giuliano Ferrara, Foglio, 6.7). A dir cazzate comincia tu. Com’è bello dir cazzate da Trieste in giù.

Il segreto di Pulcinella. “Davigo indagato a Brescia per rivelazione di segreto sul caso dei verbali di Amara” (Corriere della sera, 11.7). Quindi, siccome avvertì Ermini, che avvisò Mattarella, sono indagati anche Ermini e Mattarella?

Sveglio, il ragazzo. “Cuba era un sogno, ma è diventato un incubo. La rivoluzione di Castro e del Che sprigionava libertà, fantasia: al tempo la vedevamo con gli occhiali rosa. E sulla repressione del regime troppi silenzi a sinistra” (Sergio Staino, Repubblica, 18.7). Però, che prontezza di riflessi.

Quando c’era Lui. “Da quando è arrivato #Draghi l’Italia ha vinto l’#Eurovision2021 con i #Maneskin, gli #Europei2021 con la #Nazionale ed è arrivata in finale a #Wimbledon con Matteo #Berrettini. L’Italia riparte dopo la pandemia, viva l’Italia di #Draghi” (Massimo Ungaro, deputato Iv, Twitter, 12.7). Quindi fammi capire: Draghi ha perso la finale di Wimbledon?

È venuto giù l’Armando. “Il giusto equilibrio tra processi rapidi e garanzie. Se questo la riforma Cartabia centra il punto” (Armando Spataro, Stampa, 12.7). Li ammazza stecchiti, e rapidissimamente.

Affinità elettive. “Dialogare? Meglio la Lega del Pd” (Ettore Rosato, presidente Iv, Libero, 8.7). “Meglio Iv dei 5Stelle” (Riccardo Molinari, capogruppo Lega alla Camera, 8.7). “Porte spalancate per Salvini su giustizia e ddl Zan” (Roberto Giachetti, deputato Iv, Verità, 12.7). Dio li fa e poi li accoppia.

Povera stella. “Cingolani: un’imboscata contro di me. Ira del ministro per i veti sul Recovery. Dopo il voto contrario in Commissione di Pd e M5S sull’iter delle grandi opere” (Corriere della sera, 18.7). Gioia, non si chiama imboscata: si chiama Parlamento

Premio Nobili. “Carlo Fuortes è un manager culturale di livello internazionale. Il suo nome è legatobvc ad una @@m@. I stagione di successo dell’ tu bv k roba” (Luciano Nobili, deputato Iv, beccato da @ferrazza, Twitter, 9.7). Lo portano via.

Canti Orfinici. “La confluenza coi 5S è fallita. Meglio così. Ora ricostruiamo il Pd” (Matteo Orfini, deputato Pd, Riformista, 15.6). Ci si vede dal solito notaio?

Senti chi parla. “Così Draghi ha fatto inceppare i lottizzatori di Viale Mazzini” (Stefano Balassone, ex vicedirettore Rai3, ex Cda Rai, Domani, 16.7). Draghi e quelli che lottizzarono Balassone invece non erano lottizzatori. La lottizzazione è sempre quella degli altri.

Senti chi pirla. “Io non mi piego alla logica dei sondaggi e degli influencer” (Matteo Renzi, leader Iv, pubblicità del suo libro, Repubblica, 16.7). Specialmente ora che li ha tutti contro.

Verderabbia. “Resta infine da capire se Salvini ha fatto un tuffo nella nuova piscina di casa Renzi a Firenze. In quel caso avrà notato che sul fondo della vasca c’è una scritta: ‘Costruita con il contributo di Marco Travaglio e altri’. Sono i soldi delle querele vinte” (Francesco Verderami, Corriere della sera, 10.7). Purtroppo M. R. non ha mai vinto una sola querela contro il sottoscritto. Quindi sarà una piscina senz’acqua.

I giudici Ossimoro. “Magistratura democratica: ‘Riforma? Prima l’amnistia’” (Riformista, 13.7). “Tribunali in tilt. Serve l’amnistia” (Cristina Ornano, Gip a Cagliari e presidente della corrente Area, Riformista, 14.7). “Guardiamo all’amnistia per una giustizia penale meno ‘carcerocentrica’” (Stefano Musolino, pm antimafia a Reggio Calabria e futuro segretario di Md, Dubbio, 15.7). È il sogno di tutti i magistrati: “L’imputato è colpevole, chiedo il massimo dell’impunità”.

La voce grossa. “Licenziamenti, il governo chiamerà le multinazionali. Orlando e Giorgetti vogliono convocare Gkn e Gianetti” (Repubblica, 12.7). “Ehi, ragazzi, tutto bene a casa?”.

Mai più senza. “Luciano Violante rilegge la tragedia di Clitennestra e la porta in teatro con un suo testo. ‘Vogliamo giudici con l’anima’” (Foglio, 17.7). Mo’ me lo segno.

L’erba del vicino. “Il Fatto quotidiano era sopra le 100.000 copie e ora è a 25.000” (Roberto D’Agostino, Verità, 17.7). Il Fatto ora è a 58.000 copie vendute giornaliere, con un +47% in un anno: e Dagospia?

Il titolo della settimana/1. “Stop allo scandalo delle indagini segrete. Svolta. Nella riforma Cartabia un freno allo strapotere dei pm: chi è nel mirino dovrà essere avvisato dell’inchiesta” (Giornale, 17.7).Così può fuggire o inquinare le prove per tempo.

Il titolo della settimana/2. “Renzi si autodenuncia: ‘Noi della sinistra abbiamo messo due nomi inadeguati al vertice del Csm’” (Giornale, 12.7). Noi della sinistra...ahahahahahahahah.

Il titolo della settimana/3. “Vogliono impedire di presentare ‘Il Sistema’ nelle piazze: Palamara come Dreyfus” (Giornale, 17.7). E Sallusti come Emile Zola.

ILFQ

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