martedì 16 febbraio 2021

LA VERGOGNA E’ CADUTA SU CHI POTEVA EVITARLA E NULLA HA FATTO. - Giuseppe Messina

Questa volta è venuto il vecchio saggio a trovarmi. Abbiamo assistito, tramite Televisione, al giuramento dei ministri del governo Draghi ed il passaggio della campanella da Giuseppe Conte al nuovo premier e durante il pranzo ne abbiamo discusso e commentato.

La prima frase del vecchio saggio è stata: “La vergogna è caduta su chi poteva intervenire e nulla ha fatto. Mi riferisco, in primis, al Presidente del Consiglio Draghi che ha accettato, da chi glieli ha proposti, i nomi di Brunetta, della Gelmini e della Carfagna e a sua volta inseriti nella lista dei ministri portata al cospetto del Capo dello stato; in secondi mi riferisco al Presidente della Repubblica che mai avrebbe dovuto accettare tali elementi!”

Sapevo cosa mi avrebbe risposto, ma ho voluto chiedere ugualmente il perché di tale sua convinzione. A questo punto rispose e poco mancava che m’insultasse,:
“Ho l’impressione che anche tu abbia perso la memoria. Hai dimenticato chi sono e a chi appartengono tali elementi? Questi appartengono ad un partito fondato da due condannati dalla magistratura italiana, di cui uno per motivi di mafia e sono gli stessi che per volontà dell’allora Presidente del Consiglio delinquente hanno votato in Parlamento, con grande offese nei confronti del popolo sovrano, che una ragazza marocchina di facili costumi era la nipote di Mubarak, il presidente egiziano!”

E già! Come si suol dire: il governo Draghi parte con il piede sbagliato e quello che era stato annunciato dai soliti millantatori come “il governo dei migliori” si rivela essere il governo infiltrato dai peggiori! Per tanto, stante come stanno le cose, se non fossimo stati minacciati dalla pandemia da Covid19, forse sarebbe stato meglio andare alle elezioni.

Tirando le somme, come se non bastasse, il nuovo governo risulta, con grande dispiacere, essere infiltrato anche da un ministro del Renzicchio il traditore bugiardo, prepotente arrogante e sotto inchiesta giudiziaria, amico di Verdini. Come se non bastasse è anche sostenuto dal partito razzista con a capo un pericoloso ignorante, mentitore, traditore ed affarista come l’antieuropeo Salvinicchio.

Comunque la congiura dei potenti si è rivelata vincente, almeno fino alla formazione del governo Draghi: il professore Giuseppe Conte è stato mandato a casa nonostante il suo valore, i suoi innegabili successi, sia in Italia che in Europa dove nessuno prima di lui aveva ottenuta tanto successo, conquistando ciò che nessun altro avrebbe potuto. Egli. Non soltanto è riuscito a farsi assegnare i 209 miliardi, ma è riuscito a rivoluzionare l’arcaica mentalità dei politici europei nei confronti dell’Italia. Il resto è da vedere!

Chi non avrebbe avuto nulla da perdere è, naturalmente, il P. D. infatti, accettando a scatola chiusa, non poteva non fare parte del governo Draghi, essendo parte integrante di un vecchio sistema accomodante.

Per quanto riguarda il M.5S., che ha accettato il responso della sua base e perciò è entrato a fare parte del nuovo governo, certamente è prevedibile una strada tutta in salita: ha avuto contro i potenti parassiti e continuerà ad averli contro; ha avuto contro la stragrande maggioranza della stampa e delle televisioni e continuerà ad averli contro, perché, anche se non tutti l’ammettono, gli si riconosce grande onestà e, come si sa, questa non è apprezzata da chi è abituato a mettere, abusivamente, le mani dove si muovono gli ingranaggi del potere politico-economico. Quel che peggio, il M.5S. ha la maggior parte dell’elettorato che vorrebbe una dirigenza con la bacchetta magica e non capisce che, in politica non dovrebbe esistere la parola MAI e che bisogna avere pazienza, capacità organizzativa, costanza e intelligenza.

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