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lunedì 30 novembre 2020

LA CAMPANELLA DI PARTE. - Rino Ingarozza

 

Penso che l'altro giorno, in Senato, si sia rasentato il ridicolo. Non solo, è accaduto qualcosa di grave in quanto, qualcuno, è venuto meno al proprio dovere istituzionale di imparzialità, di super partes.
Parlo, ovviamente, della Presidente ( o, preferite Presidenta o Presidentessa) del Senato, Elisabetta Alberti Casellati.
Ma andiamo con ordine.
Aveva iniziato a parlare il Senatore 5 stelle, Giovanni Endrizzi.
Appena ha cominciato ad aprire bocca, tutta la destra si è messa ad urlare, non si sa bene perché, visto che aveva soltanto detto che era stato fermato da una ragazza di Padova. La Presidente Alberti Casellati ha chiesto si, il silenzio, ma non perché il Senatore aveva diritto ad esprimersi, ma perché "sentiamo dove vuole arrivare" .....dove vuole arrivare? E lei chi è per dire questa frase? Come si permette? Le ricordo che siede sulla poltrona più alta del Senato, per garantire tutti e non per polemizzare con chi sta parlando. Le ricordo che Lei non può, in alcun modo, ammiccare alla sua parte politica e fare gli interessi di questa. Le è chiaro? Lei è un arbitro, né più, né meno. Come si permette a fare, tra l'altro in maniera strafottente, da portavoce ai Senatori che sbraitano?
Ma non è mica finita qui. La signora Alberti Casellati doveva, ancora, dare il meglio di sé.
Nel suo discorso, più volte interrotto, il Senatore del Movimento 5 stelle, ha poi detto che la destra aveva candidato una persona come Jole Santelli, definendola figura di alto profilo istituzionale, ma, ha aggiunto, anche un personaggio come Domenico Tallini che, praticamente, era nel mirimo della magistratura e che era stato segnalato come impresentabile, dalla commissione antimafia, di cui la Santelli era vicepresidente e della quale facevano parte elementi della Lega e di Fratelli d ....del duce. Quindi, si chiedeva il Senatore Endrizzi, dove fosse la coerenza.
Non l'avesse mai detto. La Casellati si è messa a sbraitare contro di lui, dicendo di non peggiorare la situazione, dicendo queste cose. " Non si può parlare di una persona morta" ha detto gridando (come quelli che sono in cerca di un applauso). E meno male che aveva premesso che la Santelli era una persona rispettabile e di alto profilo istituzionale, altrimenti avrebbe chiamato dei cecchini per farlo fuori.
Si è messa a gridare come il peggior Sgarbi, ma per una cosa che non c'entrava niente. Mi dice, egregia
Presidente, dove avrebbe mancato di rispetto ad una persona defunta? Ce lo dica ......glielo ha anche chiesto Endrizzi, ma si è guardata bene dal rispondere. E il Senatore le ha anche detto, la prossima volta, di scriverlo Lei, quello che doveva dire.
Magari se si rasa anche i capelli a zero e si mette le mani sui fianchi, allora è perfetta. Entra di più nel personaggio.
Io, al contrario del Senatore, Le faccio un'altra domanda e cioè:
Ma Lei a chi vuole prendere per il culo?
Lei non si è adirata per le parole sulla Santelli, non ce n'era motivo.
Lei si è messa a gridare perché il discorso si stava facendo compromettente, per Lei e per la sua parte politica. Ancora una volta ha cercato di spostare l'attenzione su altro, su una cosa che non esiste. Perché vi rode quando si parla dei vostri inquisiti, dei vostri arrestati, dei vostri collusi. Ha capito che qualcuno dei vostri avrebbe dovuto dare delle spiegazioni su questa candidatura e allora l'ha buttata in caciara. E lo ha fatto venendo meno al suo obbligo istituzionale. Lei non può interrompere un Senatore che sta parlando, per fare un comizio. Lei è una mistificatrice, un abominevole, squallido personaggio che fa becera propaganda partitica da una poltrona istituzionale. Se vuole fare politica, si dimetta dalla sua carica e si confronti sugli scranni del Parlamento e non faccia la voce grossa dall'alto della sua carica per dar voce agli ordini del suo padrone.
È questo che le ha ordinato? Zittire chi avrebbe chiesto spiegazioni sulla candidatura di uno accusato di collusione con la mafia? Certo, non potevate mica dire che lo avete fatto perché portava voti, questo proprio non lo potevate dire.
I parlamentari sono i rappresentanti del popolo e non dei burattini collodiani che si muovono agli ordini di odierni Mangiafuoco e il popolo chiede a gran voce "Perché avete candidato uno in odore di mafia?"
Potete fare quel che volete, anche sbraitare nelle "vostre trasmissioni" dicendo che i 5 stelle sono il cancro della politica, con una bella dosa di faccia tosta, anche perché, a dirlo, è stato uno di Forza Italia e, quindi, un discendente politico del mafioso Dell'Utri, ma non vi potete nascondere per sempre.
E allora mi faccia il piacere, stia al suo posto e usi la campanella per zittire le persone maleducate, mentre qualcuno sta, semplicemente, chiedendo quello che il popolo vuole sapere.
La usi, la campanella, ma per zittire Lei.
Rino Ingarozza

domenica 22 novembre 2020

Incapaci di intendere e volere. - Massimo Erbetti














È vero, qualcuno ha offeso i calabresi e li ha offesi in modo indegno, reputandoli incapaci di intendere e volere e non è stato sicuramente Morra a farlo, ma chi si è stracciato le vesti per le sue parole…è offendere qualcuno dire: "...Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte…."
Sapete cosa è offensivo? Cosa è veramente vergognoso? Far passare il messaggio che i calabresi non sappiano cosa votano, chi votano e perché lo votano…oppure i calabresi sono obbligati a votare certi soggetti? Perché se lo fossero veramente, la cosa sarebbe ancor più grave, ma grave veramente…in Calabria non c'è democrazia? In Calabria le persone votano, anzi più correttamente "sono costrette a votare" qualcuno in particolare?
L'autodeterminazione dei popoli, vale per tutti, ma non per i calabresi? Ci sono dubbi sulla veridicità delle elezioni calabresi? Perché chi dice che Morra offende fa passare questo messaggio.
Ognuno è responsabile delle proprie scelte…o lo sono tutti tranne i calabresi? Se io fossi calabrese, mi sentirei offeso, umiliato e denigrato, da chi afferma il contrario, significherebbe che non sono in grado di scegliere i miei rappresentanti…
C'è poi chi per portare avanti la tesi dell'incapacita di intendere e volere dei calabresi è andato dalle parole ai fatti ed è il caso di RAI 3, che ha pensato bene di non mandare in onda, l'intervista a Morra, motivandola cosi:
"Lo abbiamo invitato tre giorni fa, poi le sue parole hanno stravolto lo scenario. Parole offensive nei confronti della memoria di Jole Santelli e nei confronti dei calabresi"... Anche in questo caso, qualcuno si erge a paladino dei calabresi perché loro non hanno la capacità di farlo?
Ma non finisce qui :
"La direzione della Rai ha deciso che il senatore Nicola Morra questa sera non doveva essere qui"....la direzione ha deciso? La direzione? A quale titolo? Per quale assurdo potere? E potere conferito da chi?...Si chiama "servizio pubblico", non dittatura pubblica.
E poi l'apoteosi: "Sono molto in imbarazzo" afferma la conduttrice "ma probabilmente questa è la scelta giusta"...scelta giusta per chi? Per cosa?... Scelta giusta per i calabresi che non sono in grado di decidere qualcosa da soli, che non sanno cosa e chi votano…e hanno bisogno di un tutore? Di qualcuno che indirizzi le loro scelte?...Si è proprio vero qualcuno ha vergognosamente offeso i calabresi…ed è stato chi li ha fatti passare per un popolo incapace di intendere e volere.

https://www.facebook.com/photo?fbid=10218769720019738&set=a.2888902147289

venerdì 20 novembre 2020

Bufera su Morra, lui: "Santelli? Mie parole strumentalizzate".

 

Bufera sul presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, dopo le sue parole sull’ex presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

Morra è intervenuto a Radio Capital, dove ha commentato l’arresto di Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale calabrese. E dopo aver sottolineato che "Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita", ha detto: "Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso".

"Parole vomitevoli. Chiedo le immediate dimissioni di questo deficiente. Sbaglio? Un pensiero per la cara Jole Santelli", scrive su Facebook il segretario della Lega, Matteo Salvini.

"Questo signore, oltre che essere un parlamentare della Repubblica italiana è anche presidente della commissione parlamentare Antimafia. Indegno, dimettiti", fa eco Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, commentando le parole di Nicola Morra nei confronti di Jole Santelli.

"Le parole del presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra su Jole Santelli sono indegne. E rappresentano un’offesa per tutti i malati oncologici. Non gli restano che le dimissioni". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia.

"La scelleratezza di Morra non meriterebbe commenti. Ma non può restare impunita una volgarità così bassa nei confronti del presidente Jole Santelli", ha dichiarato il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì, aggiungendo: "Politico di alto rango, prestigiosa avvocata, donna esemplare, eroica combattente contro il male peggiore, che non era il cancro, ma la malapolitica e la politica sciacquatrippe. Della sua patologia, privata, personale, non ne ha fatto scudo, né strumento: ognuno di noi, nascendo, ha in tasca la fine. E, di essa, nessuno conosce l’ora di arrivo. Solo la stupidità è peggiore della morte, perché, la prima, dura una vita, mentre la seconda dura meno di un istante. Morra, alla perenne vergogna accompagni le dimissioni. Unico dovere".

In serata sempre via social Morra scrive: "Salvini ed altri esponenti del Centrodestra chiedono le mie dimissioni facendo un truffaldino taglia e cuci di mie dichiarazioni, strumentalizzandole. Nel giorno in cui Domenico Tallini, di Forza Italia, viene arrestato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, per un business che la ‘Ndrangheta ha fatto nell'ambito della Sanità -infatti era stato messo nella lista degli impresentabili- guarda caso parte un attacco nei miei confronti, basato sul nulla".

"Riporto qui una fonte in merito a ciò che realmente ho detto oggi in radio. Repubblica riporta l’audio della mia intervista con le mie dichiarazioni. Ho parlato di dati di fatto. Se poi qualcuno vuole fare il taglia e cuci come fosse il vestito di Arlecchino faccia pure, ma non è informazione, non è giornalismo, non è verità", conclude Morra.

https://www.adnkronos.com/fatti/politica/2020/11/19/bufera-morra-lui-santelli-mie-parole-strumentalizzate_er8fESXlpnh9vfYFhJWaGI.html?refresh_ce

Io, nelle parole di Morra non noto nulla di sconveniente.
La verità, purtroppo, è che viviamo in un paese nel quale si parla tanto di libertà di parola, ma si combatte a spada tratta chi dice l'ovvio.
L'altra verità è che si vuol colpire chi, con coscienza e abnegazione, fa il suo lavoro ledendo, così, gli interessi di chi delinque.
E' triste doverlo ammettere, ma è la nostra triste realtà,
cetta.