lunedì 29 agosto 2011

Default Italia, 73 Giorni al Fallimento: Chi ha Fatto Veramente i Debiti in Italia?


È opinione diffusa che la Finanza, con la effe maiuscola, sia gestita da figure porche e operi secondo fini largamente innominabili, in danno degli interessi degli Stati Sovrani e dunque dei loro sventurati cittadini.

La Finanza, nella mente di molti galantuomini, è il fattore di dissesto che costringe i governi nazionali a prendere quelle odiose misure che sono sotto gli occhi di tutti. Come per esempio di spogliare i poveri dell’assistenza sanitaria, o del diritto all’istruzione, oppure di mandarli in pensione tardissimo, con appannaggi ridicoli, per recuperare i quattrini che servono a pagare gli Speculatori; individui amorali, disposti a sacrificare lo Stato, che è la casa di tutti, sull’altare dei propri sporchi interessi.

Sovente, sempre di questi tempi, davanti alle vittime di una frana, di un’alluvione, di un incidente in autostrada, l’Informazione parla di frana assassina, alluvione killer, autostrada maledetta. Se poi tra le vittime si contano mamme e bambini, apriti cielo, devi metterci sotto la bacinella perché lo sdegno delle inviate del tiggitre deborderà dallo schermo. Il servizio si chiude con una minaccia: la magistratura aprirà un’inchiesta! Chi vuol capire capisca!

Che c’entrano le due cose? Nulla nel merito, ma sono esattamente identiche sul piano del metodo. Esprimono il bisogno, per ogni calamità, di trovare una causa accessibile sulla quale potersi rivalere: il Vicario di Provvigione di manzoniana memoria, cui attribuire la mancanza del pane.

Torniamo alla Finanza assassina.

Quali sono gli stati sotto il tiro della Speculazione? I più malandati, quelli pieni di debiti, a rischio di insolvenza. Quelli i cui titoli non trovano sul Mercato, luogo di perdizione senza del quale nessuno Stato potrebbe finanziare il proprio debito, una domanda adeguata, se non a prezzi via via più alti, mano a mano che il rischio aumenta.

Perché e quando uno Stato è a rischio?

Di solito perché è male amministrato, perché spende più di quanto incassi; quando i suoi debiti sono improduttivi, non destinati a ricerca, servizi, infrastrutture, ma al mantenimento del consenso. Quando la pratica va avanti da troppo tempo e il debito diventa eccessivo, rispetto alle entrate e al capitale. Nel momento in cui la fiducia dei creditori viene meno.

Come se in una barca si modificassero gli assetti continuando a caricare in coperta, spostando il baricentro sempre più su, addirittura sopra il metacentro. Oppure si mettesse fuori troppa vela per quella che è la chiglia. Quando la barca scuffia solo chi non conosce le barche può prendersela col vento, con il mare, con le vele. Mentre volendo trovare le responsabilità bisognerebbe cercare tra chi ha deciso d’imbarcare in coperta l’obelisco di Axum, o tra chi doveva vigilare e non l’ha fatto.

Il mestiere della finanza è quello di spostare i soldi da chi ne ha in eccesso a chi ne ha in difetto, facendo incontrare domanda e offerta.

Non è la Finanza, ma chi imbarca l’obelisco di Axum che dovrebbe misurarsi la palla.

- Ma, dicono i detrattori, la Finanza cerca di guadagnarci.

- Oh bella, ribattono i fautori, neppure il cane muove la coda per niente.

- Ma con tutti gli strumenti possibili, alcuni addirittura diabolici!

- E allora? Facciamo delle regole, se è questo il problema.

- Si fa prima ad abolirla: che c’è da salvare? O non lo sa che lo short selling è un peccato gravissimo, i cds sono opera del diavolo, i subprime vizi capitali … Sono indignato, mi creda! Moralità! Ci vuole una nuova moralità, se vogliamo salvarci!

Una diatriba dove le ragioni e i torti non stanno tutti da una parte, dove tuttavia una cosa è certa: non è la Finanza che ha fatto i debiti. È la Classe Politica che ha usato il denaro pubblico per comprare il consenso della Popolazione, oltre che per riempirsi le tasche. Adesso dirò qualcosa di poco popolare: in termini complessivi la parte che è finita nelle tasche dei Politici è molto più piccola di quella che è servita per comprare il consenso della Popolazione. Anche se naturalmente ogni politico ha incassato incomparabilmente di più di ogni cittadino.

Ma se vogliamo seriamente cercare chi ha portato in coperta l’obelisco di Axum, lasciamo stare la Finanza.

Oltretutto, al punto in cui siamo, sarebbe un esercizio sterile. Dovevamo pensarci prima, dovremo tornare ad occuparcene poi, ora, potrà non piacerci, anzi non ci piacerà per niente, ma è soprattutto necessario scaricare l’obelisco.

http://www.mentecritica.net/default-italia-73-giorni-al-fallimento-chi-ha-fatto-veramente-i-debiti-in-italia/meccanica-delle-cose/chiamiamola-economia/fma/21180/

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