venerdì 16 novembre 2018

Draghi, altolà sul debito, spread riflette sfida a Ue.

Mario Draghi (archivio) © EPA
Mario Draghi (archivio)  © Copyright ANSA/EPA



Inflazione non convince, a dicembre valutazione su uscita dal Qe.

Il presidente della Banca centrale europea, mario Draghi, avverte nuovamente i paesi "ad alto debito": non devono aumentarlo ulteriormente, e lo spread in alcuni Paesi - riferimento implicito all'Italia - riflette lo sfida alle regole di bilancio comuni. "La mancanza di consolidamento fiscale nei Paesi ad alto debito aumenta la loro vulnerabilità agli shock, che siano auto-prodotti mettendo in forse le regole dell'Unione monetaria, o importati tramite il contagio. Finora, l'aumento degli spread è stato in gran parte limitato al primo caso e il contagio è stato limitato".
Anche se i rischi appaiono ancora "bilanciati", e la frenata della crescita nell'Eurozona è normale e non prelude a una improvvisa interruzione, la Bce - ha detto Draghi - dovrà "monitorare attentamente" i rischi posti dalla 'guerra dei dazi' e l'inflazione di base "deve ancora mostrare una tendenza al rialzo convincente". Un cambio di tono del presidente della Bce, più da 'colomba' che nei mesi scorsi, che potrebbe avere ripercussioni sull'addio al Qe programmato a fine dicembre.
Se i dati in arrivo confermeranno la convergenza verso gli obiettivi la Bce procederà come stabilito. Ma "il consiglio ha anche notato che le incertezze sono aumentate" e dunque - ha detto il presidente della Bce allo European Banking Congress a Francoforte - "a dicembre, con le nuove previsioni disponibili, saremo più in grado di fare una piena valutazione".
Fonte: ansa del 16 novembre 2018

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