Modelli online sul sito delle Entrate
dal 10 maggio. Presentazione del 730 entro il 30 settembre. Novità: superbonus,
bonus facciate e per bici elettriche.
I punti chiave
Come si accede alla precompilata
Quali sono le principali scadenze
Quali dati ci sono nella precompilata
Cosa si trova sul sito delle Entrate
Come si presenta il modello 730
Come funzionano i controlli
Lo speciale di NT+ Fisco sulle dichiarazioni 2021
Il 10
maggio arriva online la dichiarazione dei redditi precompilata
2021 (modello 730 o Redditi). Una data che, rispetto al calendario
tradizionale, è stata spostata in avanti dall’emergenza
Covid. Per nove giorni le bozze si potranno solo controllare e scaricare: solo
dal 19 maggio (come previsto
dal provvedimento delle
Entrate del 7 maggio) sarà poi possibile accettare la dichiarazione così com’è,
oppure modificarla, e inviarla al Fisco.
Come si accede alla precompilata.
Si può accedere alla precompilata – nell’area
riservata del sito dell’agenzia delle Entrate –
tramite Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta
d’identità elettronica), Cns (Carta nazionale dei servizi)
e Pin Fisconline: ques’ultimo, però, può essere utilizzato solo da
chi ne è già in possesso. Dallo scorso 1° marzo, infatti, in base alle
disposizioni del Dl Semplificazioni 76/20, le Entrate non rilasciano più ai
cittadini nuove credenziali Fisconline: quelle già in uso restano valide fino
al 30 settembre 2021.
Il contribuente può accedere alla dichiarazione anche
tramite il proprio sostituto di imposta che presta assistenza
fiscale, un Caf o un professionista abilitato,
a cui consegnare una specifica delega per l’accesso.
Quali sono le principali scadenze.
Come detto, la dichiarazione precompilata si potrà
accettare (o modificare) e trasmettere alle Entrate a partire dal 19
maggio. Entro il 30 settembre va inviato il 730;
entro il 30 novembre il modello Redditi PF (persone
fisiche).
Anche quest’anno una presentazione rapida del 730
(indicativamente entro il mese di giugno) permetterà a dipendenti e pensionati
di ricevere l’eventuale rimborso del Fisco nella busta
paga di luglio o nella pensione di agosto. Chi invece
chiuderà a debito la dichiarazione dei redditi non ha particolari motivi per
affrettarsi (anche se più tardi presenterà la dichiarazione, meno mensilità
avrà per spalmare la trattenuta del primo acconto Irpef).
Quali dati ci sono nella precompilata.
Nella dichiarazione precompilata sono già presenti
diversi dati: dai redditi indicati nelle certificazioni uniche alle spese sanitarie e
universitarie; dalle spese funebri ai premi assicurativi, dai
contributi previdenziali ai bonifici per interventi di ristrutturazione
edilizia e di riqualificazione energetica fino agli interessi pagati sui mutui
per l’acquisto dell’abitazione principale. Sono, in pratica, tutte le
informazioni che i “soggetti terzi” hanno trasmesso all’agenzia delle Entrate
entro il 31 marzo. Inclusi i dati delle Cu che
i sostituti d’imposta (datori di lavoro ed enti pensionistici) hanno al
contempo consegnato anche a lavoratori e pensionati.
Tra le novità nei modelli 730 e Redditi PF (persone
fisiche) di quest’anno ci sono le caselle in cui indicare:
● le nuove detrazioni casa entrate in vigore nel 2020: il bonus
facciate del 90% e il superbonus del 110% (naturalmente,
chi sceglie di cedere queste detrazioni non dovrà indicarle in
dichiarazione dei redditi. Da ricordare che la cessione può essere comunicata fino al 15 aprile,
termine già prolungato due volte);
● il credito d'imposta per monopattini elettrici
e servizi di mobilità elettrica (vale fino a 750 euro per le spese sostenute
dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020 per l'acquisto di monopattini elettrici,
biciclette elettriche o tradizionali, abbonamenti al trasporto pubblico,
servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile);
● il credito d’imposta “bonus vacanze” (se il bonus è stato usato entro
il 31 dicembre 2020, si ha una detrazione del 20% sulla
spesa sostenuta);
● la riduzione del 50% dell’imposta per
i residenti a Campione d’Italia;
● la casella «Stato estero», cui devono indicare il Paese di provenienza i
contribuenti che usano l’agevolazione prevista per gli impatriati e
i docenti e ricercatori che vengono a svolgere l’attività in
Italia;
● la detrazione per gli investimenti in start up, che va però
indicata solo nel modello Redditi,
non nel 730.
Cosa si trova sul sito delle Entrate.
Una volta entrati nel sito internet dedicato si possono visualizzare:
● il modello precompilato, scegliendo poi tra modello 730 e
Redditi;
● l’indicazione sintetica dei redditi e delle spese presenti
nel precompilato, e le principali fonti usate per elaborare la dichiarazione
(ad esempio, il sostituto che ha inviato la Cu, o la banca che ha comunicato
gli interessi passivi sul mutuo). In questo prospetto vengono inserite anche le
informazioni in possesso dell’Agenzia ma che risultano incomplete (ad esempio, la destinazione di un immobile comprato di recente) o
incongruenti (ad esempio, gli interessi passivi sul mutuo superiori a quelli
dell’anno scorso): così il contribuente può verificare le informazioni ed
eventualmente indicarle nel 730 precompilato;
● l’esito della liquidazione: cioè il rimborso che sarà erogato dal
sostituto d’imposta e/o le somme che saranno trattenute in busta paga (se manca
un elemento essenziale, come la destinazione d’uso di un immobile, il risultato
sarà disponibile dopo l’integrazione del 730).
Come si presenta il modello 730.
Se il contribuente vuole presentare il 730
direttamente sul sito dell’Agenzia, deve:
● indicare i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il
conguaglio;
●scegliere la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per
mille dell’Irpef (anche se non esprime alcuna scelta);
● verificare che i dati presenti nel modello precompilato siano corretti e
completi.
Come funzionano i controlli.
Se il 730 precompilato viene presentato senza
modifiche direttamente dal sito delle Entrate oppure al sostituto
d’imposta non ci saranno controlli documentali sulle
spesedetraibili e deducibili. I controlli possono invece riguardare i dati
comunicati dai sostituti tramite Cu.
La dichiarazione precompilata si considera accettata
anche se il contribuente esegue modifiche che non incidono sul calcolo del
reddito complessivo o dell’imposta (ad esempio, varia i dati della residenza
anagrafica senza modificare il Comune del domicilio fiscale).
Se il 730 precompilato viene presentato, con o senza
modifiche, al Caf o al professionista abilitato,
i controlli vengono effettuati nei loro confronti anche
sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia. La quale potrà
comunque chiedere al contribuente la documentazione necessaria a verificare i
requisiti per fruire di queste agevolazioni (ad esempio, l’effettiva
destinazione dell’immobile ad abitazione principale entro un anno
dall'acquisto, nel caso di detrazione degli interessi passivi sul mutuo
ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale).
IlSole24Ore