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giovedì 14 ottobre 2021

Canone rai in bolletta energia, ne vogliamo parlare?

 

Il canone rai non esiste, ciò che ci costringono a pagare, definendolo erroneamente canone rai, non è altri che la tassa di possesso dell'apparecchio televisivo o similare.

Una tassa, pertanto, illegale perchè provvista di errata dizione, illegale perchè non è consentito far pagare una tassa su qualcosa che hai già pagato e che, oltretutto, occupa uno spazio della propria abitazione, o posto di lavoro, o altro, per il quale viene già pagata una tassa di occupazione di spazio o di possesso.

E' un po' come le accise, imposte indirette che gravano sulla quantità dei beni prodotti e non sul prezzo e che costituiscono una parte cospicua delle entrate nel bilancio di ogni Paese e che ci faranno pagare ad oltranza, anche quando la motivazione addotta per la sua creazione sarà scaduta o superata.  

Illegale è fare pagare l'Iva, altra imposta, ma diretta, anche sulle accise, anch'esse soggette a tassazione iva.

Per essere precisi, ci fanno pagare una tassa sulla tassa...

Infine, credo che spetti al cittadino decidere se visionare e seguire i canali rai, non può essere lo stato a decidere per lui.

Da me, ad esempio, non arriva il segnale rai (non che mi dispiaccia...), ma mi costringono a pagare il "canone rai" inserendolo nella bolletta dell'energia elettrica ed io sono "obbligata" a pagarlo. 

E dire che siamo in democrazia...

Io ne vedo poca di democrazia se funziona a intermittenza o a convenienza.

Mi meraviglia il fatto che i no vax non si siano ribellati a questa ingiustizia, ma si siano mobilitati per far valere il diritto di non vaccinarsi, tanto a pagare le spese del loro rifiuto siamo noi, cittadini onesti e bistrattati, trattati come stuoini, dal governo e dai disonesti!

cetta

giovedì 29 luglio 2021

Canone Rai: l’imposta resta nella bolletta elettrica. Ecco quanto pesa e l’impegno preso dal governo con l’Europa. - Celestina Dominelli

 

I punti chiave


L’unica certezza per ora è la seguente: il canone Rai continuerà a essere riscosso attraverso la bolletta elettrica. L’ipotesi di eliminare l’imposta dalla fattura energetica, rilanciata nei giorni scorsi da alcuni rumors di stampa e sostenuta da alcuni ambienti della maggioranza, non trova conferme nell’esecutivo né risulta che sia oggetto di un intervento ad hoc nella bozza del disegno di legge per la concorrenza. Quest’ultimo, peraltro, in base alla tabella di marcia dettata dal Recovery Plan, doveva essere presentato entro fine luglio, ma si va verso uno slittamento del provvedimento che potrebbe essere procrastinato a fine agosto o all’inizio di settembre.

La misura introdotta dal governo Renzi.

Ma quanto pesa il canone Rai in bolletta e quando è stato introdotto? Come si ricorderà, la misura è stata predisposta nel 2015 dal governo Renzi per contrastare la diffusa evasione sull’imposta per la tv pubblica: si tratta di un esborso per le famiglie di 9 euro al mese per 10 mesi, per complessivi 90 euro all’anno a fronte dei 113 riscossi prima della riforma. Per le casse della Rai, l’introduzione del canone in bolletta ha comportato un flusso di ricavi certo che è stato quantificato in 1,7 miliardi di euro l’anno.

Quanto entra nelle casse Rai.

È bene, però, ricordare, come hanno precisato più volte gli stessi vertici Rai che, a fronte dei 90 euro di ammontare annuo, Viale Mazzini ne percepisce 75,4 euro. Il passaggio del canone infatti non avviene direttamente dalla bolletta alla Rai, ma transita per l’agenzia delle Entrate e poi da questa alle casse della televisione pubblica. E i 90 euro sono comprensivi del contributo al Fondo per l’Editoria in capo alla presidenza del Consiglio e di quello per le antenne locali, in capo al Mise. Da qui, la differenza che finisce alla tv pubblica rispetto alla cifra riscossa in bolletta.

L’impegno inserito nel Recovery Plan.

Fin qui, il perimetro dell’imposta e la sua destinazione. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, però, il governo ha messo nero su bianco con l’Europa uno sforzo chiaro come si evince dagli allegati tecnici trasmessi a Bruxelles insieme al Recovery Plan: nessun cenno esplicito al canone Rai, sia chiaro, ma una duplice sottolineatura. Da un lato, l’impegno ad aumentare la trasparenza nella bolletta elettrica - aspetto, quest’ultimo, su cui l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente è al lavoro ormai da tempo - fornendo ai consumatori pieno accesso «alle subcomponenti che rientrano sotto la voce oneri di sistema» e, dall’altro, l’esigenza di eliminare la richiesta in capo ai fornitori di riscuotere «charges unrelated to the energy sector», vale a dire tasse non collegate al settore dell’energia. E tra queste rientrerebbe anche il canone Rai. Se dunque l’impegno nel Pnrr è di andare verso l’eliminazione di spese “improprie” in bolletta non collegate all’energia, bisognerà trovare, non solo per il canone Rai, forme di riscossione alternativa. Che siano altrettanto efficaci.

La natura giuridica del canone tv.

Sull’imposta, però, va fatta un’ultima precisazione. Quello che viene definito impropriamente canone Rai, infatti, è una tassa la cui natura giuridica rinvia a un regio decreto-legge del 1938, mai abrogato, che stabilisce quanto segue: chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto». A chiarire ulteriormente la natura del canone sono poi intervenuti diversi pronunciamenti che hanno stabilito che la sua imponibilità dipende esclusivamente dalla detenzione di un apparecchio e non è collegata «all’effettiva ricezione dei programmi della Rai o alla mancanza di interesse a riceverne».

IlSole24Ore

Come volevasi dimostrare, il "Canone rai" resta in bolletta Enel con la doppia anomalia: 1) non è un canone rai, 2) non si dovrebbe pagare attraverso la bolletta relativa alla fornitura di altro servizio.
Il governo commette reati relativi all'uso improprio di denominazione di un servizio e relativo obbligo di pagamento dello stesso, inserendolo nella bolletta relativa ad altro servizio, e nessuno, ripeto, nessuno gli fa causa o scende in piazza per protestare?
Siamo messi veramente male...
Cetta.

giovedì 27 novembre 2014

Il canone Rai in bolletta non si può mettere-. - Alberto Airola




"Buongiorno a tutti i cittadini, mi rivolgo a voi da cittadino prima ancora che da portavoce, perché la questione di cui vi voglio parlare è importante e riguarda in primis noi tutti cittadini italiani.


Questione Rai: riforma e canone in bolletta. 
Facciamo un po' di chiarimenti. 
Attualmente c'è in corso una riforma della Rai. Il magister è sempre Renzie che sta facendo la sua solita propaganda, come quella del canone in bolletta. Una questione molto controversa che già da anni si discute e poi si è sempre accantonata, perché presenta delle difficoltà particolari, si parla di profili di incostituzionalità. In ogni caso i gestori sono moltissimi e non si sa come ripartire su tutti questi gestori l'onere del canone Rai. Ma ancor più grave non si sa come dimostrare chi possiede un televisore e chi no! La Rai così come è non ci piace, in corso c'è una riforma ma non si sa dove va a parare. La prima domanda che ci dobbiamo porre è: ci serve o non ci serve un servizio pubblico? Tutti i Paesi democratici hanno un servizio pubblico di informazione radiotelevisiva. Serve anche all'Italia, ma quello di oggi non funziona! Va finanziato pubblicamente e quindi ecco la necessità di un canone. Possiamo immaginare un canone che le fasce della popolazione più deboli non debbano pagare! Siamo preoccupati, perchè questa riforma non è chiara. Pochi sanno che la Rai ha restituito 150 milioni di euro per finanziare gli 80 euro di Renzie, manovra che probabilmente verrà dichiarata incostituzionale perché non si può prendere i soldi dal canone e usarli altrove! 

[continua a leggere su La Cosa]" Alberto Airola, Vigilanza RAI - capogruppo M5S Senato.

http://www.beppegrillo.it/2014/11/il_canone_rai_in_bolletta_non_si_puo_mettere.html


Ma è naturale che non si possa fare! 

E'. sopra tutto, illegale!

Quando si stipula un contratto entrambi i contraenti, in questo caso erogatore del servizio e fruitore, leggono le clausole in esso contenuto e le firmano per accettazione. 
Se uno dei contraenti cambia anche solo una virgola del contratto, quest'ultimo decade automaticamente. 

Pertanto, se l'azienda erogatrice del servizio in questione decidesse di accettare di introdurre il canone rai in bolletta, dovrebbe ristipulare un nuovo contratto con il fruitore del servizio; e non credo che si sottoporrebbe al rischio di perdere un cliente per prestare un servizio allo Stato che già preleva abbondantemente dalle casso della propria azienda. 
Anche le accise, se aggiunte in corso di contratto, sono illegali. 
Sappiamo, però, che i governi che si sono succeduti in Italia, da circa un trentennio, non tengono in alcun conto la legalità e ciò che è sancito nella Costituzione che, infatti, vorrebbero cambiare.