Christine Lagarde ha parlato e ha dimostrato che il silenzio è d’oro. L’erede di Mario Draghi sullo scranno più alto della Banca Centrale Europea, alla sua prima vera emergenza (il Coronavirus), ha subito dato una pessima dimostrazione delle sue capacità, con la sua frase sui compiti di Francoforte riguardo lo spread che ha fatto crollare le Borse e impennare il differenziale tra BTP e Bund proprio quando ci si aspettava la solidarietà europea. E il tutto accade mentre la crisi attuale del differenziale rischia già di costarci due miliardi di euro.
Perché Christine Lagarde ha affossato l’Italia.
“Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per questi problemi”, ha detto la Lagarde. Tradotto: non guardate alla Bce per la soluzione di questa crisi, non è compito nostro. Ovvero l’esatto contrario dell’assunzione di responsabilità di Mario Draghi con il Whatever it takes che ha reso da un giorno all’altro inutile la speculazione sullo spread. Riuscendo, spiega oggi Stefano Feltri sul Fatto, nel capolavoro di trasformare un dramma sanitario in una nuova crisi finanziaria. E cercando di correggere solo dopo qualche ora in una intervista con la tv CNBC (“sono determinata a evitare la frammentazione della zona euro”). Quando ormai è troppo tardi.
https://www.nextquotidiano.it/perche-christine-lagarde-ha-affossato-italia-spread-coronavirus/?fbclid=IwAR2w0wm2FihS28RlJK9xh8u9Cnr-PP2OwzdJJC9TQqQRqaEGT59pSqk3uCY“CHIUDERE GLI SPREAD” significa ridurre le differenze tra quanto spendono due diversi Stati della zona euro per finanziarsi sul mercato, cioè per il debito che serve e servirà a finanziare le misure straordinarie di sostegno all’economia contro gli effetti del coronavirus. In teoria dentro la moneta unica tutti dovrebbero pagare lo stesso tasso di interesse, visto che ci si indebita tutti in euro. Ma negli ultimi anni, dopo la crisi della Grecia nel 2009, le differenze sono aumentate perché i mercati hanno iniziato a dare un prezzo al rischio che i Paesi più fragili possano uscire dall’euro. La Lagarde scarica la responsabilità sull’Eurogruppo, il coordinamento dei ministri delle Finanze dei Paesi della moneta unica, e la Commissione europea.