Nel testo della manovra spunta
un piano di tagli agli enti locali
«Ma i virtuosi sono premiati»
Una stretta sui possessori di auto potenti, una tassa sulle banche, e un piano di riduzione costi per gli enti locali, da applicare nel biennio 2013-2014 mettendo al riparo, contemporaneamente, i “virtuosi”. A ventiquattrore dal via libera in cdm continuano a spuntare le novità della manovra.
Auto
Scatta da quest'anno la tassa per i Suv e le auto più potenti. La norma prevede un'addizionale annuale erariale della tassa automobilistica, che interesserà i veicoli di potenza superiore ai 125 kw (circa 170 cavalli). A partire dal 2011, si legge nella bozza, «per le autovetture e per gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose è dovuta una addizionale erariale della tassa automobilistica» che si applicherà a ogni chilowatt superiore i 125. In caso di mancato pagamento si applica una sanzione pari al 30% dell'importo non versato.
Enti locali
Tagli agli enti locali e alle Regioni per 9 miliardi di euro nel biennio 2013-2014. Le riduzioni, secondo quanto si apprende, dovrebbero essere suddivise in circa 3,5 miliardi di euro nel 2013 e 5,5 miliardi nel 2014. Sempre secondo quanto si apprende da fonti al lavoro sul Dossier, verrà introdotta contestualmente la norma che salvaguarda dai tagli i comuni «virtuosi».
Banche
In arrivo anche la tassa sulle banche: si tratterà - da quanto si apprende - di una tassazione separata al 35% sull’attività di trading. L’aliquota del 35% si applicherà al risultato complessivo netto derivante dalla gestione delle attività detenute per la negoziazione. Tranne i titoli di debito e le quote negli Organismi d’investimento collettivo di risparmio.
Slitta l’aumento dell’Iva
L’aumento di un punto percentuale dell’Iva sulle aliquote del 10 e del 20% non sarà inserito in manovra e non scatterà da subito. La norma - secondo quanto si apprende - non sarà nel decreto legge ma solo nel disegno di legge di riforma fiscale che quindi richiederà un’attuazione successiva. Nella delega sono anche previste le tre aliquote Irpef del 20, 30 e 40% e la cancellazione dell’Irap dal 2014. Il ddl delega prevede anche l’unificazione della tassazione sulle rendite finanziarie.
La norma anti-badanti
La norma sull'aumento dell'età per la pensione di vecchiaia delle donne nel settore privato ci sarà nella manovra, ma non partirà dal 2012, come previsto in una delle prima bozze circolate. Attualmente il requisito anagrafico è di 60 anni e il progressivo innalzamento per arrivare, a regime, a 65 anni, dovrebbe partire dal 2015. Nelle ultime ore, tuttavia, sta prendendo quota l'ipotesi di un ulteriore slittamento al 2020. L'adeguamento a 65 anni, in entrambi i casi, avverrebbe in un arco di tempo piuttosto lungo, circa 10 anni. Confermato, invece, l'anticipo al 2014 dell'aggancio automatico alle speranze di vita per tutte le pensioni. Stop alla rivalutazione delle pensioni elevate (cinque volte sopra il minimo Inps) e arriva la stretta sulle pensioni di reversibilità nei casi di matrimoni tra il titolare anziano e un partner giovane. Si tratta della norma che la Lega chiama “anti-badante”.
http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/409330/
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