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giovedì 16 gennaio 2025

"La vita è breve, goditela prima che si sciolga"

 

Un artista italiano ha lasciato tutti a bocca aperta con una mostra suggestiva intitolata "La vita è breve, goditela prima che si sciolga", dove blocchi di ghiaccio sono diventati i protagonisti assoluti. Le sculture, minuziosamente scolpite con dettagli incredibili, erano progettate per sciogliersi lentamente, rappresentando la fragilità dell'esistenza e invitando ad apprezzare ogni istante della vita.
L'esposizione mirava a far riflettere non solo sulla transitorietà della nostra esistenza, ma anche sull'impatto del cambiamento climatico, dimostrando come qualcosa di apparentemente solido e stabile possa dissolversi nel tempo. Un messaggio potente per risvegliare consapevolezza e sensibilità.

giovedì 14 marzo 2024

Un osso scolpito da un Neanderthal 51mila anni fa è la rappresentazione artistica più antica. - Angelo Petrone


L’osso dimostrerebbe come questi ominidi fossero in grado di esprimere il simbolismo attraverso l’arte, cosa che fino ad ora era attribuita esclusivamente all’Homo sapiens.

Un team di scienziati tedeschi ha scoperto un osso scolpito da un uomo Neanderthal, risalente ad oltre 51.000 anni fa, in grado di dimostrare come l’immaginazione concettuale, un prerequisito per la composizione di singole linee in un disegno coerente, fosse una dota già presente nel ominide, vissuto sul nostro pianeta tra i 200.000 e i 40.000 anni fa. Descritto sulla rivista Nature Ecology and Evolution, l’osso, di un cervo gigante preistorico, è stato scoperto in una grotta nelle montagne dell’Harz, nel nord della Germania. La parte anteriore presenta un intaglio composto da linee a forma di V rovesciata e delle di incisioni più piccole sul bordo inferiore. La scoperta fornisce un’ulteriore prova che i Neanderthal (“Homo neanderthalensis”) fossero in grado di esprimere il simbolismo attraverso l’arte, qualità che fino ad ora era attribuita esclusivamente all’Homo sapiens.

L’analisi microscopica e la replica sperimentale suggeriscono, inoltre, come l’osso fosse stato prima bollito per renderlo più morbido all’intaglio. L’incisione delle singole linee in un disegno a forma di cuneo non è solo un accenno di immaginazione concettuale, ma, poiché i cervi giganti erano rari all’epoca a nord delle Alpi, rafforza l’idea che l’incisione avesse un significato simbolico. “La datazione della nuova scoperta mostra come i Neanderthal fossero in grado di produrre indipendentemente modelli nelle ossa migliaia di anni prima dell’arrivo dell’Homo Sapiens e dunque senza la loro influenza “, conclude Thomas Terberger dell’Università di Göttingen, in Germania.

Fonte:

https://www.uni-goettingen.de/de/3240.html?id=6324

https://www.scienzenotizie.it/2024/02/24/un-osso-scolpito-da-un-neanderthal-51mila-anni-fa-e-la-rappresentazione-artistica-piu-antica-2346674?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook