sabato 4 giugno 2011

Esclusivo/ 7 nobili ragioni per scegliere la fusione fredda nucleare.

Servizio di Vincenzo Panella – Traduzione Sara Serraiocco.

Photo: Mats Lewan, Ny Teknik

La saga dell’ E-Cat, il reattore a fusione fredda inventato dall‘ Ing. Andrea Rossi continua ad accelerare ad un ritmo impressionante. La tecnologia e’ candidata a cambiare il modo di generare, distribuire ed utilizzare l’energia in ogni parte del mondo. La reazione utilizza un metallo, il nickel, che in natura è molto abbondante ed a basso costo, al contrario di altri tipi di tecnologie che utilizzano metodi molto più aggressivi e costosi sia per l’estrazione e la conversione dell’energia sia dal punto di vista tecnologico e di impatto ambientale. La reazione e’ pulita , non produce scarti ed in caso di incidente non rilascerebbe sostanze dannose nell’ambiente. Diverse compagnie si stanno interessando all’ E-Cat, sia in Europa che in America. Una di queste, la greca Defkalion Green Technologies costruirà in ottobre un impianto da 1Mw utilizzando diversi generatori connessi in serie. Pochi giorni fa è stato annunciato l’entrata in gioco di una società americana chiamata Ampenergo, che e’ situata negli Stati Uniti e pare che siano riusciti ad aumentare l’efficienza del reattore. L’Ampenergo sarà responsabile di costruire e distribuire i generatori nel nord e nel sud America, mentre la Defkalion si occuperà del mercato europeo. Sembra che la gara alla commercializzazione si terrà fra queste due compagnie. La cosa molto strana è che i media non sembrano essere interessati a questa tecnologia rivoluzionaria che potrebbe essere paragonata alla scoperta del fuoco. Le uniche fonti al momento sono le dimostrazioni tenute dal Prof. Focardi all’Università di Bologna ed il blog dell’ Ing. Rossi, dove di tanto in tanto rilascia qualche indizio in più sulla sua invenzione, ma rifiuta categoricamente di svelare quali siano i catalizzatori usati nel reattore. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, alla fine del 2011 potremmo comprare i primi generatori E-Cat per uso domestico.

Sette ragioni per adottare il catalizzatore di energia di Rossi (E-Cat)

Ci sono molte ragioni per sostenere l’adozione e la proliferazione della tecnologia E-Cat a “fusione fredda” di Andrea Rossi, tra cui la speranza di una soluzione ai nostri problemi energetici, la pulizia dell’ambiente, il ripristino dell’economia globale, e molto altro.

Di Hank MillsPure Energy Sistems -

Una rivoluzione a “fusione fredda” è in arrivo. Questa rivoluzione inarrestabile sposterà l’economia globale lontano dai combustibili tradizionali, come petrolio, gas naturale, carbone e anche combustibili convenzionali nucleari radioattivi come l’uranio. Invece di bruciare questi combustibili inquinanti, costosi, e potenzialmente pericolosi, il mondo inizierà ad utilizzare la tecnologia del catalizzatore di energia (E-Cat) di Andrea Rossi, tra le altre tecnologie energetiche pulite del tutto innovative che stanno emergendo. La sua tecnologia a “fusione fredda” testata, provata e convalidata utilizza solo piccole quantità di idrogeno e nichel in polvere per produrre grandi quantità di energia. Questa energia è prodotta in maniera pulita ed economica, senza emissione di inquinamento durante il processo.

La nostra civiltà ha davvero bisogno di questa tecnologia, per una lunga serie di motivi. Alcuni di questi motivi saranno menzionati in questo articolo. Come per ogni nuova tecnologia, ci sarà qualcuno che si opporrà alla sua implementazione e adozione , ma le ragioni che dovrebbero spingerci ad adottare questa tecnologia , sono molteplici , il nostro futuro, quello delle nostre famiglie e della nostra specie può dipendere dalla rapida proliferazione di questa tecnologia!

La lista non segue un ordine di importanza.

Ambiente

Stiamo inquinando il nostro mondo fino all’estremo. I gas di scarico delle automobili, e di altri veicoli, inquinano la nostra atmosfera rendendo l’aria quasi irrespirabile in molte aree urbane. La continua esposizione alle particelle di ozono e di fuliggine in aria può aumentare il rischio di malattie ai polmoni, infarto e ictus. Le fuoriuscite di petrolio, come nel recente disastro del Golfo del Messico, minacciano residenti costieri, la vita marina, e il cibo raccolto dagli oceani. A peggiorare le cose, i prodotti chimici (come Corexit) utilizzati nella pulitura di tali catastrofi sono spesso molto più tossici della stessa fuoriuscita di petrolio! Naturalmente gli esseri umani non hanno una piena comprensione di tutte le variabili che controllano il clima del nostro pianeta, le emissioni di anidride carbonica stanno salendo più in alto che mai. Le nazioni precedentemente non industrializzate stanno costruendo centrali elettriche e stanno consumando più petrolio, così come i cittadini stanno utilizzando veicoli a benzina per il trasporto. E mentre il livello della qualità della vita (forse) migliora per questi cittadini, il loro livello di consumo aumenta. Iniziano a comprare iPod, telefoni cellulari e computer. Tutti questi lussi richiedono energia per essere consumati nel loro processo di fabbricazione. Il risultato è che più CO2 e altri tipi di inquinanti vengono immessi nell‘ atmosfera.

La tecnologia E-Cat potrebbe essere utilizzata per ridurre drasticamente i livelli di inquinamento. Per iniziare, le unità a “fusione fredda” di Andrea Rossi potrebbero essere collocate nelle centrali già esistenti per generare il vapore di cui hanno bisogno per produrre energia. Invece di bruciare grandi quantità di trucioli di legno, petrolio, gas naturale, o uranio, potrebbero invece essere usate piccole quantità di nichel e di gas idrogeno. Nessun inquinamento di qualsiasi forma sarebbe emessa in atmosfera!

Un ridotto consumo di combustibili fossili si tradurrebbe in un minor numero di operazioni di perforazione sia a terra che in mare. La logica suggerisce che una minore attività di perforazione comporterebbe un minor numero di incidenti, come quello accaduto nel Golfo del Messico.

In questo scenario, potrebbero anche non essere affatto necessarie operazioni di perforazione del fondo marino. Il bisogno di gas “pericoloso” potrebbe potenzialmente essere eliminato in un periodo di tempo relativamente breve.

Il riciclaggio dei materiali è anch’essa un’operazione ad alta intensità energetica. Una fonte di energia economicamente quasi gratuita potrebbe rendere questa operazione economicamente più appetibile.

Forse potrebbero essere costruiti robot e macchine alimentati a fusione fredda per disseppellire i materiali riciclabili provenienti dalle discariche e dai cantieri. Il risultato potrebbe essere meno estrazione di materiali, che potrebbero aiutarci a conservare le nostre foreste e paesaggi naturali.

L’E-Cat ci offre un modo per ripulire il nostro pianeta. I veri ambientalisti, che si preoccupano per il nostro pianeta, dovrebbero supportare questa tecnologia e dovrebbero spingere per far sì che venga rapidamente e ampiamente implementata. Solo quei falsi ambientalisti, il cui obiettivo primario è quello di stabilire un potente governo mondiale che imponga le tasse sul carbone, leggi ambientali che violano la sovranità nazionale e regolamenti che strangolano l’economia, si opporranno alla tecnologia E-Cat.

Sicurezza e fine dell’energia nucleare convenzionale basata sulla fissione

Il recente disastro ambientale avvenuto nel complesso nucleare giapponese di Fukushima può esprimere chiaramente i pericoli delle centrali nucleari convenzionali. Come molte altre centrali nucleari, i reattori di Fukushima sono posizionati in un luogo particolarmente pericoloso.

Il Giappone è situato in un’area lungo un “anello di fuoco” che è una zona calda ad alto rischio di terremoti. Un terremoto di grandi dimensioni e/o tsunami può sottrarre la tensione elettrica che è necessaria per mantenere le barre di combustibile dei reattori ad una bassa temperatura, e scongiurarne la fusione. Anche i generatori possono essere danneggiati, causando un blackout totale. Come abbiamo visto a Fukushima, ciò può portare a perdite massicce di radiazioni nell’ambiente.

La radiazione proveniente da tali reattori ha una lunga vita e può portare a conseguenza devastanti per la salute. Alcune sostanze radioattive riversate nell’ambiente a causa di catastrofi come quella di Fukushima, possono rimanere pericolosamente radioattive per generazioni. A lungo termine, possono creare rischi di cancro elevati per centinaia o migliaia di anni. Si creano zone morte in cui case, aziende agricole e imprese devono essere definitivamente abbandonate. L’energia nucleare convenzionale è una cattiva idea, punto.

La buona notizia è che la fusione fredda di nickel-idrogeno è completamente sicura. L’E-Cat di Andrea Rossi utilizza questo tipo di reazione. A differenza dei convenzionali reattori nucleari a fissione che utilizzano uranio e plutonio, all’interno del contenitore del reattore non viene immesso alcun materiale radioattivo. Solo polvere di nickel stabile e non radioattiva viene aggiunta al gas di idrogeno. Inoltre, quando l’E-Cat ha bisogno di essere rifornito, non ci sono rifiuti radioattivi da gestire. Durante il funzionamento di un E-Cat vengono prodotte solo piccole quantità di radiazioni. Questa radiazione a bassa energia può essere schermata totalmente con un paio di centimetri di piombo.

Nel peggiore dei casi, il contenitore del reattore di unità E-Cat potrebbe creparsi in un terremoto o altre catastrofi ambientali,tuttavia, in una situazione del genere non ci sarebbe bisogno di evacuare la zona, dal momento che nessun rifiuto radioattivo è prodotto dalla fusione fredda di idrogeno-nickel, non c’è nessun disastro radioattivo da fronteggiare. Inoltre, la reazione della fusione cesserebbe non appena si formasse la crepa e l’idrogeno sarebbe scaricato dal sistema.

In buona sostanza, non c’è più bisogno di energia nucleare basata sulla convenzionale fissione. La tecnologia a fusione fredda (o LENR) di Andrea Rossi può sostituire tutte le centrali nucleari (come quelle a Fukushima) sul pianeta. Oltre a eliminare un potenziale rischio di sicurezza, ci sarebbero considerevoli riduzioni dei costi. Il nickel è molto più economico rispetto all’uranio e meno costoso da trasportare, conservare e gestire. Il risparmio si potrebbe riflettere sul consumatore che acquista energia elettrica dalla centrale!

La Recessione Globale

Il mondo è nelle fasi iniziali di una recessione globale che potrebbe facilmente trasformarsi in una depressione. Come si può notare, le cause di questa recessione sono ampiamente trattate su Internet. Alcune idee ricorrenti sono l’eccessivo coinvolgimento del governo nell’economia, la spesa fuori controllo, la continua stampa di denaro da parte della Federal Reserve, i tassi di interesse artificialmente bassi che la FED ha stabilito per così tanto tempo, e ovviamente, l’aumento dei prezzi del petrolio.

Ridurre le dimensioni del governo, tagliare la spesa (soprattutto per le azioni militari), eliminare la Federal Reserve, convincere i politici a consentire il libero mercato per apportare correzioni potenzialmente dolorose, non accadranno dall’oggi al domani. L’unica soluzione rapida potrebbe essere per il Partito Repubblicano di nominare un costituzionalista come loro candidato alla presidenza per il 2012. Un candidato ideale che sosterrebbe il libero mercato potrebbe essere il deputato Ron Paul del Texas. Naturalmente, a causa degli innumerevoli guerrafondai che ci sono nel partito repubblicano, questa potrebbe essere una proposta stimolante!

Una cosa che potrebbe fare la differenza per l’economia è una rapida proliferazione della tecnologia E-Cat. La tecnologia produce una notevole quantità di energia con piccole quantità di nichel in polvere a basso costo. Cento grammi di polvere di nichel (e circa la stessa quantità di idrogeno) può alimentare una E-Cat da 10 kW per un minimo di sei mesi. Per produrre la stessa quantità di corrente un generatore convenzionale consumerebbe migliaia di dollari di carburante, mentre l’E-Cat ne impiegherebbe solo qualche dollaro (in questo caso parliamo di numeri con una sola cifra).

Tale forte riduzione del costo dell’energia potrebbe migliorare quasi ogni aspetto della nostra economia. Primo, le bollette elettriche di tutti potrebbe diminuire, non appena le centrali elettriche si convertissero dalla combustione di enormi quantità di carbone al consumo di piccole quantità di polvere di nichel e idrogeno. Naturalmente il costo del carburante non è l’unico componente nella determinazione del costo dell’energia elettrica, ma è una componente molto significativa. E ‘facile vedere una situazione in pochi anni in cui il prezzo orario di chilo-watt di energia elettrica è ridotto a metà. Ciò avverrebbe a vantaggio di ogni individuo, famiglia e impresa. Si potrebbe utilizzare il denaro risparmiato in un certo numero di modi diversi per stimolare ulteriormente l’economia.

Attualmente, il costo de petrolio è di circa 110 dollari al barile. Senza una nuova e abbondante forma di energia, il prezzo è destinato solo a salire. Quando l’E-Cat e altre tecnologie emergenti verranno incorporate in tutti i tipi di prodotti come auto, treni, scaldabagni e altri, il prezzo del petrolio potrebbe scendere drasticamente. Se il mondo spingesse questa tecnologia con abbastanza forza, fra dieci anni il prezzo dell’energia potrebbe essere dimezzato o addirittura ridotto di dieci volte.

Proviamo a prendere in considerazione per un momento un mondo in cui l’energia sia economica, i veicoli possano essere alimentati da piccole quantità di polvere di nichel,ed il prezzo di ogni singolo bene e servizio scendesse grazie ad un’energia così conveniente. Una situazione simile apporterebbe benefici enormi all’economia globale. Una nuova era di prosperità e di progresso scientifico potrebbe cominciare! Un altro vantaggio ancora più economico che proviene dalle tecnologie emergenti per l’energia libera, tra cui la E-Cat, sarà la miriade di posti di lavoro che si creeranno nella produzione, distribuzione, vendita, e tutti gli aspetti ausiliari coinvolti.

Più pace e meno guerra

Le Nazioni entrano in guerra l’una contro l’altra per un sacco di motivi. Questo è molto spiacevole, in quanto tali conflitti creano molta sofferenza umana, spreco di risorse e danneggiano l’ambiente. Una delle ragioni più comuni per cui le nazioni vanno in guerra, è per le risorse , in particolare le risorse energetiche.

Nella nostra epoca attuale, il Medio Oriente produce una grande quantità di petrolio che viene spedito in giro per il mondo per alimentare la moderna civilizzazione. Questo rende la zona una polveriera per il conflitto, come dimostrato in modo chiaro nel corso dell’ultimo decennio, e in particolare degli ultimi mesi. E ‘abbastanza ovvio che una delle ragioni principali per cui gli Stati Uniti sono entrati in guerra con l’Iraq è a causa delle loro riserve di petrolio. La NATO probabilmente non starebbe bombardamento la Libia, se la nazione non producesse petrolio. L’E-Cat potrebbe rendere tutti questi paesi produttori di petrolio molto meno significativi, perchè il petrolio non sarebbe più così importante o di valore.

Con una minore attenzione al Medio oriente e agli altri Paesi produttori di petrolio, la grandiosa e ridicolosamente costosa macchina militare degli Stati Uniti potrebbe essere ridimensionata. Invece di essere una forza militare offensiva, I rami militari potrebbero spostare la loro attenzione per fornire un’efficace difesa nazionale. Mantenendo l’esercito qui, ai confini degli Stati Uniti (invece che in giro per il mondo, in un centinaio di nazioni diverse) centinaia di miliardi di dollari potrebbero essere risparmiati ogni anno. Inoltre, innumerevoli conflitti e operazioni militari potrebbero essere evitati.

La tecnologia della fusione a freddo di Andrea Rossi è uno strumento che potrebbe unire l’umanità insieme per la causa comune di costruire una civiltà migliore. Potrebbe permetterci di lavorare per un futuro più pacifico, costruttivo e pieno di speranza! Forse, invece di sentire parlare dell’ultima zona di guerra, al telegiornale la sera, potremmo ascoltare come scendono I tassi di povertà e come le nazioni lavorino insieme per migliorare le condizioni di vita dei loro cittadini!

Una riduzione dello scetticismo patologico

La comunità scientifica, quando si tratta di tecnologie esotiche che violano le cosiddette “leggi della fisica” diventa una specie di setta. Invece di accogliere il successo di migliaia di esperimenti di successo sulla fusione fredda che sono stati effettuati negli ultimi venti anni all’incirca, hanno incessantemente cercato di respingere la fusione fredda come pseudoscienza. Indipendentemente dalla qualità dei dati forniti a sostegno della fusione fredda, si preoccupano di dare un nome a tutte le ridicole parti coinvolte nella ricerca.

Patologici oppositori scettici come Bob Park hanno chiamato i ricercatori della fusione fredda dei serpenti venditori di petrolio, ciarlatani, e promotori della scienza “voodoo”. Nel processo di condanna della ricerca sulla fusione fredda, hanno attaccato ugualmente altre nuove tecnologie. Nikola Tesla ha affrontato tale scetticismo durante la sue epoca, ma dubito abbia dovuto affrontarne di spietati, rudi e dogmatici, come quelli che esistono oggi. Invece di una scienza moderna che promuova un pensiero critico ma aperto, hanno creato un’atmosfera di terrore che fa sì che gli scienziati evitino di riportare i risultati di test controversi, teorie e scoperte. È ovvio che i poteri vengono utilizzati da tali scettici a loro vantaggio, in quanto parte del loro piano per sopprimere le nuove tecnologie. Le tecnologie come la fusione fredda danno “potere alla gente” e lo strappano al governo, corporazioni e gli attuali baroni del potere.

Promuovendo l’adozione ampia e rapida della tecnologia E-Cat stiamo esponendo una “reale tecnologia” che viene negata, condannata e ridicolizzata dagli scettici. Si tratta di qualcosa che avremmo potuto adottare venti anni fa, se tali scettici avessero chiuso la bocca e tenuto la mente più aperta.

La proclamazione della verità sulla fusione fredda potrebbe ispirare una nuova generazione di ricercatori, ingegneri e scienziati ad essere più aperti delle precedenti generazioni. Questa mancanza di scetticismo eccessivo potrebbe far sì che la prossima ondata di nuove tecnologie possa essere adottata rapidamente e con minore resistenza. Forse le prossime generazioni saranno in grado di imparare dal passato, ed evitare gli errori commessi dagli scettici del nostro tempo.

Esplorazione dello spazio

La nostra civiltà ha tutte le sue “uova” in un paniere (il pianeta che chiamiamo terra). Se accadesse un cataclisma come un asteroide, un intenso getto solare, o una pestilenza estremamente letale , la nostra specie potrebbe essere portata sull’orlo dell’estinzione. È urgente espandersi oltre questo pianeta e creare colonie da qualche altra parte nel nostro sistema solare (per iniziare) e altrove.

Al momento, la migliore tecnologia per diffondere l’umanità attraverso l’universo è rinchiusa in progetti in nero. Esiste la tecnologia per il controllo della gravità, l’inerzia, la massa, e tutti gli altri aspetti del nostro universo. Anche se sarebbe meraviglioso se tutte queste tecnologie potessero venire rilasciate già da domani, sperare che avvenga per spontanea volontà di chi le custodisce, è improbabile.

Grazie al supporto della tecnologia della fusione fredda potremmo ottenere almeno una nuova tecnologia sul mercato. L’emergere di questa potrebbe potenzialmente ispirare il rilascio di energia da parte di altre tecnologie. Come minimo, ci si potrebbe rendere conto che c’è un modo per sfruttare le forze abbondanti e inesauribili della natura a beneficio dell’umanità. Tali forze potrebbero anche includere viaggi nello spazio sicuri e veloci!

Ci sono alcuni inventori che stanno sviluppando tecnologie anti-gravità e a propulsione che, come la fusione fredda, sono stati emarginati dalla scienza ufficiale. Se questi avessero il giusto supporto che meritano, potrebbero finalmente fornire all’umanità queste tecnologie.

Anche da sola, la fusione fredda potrebbe servire come fonte di energia per le colonie sulla Luna, Marte, o anche oltre. Con una potenza illimitata, l’estrazione mineraria, la produzione di coltivazioni per l’alimentazione, la costruzione e la manutenzione dei sistemi di supporto vitale potrebbero essere resi più facili. E ‘anche possibile che la fusione fredda possa in qualche modo essere costruita in una tecnologia di propulsione. La fusione calda è stata spesso teorizzata come un modo per accorciare un viaggio su Marte da anni in pochi mesi. La fusione fredda potrebbe essere utilizzata in un modo simile?

Speranza

Le attuali condizioni di salute del pianeta sono tragiche, carestie, malattie, morte, e guerra sono ovunque. Stiamo inquinando il nostro pianeta, distruggendo l’ambiente, e uccidendo i membri della nostra specie. Se una persona seguisse solo le notizie provenienti dalle fonti ufficiali (invece dei media alternativi), ci sarebbero poche speranze per un mondo migliore. Sembra non esserci una fine alle lotte tra le nazioni, nessuna tecnologia in grado di salvarci all’orizzonte , solo maggiore sofferenza che cresce all’aumentare della popolazione.

La tecnologia E-Cat di Andrea Rossi può portare alla nostra specie qualcosa di cui abbiamo disperatamente bisogno più di tutto in questo momento, ovvero la SPERANZA:

L’E-Cat dà speranza per una nuova fonte di energia che sostituisca i combustibili tradizionali.

L’E-Cat dà speranza per un ambiente più pulito.

L’E-Cat dà speranza per un’economia globale rinnovata.

L’E-Cat dà speranza per la cooperazione tra le nazioni, invece che guerra

L’E-Cat dà speranza per un mondo con meno scettici a frenare il progresso.

L’E-Cat dà speranza per un mondo in cui non ci sono limiti al progresso tecnologico.

Forse la cosa più importante, è che l’E-Cat dà speranza per un mondo in cui la civiltà umana sopravvive al di là di questa fase iniziale di infanzia, e alla fine si espande oltre i confini della nostra preziosa ma limitata sfera blu che chiamiamo Terra.

http://ildemocratico.com/2011/05/26/esclusivo-7-nobili-ragioni-per-scegliere-la-fusione-fredda-nucleare/



Quelle mamme di Fukushima che misurano le radiazioni.


Contatori Geiger alla mano, 200 donne controllano la contaminazione e accusano: "Basta bugie, vogliamo la verità per salvare i nostri figli".


dal nostro inviato DANIELE MASTROGIACOMO
FUKUSHIMA - Di cosa ha paura? "Delle radiazioni. Uccideranno i miei figli". È appena passato il tecnico, dice che il livello delle radiazioni rientra nella norma. "Passa una volta alla settimana. Noi le registriamo tutti i giorni. Ci sono picchi spaventosi". Cosa farà? "Manderò via i miei figli. Io resterò qui a lottare". Shiori Yokoyama ci trascina in casa, apre un cassetto, tira fuori uno strumento che sembra un cronometro a mano. Lo impugna, ci guida ancora all'esterno, afferra il contatore Geiger, lo abbassa verso il terreno, osserva i valori che si alzano, si abbassano, tornano ad alzarsi fino a lanciare un sibilo costante.

"Ecco, guardi, segna 2,4 microsievert l'ora", spiega. "Arrivano a 36 al giorno, cioè 13.140 l'anno, ossia 13 millisievert l'anno. Ci sono posti dove si raggiunge i 220 l'anno: è più alto di quello della centrale". Qui si è sotto i 20 millisiervert l'anno fissati dal governo, facciamo notare. "E cosa significa: morire più tardi? Gli standard internazionali parlano di 1 millisievert l'anno. Solo dopo l'incidente alla centrale lo hanno alzato a 20. E adesso, da due settimane, lo hanno esteso ai bambini. È assurdo, questo ci fa paura. Ci sentiamo ingannate, non sappiamo quale sia la verità. Chi mente e chi nasconde. Vengono quasi tutti i giorni: medici, esperti, persino il governatore della Prefettura ci ha fatto visita. Arrivano, ci rassicurano, dicono che va tutto bene, ci invitano a mangiare latte e verdura. Dobbiamo solo aspettare che passi. Ma noi abbiamo urgenza di capire. I miei figli non possono morire.

Questa donna di 38 anni abbraccia i suoi quattro figli che ci guardano con l'aria smarrita. Il più grande ha 11 anni, il più piccolo 10 mesi. Abitano qui da sempre, assieme al padre che fa il medico. Dopo il grave incidente a Fukushima Daiichi, Shiori Yokoyama si è messa a studiare e adesso è una vera esperta di radiazioni e isotopi. Un giorno si è resa conto che qualcosa non andava. Allora ne ha parlato con le altre mamme del suo quartiere e insieme hanno deciso di organizzarsi. Oggi sono in duecento e dall'inizio del mese, ogni domenica, formano una lunga catena umana che assedia il palazzo della Prefettura. Il governo lascia fare, qualche volta accoglie una delegazione, altre le allontana. Ma loro, queste mamme esasperate, geishe trasformate da Fukushima in guerriere ecologiche, resistono: lottano per far sopravvivere i loro figli. Guidano un movimento che si allarga e rischia di contagiare altre città e altri villaggi della Prefettura.
Da metà mese, un team di Greenpeace international è sbarcato in Giappone e scandaglia tutto il perimetro dell'area evacuata con monitor e rilevatori di radiazioni. Svolge una contro inchiesta e dai dati che ha messo sulla Rete si scopre che le mamme guerriere hanno ragione. Basta guardare la mappa punteggiata da ampi cerchi rossi, gialli, arancioni e azzurri per rendersi conto che il governo e la Tepco, la società che gestisce Fukushima Daiichi, nascondono la verità.

Trenta chilometri più a nord, nel villaggio di Nishigo, c'è la casa di Atsuko Morinaga, 51 anni, mamma di un bambino di 11. Lo ha portato via. "Ad Akuba, nella prefettura di Nagano", precisa. "Mi manca ma sono serena. Lì è al sicuro. L'ho affidato ad un volontario che ha messo a disposizione la sua fattoria per accogliere i bambini fatti fuggire delle madri preoccupate. Ce ne sono tanti, so che sta bene. Non so quando tornerà. Per me è diverso: non ho un posto dove andare, devo cercare lavoro, devo mantenermi e lo Stato non mi aiuta". Anche Atsuko, come Shiori, fa parte del movimento per la verità su Fukushima. "Ho capito subito - racconta - che le autorità mentivano. Ci sono troppi interessi in ballo. Dopo le nostre proteste hanno iniziato a fare delle misurazioni nelle scuole. C'è il problema del terreno nello spazio giochi esterno. Per loro non c'era nulla di strano. Noi, con i nostri strumenti, abbiamo trovato dei picchi preoccupanti proprio sulla terra dove c'è lo scivolo dei bambini. Adesso dicono che lo rivolteranno, ma non basta: è solo un modo per tenere tranquilla la popolazione".

Chi è costretto a restare segue un rito quotidiano. I bambini indossano sempre mascherina e cappello e ogni volta che tornano a casa le mamme li passano al contatore Geiger. Sotto le scarpe, sulla testa, lungo tutti i vestiti. "Proprio ieri - ci svela mamma Atsuko - c'era stato un controllo nella scuola di mio figlio. Risultava un livello di 0,74 microsievert l'ora nell'ambiente. Con le altre mamme siamo andate nel cortile interno e la radiazione era di 5,9 microsievert l'ora. Questi sono dati. Vuol dire che ci raccontano bugie. Non ci fidiamo più". Chi può ha lasciato la regione. Chi resta, lotta. "Ho sentito che ci sono state nuove fughe radioattive con l'acqua di raffreddamento della centrale", commenta Atsuko mentre si prepara a raggiungere Tokyo. "La gente comincia a capire. È in gioco il futuro di tutti. Il futuro del Giappone".




venerdì 3 giugno 2011

Calcio-scommesse, coinvolta anche la Serie A Nel mirino altre tre partite.

E’ destinato ad allargarsi lo scandalo del calcio-scommesse. Dopo l’arresto due giorni fa di Beppe Signori, “quello che ha fatto 200 goal in serie A” (Leggi la cronaca), con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’illecito sportivo, oggi il gipGuido Salvini ha interrogato il dentista Marco Pirani e Massimo Erodiani, titolare di un’agenzia di scommesse, ritenuto tra i capi dell’organizzazione indagata dalla procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta «Last Bet». Interrogato per tre ore, Pirani avrebbe fatto riferimento ad altre tre partite, anche di serie A, oltre alle 18 contestate nell’ordinanza di custodia cautelare. Partite che non risalirebbero solo al campionato scorso.

Fra le 80mila intercettazioni al vaglio degli inquirenti, spicca questa conversazione dove Massimo Erodiani parla con Marco Pirani. Si capisce che un gruppo di scommettitori si muoveva dai siti in Asia e in particolare dalla Turchia, contando di sfuggire così ai controlli sulle puntate anomale.

ERODIANI :-Pronto
PIRANI:- Max
ERODIAN:-oh ….. nostro no ..
PIRANI:-si …
ERODIANI:-allora ha detto perché io ieri gli ho detto che era saltato tutto lui praticamente ieri a chiamato Malacarne giocatore del Viareggio dice che è amico suo non so come però ha una frega di confidenza e gli ha detto gli aveva gli aveva detto la cosa che stavamo facendo noi e lui gli ha detto che per quella cosa la era difficile quindi comunque ha mantenuto quello che gli abbiamo detto noi però dice che loro possono andare a perdere capito?
PIRANI: -eh …
ERODIANI:-dice sono 5 persone lui può contattare quindi inc .. se è vera questa versione è più forte questo qui Gianfranco non conta un cazzo
PIRANI: - Gianfranco Massimo. .. Gianfranco è l’allenatore in seconda quindi conta meno di un cazzo
ERODIANI:- e allora
PIRANI:- Gianfranco
ERODIANI:-perché questo qui gli ha detto
PIRANI:-Gianfranco …
ERODIANI:-noi andiamo a perdere ne saremo cinque
PIRANI:- si …
ERODIANI: - gli ha detto ne siamo cinque vogliamo 10mila euro a testa senti eh io gli ho detto scordatelo perché noi non cacciamo un euro mi ha detto perché e mi ha spiegato quello che vuole fare: vuole chiamare perché l’amico suo, quello che ci ha detto che metteva sul mercato asiatico, sta in Turchia quindi non è rintracciabile. Torna eh … eh … quando le cose già sono fatte siccome ci sta il discorso con quelli di Milano che lui deve risolvere ha detto che dici se io chiamo a loro gli dico che la partita la pagano loro e noi diamo la garanzia gli ho detto va bene già mi sta a richiamare ci sto parlando due minuti inc … .. però hai capito gli ho detto se è così si perché se è come dici tu per me non la faccio perché ho detto a sto prezzo non esiste gli ho detto perché comunque non è singola perché comunque … se tu invece riesci a farla pagare a loro noi tutto quello che facciamo noi è di pulito per me va bene perché dopo ovviamente questa cosa deve andare con questi qua che lui deve dare un assegno in garanzia a loro però io gli ho detto che .. gli dovrà dire aspetta un attimo (in sottofondo dice ti richiamo sto parlando al telefono sto parlando all’altro telefono ti richiamo ciao) eh….. praticamente eh … eh. . .. noi quello che facciamo inc … pulito però gli ho detto se tu fai una cosa riesci a fare una cosa del genere tu gli dai un assegno in garanzia e metti a pari anche la situazione vecchia con loro con quelli di Milano però di fai dare una metà in anticipo se a loro gli sta bene se no la fai saltare ha detto va bene fai una cosa però parla con Gianfranco mi ha detto io ancora non lo chiamo Gianfranco ho chiamato prima te parla con Gianfranco chiedi se vuole prima lui a quelli di Milano e poi li chiamo io o li chiamo direttamente io fammi sapere che lo facciamo però quello che ti dico io se questi hanno detto che sono cinque persone sono tante cinque persone eh … ha perdere a Benevento non è che vai…mo ci rivuole Cremonese Paganese sono cinque della Cremonese che vogliono perdere in casa il Benevento vuole vincere

Secondo indiscrezioni, Pirani avrebbe in qualche modo preso le distanze dagli altri indagati, minimizzando il suo ruolo all’interno dell’organizzazione. «Ci sono 4 o 5 incontri, anche della massima serie, di cui non eravamo a conoscenza», ha detto il pm Roberto Di Martino al termine dell’interrogatorio di Pirani, ex dirigente dell’Ancona Calcio e ritenuto uno degli organizzatori del giro di scommesse truccate. Il gip ha interrogato per un’ora anche Erodiani, evidentemente disposto a collaborare con la magistratura.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche Stefano Bettarini, detto il “bello” o il “Betta” e Cristiano Donicapitano dell’Atalanta ed ex titolare dell’Italia ai mondiali coreani del 2002.

Monopoli. Sono 37 le partite sospette che i Monopoli di Stato, grazie al proprio sistema di rilevazione, hanno segnalato alla Procura Federale della Figc. La maggior parte – informa l’Agicos – sono partite di Lega Pro, ma spiccano anche 12 segnalazioni su incontri di Serie B e quattro o cinque di A. Le segnalazioni scattano quando i Monopoli rilevano flussi abnormi di giocate rispetto all’importanza dell’incontro, quando le giocate si orientano in modo univoco o ancora quando un numero eccessivo di puntate viene piazzato su scommesse più di nicchia, come l’under/over, primo tempo/finale e primo tempo 1X2. In alcuni casi, il risultato pronosticato nelle scommesse non è stato confermato in campo, in altri invece l’allarme si è dimostrato giustificato. E’ il caso di Atalanta-Piacenza del 19 marzo, finita 3 a 0 per i padroni di casa: Aams, rileva Agicos, aveva segnalato alla Figc il flusso anomalo di scommesse sull’1 già 24 ore prima dell’inizio della partita.



Berlusconi indica Nordio come successore di Alfano. Ma salgono le quotazioni della Gelmini.



Anche il prossimo ministro della Giustizia colpa di Pisapia? Carlo Nordio – lanciato da Gianni Letta per la successione ad Alfano durante l’ufficio di presidenza post elettorale del Pdl – rallenta. E forse un ruolo lo avrà giocato quel libro scritto non molto tempo fa assieme all’oggi neosindaco di Milano. Promettente il titolo: “In attesa di giustizia: dialogo sulle riforme possibili”. Probabilmente letale invece il coautore, indicato variamente dai berluscones come un talebano filogay. Ed ecco la colpa: in grande ascesa per via Arenula adesso sarebbero le quotazioni di Mariastella Gelmini. Fedelissima, come Alfano. Giovane, come Alfano. Più incline all’osservanza dei desideri del capo che all’esercizio costruttivo del dubbio. Proprio come Alfano. E che la ministra dell’Istruzione – laurea in giurisprudenza in tasca, per carità – abbia conquistato l’abilitazione di avvocato transumando da Brescia a Reggio Calabria perché il concorso era una passeggiata (93% di ammessi agli orali si conteggiò allora) deve essere considerato più un “buon spirito di adattamento” che l’ennesima furbata.

Testa a testa allora. Superato per impresentabilità il nome di Cicchitto (un piduista alla Giustizia Napolitano non l’avrebbe mai digerito), debole quello di Lupi – buono però per essere dirottato proprio all’ Istruzione – all’aspetto i leghisti che con le inevitabili vicende processual-berlusconiane vogliono avere a che fare il meno possibile, ecco che l’eminenza azzurrina nel vertice di martedì ha servito al premier il nome del procuratore aggiunto di Venezia. Nel curriculum avranno brillato per gli occhi del Cavaliere le inchieste sul finanziamento del Pci-Pds. E certamente anche l’antica amicizia con Cesarone Previti di cui Nordio è stato spesso commensale al circolo Cannotieri Aniene. Così come l’aver atteso ben sei anni prima di spedire a Roma le carte con la richiesta di archiviazione per Occhetto e D’Alema alla fine dell’inchiesta sulle coop rosse; non male per uno che potrebbe essere chiamato a gestire il processo breve.

“Avendo indagato a fondo sul vecchio Pci posso dire che l’espressione “questione morale” è impropria, ambigua; perché è stata usata da un partito che non aveva nessuna legittimazione a dare lezioni di moralità tenuto conto che il Pci veniva finanziato dall’Urss, ovvero da un Paese nemico” una delle sue massime più riuscite. Che stride un po’, però, a ben guardare con quella vecchia storia che fece tanto scalpore all’epoca di Mani Pulite quando dalle carte tirate fuori dal pm Ielo vennero gettate ombre su di lui; in una conversazione telefonica della linea “calda” di Hammamet, il figlio del legale di Craxi lo definì “uno molto fidato”. Il mondo politico, ovviamente, non restò in silenzio e Nordio replicò seccato: “Craxi mi ha definito un giudice fidato? Se fidato è chi indaga a 360 gradi e non si limita a Dc e Psi, allora lo sono”. Parole che adesso rendono più chiaro il perchè l’eminenza azzurrina abbia potuto pensare a lui, sparigliando un tavolo del partito alla mercè di mille correnti. Nordio in politica dunque?

“Io penso che nessun magistrato dovrebbe mai candidarsi alle elezioni, a maggior ragione non deve farlo un pm che è diventato famoso per inchieste in ambito politico” un altro dei suoi motti, forse le ultime parole famose. Ma a cambiar idea si fa sempre in tempo. Anzi, da quelle parti è un vizio che va sempre di gran moda. Epperò sono anche altre le cose che pesano. Di certo il Cavaliere vede in Nordio un assist non da poco per portare al traguardo quella riforma della Giustizia, che tanto gli preme issare come bandiera in ricordo del suo ultimo passaggio al governo del Paese. Nordio potrebbe essere il cavallo di Troia vincente per infrangere le barriere che gran parte della magistratura ha eretto contro la riforma. Certo, però, non è un “famiglio”. E sarebbe difficile “muoverlo” sul fronte delle intercettazioni piuttosto che su quello, non meno impervio, delle – eventuali – altre leggi ad personam che sono spuntate come funghi in parlamento poco prima dell’inizio della campagna elettorale per le amministrative.

Più docile agli ordini del Cavaliere sarebbe senz’altro una come la Gelmini (il cui posto all’istruzione verrebbe preso da Lupi), il cui pugno di ferro sulla riforma universitaria ha mostrato il nerbo di cui è capace quando si tratta di fare la voce grossa e andare avanti nonostante tutto. Silvio, insomma, non ha ancora deciso. Anche se qualche accenno alla questione è stato lanciato ieri, quando Berlusconi e Letta sono saliti al Quirinale per parlare con Napolitano dell’esito degli incontri internazionali avuti durante i festeggiamenti per il 2 giugno. Ci vorrà ancora qualche tempo, comunque dopo i referendum, perchè il nodo venga sciolto definitivamente.

Nordio, dicono ambienti pidiellini, non si sottrarrebbe a una chiamata, di certo se lo aspetta. La sua ultima apparizione pubblica però non è stata delle migliori. Lo ha raccontato Giorgio Melettiproprio sul “Fatto”. Lunedì sera, Auditorium di Roma. Messa in scena del processo a Giulio Cesare. Lui, il procuratore, a rappresentare l’accusa. “Fragile, mal sostenuta, di malavoglia”. Ed infatti – a certificarlo il presidente della giuria popolare, per l’occasione Francesco Gaetano Caltagirone – Cesare finisce assolto. Ma non è finita. Flebili voci insinuano per il post- Alfano addirittura il nome di Augusta Iannini, capo dell’ufficio legislativo di via Arenula. Peccato sia la moglie di Bruno Vespa.

di Sara Nicoli ed Edoardo Novella



Il bunga bunga? “Ora si fa a Villa Gernetto”



Le indagini sui finti contratti di affitto di yacht incrociano l'inchiesta più famosa dell'anno: il Ruby-gate. Così gli inquirenti scoprono che i festini di Berlusconi sono proseguiti come se niente fosse in un'altra residenza del premier

I festini bunga bunga nella sede dell’Università delle Libertà. Gli inquirenti milanesi e genovesi saranno saltati sulla sedia leggendo le intercettazioni delle telefonate degli amici di Silvio Berlusconi: il Cavaliere da ottobre scorso è sulla graticola per il Ruby-gate, ma, stando a quanto racconta chi lo conosce molto bene, le sue feste sarebbero continuate come se niente fosse (almeno fino ad aprile). Con una precauzione: meglio evitare Arcore, assediata dai cronisti, meglio trasferirsi a Villa Gernetto, a Monza. Una delle tante residenze di proprietà del premier disseminate per la Brianza e la Lombardia, quello splendido edificio dove Berlusconi intende collocare l’Università delle Libertà e dove ha ospitato il primo ministro croato Jadranka Kosor.

Gli inquirenti genovesi probabilmente non immaginavano di incrociare sul proprio cammino l’inchiesta più clamorosa dell’anno. Avevano già tra le mani una questione delicata e spinosa: l’inchiesta sui presunti reati fiscali commessi attraverso finti contratti di affitto di yacht. Tra questi c’è anche l’ormai famoso Force Blue, un colosso di sessanta metri ufficialmente intestato a una società che lo affitta a 34 mila euro al giorno. Secondo i pm, però, in realtà era utilizzato soltanto da Flavio Briatore.

Così nelle intercettazioni finiscono decine di vip. Ma nelle conversazioni non si parla soltanto dello yacht, anzi, spesso e volentieri Briatore e i suoi amici discutono di lui, del presidente del Consiglio (del resto lo conoscono bene, sono stati anche suoi ospiti ad Arcore). E in termini non sempre affettuosi. Qualcuno, a quanto si apprende, sosterrebbe che si tratti di una persona che ha dei problemi, proprio come aveva detto Veronica Lario nella sua lettera di due anni fa: “Ho cercato di aiutarlo come si farebbe con una persona che non sta bene”.

Gli inquirenti raccolgono centinaia di conversazioni, poi le girano ai loro colleghi milanesi. Una cosa va detta subito: dalle conversazioni non emergerebbero nuovi reati, né a carico di Berlusconi, né dei suoi amici. Ci sono, però, elementi che potrebbero confermare il quadro accusatorio disegnato dai magistrati milanesi.
Elementi importanti perché a parlare al telefono con Flavio Briatore non sono persone qualunque, ma alcune tra quelle più vicine al premier: da Daniela Santanchè a Emilio Fede. Persone note e potenti, normale, quindi, che le loro conversazioni tocchino temi molto delicati per la vita del Paese. Ma dai dialoghi emerge più di una sorpresa. Ecco allora che gli amici del Cavaliere discutono di Lele Mora che sarebbe in difficoltà perché, nonostante lo scandalo e le indagini, gli continuerebbero ad arrivare richieste di organizzare serate divertenti nelle residenze del premier.

Chissà se la compagnia immagina di essere intercettata. Comunque dalle conversazioni emergono le professioni di innocenza di persone come Emilio Fede. Il direttore del Tg4 è accusato di aver portato ragazze ad Arcore, ma al telefono con gli amici nega ogni responsabilità. Lasciando intendere, pare, che a organizzare tutto fosse qualcun altro. Un atteggiamento che potrebbe creare qualche preoccupazione a Lele Mora.
Sono chiacchierate sul filo del pettegolezzo, ma qui a parlare sono persone che hanno conoscenza diretta dei protagonisti della scena politica e mondana italiana. Che li frequentano e sanno molto di loro. Così non poco interesse – anche se finora non sarebbe emerso nulla di penalmente rilevante – hanno suscitato le conversazioni sull’avvicendamento ai vertici Rai. Briatore e i suoi amici parevano molto ben informati del siluramento di Mauro Masi. Così come sembravano soddisfatti dell’arrivo di Lorenza Lei che era ritenuta vicina a Daniela Santanchè.

Insomma, alla politica e alla mondanità delle terrazze romane si sostituisce quella dei ponti di comando degli yacht. Si discute di tutto, dalla Rai alle Generali. E alla fine tante previsioni, tante chiacchiere si rivelano assolutamente vere.

di Gianni Barbacetto e Ferruccio Sansa.



Diaz, promosso Mortola. - di Lia Quilici



L'ex capo della Digos genovese nei giorni dei pestaggi è stato nominato questore dal ministro Maroni. La Corte d'Appello gli aveva appena inflitto 3 anni e otto mesi per i fatti del 2001.

La Polizia di Stato da oggi può vantare un nuovo questore, fresco di promozione. Si chiama Spartaco Mortola, nato a Camogli e attualmente numero due alla questura di Torino: è uno dei poliziotti condannati in appello per il blitz del 2001 alla scuola Diaz, a Genova, durante il G8.

La notizia è destinata creare non poche polemiche, a quasi dieci anni dalla "macelleria messicana" e a poche settimane dalla pubblicazione della sentenza di secondo grado per quei fatti.

A Mortola è stata inflitta una pena di tre anni e otto mesi perché faceva parte di quel gruppo di uomini delle forze dell'ordine che «preso atto del fallimentare esito della perquisizione, si sono attivamente adoperati per nascondere la vergognosa condotta dei poliziotti violenti concorrendo a predisporre una serie di false rappresentazioni della realtà a costo di arrestare e accusare ingiustamente i presenti nella scuola», come recitano appunto le motivazioni dell'appello. In primo grado Mortola era stato assolto.

All'epoca dei fatti Mortola era il capo della Digos di Genova, quindi il poliziotto a cui facevano riferimento - per conoscenza del territorio - gli altri funzionari spediti nel capoluogo per il G8 da Roma e da Napoli. Fu pertanto a lui che vennero affidate le famose bottiglie molotov portate dalla stessa Digos all'interno della scuola per giustificare il pestaggio che ne segui. Al processo, Mortola ammise che portare quelle bottiglie incendiarie nella scuola fu «una forzatura giuridica». Il Tribunale ha ritenuto che si trattava di qualcosa di un po' più grave.

Insieme a Mortola sono stati condannati in secondo grado altri 24 imputati, tra cui il capo dell'anticrimine Francesco Gratteri (4 anni), l'ex comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini (5 anni), Giovanni Luperi (4 anni) e Gilberto Caldarozzi (3 anni e 8 mesi).

Nella sentenza, la Corte ha stabilito che la violenta repressione del 21 luglio 2001 (il giorno dopo l'uccisione di Carlo Giuliani) e l'irruzione alla Diaz erano nate da una «richiesta» arrivata dall'allora capo della polizia Gianni De Gennaro, a sua volta promosso capo dei servizi segreti. Una «pressione psicologica» che per la Corte però «non giustifica in nulla la commissione dei reati né l'eventuale malinteso spirito di corpo che ha caratterizzato anche successivamente la scarsa collaborazione con l'ufficio di Procura». Insomma, i poliziotti potrebbero essere poi andati al di là delle intenzioni, con i pestaggi e le violenze.

La notte del 21 luglio 2001 fu in effetti una delle pagine più nere della storia della polizia italiana. Nell'operazione Diaz rimasero vittime decine di persone del tutto estranee agli incidenti che erano avvenuti il giorno precedente.

Il segretario generale del sindacato di polizia Siulp, Roberto Traverso, ha duramente contestato la decisione di promuovere Mortola: «Cosa diranno i genovesi adesso? Oltre al danno, è una beffa per la nostra categoria, che per quei maledetti giorni del 2001 sta ancora pagando mediaticamente un prezzo altissimo. L'amministrazione non ha mosso un dito per la 'truppa' ma promuove i vertici condannati».

Non si sa ancora a quale città italiana verrà destinato il nuovo questore. Nessun commento sulla nomina è arrivato dal ministro degli Interni Roberto Maroni, responsabile della promozione.