giovedì 14 aprile 2011

Il ministro Alfano contestato a Berlino, lui si nega agli studenti.




Il Guardasigilli era stato invitato alla Humboldt-Universität di Berlino. Nel video alcuni studenti urlano "avete giurato sulla bandiera di difendere la Repubblica". Quando Alfano non si è presentato qualcuno di loro ha urlato in italiano "vergogna". Il clima in aula era tale che uno studente tedesco è intervenuto chiedendo se l'Università fosse "consapevole di chi stesse invitando"



Il governo dei ricattati e ricattabili.


Leggendo le notizie relative alla politica, si nota, e senza ombra di dubbio alcuno, che al governo abbiamo individui ricattati e ricattabili.

La Lega vorrebbe staccare la spina a Berlusconi, ma non lo fa perchè da sola non potrebbe ottenere il federalismo tanto caro a Bossi che deve mantenere viva la sua leader-chip, Berlusconi è ricattato dalla Lega perchè senza la Lega non arriverebbe alla maggioranza necessaria in parlamento per far approvare le sue leggi personali.

Berlusconi è ricattato anche dalle varie new entry della campagna acquisti, che chiedono il giusto compenso della vendita della dignità, ogni acquisto ha il suo prezzo.

L'opposizione, con tutte le concessioni elargite alla maggioranza, per meglio dire a Berlusconi, vedi chiusura di entrambi gli occhi sul conflitto di interessi - Violante ne ha data ampia conferma in un suo discorso alla Camera -, e tutte quelle ricevute dalla maggioranza, una fra tutte l'investitura di D'Alema al Copasir, non so quali altre motivazioni ci siano, ma ci saranno senz'altro, è sotto ricatto e fa la finta opposizione.

Chi sembra scevro da ricatti è il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ma la sua condotta, specie ultimamente, mi fa venire il sospetto che, per chissà quale recondito motivo, anche lui sia sotto ricatto.

Gli unici a non essere ricattabili dovremmo essere noi, popolo sovrano (di sta cippa), ma, opportunamente e tempestivamente, in netto contrasto con quanto sancito dalla Costituzione, maggioranza e opposizione hanno provveduto ad esautorarci da ogni sovranità.


Mirtilli anti-grasso e carboidrati nemici della dieta.



Sui benefici effetti dei mirtilli sull’organismo esistono molte ricerche, focalizzate in particolare intorno all’effetto positivo che i polifenoili, contenuti in gran quantità nei frutti di bosco, hanno su quasi tutto, dall’invecchiamento al cuore fino alla sindrome metabolica. Ora un nuovo studio mette in luce il ruolo di queste molecole antiossidantinella riduzione dello sviluppo delle cellule di grasso.

Finora siamo allo stadio di cellule in una bacinella in laboratorio, ma i risultati sembrano promettenti, come spiega Shiwani Moghe, della Texas Woman’s University, presentando la ricerca al meeting annuale dellaSocietà americana per la nutrizione, Experimental Biology. “Volevo vedere se l’uso dei polifenoli dei mirtilli poteva inibire l’obesità a livello molecolare”, racconta Moghe. Su colture di tessuti prelevati dai topi, i polifenoli hanno mostrato una soppressione della differenziazione degliadipociti, quel processo che trasforma una cellula non specializzata in una cellula di grasso.

L’effetto è proporzionale alla dose di polifenoli impiegata. Con la dose massima di polifenoli i lipidi nei tessuti diminuivano del 73 per cento, rispetto al campione di controllo, con la dose minima la diminuzione di lipidi era sempre presente ma più contenuta, pari al 27 per cento.”Dobbiamo ancora testare queste alte dosi sull’uomo per essere sicuri che non abbiano effetti avversi, e per vedere se queste dosi si dimostrano efficaci“, aggiunge Moghe. E conclude: “La promessa è che i mirtilli aiutino a ridurre il tessuto adiposo prevenendone la sua formazione”.

Quello di cui invece si dicono già certi i fratelli Tom e Dian Gresiel, è che lapietra tombale di ogni dieta è costituita dal consumo di carboidrati. Nel loro libro TurboCharged: Accelerate Your Fat Burning Metabolism, Get Lean Fast and Leave Diet and Exercise Rules in the Dust (Accelera il tuo metabolismo, diventa magro in fretta e lascia le regole su dieta ed esercizio nella polvere), questi due baby-boomer di successo tirano le conclusioni di una vita passata a sperimentare (e veder fallire) i consigli alimentari di molti tipi di diete e programmi dimagranti.

Le loro conclusioni? I carboidrati sono il vero punto debole di tutte le credenze più diffuse in fatto di corretta alimentazione. L’affermazione provocatoria contenuta nel libro è che il nostro organismo è perfettamente in grado di fabbricarsi il glucosio di cui può aver bisogno grazie a una combinazione di proteine e grassi nella dieta. “L’aumento delle malattie moderne come il cancro, le malattie cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione, i trigliceridi alti, l’obesità e l’ipoglicemia, tanto per citarne solo alcune, sono il risultato finale di troppi cereali e carboidrati raffinatinella nostra dieta quotidiana”, afferma Dian Gresiel.

Il libro, in linea con tutti i manuali di auto-aiuto del suo genere, promette diottenere moltissimo (perdere peso velocemente e non riacquistarlo più, rimettersi in perfetta forma, eliminare lo stress e le voglie che si sperimentano solitamente con le diete, “trasformare il proprio corpo in unamacchina brucia-grassi“, restare nella propria “forma da sogno per sempre senza sacrifici”, mantenersi giovani ecc.) con pochissimo sforzo. Una dieta equilibrata, i giusti abbinamenti dei nutrienti, esercizio fisico ridotto all’osso e diviso in sessioni da 2-3 minuti.

Perché dovremmo credere a questa coppia di fratelli cinquantenni moltointraprendenti ma tutto sommato sprovvisti delle qualifiche necessarie per elargire consigli nutrizionali? A giudicare dal loro sito i Gresiel sono lamiglior pubblicità all’efficacia del proprio metodo. Snelli, giovanili e muscolosi, Tom e Dian ci tengono a presentarsi fornendo la propria età anagrafica (50 lei, 57 lui) e quella “metabolica“, che per entrambi non supererebbe i 18 anni. E tutto solo eliminando i grissini…

mercoledì 13 aprile 2011

Processo breve: Napoli: "salva i colletti bianchi e favorisce l’impunità dei boss". - di Giulia Fresca



"Abuso d'ufficio, corruzione semplice in atti giudiziari, rivelazione, truffa semplice o aggravata, frodi fiscali, vendita di prodotti contraffatti, traffico di rifiuti, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, aborto clandestino, corruzione… Ho chiesto al Ministro Alfano di rispondere se corrisponde al vero, ed è vero, che molti reati gravi verrebbero, di fatto, cancellati con il processo breve". È Angela Napoli, Componente della Commissione Parlamentare Antimafia, ad elencare, senza mezzi termini, tutti i reati che verrebbero prescritti se dovesse passare il cosiddetto “processo breve”…

Onorevole Napoli, nel corso della seduta parlamentare del 6 aprile, Lei ha elencato tutti i reati che verrebbero prescritti se fosse approvato il provvedimento attualmente in esame. Ce li ricorda?
Ho chiesto al Ministro Alfano di rispondere se corrisponde al vero, ed è vero, che molti reati gravi verrebbero, di fatto, cancellati come l’abuso d'ufficio, la corruzione semplice in atti giudiziari, la rivelazione di segreti d'ufficio, la truffa semplice o aggravata, le frodi comunitarie, le frodi fiscali, il falso in bilancio, la bancarotta preferenziale, le intercettazioni illecite, i reati informatici, la ricettazione, la vendita di prodotti con marchi contraffatti, il traffico di rifiuti, la vendita di prodotti in violazione dei diritti d'autore, lo sfruttamento della prostituzione, la violenza privata, la certificazione di documenti pubblici, la calunnia e la falsa testimonianza, le lesioni personali, l’omicidio colposo per colpa medica, i maltrattamenti in famiglia, l’incendio, l’aborto clandestino e la corruzione. Ho chiesto al Ministro, fuori dall’Aula, di affermare se ciò è vero o no, ribadendo che se non risponde vuol dire che è vero. Gli italiani hanno il diritto di sapere cosa su cosa si sta realmente discutendo.

Par di capire che i beneficiari sarebbero davvero in tanti.
Il provvedimento incide non solo su Berlusconi, e questo è ormai assodato, ma su tantissimi colletti bianchi i cui reati sono in genere puniti con pene inferiori ai dieci anni. Questo significa che potrebbero saltare i processi Parmalat, quello sulle ricostruzione a L’Aquila ma anche, parlando della Calabria, i processi Why Not e Poseidone che vede coinvolti esponenti politici anche di primo piano.

Quale è il rischio subdolo derivante dall’approvazione di questo provvedimento?
Innanzitutto i Magistrati saranno costretti a valutare da subito i tempi per la prescrizione dei reati e ciò li porterà ad attenzionare quei processi che li prevedono, mettendo da parte il resto del lavoro.

Questo significherebbe il rischio di scarcerazioni per decorrenza dei termini magari nei processi di mafia?
Il rischio c’è ed è già realtà tant’è che proprio in questi giorni in Calabria stanno avvenendo proprio scarcerazioni per decorrenza dei termini della misura cautelare. Figuriamoci cosa potrebbe accadere se questo provvedimento dovesse diventare legge.

Onorevole Napoli, che incidenza potrebbe avere sulle elezioni amministrative?
Pesante, e più che mai nelle regioni a rischio, tra le quali la Calabria, dove non c’è inchiesta da cui non emerga la stretta commistione tra ‘ndrangheta e politica. Con questo provvedimento i boss saranno protetti dall’impunità ed il rischio di infiltrazione è davvero elevato. Per questo motivo ho chiesto all’Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia di rimandare a Reggio Calabria la Commissione e ciò sarà fatto nei prossimi giorni.

Che messaggio si sente di lanciare?
Lo anticipo ad Articolo21, ma lo lancerò anche in Aula quando passeremo alla discussione dell’art.3 per il quale ho chiesto l’abrogazione. Chiederò ai Parlamentari della maggioranza, ma soprattutto al Ministro Alfano ed a tutti quei Ministri che rimangono ancorati ai banchi dell’Aula anziché andare a risolvere problematiche urgenti e serie, di valutare, nella propria coscienza, se questo provvedimento garantisce l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Chiederò un atto di orgoglio e di rispetto verso la Costituzione.

http://www.articolo21.org/2969/notizia/processo-breve-napoli-salva-i-colletti.html



Il processo breve, un ulteriore passo verso la dittatura.



Lo chiamano processo breve, , ma è solo un'amnistia, amnistia per tutti quei processi pendenti che riguardano tante magagne e tante truffe perpetrate da delinquenti contro la popolazione, contro il patrimonio pubblico, contro la legalità.

E' come voler gettare una pietra in favore di chi delinque, come voler calare un velo pietoso e vergognoso su tanti crimini che resteranno, così, impuniti.

Lo si fa per il premier? Probabilissimo, è il più inquisito ed indagato degli italiani, quindi il primo a poterne usufruire.

Volevano una riforma della giustizia o volevano riformare ed esautorare la magistratura?

la seconda ipotesi i sembra la più accreditata, perchè se si vuole riformare la giustizia lo si fa non cancellado i processi, ma dando linfa alla magistratura perchè li porti avanti e li concluda nel più breve tempo possibile.

In ogni caso, in democrazia, non si possono varare leggi di questo tipo senza pretendere che vi sia una maggioranza di almeno i tre quarti del parlamento, nel senso che non è concepibile che si varino leggi che riguardano tutta la popolazione senza tenere conto del parere sia di coloro i quali hanno votato per la maggioranza al governo sia nei riguardi di chi ha votato per l'opposizione.

Se poi vogliamo analizzare da chi è rappresentata l'attuale maggioranza, viene la pelle d'oca.

Maggioranza ricostruita mediante compravendita di parlamentari di dubbia ideologia e, pertanto, gente attaccata alla poltrona, ed in cerca di un pezzettino di potere in più.
Gente che baratta la propria dignità, voltagabbana, gente che non vale un fico secco.

E da qui alla morte definitiva della democrazia il passo è breve.

Se passa questa legge possiamo, a ben ragione, affermare di essere in regime dittatoriale nel quale uno solo comanda e tutti ubbidiscono.


In piazza scontro Paniz-Mascia.



Nuovo round dei faccia a faccia fra Maurizio Paniz, relatore Pdl della legge sul processo breve, e il Popolo viola. Ma oggi di fronte all'esperto legale del premier, c'era anche il leader dei Viola, Gianfranco Mascia

http://tv.repubblica.it/dossier/blitz-processo-breve/in-piazza-scontro-paniz-mascia/66233?video&pagefrom=1&ref=HREA-1


''Offeso 40 volte, mi chiamano 'a munnizza'' - Scilipotiade



Stato e spettacolo - Il deputato ex Idv si lamenta: "Ogni volta che viene citato il mio nome partono i cori dei deputati dell'opposizione: Munnizza". Le performance dell'agopuntore responsabile di Barcellona Pozzo di Gotto scelte da Filippo Ceccarelli e Anna Zippel

http://tv.repubblica.it/politica/offeso-40-volte-mi-chiamano-a-munnizza-scilipotiade/65837?video