venerdì 11 ottobre 2019

Decreto fisco, M5s: “Ci sarà la stretta sui grandi evasori. Pene fino a 8 anni”. Nel testo anche la confisca per chi compie reati tributari.



Decreto fisco, M5s: “Ci sarà la stretta sui grandi evasori. Pene fino a 8 anni”. Nel testo anche la confisca per chi compie reati tributari


Saranno abbassate le attuali soglie di punibilità ritoccate all'insù dal governo Renzi. Nella bozza c'è anche l'allargamento di una misura che oggi si applica solo ai condannati per mafia e gravi reati: l'obiettivo è colpire le organizzazioni criminali che occultano e reimpiegano proventi illeciti realizzati con reati fiscali. Previsti anche l'obbligo di certificare le compensazioni tra debiti e crediti fiscali superiori a 5mila euro e la riapertura della rottamazione ter.

Nel decreto legge fiscale collegato alla manovra che dovrebbe andare in consiglio dei ministri lunedì prossimo ci sarà anche la annunciata “stretta sui grandi evasori“, con l’abbassamento delle attuali soglie di punibilità ritoccate all’insù dal governo Renzi e l’aumento delle pene fino a 8 anni di reclusione. Dopo il botta e risposta sul carcere per chi non paga le tasse tra il ministro dell’economia Roberto Gualtieri e il Guardasigilli Alfonso Bonafede, fonti M5s hanno confermato che i pentastellati puntano a inserire questa proposta nel provvedimento. In scia a quanto affermato dal premier Giuseppe Conte che ha invitato il governo ad avere “coraggio” contro l’evasione “perché ogni euro recuperato sarà destinato a scuole, ospedali, infrastrutture e riduzione delle tassi” e “essere onesti conviene”. Non è chiaro se ci sia l’intesa con le altre forze di maggioranza. Il Pd per ora non si pronuncia e da Italia viva trapelano dubbi.
L’intervento voluto dal M5s, parte del pacchetto messo a punto da Bonafede, dovrebbe ricalcare i contenuti dell’emendamento presentato un anno fa al ddl anticorruzione dalla relatrice Francesca Businarolo, poi accantonato. Soglie più basse per individuare l’imposta evasa, dunque, e più anni di carcere per chi viene scoperto. Quell’emendamento stabiliva per esempio che per il reato di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti“ la reclusione prevista passasse da un minimo di un anno e sei mesi a 6 anni di massimo, a un minimo di 4 anni fino a un massimo di 8.
Le altre misure contenute nella bozza del decreto vanno dalla decurtazione dei rimborsi fiscali da eventuali debiti con l’erario già diventati cartelle esattoriali alla confisca dei patrimoni non giustificati dal reddito dichiarato allargata ai casi di condanna o patteggiamento per i reati tributari. Sempre in chiave anti evasione, arriveranno una stretta sulle movimentazioni di gas, carburanti, alcolici e altri prodotti soggetti ad accisa e sulle compensazioni di crediti di imposta per un valore superiore a 5mila euro. Per far decollare la lotteria degli scontrini, poi, i premi non saranno sottoposti a tassazione. Il provvedimento comprende anche la riapertura della rottamazione ter per chi non ha saldato la prima o unica rata il 31 luglio: la norma sposta al 30 novembre la data per il primo versamento (per chi ha scelto di pagare a rate) o per il saldo (per chi ha optato per il pagamento in una unica soluzione).
Compensazione tra crediti fiscali e cartelle esattoriali – Prima di erogare i crediti fiscali lo Stato ‘preleverà’ quanto gli spetta se il contribuente ha dei debiti con il fisco, superiori a 100 euro, già diventati cartelle. Il rimborso dunque sarà subordinato alla verifica che non ci siano debiti risultanti da carichi notificati dall’agente della riscossione. Le sole eccezioni saranno previste nei casi in cui ci sia stata una sospensione o sia stato avviato un piano di rateazione. In parallelo è in arrivo, come annunciato da Luigi Di Maio e Pasquale Tridico, una stretta sulle indebite compensazioni da cui stando alla relazione tecnica sono attesi quasi tre miliardi in tre anni. La norma modifica i presupposti per compensare crediti fiscali e debiti (fiscali o contributivi) prevedendo la presentazione della dichiarazione per ogni credito sopra i 5mila euro l’anno e comunque l’obbligo di presentare un F24 tramite i servizi telematici delle Entrate. Il gettito previsto è di 1.084 milioni nel 2020 e 878 milioni nel 2021 e nel 2022.
Verso confisca per sproporzione al condannato per reati fiscali – Un articolo della bozza prevede che il fisco proceda alla confisca di beni ‘per sproporzione’ – oggi possibile per chi si rende responsabile di gravi reati come l’associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, corruzione, concussione – anche nel caso di condanna penale per evasione di imposte sui redditi e Iva. La norma punta a colpire le organizzazioni criminali che fondano la propria capacità operativa sull’abilità di accumulare, occultare e reimpiegare proventi illeciti. La confisca, che di fatto estende le norme antimafia, scatta quando il condannato non può giustificare la provenienza dei fondi accumulati. Oggi il modello tradizionale di confisca diretta “risulta raramente applicabile ai reati di natura economica per la concreta difficoltà di individuare ex post, nel patrimonio del trasgressore, i proventi dell’attività delittuosa, perché consumati o confusi con gli altri beni nella sua disponibilità, perché ceduti a terzi in buona fede, ovvero perché reinvestiti o anche solo artatamente occultati”. Per questo, al fine di “rendere più sistematica e completa la disciplina delle misure di aggressione patrimoniale nel settore penale tributario”, si prevede di “integrare le disposizioni contemplate dall’art. 12-bis del D.Lgs. n. 74/2000, al fine di ricomprendervi la confisca per sproporzione”.
Oltre 1 miliardo atteso dalla stretta su evasione Iva sui carburanti – Il decreto metterà in campo anche una stretta sulle movimentazioni di gas, carburanti, alcolici e altri prodotti soggetti ad accisa. Lo scopo è contrastare il meccanismo delle società ‘teste di legno’ – di fatto cartiere – che acquistano all’estero prodotti petroliferi aggirando l’Iva e poi rivendono in Italia incassando l’imposta. Entro il 30 giugno 2020 verrà istituito ‘Infoil’, un sistema informatizzato per la gestione della detenzione e della movimentazione dei prodotti energetici per autotrazione. Il limite temporale entro cui deve concludersi il regime di sospensione dell’accisa per la movimentazione del prodotto viene poi ridotto da 5 giorni a 24 ore: entro un giorno dalla presa in consegna, quindi, la nota di ricevimento dei prodotti andrà trasmessa all’Amministrazione finanziaria. E’ inoltre prevista la digitalizzazione della Dichiarazione accise semplificata (Das), che diventerà una spia di irregolarità. La bozza stima di poter recuperare “un maggior gettito compreso tra i 100 milioni euro l’anno (stima pessimistica di recupero) e i 200 milioni di euro/anno (stima ottimistica di recupero) che si aggiungono a quello previsto con l’adozione del Das informatico nella filiera del gasolio e della benzina per autotrazione”. Dal Das, il governo ” stima di poter recuperare tra il 30% e il 65% del tax-gap di 1,4 miliardi euro l’anno sul gasolio autotrazione, per un maggior gettito annuo compreso tra i 400 milioni euro l’anno (stima pessimistica di recupero) e i 910 milioni di euro l’anno (stima ottimistica di recupero)”.
Controlli su acquisti di auto all’estero – Faro del fisco sugli acquisti di auto all’estero, anche usate. Arriva un controllo preventivo dell’Agenzia delle Entrate anche nei casi in cui non è previsto il versamento dell’Iva con F24. In particolare, come si legge nella relazione che accompagna la norma equipara le operazioni dei titolari di partita Iva a quelle dei consumatori finali e introduce “la verifica preventiva anche per i soggetti privati che acquistano mezzi fiscalmente usati in altri Paesi dell’Unione Europea”.
Agente sotto copertura contro il gioco illegale – Da gennaio 2020 è prevista la nascita del Registro unico degli operatori del gioco pubblico, per contrastare infiltrazioni criminali e gioco illegale oltre a razionalizzare l’offerta. L’obbligo di iscrizione al registro dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli è già previsto per gli apparecchi da gioco con vincita in denaro e ora si estende a concessionari di scommesse, a chi venda lotterie istantanee, giochi numerici a quota fissa e a totalizzatore, ai concessionari del gioco a distanza. Per iscriversi vanno presentate autorizzazioni, concessioni e certificazione antimafia e pagati 200 euro. Si stima così di incassare 12 milioni l’anno. L’iscrizione va rinnovata ogni anno e in caso di irregolarità scatta una sanzione di 10mila euro, più il divieto di iscriversi per cinque anni. La stessa sanzione scatta per i concessionari che abbiamo rapporti con esercenti non iscritti al registro, che rischiano la revoca della concessione se reiterano per tre volte la violazione in due anni. Dovrebbe arrivare anche un “agente sotto copertura” autorizzato a giocare non oltre 100mila euro l’anno per contrastare il gioco illegale e “prevenire il gioco minorile”. L’attività di controllo sarà in capo all’Agenzia delle Dogane che potrà autorizzare il proprio personale. Le stesse operazioni potranno essere effettuate anche da polizia, carabinieri e Guardia di finanza.
Faro sui trust nei paradisi fiscali – Occhio del fisco sui ‘trust’ aperti all’estero in territori a fiscalità privilegiata – i paradisi fiscali – da beneficiari italiani. La norma serve ad evitare smagliature elusive alle norme, in particolare nel caso in cui non sia possibile possibile distinguere come considerare le somme ricevute dal beneficiario per i cosiddetti trust ‘opachi’, nei quali il beneficiario riceve reddito o parte del reddito per una scelta discrezionale del trustee (il gestore del trust).

Tumore colon-retto, proteina lo 'uccide'.

 © ANSA

Su Nature ricerca Istituto Candiolo e Sanger Institute Cambridge.


TORINO, 9 OTT - Arriva dall'Istituto di Candiolo, l'unico Irccs piemontese, l'ultima scoperta nella lotta ai tumori del colon-retto. In collaborazione con il Sanger Institute di Cambridge, l'equipe dei professori Livio Trusolino e Andrea Bertotti ha identificato una proteina responsabile della crescita dei tumori di tipo MSI, un'incidenza del 10% per il colon (53 mila nuove diagnosi l'anno in Italia) e quasi un quarto tra le neoplasie allo stomaco.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature. "Quando la proteina WRN viene disattivata, il tumore regredisce fino a morire", spiega Trusolino, che a Candiolo dirige il laboratorio di oncologia traslazionale.
La cura si è dimostrata efficace anche nei casi in cui l'immunoterapia fallisce: "In un malato su due ripristinare le funzioni immunitarie non basta. E se si hanno dei risultati, dopo qualche mese la malattia riparte. La nostra speranza - conclude Trusolino - è che i farmaci contro la proteina WRN possano funzionare anche per questi pazienti".

Premio Nobel per la pace al premier etiope Abiy Ahmed Ali.



'Per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea'.


"Il premio Nobel per la pace 2019 è stato assegnato al premier etiope Abiy Ahmed Ali "per i suoi sforzi  - si legge nella motivazione - per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea".

Il premio Nobel per la pace 2019 - ha poi precisato il Comitato in un tweet - intende anche riconoscere tutte le parti interessate che lavorano per la pace e la riconciliazione in Etiopia e nelle regioni dell'Africa orientale e nordorientale". "In stretta collaborazione con Isaias Afwerki, il presidente dell'Eritrea, il premiato di quest'anno ha rapidamente elaborato i principi di un accordo di pace per porre fine alla lunga situazione di stallo 'nessuna pace, nessuna guerra' tra Etiopia ed Eritrea". "In Etiopia - ricorda il Comitato - anche se rimane molto lavoro da fare, Abiy Ahmed ha avviato importanti riforme per dare a molti cittadini la speranza per una vita migliore e un futuro più luminoso. Come primo ministro, Abiy Ahmed ha cercato di promuovere la riconciliazione, la solidarietà e la giustizia sociale".
L'Etiopia "è fiera in quanto nazione" dell'assegnazione del premio Nobel per la Pace al premier Abiy Ahmed Ali, fa sapere l'ufficio del primo ministro.
Il premio Nobel per la pace al primo ministro dell'Etiopia Abiy Ahmed Ali riconosce il lavoro importante che ha fatto sul percorso di riforme nel campo dei diritti umani  - commenta Amnesty International - dopo decenni di repressione, "ma il suo lavoro è lontano dall'essere concluso". Dopo aver ricordato la riforma delle forze di sicurezza, il cambiamento della legge sulle organizzazioni di volontariato, l'accordo di pace con l'Eritrea e il suo contributo all'accordo tra i leader militari del Sudan e l'opposizione civile, Amnesty afferma che "questo premio dovrebbe spingerlo e motivarlo a intraprendere le sfide sui diritti umani che minacciano di disperdere quanto ottenuto fino ad ora. Deve con urgenza assicurare che il suo governo affronti le tensioni etniche che rischiano di provocare instabilità e ulteriori abusi nel campo dei diritti umani" Amnesty aggiunge che dovrebbe rivedere la legislazione "antiterrorismo che continua ad essere usata come uno strumento di repressione". Ora più che mai il primo ministro Abiy deve sposare pienamente i principi e i valori del premio Nobel per la pace per lasciare un eredità durevole nei diritti umani al suo paese alla regione e al mondo".

Il cellulare di Tiziano Renzi intestato a uno straniero. - Mattia Pirola



Il padre di Matteo Renzi si sarebbe servito di un telefono intestato a un extracomunitario per paura di venire intercettato.

Ancora guai per Tiziano RenziDopo la condanna a un anno e nove mesi, insieme alla moglie Laura Bovoli, per fatture false, il padre di Matteo Renzi avrebbe utilizzato un telefono intestato a un'altra persona, un extracomunitario, per timore di essere intercettato.
Il tutto sarebbe avvenuto dopo l'arresto per bancarotta fraudolenta, il 18 febbraio scorso.
Lo scrivono LaVerità e il Corriere Fiorentino, raccontando come nelle ultime ore gli uomini della Guardia di Finanza gli avrebbero sequestrato il "secondo" cellulare a seguito di una perquisizione nella casa di famiglia a Rignano sull'Arno.
Il genitore del leader di Italia Viva deve affrontare ora una nuova inchiesta, per traffico di influenze illecite a Firenze. Insieme a Renzi senior, sarebbe indagato anche il suo ex socio, l'immobiliarista pugliese Luigi Dagostino.
Stando però a quanto appreso dall’agenzia stampa Adnkronos, gli avvocati difensori della famiglia Renzi, non avrebbero mai ricevuto nessun atto relativo all'indagine per un presunto traffico illecito di influenze. In serata, anzi, Tiziano Renzi ha pubblicato una nota in cui afferma: "Ancora una volta leggo notizie false e gravemente diffamatorie nei miei confronti. A differenza di quanto riportano oggi alcuni quotidiani non ho mai avuto telefoni intestati a cittadini extracomunitari. Mai. Ho consegnato alla procura tutti i miei telefoni, anche quelli vecchi non più in uso, oltre all'IPad e ai computer e sto aspettando che mi vengano restituiti per recuperare le foto dei miei nipoti che sono l'unica cosa cui tengo di quei telefoni. Non so cosa sia questo telefonino intestato a un extracomunitario. L'unica scheda telefonica straniera è una scheda comprata a Medjugorie, da utilizzare nel corso dei frequenti pellegrinaggi e che peraltro non avevo ancora mai usato".

giovedì 10 ottobre 2019

Nobel per la letteratura premia Olga Tokarczuk e Peter Handke.



Scrittrice polacca per il 2018, l'autore austriaco per il 2019.

Conferito il doppio premio Nobel per la Letteratura. L'Accademia svedese ha tributato il riconoscimento per l'anno 2018 alla scrittrice polacca Olga Tokarczuk, nata nel 1962. All'autore austriaco Peter Handke, nato nel 1942, è stato assegnato il Nobel per l'anno 2019.
 L'ultimo Nobel per la Letteratura era stato assegnato nel 2017 a Kazuo IshiguroDopo lo scandalo per molestie che nel 2018 aveva colpito il marito di una giurata, il fotografo e regista Jean Claude Arnault e travolto l'Accademia di Svezia portando a una serie di dimissioni, il premio era stato sospeso e rimandato al 2019.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2019/10/10/nobel-per-la-letteratura-dopo-lo-scandalo-molestie-ne-verranno-assegnati-due_608297c8-13d7-4790-9775-d1c795b0013b.html

Rosa d'autunno.


Civiltà degli Olmechi.

olmechi
queste teste colossali si trovano nel parco di la Venta e forse rappresentano  re o sacerdoti

Gli Olmechi erano un’antica civiltà precolombiana che viveva nell’area tropicale dell’odierno Messico centro-meridionale, approssimativamente negli stati messicani di Veracruz e Tabasco sul Istmo di Tehuantepec. La civiltà olmeca fiorì durante il periodo formativo (Preclassico) mesoamericano, estendentesi approssimativamente dal 1400 a.C. al 400 a.C. Gli Olmechi costituirono la prima civiltà mesoamericana e stabilirono le fondamenta delle culture successive. Esistono prove che gli Olmechi praticassero il sacrificio umano e praticassero un primitivo gioco con la palla (gioco della pala mesoamericano), caratteristiche di tutte le successive culture. L’influenza culturale olmeca fu molto ampia, tanto che opere d’arte di questa civiltà sono state trovate anche a EL Salvador Questo popolo ebbe il predominio nella sua area da circa il 1200 a circa il 400 A. C. e da molti è considerata la cultura madre di tutte le successive civiltà mesoamericane.

Il termine “olmechi” significa la gente della gomma in nahuatl, lingua con cui gli aztechi indicavano la popolazione di quest’area che cadde sotto il loro controllo. In effetti in quest’area si estraeva il lattice dalla Castiglia elastica, un tipo di albero della gomma presente nella zona e utilizzato in diversi modi. Non si sa se questo popolo si definisse col termine di olmechi, mentre alcune successive fonti mesoamericane sembrano riferirsi a loro col termine di Tomoanchan. Gli studiosi concordano quasi del tutto sul fatto che gli olmechi parlassero una lingua appartenente alla famiglia Mixe-Zoque anche se le prove di ciò sono comunque limitate. Sta di fatto che la lingua olmeca è sconosciuta dato che non esistono persone che la parlano.
La storia olmeca si suddivide in tre periodi. 
Cultura di san lorenzo dal 1200 A.C. al 900 A.C.: fu da questa zona che cominciarono ad emergere le caratteristiche di questa civiltà, la cui ascesa fu probabilmente favorita dalle pianure alluvionali dell’area che favorirono un’elevata produzione di mais (situazione dunque analoga a quella vissuta in Mesopotamia o in Egitto). Si discute se l’alta concentrazione di popolazione a San Lorenzo incoraggiò la nascita e lo sviluppo di un’élite che alla fine portò gli olmechi a dominare e che fu alla base dello sviluppo di una cultura materiale raffinata, che avrebbe fatto venire anche da lontano i materiali necessari a soddisfare i propri bisogni, segno questo dell’esistenza di un’ampia e sviluppata rete commerciale.
Cultura di la Venta dal 900 A.C. al 400 A.C. San Lorenzo fu abbandonato attorno al 900, più o meno attorno al periodo in cui acquistò importanza il centro di La Venta. Alla base di questo spostamento potrebbero esserci stati cambiamenti ambientali, che provocarono anche il cambiamento del corso di alcuni importanti fiumi. La distruzione di molti monumenti a San Lorenzo attorno al 950 A.C. potrebbe essere spiegata con una ribellione interna o con un’invasione dall’esterno. Comunque, La Venta fu il più importante centro olmeco fino al 400 A.C. circa. Durante questo periodo, la grande piramide e diversi complessi cerimoniali furono costruiti in questo centro. Sebbene attorno al 400 il centro di La Venta avesse esaurito il suo ruolo, l’importanza dei complessi cerimoniali sembra essere durata più a lungo all’interno della cultura olmeca.
Cultura di Tres Zapotes dal 4000 A.C.al 200 A.C. non si sa con certezza cosa accadde agli olmechi. Il sito di Tres Zapotes continuò a essere occupato anche dopo il 400, ma senza i tipici segni della cultura olmeca. Alcuni studiosi hanno definito questo periodo cultura EpiOlmeca, che ha elementi simili a quelli riscontrabili a Izapa (città maya in Chiapas). Un centinaio di anni dopo l’abbandono delle ultime città olmeche, altre culture si erano già saldamente insediate in quell’area, come quella maya nella penisola dello Yucatan quella Zapoteca nella valle di Oaxaca.
L’arte olmeca consiste sia in sculture statuarie sia in piccole sculture in verde. Gran parte di quest’arte è altamente stilizzata e utilizza un’iconografia dai forti significati religiosi. E tuttavia una certa arte è sorprendentemente naturalistica, riproducendo con grande esattezza i dettagli dell’anatomia umana come solo quella maya, nel suo periodo più fulgido, fece nell’ambito delle civiltà precolombiane. Oltre ai soggetti umani, molto rappresentati sono anche gli animali.. La ceramica olmeca era prodotta in forni capaci di superare i 900 °C (l’unica altra cultura antica capace di ciò era quella egiziana).
La mitologia olmeca influenzò in maniera significativa lo sviluppo sociale e culturale del mondo mesoamericano. Non esistono testimonianze dirette delle credenze olmeche (come invece ci sono per i Maya  K’iche del Guatemala che hanno lasciato il libro noto come Popol Vuh), ma gli elementi dell’arte di questo popolo, comparati con le meglio note credenze di popoli successivi, possono aiutare a far luce su questo aspetto. La religione olmeca è accostata a quella dei maya: un sistema politeistico in cui gli dei più importanti erano il Dio-giaguaro (da cui sarebbe disceso il popolo olmeco),Quetzalcoatl(serpente piumato), il dio della pioggia, il dio sole e il dio del mais, il cui culto era affidato a sacerdoti che praticavano riti propiziatori con sacrifici umani.
tumulo di la Venta.jpg
scultura e tumulo in terra a La Venta sito olmeco fondato intorno al 1200 A.C.