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sabato 8 maggio 2021

Dichiarazione dei redditi, in arrivo la precompilata 2021: ecco come fare. - Dario Aquaro e Cristiano Dell'Oste

Modelli online sul sito delle Entrate dal 10 maggio. Presentazione del 730 entro il 30 settembre. Novità: superbonus, bonus facciate e per bici elettriche.

I punti chiave

Come si accede alla precompilata
Quali sono le principali scadenze
Quali dati ci sono nella precompilata
Cosa si trova sul sito delle Entrate
Come si presenta il modello 730
Come funzionano i controlli
Lo speciale di NT+ Fisco sulle dichiarazioni 2021

Il 10 maggio arriva online la dichiarazione dei redditi precompilata 2021 (modello 730 o Redditi). Una data che, rispetto al calendario tradizionale, è stata spostata in avanti dall’emergenza Covid. Per nove giorni le bozze si potranno solo controllare e scaricare: solo dal 19 maggio (come previsto dal provvedimento delle Entrate del 7 maggio) sarà poi possibile accettare la dichiarazione così com’è, oppure modificarla, e inviarla al Fisco.

Come si accede alla precompilata.

Si può accedere alla precompilata – nell’area riservata del sito dell’agenzia delle Entrate – tramite Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta d’identità elettronica), Cns (Carta nazionale dei servizi) e Pin Fisconline: ques’ultimo, però, può essere utilizzato solo da chi ne è già in possesso. Dallo scorso 1° marzo, infatti, in base alle disposizioni del Dl Semplificazioni 76/20, le Entrate non rilasciano più ai cittadini nuove credenziali Fisconline: quelle già in uso restano valide fino al 30 settembre 2021.

Il contribuente può accedere alla dichiarazione anche tramite il proprio sostituto di imposta che presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista abilitato, a cui consegnare una specifica delega per l’accesso.

Quali sono le principali scadenze.

Come detto, la dichiarazione precompilata si potrà accettare (o modificare) e trasmettere alle Entrate a partire dal 19 maggio. Entro il 30 settembre va inviato il 730; entro il 30 novembre il modello Redditi PF (persone fisiche).

Anche quest’anno una presentazione rapida del 730 (indicativamente entro il mese di giugno) permetterà a dipendenti e pensionati di ricevere l’eventuale rimborso del Fisco nella busta paga di luglio o nella pensione di agosto. Chi invece chiuderà a debito la dichiarazione dei redditi non ha particolari motivi per affrettarsi (anche se più tardi presenterà la dichiarazione, meno mensilità avrà per spalmare la trattenuta del primo acconto Irpef).

Quali dati ci sono nella precompilata.

Nella dichiarazione precompilata sono già presenti diversi dati: dai redditi indicati nelle certificazioni uniche alle spese sanitarie e universitarie; dalle spese funebri ai premi assicurativi, dai contributi previdenziali ai bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica fino agli interessi pagati sui mutui per l’acquisto dell’abitazione principale. Sono, in pratica, tutte le informazioni che i “soggetti terzi” hanno trasmesso all’agenzia delle Entrate entro il 31 marzo. Inclusi i dati delle Cu che i sostituti d’imposta (datori di lavoro ed enti pensionistici) hanno al contempo consegnato anche a lavoratori e pensionati.

Tra le novità nei modelli 730 e Redditi PF (persone fisiche) di quest’anno ci sono le caselle in cui indicare:
● le nuove detrazioni casa entrate in vigore nel 2020: il bonus facciate del 90% e il superbonus del 110% (naturalmente, chi sceglie di cedere queste detrazioni non dovrà indicarle in dichiarazione dei redditi. Da ricordare che la cessione può essere comunicata fino al 15 aprile, termine già prolungato due volte);
● il credito d'imposta per monopattini elettrici e servizi di mobilità elettrica (vale fino a 750 euro per le spese sostenute dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020 per l'acquisto di monopattini elettrici, biciclette elettriche o tradizionali, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile);
● il credito d’imposta “bonus vacanze” (se il bonus è stato usato entro il 31 dicembre 2020, si ha una detrazione del 20% sulla spesa sostenuta);
● la riduzione del 50% dell’imposta per i residenti a Campione d’Italia;
● la casella «Stato estero», cui devono indicare il Paese di provenienza i contribuenti che usano l’agevolazione prevista per gli impatriati e i docenti e ricercatori che vengono a svolgere l’attività in Italia;
● la detrazione per gli investimenti in start up, che va però indicata solo nel modello Redditi, non nel 730.

Cosa si trova sul sito delle Entrate.

Una volta entrati nel sito internet dedicato si possono visualizzare:
● il modello precompilato, scegliendo poi tra modello 730 e Redditi;
● l’indicazione sintetica dei redditi e delle spese presenti nel precompilato, e le principali fonti usate per elaborare la dichiarazione (ad esempio, il sostituto che ha inviato la Cu, o la banca che ha comunicato gli interessi passivi sul mutuo). In questo prospetto vengono inserite anche le informazioni in possesso dell’Agenzia ma che risultano incomplete (ad esempio, la 
destinazione di un immobile comprato di recente) o incongruenti (ad esempio, gli interessi passivi sul mutuo superiori a quelli dell’anno scorso): così il contribuente può verificare le informazioni ed eventualmente indicarle nel 730 precompilato;

● l’esito della liquidazione: cioè il rimborso che sarà erogato dal sostituto d’imposta e/o le somme che saranno trattenute in busta paga (se manca un elemento essenziale, come la destinazione d’uso di un immobile, il risultato sarà disponibile dopo l’integrazione del 730).

Come si presenta il modello 730.

Se il contribuente vuole presentare il 730 direttamente sul sito dell’Agenzia, deve:
● indicare i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio;
●scegliere la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef (anche se non esprime alcuna scelta);
● verificare che i dati presenti nel modello precompilato siano corretti e completi.

Come funzionano i controlli.

Se il 730 precompilato viene presentato senza modifiche direttamente dal sito delle Entrate oppure al sostituto d’imposta non ci saranno controlli documentali sulle spesedetraibili e deducibili. I controlli possono invece riguardare i dati comunicati dai sostituti tramite Cu.

La dichiarazione precompilata si considera accettata anche se il contribuente esegue modifiche che non incidono sul calcolo del reddito complessivo o dell’imposta (ad esempio, varia i dati della residenza anagrafica senza modificare il Comune del domicilio fiscale).

Se il 730 precompilato viene presentato, con o senza modifiche, al Caf o al professionista abilitato, i controlli vengono effettuati nei loro confronti anche sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia. La quale potrà comunque chiedere al contribuente la documentazione necessaria a verificare i requisiti per fruire di queste agevolazioni (ad esempio, l’effettiva destinazione dell’immobile ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto, nel caso di detrazione degli interessi passivi sul mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale).

IlSole24Ore

domenica 8 marzo 2015

730 precompilato, come funziona e per chi vale. - Roberto Giovannini



Qualcuno forse si aspetta nella cassetta della posta il suo bravo modello 730 precompilato, bello stampato, con la dichiarazione dei redditi già fatta e pronta da firmare: ma non sarà così. E visto che troppi italiani secondo le statistiche sono ancora “analfabeti digitali”, in tanti avranno un’aspra delusione. Perché i 20 milioni e passa di modelli precompilati che riguardano pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati, arriveranno sì dal 15 aprile: ma in versione digitale. La troveremo su Internet, e per mettere le mani sulla propria dichiarazione prepersonalizzata si dovrà disporre del codice per i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Per averlo basta andare sul sito www.agenziaentrate.gov.it, o telefonare al numero 848.800.444 o agli uffici territoriali delle Entrate.  

Detto questo, si tratta (finalmente) di una bella novità. Il modello precompilato che troveremo per molti sarà perfettamente sufficiente, e conterrà buona parte dei dati che servono, che lo Stato nelle sue varie articolazioni già possiede. Redditi da lavoro e pensione, carichi familiari, spese per mutui, contratti d’affitto, compravendite di immobili e altro sono infatti informazioni che il Fisco già possiede all’interno delle sue banche dati. Riscriverli da capo nel modello, dover andare al Caf (pagando), raccogliere e fotocopiare ricevute, spendere per un commercialista è una gran perdita di tempo. Per quest’anno non è detto che il modello possa essere completo: a sentire quello che dice il Fisco, ci saranno i dati sui redditi, sui premi assicurativi, mutui e contributi previdenziali. Solo l’anno prossimo, invece, verranno inserite nella dichiarazione precompilata anche le spese sanitarie o altre spese detraibili, come le tasse scolastiche o universitarie.