domenica 28 marzo 2010

Chiesa e pedofilia, l’omertà imposta da Ratzinger

Il teologo Hans Küng in un suo recente intervento sul quotidiano la Repubblica ha accusato esplicitamente papa Ratzinger di avere imposto il silenzio sul dilagare della pedofilia nel clero cattolico e ha citato a questo proposito un ben preciso documento firmato nel 2001 dal pontefice.

E’ lo stesso documento che in Germania ha fatto pubblicamente infuriare il ministro degli Interni. Hans Küng ha specificato che sui casi di pedofilia Ratzinger ha imposto il “segreto pontificio”, che però nessuno sa cosa sia. Eppure sia l’intero testo del documento firmato dall’attuale papa e sia il testo della definizione vaticana di cosa sia il segreto pontificio sono stampati e ben commentati nell’appendice del libro “Emanuela Orlandi – La Verità: dai Lupi Grigi alla banda della Magliana”, edito nel 2008 da Baldini-Castoldi-Dalai e scritto dal giornalista Pino Nicotri.

Il quale per giunta ne aveva già ampiamente parlato nel suo blogwww.pinonicotri.it e prima ancora sul blog che aveva sul sito del settimanaleL’espresso. Stranamente però i mass media hanno continuato a far finta di niente nonostante la frequente riproposizione dei due documenti sul blog di Nicotri man mano che esplodeva il nuovo scandalo della pedofilia nel clero in Irlanda e in Germania, e nonostante le molte interviste date a radio e tv non solo private.


Per gentile concessione dell’autore pubblichiamo quindi l’intera appendice del suo libro dedicata appunto alle responsabilità di papa Ratzinger in questo brutto argomento e al cosa sia esattamente il misterioso “segreto pontificio”.


IL MURO DEL “SEGRETO PONTIFICIO”: SILENZIO OBBLIGATORIO SUI RELIGIOSI PEDOFILI E/O ADESCATORI IN CONFESSIONALE

Il link per leggere l'appendice è:




Don Verzé, I'Highlander del Kgb - Stefano Ferrante




28 marzo 2010

"Entro l’anno oltre al cancro sconfiggeremo definitivamente l’Aids, la malaria, l’emicrania e i pidocchi". All’inaugurazione del primo centro mondiale per l’eradicazione termonucleare delle verruche del San Raffaele, costato 12 milioni di euro e finanziato dalla regione Lombardia, Berlusconi rilancia. E con lui donVerzè: "Avevamo parlato di vita media a 120 anni, ovviamente estendibile a 150 per me e Silvio. E invece le ultime ricerche dicono che quelli che conducono una vita casta come la nostra, che si sottopongono alle nostre sedute con fisioterapiste specializzate, che mettono insieme il fare e l’amore, possono arrivare fino a 180 anni. Ma c’è anche chi può puntare a 200 anni. Sono le persone come Bondi eGasparri" continua don Verzè "l’assenza di attività cerebrale rende più difficile l’invecchiamento delle cellule".

Il primo a congratularsi per il nuovo pronostico di longevità per il premier è statoD’Alema: "Le riforme richiedono tempo e certezza dell’interlocutore, con Berlusconi lavoriamo in tandem dal 1999 e i risultati si vedono, per il bene comune dobbiamo continuare". "Cosa volete che vi dica? Chi beve birra campa cent’anni" commenta il segretario del Pd Bersani. Mentre Di Pietro è caustico: "L’erba cattiva non muore mai". Casini tace. "Appresa la notizia è andato a pregare la Madonna delle Grazie" dicono i suoi. Nessuna dichiarazione da Fini. Il presidente della Camera ha avuto un lungo colloquio telefonico con Carlo d’Inghilterra, che gli ha espresso tutta la sua solidarietà. Fini avrebbe chiesto all’eterno aspirante al trono inglese il nome dello psicanalista di fiducia.

Ma è
Paolo Guzzanti ad aprire una nuova polemica sulle dichiarazioni di don Verzè: "Finalmente si è tradito. Altro che il Sismi, altro che Pio Pompa. Don Verzè era un agente del Kgb, si occupava di studi sull’ibernazione, me lo rivelò Silvio Berlusconi, e lo confermano le carte dell’archivio Mitrokhin. Fu lui a scongelareAndropov e Chernenko, riuscendo a farli apparire in tv 48 ore dopo il decesso come se fossero vivi e vegeti. E oggi in gran segreto tira fuori dal surgelatore Bossidue giorni prima del raduno di Pontida".

Da
Il Misfatto del 28 marzo



MARCO TRAVAGLIO PARLA DI BERLUSCONI E LE SUE CONTRADDIZIONI - Annozero - 27-11-2008

sabato 27 marzo 2010

Non vanno votati!

SCOPRI I CANDIDATI NUCLEARI

Il Governo italiano ha deciso di imporre il nucleare in Italia.

La legge 99/2009 e il recente decreto legislativo del 10 febbraio 2010 hanno lo scopo di impedire alle Regioni di poter scegliere sul nucleare. Contro questo decreto tredici Regioni hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale.

È importante che i candidati alla carica di futuri Governatori prendano posizione contro il nucleare, prima delle elezioni del 28 e 29 marzo.

Molti candidati - appoggiando o non opponendosi chiaramente e con fermezza ai piani nucleari del governo - collaborano a riportare il nucleare in Italia: sono i candidati nucleari!