giovedì 2 ottobre 2025

600 km/h: il futuro dei trasporti è qui!

 

600 km/h: il futuro dei trasporti è qui!
Alla Conferenza Mondiale sull’Alta Velocità Ferroviaria è stato presentato il primo treno a levitazione magnetica superconduttiva elettrica sviluppato in Cina.
Perché è speciale?
Tecnologia superconduttiva ad alta temperatura: il treno “galleggia” senza contatto grazie alla forza magnetica tra il suo magnete superconduttivo e le bobine della rotaia.
Velocità operativa massima: 600 km/h.
Può affrontare pendenze, curve strette e accelerazioni con grande flessibilità.
Colma lo spazio tra l’alta velocità ferroviaria e l’aereo, migliorando efficienza e comfort di viaggio.
Il prototipo è già pronto e presto una linea di prova da 300 metri entrerà in funzione. Siamo pronti a un futuro in cui viaggiare sarà sempre più veloce!


Promachocrinus fragarius, stella marina con 20 braccia.

 

Nelle gelide acque dell'Antartide, a profondità che variano tra i 200 e i 1.170 metri, gli scienziati hanno scoperto una creatura marina che sembra uscita da un film di fantascienza: la stella piumata antartica. L'insolito: alcune di esse possiedono fino a 20 braccia, una morfologia mai vista prima. Questo parente delle stelle marine, adattato alla pressione estrema e all'assenza di luce, rivela che le profondità celano ancora un'infinità di specie sconosciute. La vita marina continua a sfidare tutto ciò che credevamo di sapere. 

https://www.facebook.com/photo?fbid=1314664467336982&set=a.1255985776538185

lunedì 29 settembre 2025

Ucraina, la Russia colpisce i soldi della Nato. Il semplicissimus.

 

Il Corriere della Sera dice ai suoi lettori che Putin è un dittatore comunista, com’è d’uso per un giornale satirico che i suoi lettori e persino i suoi redattori prendono invece sul serio, dimostrando così il livello a cui è giunta quella che una volta si chiamava la buona borghesia italiana. Non dice invece, assieme ai confratelli dell’ordine giornalistico Fatemalefratelli, che Putin va ascoltato con molta attenzione. Qualche tempo fa il presidente russo aveva detto che se i Paesi della Nato avessero creato in Ucraina nuove fabbriche di armi, esse sarebbero state distrutte. E il monito si è trasformata in realtà: è stata completamente azzerata   la fabbrica di droni sentinella  che i tedeschi avevano impiantato in una delle officine attorno al complesso Antonov, quello che ai tempi dell’Unione sovietica produceva l’aereo da trasporto più grande del mondo. Si tratta di un cambiamento di strategia da parte russa che risponde alla nuova ondata di aggressività delle Nato e al suo tentativo di aggirare il problema del trasporto di armi in Ucraina, installando stabilimenti direttamente in loco.

Ma non si tratta solo di questo stabilimento: decine di fabbriche legare alla Nato in numerose località sono state colpite e distrutte, assieme a  un certo numero, dai 5 ai 6,  di F16 nell’aeroporto di Starokonstantinov. Naturalmente l’Alleanza Atlantica, com’è suo inveterato costume, non bada molto alle vittime civili e così le fabbriche di armi sono situate, di proposito,  in mezzo alle città in modo da rendere più problematico colpirle. Ma missili e droni russi sono piuttosto precisi e raramente danneggiano strutture civili: a fare vittime è piuttosto la contraerea ucraina i cui missili finiscono per cadere sulle case dopo aver colpito l’aria. I cittadini ucraini hanno prodotto fino ad ora centinaia di migliaia, se non milioni di foto che raffigurano i resti di tali missili, dei Patriot in particolare, disseminati sulle strade e in qualche caso caduti anche sulle case e su ospedale. Poco male, è tutta carne al fuoco per la propaganda antirussa: è molto facile per i carnefici trasformarsi in vittime, come hanno tentato persino di fare i sionisti, la cui strage era sotto gli occhi di tutti. Con il piccolo particolare che i missili ricadono sulla città quando non colpiscono i loro obiettivi e dunque alla fine si tratta di carcasse che narrano soprattutto la mediocrità dei sistemi di difesa occidentali.

Ad ogni modo questa nuova strategia russa, di passare dal colpire le infrastrutture energetiche e militari ucraine, alle vere e proprie fabbriche di armi, ha un significato che va al di là dell’ovvia distruzione della residua capacità militare ucraina, ma punta a colpire gli interessi economici che tengono viva la guerra al di là di ogni ragionevolezza. Negli ultimi due anni parecchie industrie, soprattutto tedesche e francesi, ma anche britanniche e statunitensi hanno investito in fabbriche di armi in ucraina, soprattutto volte alla realizzazione di droni  e rischiano ora di ritrovarsi con un mucchio di macerie. Dunque il nuovo verso della guerra da parte dei russi è quella di scoraggiare chi pensasse di speculare sull’ucraina e di demolire assieme alle fabbriche, anche quell’atmosfera favorevole alla guerra che è anche frutto di questi investimenti. Insomma Putin che non è un dittatore comunista come dicono i venditori di balle  all’ingrosso, sta dicendo agli occidentali: l’Ucraina non è un posto dove potrete fare soldi  fomentando un’inutile strage. Ma come si desume anche alla distruzione del centro logistico Nato di Vinnitsa, avvenuto due giorni fa, Mosca non ha più alcuna prudenza nel colpire le strutture dell’Alleanza. Ora che la pace sembra più lontana e l’accanimento della Nato non ha più ritegno nel sostegno della guerra, non c’è ragione di non colpire strutture che di ucraino hanno solo il nome.  È certamente un argomento molto più efficace di tutti quelli proponibili per porre fine al conflitto. Del resto l’unica strategia della Nato è ormai quella di colpire le città russe, di portare attacchi sotto falsa bandiera, di importare  mercenari di cui intero battaglione è stato sgominato proprio l’altro giorno. Ma alla fine, persa la guerra, la Nato perderà anche la sua guerriglia.

https://ilsimplicissimus2.com/2025/09/29/ucraina-la-russia-colpisce-i-soldi-della-nato/

Anche la chiesa è uno strumento di potere.

 

Anche la chiesa è uno strumento di potere.
Basta usare la logica per capire che ciò che divulga è solo aria fritta. Hanno inventato una storia che non ha basi, è priva di prove concrete che ne attestino la veridicità; oltretutto, descrivono un essere supremo che, durante la creazione, ha commesso un'infinità di errori madornali... Non credo, infatti, che un essere supremo, durante la creazione deciderebbe di concedere il "libero arbitrio" alla sua creazione per affrancarsi da eventuali colpe...
Un essere supremo, infatti, si incaricherebbe di correggere gli errori commessi dalle sue creazioni, ma quello descritto dalla chiesa, non lo fa, addossando agli stessi la colpa del commesso, alla faccia di chi subisce l'offesa, lasciandolo alla mercè del "libero arbitrio" dei furbetti di quartiere...
Non sta in piedi questa tesi, è terribile solo pensarci...
Se esiste un essere supremo, non credo che somiglierebbe a quello descritto dalla chiesa.
Io non sono atea, credo fermamente in chi o qualcosa che ha creato ciò che siamo, ma non è ciò che descrive la chiesa, mi rifiuto di credere in un essere supremo che commette ingiustizie ed errori.

cetta.

«La terza guerra mondiale scoppierà il 3 novembre»: le parole del generale della Nato scatenano il panico.

 

Tre parole insieme che danno forma a un incubo: "terza guerra mondiale". Da quando la minaccia russa si è fatta più concreta, in tanti si chiedono se il conflitto li riguarderà direttamente in tempi brevi e con quali conseguenze. Così, basta poco per creare una psicosi collettiva, soprattutto nel mondo social dove tutto è valido. Come successo con le parole dell'ex comandante della Nato Richard Shirreff, trasformate in una predizione della fine del mondo.

La terza guerra mondiale comincerà il 3 novembre?

In un'intervista al Daily Mail l'ex militare ha immaginato l'inizio della guerra mondiale tra Russia e Nato, ipotizzando una data vicina: il 3 novembre. Shirreff ha utilizzato questo giorno specifico per sottolineare l'impreparazione dell'Alleanza a un attacco delle forze russe. L'ex comandante voleva spiegare che la Nato dovrebbe prepararsi alla svelta. Ma quella data sui social è diventata preso una predizione della fine del mondo.

Immaginando lo scoppio della guerra il 3 novembre 2025, il generale ha immaginato come prime vittime le capitali baltiche. Vilnius e altre città subirebbero blackout estesi, poi propagati in Estonia e Lettonia a causa di attacchi informatici alle reti elettriche. La paralisi delle infrastrutture critiche – banche, ospedali e uffici pubblici – scatenerebbe panico diffuso, mentre rivolte e disordini verrebbero alimentati da agenti russi e bielorussi.

Poi si passerebbe al resto dell'Europa, con Regno Unito, Francia e Germania colpite in poco tempo. In questo modo la Nato non avrebbe il tempo di reagire. 

L'Italia: Putin non pensa ad attaccarci.

Proprio nelle scorse ore il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo al presidente russo Zelensky, ha dichiarato che ritiene «improbabile un attacco russo all'Italia perché Putin non ha intenzione di scatenare la terza guerra mondiale». La speranza di tutti è che abbia ragione. 

https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/la-terza-guerra-mondiale-scoppier%C3%A0-il-3-novembre-le-parole-del-generale-della-nato-scatenano-il-panico/ar-AA1NsJCM

Una minaccia nucleare

Il 25 settembre, in risposta a una dichiarazione di Zelensky, Dmitry Medvedev (nella foto con Putin) ha lanciato un avvertimento agli Stati Uniti sull'uso di armi nucleari, ha riportato 'Newsweek'.

 nucleare©The Daily Digest

Ex Presidente russo invia un agghiacciante allarme nucleare agli Stati Uniti

L'intervista di Zelensky

 

In un'intervista con Axios, il presidente ucraino aveva affermato di aver ottenuto da Trump un esplicito appoggio agli attacchi ucraini contro obiettivi russi, come infrastrutture energetiche e fabbriche di armi, aggiungendo che, nel farlo, sarebbero state utilizzate armi americane a lungo raggio.

di Zelensky©The Daily Digest

Ex Presidente russo invia un agghiacciante allarme nucleare agli Stati Uniti