Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
martedì 24 settembre 2024
"Pozzo di ghiaccio"- Persia
giovedì 19 settembre 2024
Fiori di ghiaccio in Norvegia.
È un fenomeno naturale che si verifica nei mari delle regioni polari. I fiori sono formati da vapore acqueo che sfugge alle crepe nel sottile strato di ghiaccio superficiale. Quando questi vapori entrano in contatto con l'aria fredda, si cristallizzano.
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giovedì 22 agosto 2024
Yakhchal o "Pozzo di ghiaccio" nel deserto. - Iran
sabato 30 dicembre 2023
"Ghiaccio per capelli" - David Attenborough
Si tratta del "ghiaccio per capelli", un tipo di ghiaccio che si forma sul legno morto e assume la forma di peli fini e setosi. Conosciuto anche come "lana di ghiaccio" o "barba di ghiaccio", questo fenomeno naturale è piuttosto raro, essendo stato segnalato principalmente a latitudini comprese tra 45 e 55 ° N, nelle foreste di latifoglie.
Ancora ghiaccio per capelli cool: https://bit.ly/4aDYeNo
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giovedì 28 novembre 2019
Cucciolo di 18mila anni fa ritrovato congelato nel ghiaccio. E’ il più antico cane della storia. - Laura De Rosa
(Photo: S Fedorov)
domenica 4 agosto 2019
Su Marte, il cratere Korolev traboccante di ghiaccio perpetuo. - Federica Vitale
L'acqua ghiacciata nel cratere Korolev rimane stabile perché la depressione agisce come una trappola naturale fredda.
Questo mosaico di immagini scattate dall’orbita Mars Express dell’ESA mostra il cratere Korolev ben conservato su Marte, pieno di acqua ghiacciata tutto l’anno. Il cratere Korolev, di 82 chilometri di diametro, prende il nome da Sergei Pavlovich Korolev (1907-1966), il principale costruttore e padre della tecnologia spaziale russa.
Si trova nelle pianure a nord di Marte, non lontano dal grande campo di dune di Olympia Undae, che circonda una parte della calotta glaciale del Polo Nord.
Il pavimento del cratere, che si trova a due chilometri sotto il bordo, è coperto da un cumulo centrale di ghiaccio d’acqua di 1,8 chilometri durante l’anno.
Questo serbatoio a volta forma un ghiacciaio che comprende circa 2.200 chilometri cubici di ghiaccio non polare su Marte. Ciò porta al presupposto, tuttavia, che questa quantità di ghiaccio sia mescolata con una certa quantità di polvere, riporta il DLR, l’agenzia spaziale tedesca.
Ghiaccio = vita?
Piccole quantità di ghiaccio d’acqua sono distribuite all’interno e attorno al bordo del cratere sotto forma di sottili strati di brina. L’acqua ghiacciata nel cratere Korolev rimane stabile perché la depressione agisce come una trappola naturale fredda. L’aria sul ghiaccio si raffredda e, quindi, è più pesante dell’aria più calda che la circonda. Poiché l’aria è un cattivo conduttore di calore, protegge il ghiaccio dall’ambiente.
Se è immobile sul ghiaccio, si verifica un piccolo riscaldamento del ghiaccio attraverso lo scambio di calore e l’aria fredda protegge il ghiaccio dal riscaldamento e dall’evaporazione.
Ovviamente, questa evidenza della presenza di ghiaccio – e quindi di acqua – riapre (se mai fosse stato chiuso) il dibattito sulla possibile presenza di forme di vita su Marte.
https://focustech.it/2018/12/21/su-marte-il-cratere-korolev-traboccante-di-ghiaccio-perpetuo-223889
giovedì 17 novembre 2016
Scoperto un oceano ghiacciato sotto il 'cuore' di Plutone.
Modella il pianeta nano e lo orienta.
L'oceano sarebbe responsabile di un riorientamento del pianeta nano
Sotto tutta la sua superficie, quindi, Plutone nasconderebbe un enorme oceano fatti di ghiaccio d'acqua e dalla consistenza viscosa. Entrambe le ricerche suggeriscono che la presenza dell'oceano abbia modellato la struttura del pianeta nano creando tensioni nella crosta e crepe sulla sua superficie. Non solo, secondo i ricercatori l'enorme massa di acqua ghiacciata è stata responsabile del riorientamento del pianeta e potrà esserlo di nuovo anche in futuro.
Il ruolo giocato dalle maree
La Sputnik Planitia si sarebbe infatti spostata nel tempo, in conseguenza alle variazioni nell'accumulo di ghiaccio nel suo bacino. Cambiamenti, questi, nei quali avrebbero giocato un ruolo anche le maree generate da Caronte, la più vicina delle lune del pianeta nano.