mercoledì 16 aprile 2025

ONU contro Decreto Sicurezza Meloni - Lorenzo Tosa

 

È intervenuto persino l’ONU per smontare il Decreto Sicurezza del governo Meloni approvato con un blitz di palazzo in barba a qualunque principio democratico e parlamentare.

Lo ha fatto con parole inequivocabili.

Nel metodo.

"Siamo allarmati da come il governo abbia trasformato il disegno di legge in un decreto d'urgenza, rapidamente approvato dal Consiglio dei Ministri, aggirando il Parlamento e il vaglio pubblico".

E pure nel merito:

"Il decreto include definizioni vaghe e ampie disposizioni relative al terrorismo che potrebbero portare a un'applicazione arbitraria. Metterà inoltre a rischio la libertà di espressione e potrebbe colpire in modo sproporzionato gruppi specifici, tra cui minoranze razziali o etniche, migranti e rifugiati, con il rischio di discriminazioni e violazioni dei diritti umani".

Parole pesantissime che non arrivano da qualche sindacato, centro sociale o qualche pericolosa “toga rossa” ma dalla massima e più autorevole organizzazione intergovernativa mondiale.

Ormai l’Italia di Giorgia Meloni è diventata un caso studio di violazione sistematica dei diritti umani e del diritto internazionale, in (pessima) compagnia degli Orban e dei Trump.

Ma questo nessun tg telemeloniano ve lo dirà mai.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1235598241268964&set=a.281497466679051

Decreto "Sicurezza" Meloni.

E mentre tutti discutono di dazi, il governo Meloni fa il golpetto....
𝘥𝘪 𝘈𝘨𝘢𝘵𝘢 𝘐𝘢𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭'𝘈𝘯𝘵𝘪𝘋𝘪𝘱𝘭𝘰𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰
E mentre tutti discutono di dazi, il governo fa il golpe.
Il Ddl Sicurezza,(https://tg24.sky.it/.../11/30/ddl-sicurezza-senato-novita) arenato da oltre un anno sui banchi parlamentari, cambia veste e diventa un nuovo decreto ministeriale.
La sua trasformazione in decreto legge lo rende subito applicabile, seppur poi da convertire in legge entro 60 giorni. Le modifiche non sono di sostanza, ma solo di forma.
Cosa prevede?
Si potenzia la tutela legale per polizia e militari.
Cioè l'immunità per le forze dell'ordine che commettono abusi.
Altro che kit di sopravvivenza...
In vista di una autocrazia dichiarata e non più di una democrazia di facciata, dei tagli sempre più lacrime e sangue allo stato sociale, alla scuola e alla sanità per sostenere un'economia di guerra, si temono manifestazioni di piazza e scioperi?
Niente di meglio che militarizzare sempre più la repressione assicurando l'impunità (scudo legale) a polizia e esercito.
Siamo insicuri?
Abbiamo paura della miseria, della disoccupazione, della guerra, della microcriminalità destinata ad aumentare?
Lo Stato ti protegge, ti offre "sicurezza" da scambiare con la libertà.
Ricordate Porte Aperte di Sciascia?
Rileggetelo con gli occhi di oggi e guardatevi intorno.
Il codice Rocco è servito.
Con il blitz del DM sicurezza il Governo dimostra di avere fretta nella accelerazione della strategia del terrore.
Perché questa fretta?
Il DM sicurezza introduce una serie di interventi che annullano de facto la Costituzione Italiana e lo Stato di diritto.
Carcere.
I detenuti non potranno dimostrare il disagio, neppure passivamente, (aumentano a dismisura i suicidi nei penitenziari sovraffollati) e le donne dovranno avere con sé in prigione i bambini.
Restrizioni per l'immigrazione.
A parte il divieto per i minori di avere una SIM per comunicare con i genitori, sono previsti limiti più stringenti per i permessi di soggiorno, con la cancellazione della protezione speciale per i casi umanitari.
Potenziamento del Daspo Urbano.
"Estensione delle aree dove è possibile allontanare individui considerati pericolosi per la sicurezza pubblica, includendo piazze e zone di aggregazione sociale."
Cioè controllo per chi partecipa a manifestazioni o flash mob e allontanamento, fermo ed espulsione per chi fosse schedato come attivista politico, (tipo aver partecipato ad una occupazione scolastica o ad un picchetto in fabbrica), avesse semplicemente con sé una bandiera palestinese o abbia osato esprimere anche preoccupazione con sit-in per l'inquinamento ambientale.
Ricordiamo che il presidente dell'associazione nazionale palestinese, API, (Mohammad Hannoun), ha ricevuto il foglio di via da Milano poco tempo fa per aver parlato contro il genocidio del suo popolo.
Diventa reato anche la resistenza passiva.
Norme dette "anti accattonaggio".
Introduzione di sanzioni più severe per chi pratica l’accattonaggio, cioè per i senza tetto e per chi chiede l'elemosina, associato alla "percezione di degrado urbano".
Arresto ped occupazione abusiva con pene maggiorate.
Controllo e videosorveglianza.
Installazione di nuovi dispositivi di controllo nei centri abitati, con una raccolta e gestione dati che violano le garanzie sul diritto alla privacy.
Chi gestirà poi questi dati?
Abbiamo parlato più volte degli accordi con Israele sulla gestione della cybersicurezza..
Università
"Riguarda l’estensione del potere delle agenzie di informazione (servizi di intelligence) in riferimento alle università e agli enti pubblici di ricerca."
Non bastava la militarizzazione delle scuole con le amene gite nelle basi NATO vestiti in tuta mimetica. Gli universitari dovranno essere sotto controllo e sorveglianza dei servizi segreti.
E, dulcis in fundo, (ma non è tutto, approfondiremo ancora), l'articolo di cui nessuno parla.
L’estensione a una serie di reati con finalità di terrorismo delle «condotte scriminabili, previste dalla legge come reato, che tuttavia il personale dei servizi di informazione per la sicurezza può essere autorizzato a porre in essere».
Tra queste condotte ci sono la partecipazione ad associazioni sovversive, l’arruolamento con finalità di terrorismo e la banda armata.
Per assurdo, nella mia ingenua ignoranza semi-complottista, ipotizzavo in passato che i servizi segreti (detti però deviati) fossero dietro le stragi di Stato e gli omicidi eccellenti...
Da adesso, invece, potranno impunemente organizzare bande armate, arruolare terroristi e provvedere a opportune stragi falsa bandiera (false flag), per dare la colpa al capro espiatorio di turno o ad una nazione straniera che "ci vuole invadere" e far si che la popolazione chieda più sicurezza, più controllo, più difesa, più riarmo......
Agata Iacono (5aprile2025)
Sociologa e antropologa

La verità sull'assassinio di JFK.

 

Ci sono voluti 50 anni perché gli americani capissero finalmente che il rapporto della Commissione Warren era pura finzione. Oggi, la triste e orribile verità che sospettavamo per decenni è ora confermata. Fottiti LBJ!!!
- Riassunto di ciò che è stato pubblicato sulla morte di JFK in documenti recentemente declassificati.
"La verità è ancora più oscura di quanto pensassimo. Il 30 gennaio 2025, nuove fughe di informazioni hanno fatto saltare il coperchio di ciò che pensavamo di sapere sull'assassinio di JFK. I documenti rilasciati non rivelano solo di più sull'insabbiamento, ma confermano che avevamo a che fare con un colpo di stato di stato dell'intelligence militare su vasta scala, che coinvolge forze ben oltre ciò che gli storici comuni sono disposti a riconoscere.
I file emersi rivelano una rete di frodi così intricata e così pesantemente controllata che diventa dolorosamente chiara: l'omicidio di JFK è stato un'operazione di alto livello pre-pianificata condotta da intelligence, banche globaliste e organizzazioni segrete d'élite. per eliminare un Presidente che non rispetta più le sue regole.
I file recentemente rilasciati dagli Archivi Nazionali e dalla CIA Black Vaults includono documenti scioccanti e mai visti prima, e sia chiaro, questi sono i documenti che NON VOLEVANO FAR VEDERE. Questi documenti non sono mai stati concepiti per essere resi pubblici. Descrivono omicidi segreti, distruzione di prove importanti e ordini diretti dai più alti livelli del governo americano di cancellare tutte le prove di chi ha davvero tirato i fili quel giorno a Dallas.
IL PIANO DI AUMENTO DELL'ELITE - PERCHÉ JFK DEVE MORIRE
I documenti emersi recentemente confermano ciò che molti di noi sospettavano da anni: JFK era una minaccia per il Deep State globalista. Ha portato il paese in una direzione che il governo ombra non poteva permettersi. Il suo omicidio non riguardava solo vendetta, ma un'esecuzione calcolata progettata per fermare le sue politiche, evitare un cambiamento di potere e inviare un messaggio ai futuri leader che potrebbero osare sfidare il sistema.
I file trapelati nel 2025 rivelano che JFK ha lavorato attivamente per sciogliere la Federal Reserve e riportare gli Stati Uniti in una valuta sostenuta dall'oro. Questi documenti menzionano esplicitamente l'Ordine esecutivo 11110, firmato da JFK, che sfida direttamente la cabala delle banche centrali che controlla il sistema finanziario globale. Dopo sei mesi dalla firma di questo mandato, lui era morto, e Lyndon B. Johnson cambiò immediatamente la sua politica e si assicurò che la Federal Reserve rimanesse il pieno controllo.
⚪ NUOVO SCOPERTO: "JFK Hit Memo" della FED
Uno dei documenti più schiaccianti ritrovati nell'ultima discarica di declassificazione è un memo precedentemente disinformato della Federal Reserve del 1963 - un rapporto chiamato "Directive Alpha" - che delinea i "rischi di destabilizzazione economica" come la ricerca di una valuta sovrano libera dal controllo della banca centrale. . Il documento è stato inviato agli agenti chiave di Wall Street e della CIA, avvertendo che "il mancato limite della situazione" potrebbe portare a un "cambio irreversibile del controllo monetario degli Stati Uniti. ” "Settimane dopo, JFK era morto.
Questo memo è stato conservato in una sezione riservata degli Archivi Nazionali, completamente vietato anche ai ricercatori che lavorano secondo il JFK Records Act. Ora sappiamo perché.
SQUADRA DELLA MORTE SEGRETA DELLA CIA - OPERAZIONE ESEGUITA
Dimentica Oswald. Dimentica il mito dei cannonieri solitari. Le ultime notizie rivelano direttamente il coinvolgimento della CIA in un programma di omicidi segreto, chiamato in codice "Operation Execute", che aveva il compito di eliminare i leader mondiali che minacciavano gli interessi dell'intelligence americana.
Nomi scoperti di recente collegati all'omicidio di JFK
Secondo i file trapelati datati gennaio 2025, questo programma aveva operatori di stanza in diverse località intorno a Dealey Plaza quel giorno, lavorando sotto ordini diretti di alti funzionari di Langley. Tra di loro:
William King Harvey, uno specialista della CIA, è descritto nel PM recentemente pubblicato come "una risorsa per garantire continuità di potere in scenari estremi. "Quest'uomo stava conducendo pattuglie omicidi in Europa ed è stato riportato negli Stati Uniti mesi prima dell'assassinio di JFK.
E. Howard Hunt - Il famigerato agente della CIA collegato al Watergate era presente a Dallas, secondo i registri delle comunicazioni radio trapelati recuperati nel 2025. I suoi appunti personali, che si trovano nei file riservati, confermano la sua convinzione che "la missione era pulita e ben completata. ”
David Atlee Phillips - Capo delle operazioni della CIA nell'emisfero occidentale, che aveva legami personali con Lee Harvey Oswald durante il suo misterioso viaggio a Città del Messico poche settimane prima dell'omicidio.
George H.W. Bush - Sì, l'ex presidente. Un memo dell'FBI recentemente ottenuto lo colloca a Dallas la mattina del 22 novembre 1963, nonostante i suoi decenni di negazione.
Nuove prove esplosive: la finta cospirazione di Oswald della CIA
Un altro documento, sepolto per decenni, conferma che diversi corpi di Oswald sono stati usati per creare una falsa traccia, assicurando che i veri colpevoli potessero incastrarlo e farlo tacere prima che avesse la possibilità di parlare. La trapelata "Direttiva sulla contraffazione di Oswald" descrive come un'unità identitaria gestita dalla CIA abbia schierato agenti in Messico, New Orleans e Dallas, per assicurarsi che i movimenti di Oswald combaciassero con la narrazione ufficiale, che lui fosse effettivamente lì o no.
JFK SAPEVA CHE STAVA PER ESSERE UCCISO
JFK non era cieco di fronte alle forze che hanno lavorato contro di lui. I file trapelati contengono diversi resoconti di prima mano degli assistenti della Casa Bianca e registrazioni segrete fatte nello Studio Ovale, dove Kennedy affronta direttamente i suoi consiglieri più stretti sulle minacce di omicidio.
Registrazione audio JFK appena uscita - Le sue ultime parole su Deep State
Una delle scoperte più spaventose in quest'ultimo set di documenti è un'audiocassetta mai sentita prima registrata pochi giorni prima del viaggio di JFK a Dallas. Nella band, JFK dice:
"Verranno a prendermi presto. La macchina da guerra è troppo forte. Ma se cado, fate sapere alla storia che ho cercato di avvisarli. ”
Questa prova esplosiva è stata sepolta per decenni per sostenere l'insabbiamento. Ma ora è emerso - la prova che JFK sapeva che i suoi giorni erano contati.
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PERCHÉ QUESTO TENDENZA ORA
Questa non è storia antica. Le stesse forze che hanno giustiziato JFK sono ancora oggi sotto controllo: l'intelligence, le élite bancarie segrete e le strutture di potere aziendale che beneficiano di guerre infinite, schiavitù economica e controllo assoluto.
L'omicidio di JFK è stato il giorno in cui l'America ha perso la verginità. Ma il 30 gennaio 2025 è il giorno in cui finalmente il blackout muore.
Ci hanno tenuti all'oscuro per decenni. Ma ora l'oscurità si illumina. La verità è qui. E non sarà mai più sepolta. "

martedì 15 aprile 2025

Alberto Ruz L’Huillier - Tempio delle Iscrizioni.

 

Nel 1947, un archeologo messicano, Alberto Ruz L’Huillier (1906-1979), osservò una grande pietra nel cosiddetto Tempio delle Iscrizioni. Era attraversata da dodici fori sigillati con tappi perfettamente incastrati. L’archeologo sospettò che qualcosa fosse nascosto dietro la pietra e ordinò di sollevarla. Con grande sorpresa, intravide alla debole luce del tempio una scala che scendeva all’infinito. Dove portava?

Fino a quel momento, non erano state trovate sepolture nelle piramidi maya e si credeva che la loro funzione fosse solo quella di ospitare i templi costruiti sulla loro cima. Ma questa nuova scoperta sorprese l’archeologo. La scala era piena di detriti, che cominciarono a essere rimossi in uno sforzo che durò anni, dato che la galleria era incredibilmente lunga e coperta di pietre e vegetazione che rendevano impossibile proseguire.

Dopo anni di lavoro e aver rimosso le pietre di cinquantanove gradini, nel 1952 fu finalmente possibile scendere. La scala terminava in una parete. Fu necessario aprire un foro lì per scoprire un secondo muro, e dietro di esso si trovò una scatola di materiale contenente tre piccole fontane di ceramica, tre conchiglie marine e ornamenti di giada: senza dubbio un’offerta, ma a chi era destinata?

Le offerte trovate davano speranza dopo il duro lavoro. Ruz L’Huillier e i suoi aiutanti sentivano che finalmente stavano per trovare qualcosa di veramente importante. Ma mancava ancora la prova decisiva. Davanti a loro, una nuova parete chiudeva completamente il passaggio, un ostacolo ancora più grande dei precedenti, con uno spessore di ben tre metri. Il passaggio era stretto, il calore soffocante, e ci vollero giorni estenuanti per aprire un piccolo varco nella parete.

Dietro di essa, c’era una cavità. Qui trovarono finalmente ciò che avevano tanto atteso: la spiegazione della galleria misteriosa e una scoperta emozionante. Sei ossa, i resti di cinque uomini e una donna. Accatastati nella stretta sepoltura, non c’erano dubbi che fossero stati sacrificati a qualche dio sanguinario. I resti appartenevano a persone giovani, uccise, ma perché?

Si scoprì che era una delle tante offerte rituali e che questo misterioso popolo aveva l’usanza di immolare persone, il cui sangue veniva offerto per placare gli dèi. Un nuovo blocco di pietra bloccava il passaggio agli investigatori, ma non era il momento di arrendersi alla disperazione quando si era così vicini al successo. L’archeologo riuscì ad aprire un nuovo varco nella pietra monolitica e antichissima. Guardando attraverso l’apertura, l’esploratore non poteva credere a ciò che vedeva.

Come Carter di fronte alla tomba di Tutankhamon, avrebbe potuto esclamare: "Vedo cose meravigliose", poiché anche lui assistette a uno spettacolo fantastico: una grande cripta con pareti completamente ricoperte di bassorilievi, al centro della quale c’era un monumento di pietra scolpita. L’archeologo messicano espresse: "Si potrebbe dire che era una grande grotta magica scolpita nel ghiaccio, con pareti brillanti che scintillavano come cristalli di neve. Delicati festoni di stalattiti pendevano come le corde delle tende e le stalagmiti sul pavimento sembravano oscillazioni di luce di un grande cero".

Le formazioni calcaree, formatesi nel corso dei secoli, sopra la grotta, davano all’insieme un aspetto magico e irreale. Facendo un grande sforzo, riuscirono a far ruotare il monolite su se stesso. In quel momento, quando finalmente poterono penetrare, la loro emozione raggiunse il suo apice.

La stanza misurava nove metri per tre e vi erano rappresentati nove personaggi di stucco: i Nove Signori della Notte, re del mondo infernale degli antichi maya. Sparse, c’erano numerose offerte, oltre a due magnifiche teste di stucco, ricoperte di abbondanti capigliature, legate con nastri e adornate con fiori secchi di ninfee.

Senza dubbio, la cosa più straordinaria era il grande monumento che occupava tutto il centro del luogo, un enorme blocco di pietra che doveva pesare quasi venti tonnellate e la cui superficie era ricoperta da una lastra finemente scolpita.

In questa cripta funeraria fu trovata una lastra di pietra di 5 t con magnifiche incisioni, posta su un sarcofago; su tutte le pareti c’erano rilievi scolpiti che rappresentavano i nove Signori della Notte venerati dai maya. Dentro il sarcofago, Huillier scoprì i resti di un uomo alto, morto circa a 40 anni. Il suo corpo e il suo volto erano coperti di gioielli di giada, che contrastavano con il rivestimento rosso della tomba. Enormemente lussuosa era la maschera funeraria, di mosaico di giada, con curiose incrostazioni di ossidiana e madreperla sugli occhi. Le incisioni sulla lastra del sarcofago non rappresentano un astronauta in una capsula spaziale come sostiene Erich von Daniken nella sua opera "Ricordi del futuro", ma costituiscono un prezioso simbolo del transito dell’anima nel regno dei morti. E più precisamente, descrivono la trasformazione di un capo maya in un dio.

Al centro della lastra c’era un dipinto di un uomo giovane, adornato con grande ricchezza, circondato da un ricco decorato (i segni sacri e geroglifici che erano di per sé un enigma sufficiente per svelare al scopritore). Come spostarlo? Lavoravano in uno spazio molto ridotto sotto un calore insopportabile, in una cripta dall’aria rarefatta e soffocante. Riuscirono a spostarlo con cric di automobili fissati su blocchi di legno. E davanti ai loro occhi, scoprirono una nuova lastra, un nuovo ostacolo di pietra.

Non serve dire che i maya custodivano gelosamente i loro segreti. Ma Ruz L’Huillier era ostinato e non si sarebbe fermato finché non avesse svelato l’ultimo mistero. Così sollevarono questa nuova lastra per trovare, finalmente, il motivo centrale di tanto mistero: uno scheletro decorato con ricchi gioielli. Non erano sopravvissuti gli abiti con cui era stato sepolto, restavano solo fili di essi, ma era coperto di bellissimi ornamenti di giada che brillavano nell’ombra della volta.

Il volto del morto era coperto da una maschera funeraria di giada, un capolavoro dell’arte maya, con gli occhi fatti di conchiglie e l’iride in ossidiana. L’espressione del volto è così realistica che si può supporre che fosse un ritratto. 

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1011466094523666&set=a.512947661042181

lunedì 14 aprile 2025

Lo zero: il nulla che ha cambiato tutto.

 

Tra le bestie matematiche più inquietanti, una delle più temute – e forse meno comprese – è proprio lui: lo zero. Oggi lo trattiamo con disinvoltura, come un numero tra gli altri, quasi banale. Ma rifletteteci: cosa significa zero? Quando mai andate al mercato a comprare zero zucchine? Se siete pacifisti, potete dire con orgoglio di aver ucciso zero uomini. Ma nella vita quotidiana, in fondo, zero è un concetto che usiamo più per raccontare l'assenza che per fare davvero i conti.
Eppure, questo “nulla” ha rivoluzionato il mondo. È assenza che struttura la presenza, vuoto che genera forma, niente che ha dato significato a tutto. È uno di quei concetti che, come i buchi neri o la coscienza, sfidano la mente e scomodano i filosofi.
Nell'antichità, lo zero era un'eresia. Per i Greci, parlare del nulla era addirittura pericoloso. Parmenide negava l’“essere del non-essere”: quindi, il nulla non poteva esistere. Aristotele era scettico sul vuoto: per lui, lo spazio vuoto era un'impossibilità naturale. Quindi, lo zero non era nemmeno concepibile. I pitagorici, che vedevano l’universo come armonia di numeri, non accettavano l’idea di una cifra che rappresentasse il nulla: era una contraddizione vivente.
Lo zero provò a emergere: i babilonesi lo usarono come segnaposto nelle notazioni posizionali, ma non lo trattavano come un numero. Anche gli egiziani ne sfiorarono il concetto, ma lo zero rimaneva ai margini, come un'ombra che non voleva farsi vedere.
Poi, nell’India del VII secolo, Brahmagupta lo sdoganò. Fu il primo a trattarlo come un numero vero, dandogli regole per l’addizione, la sottrazione e perfino la divisione (con prudenza). Da lì, attraverso gli arabi, lo zero arrivò in Europa. Gli arabi lo chiamavano ṣifr – da cui deriva "zefiro", poi "zero". Fu Fibonacci, nel suo Liber Abaci (1202), a portarlo alla ribalta, introducendo il sistema decimale posizionale.
La Sicilia, grazie alla dominazione araba tra l’827 e il 1091, fu tra le prime terre d’Occidente a conoscere lo zero. A Palermo e nelle scuole del Sud si cominciò a usare questo numero misterioso, che ancora oggi nella lingua siciliana non ha un termine diretto. Si dice “nenti”, che non è proprio zero ma assenza totale, buco nel mondo.
La Chiesa medievale, però, non lo vedeva bene. Era sospetto: veniva dall’Oriente, dal mondo islamico, dal vuoto. Alcuni lo associavano persino al diavolo. Del resto, per la teologia, solo Dio poteva essere infinito. E cosa opporre a Dio, se non un numero che rappresentava il nulla assoluto?
Lo zero: proprietà e paradossi
Dal punto di vista matematico, lo zero è uno strumento potentissimo:
È neutro per l’addizione: x + 0 = x
È annullante per la moltiplicazione: x × 0 = 0
È inafferrabile nella divisione: x / 0 non è definito; 0 / x = 0 (per x ≠ 0)
In algebra è origine, è radice, è punto di partenza. Nel calcolo infinitesimale, è attorno allo zero che si costruisce tutta l’analisi moderna. In informatica, zero è spento, falso, assenza di segnale. In finanza, è il confine tra debito e guadagno. In fisica, lo zero assoluto (0 Kelvin) è il punto dove la materia smette di vibrare: il silenzio dell’universo.
Eppure… se provate a dividere per zero, o a metterlo vicino all’infinito, lo zero si ribella. Riapre la vertigine. Ingoia le regole. Ti guarda con quel suo sguardo circolare, perfetto, muto.
Oggi lo zero è apparentemente domato. Ma in fondo, resta una creatura ambigua. Un cerchio, un anello, un ciclo: fine e inizio insieme. In molte culture è il simbolo dell’utero, dell’universo, del tempo ciclico.
È il punto dove tutto comincia. E dove tutto torna.
Come speriamo voi tornerete a leggerci, salutamu ...

domenica 13 aprile 2025

LA PIRAMIDE ETRUSCA DI BOMARZO: IL MEGALITO DIMENTICATO DEL LAZIO.

 

Immersa nella fitta vegetazione della Tuscia, la piramide rupestre di Bomarzo (42.4914, 12.2489) rappresenta uno dei monumenti più enigmatici dell'Italia centrale, ignorato dai circuiti turistici convenzionali nonostante le sue straordinarie caratteristiche.
CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE ANOMALE
Le indagini condotte dall'Università della Tuscia hanno documentato:
- Un monolite di peperino lavorato di oltre 8 metri di altezza
- Una base perfettamente squadrata con angoli di 90 gradi
- Una serie di gradini scolpiti nella roccia viva
- Canali e vasche con funzioni idrauliche ancora dibattute
L'archeologo Giovanni Feo, che ha studiato il sito per decenni, sottolinea che "le tecniche di taglio e lisciatura della pietra mostrano una precisione incompatibile con gli strumenti attribuiti agli Etruschi".
DATAZIONE E CONTROVERSIE
La datazione ufficiale colloca il monumento in epoca etrusca (VIII-VII secolo a.C.), ma diversi elementi suggeriscono un'origine pre-etrusca:
- L'assenza di simboli o iscrizioni tipicamente etrusche
- Tecniche costruttive dissimili da altri monumenti etruschi documentati
- Orientamento astronomico che corrisponde a configurazioni celesti di circa 3000 a.C.
Un rapporto riservato della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (PCAS-1932/47) menziona ritrovamenti nell'area "di natura anomala e potenzialmente destabilizzante per la cronologia accettata".
IL SISTEMA SOTTERRANEO E LE CONNESSIONI LOCALI
Le prospezioni geofisiche condotte nel 2009 hanno rivelato:
- Una camera sotterranea sotto la piramide
- Un sistema di tunnel che collega la struttura ad altri siti megalitici dell'area
- Anomalie magnetiche che suggeriscono la presenza di materiali non documentati
Il sito fa parte di un più ampio sistema di monumenti megalitici della Tuscia, inclusi:
- Il taglio di Sasso del Predicatore
- L'altare rupestre di Montefiascone
- La necropoli di Norchia
Secondo lo studio pubblicato su "Archeologia Viva" (2017): "La regione della Tuscia ospita un complesso sistema di strutture megalitiche pre-etrusche che suggeriscono l'esistenza di una civiltà avanzata mai completamente documentata".
PROPRIETÀ ACUSTICHE E ENERGETICHE
Le misurazioni acustiche effettuate dal team del Professor Paolo Debertolis (2016) hanno documentato:
- Proprietà di amplificazione sonora in specifiche frequenze
- Pattern di risonanza che corrispondono a frequenze naturali terrestri
- Alterazioni locali del campo magnetico in prossimità della struttura
Un documento dell'INFN (RS-93/2) classifica il sito tra quelli con "anomalie frequenziali significative che meritano ulteriori investigazioni".
Chi furono i veri costruttori di questa enigmatica piramide? Perché fu posizionata in questo specifico punto? E quale connessione ha con gli altri monumenti megalitici della regione?

Grigorij Jakovlevič Perelmam.

 

Vedete l’uomo nella foto? No, non è un senzatetto o un mendicante, ma è uno dei più grandi GENI al mondo!

L’uomo che vedete in foto è Grigorij Jakovlevič Perelmam, il genio che ha risolto l’impossibile. C’è chi lavora per la gloria, chi per il denaro e poi c’è Grigori Perelman. Questo matematico russo, infatti, ha risolto uno dei più grandi problemi matematici al Mondo: la congettura di Poincaré, un enigma rimasto irrisolto per quasi un secolo.

L’Istituto Clay gli ha offerto 1 milione di dollari per la sua straordinaria scoperta , ma lui ha rifiutato dicendo semplicemente: «Non sono interessato al denaro o alla fama. Se la mia soluzione è stata quella giusta, non mi serve altro riconoscimento».

Nel corso degli anni ha rifiutato diversi premi e incarichi prestigiosi, dedicandosi interamente alla sua passione: la matematica. Vive in un mini-alloggio all’interno di un palazzone popolare. Gira per la città con i capelli arruffati, la barba incolta e scarpe da ginnastica sformate. Per lui i soldi non contano nulla: «Non voglio essere uno scienziato da vetrina, ma uno che studia la scienza per il bene degli altri.»

Oggi vive a San Pietroburgo, lontano dai riflettori. Un uomo semplice, con un’intelligenza straordinaria e una coerenza che lo hanno reso un simbolo unico. Dicono che nella sua città, che fu la capitale degli zar, sia di moda indossare una t-shirt con il suo volto e la scritta: «In questo mondo… non tutto si può comprare».

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