martedì 21 maggio 2013

Napoli, guardano le vetrine e fanno la spesa: arrestati cinque finti ciechi.




Indagati un dipendente del Secondo Policlinico di Napoli, un impiegato Inps e un ex addetto del Comune di Pozzuoli.

NAPOLI - Ciechi che guardano le vetrine dei negozi. Fanno la spesa, leggono i volantini al supermercato, attraversano la strada senza paura. Pedinati e filmati dai militari della Guardia di Finanza, i cinque falsi invalidi ora sono agli arresti domiciliari. Tra questi, un dipendente del Secondo Policlinico di Napoli, originario di Qualiano - "cieco assoluto" dal 2000 - sorpreso a timbrare il cartellino marcatempo, a salire e scendere le scale senza difficoltà; un impiegato dell'Inps, di Bacoli, e un ex dipendente del Comune di Pozzuoli, al lavoro in una pescheria. 

Indagati anche un finto invalido di Quarto, "cieco assoluto dal 1997, e una donna di Quarto, seguita dai finanzieri fino al parcheggio del supermercato. 

Le ordinanze sono state eseguite dai carabinieri di Pozzuoli e dalla Guardia di Finanza di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sui «falsi invalidi». Emesse su richiesta del pm Giancarlo Novelli e del procuratore aggiunto Francesco Greco, coordinatore della sezione «reati contro la pubblica amministrazione». 

L'accusa contestata: truffa aggravata ai danni dello Stato. I magistrati hanno disposto il sequestro di beni per un importo di 350mila euro, il danno complessivo cagionato all' Inps. Finora nel corso dell'inchiesta, avviata negli anni scorsi, sono state coinvolte oltre 300 persone (per le quali furono emesse ordinanze cautelari) e sequestrati beni per 13 milioni di euro.

Mafia, testo Pdl al Senato: “Dimezzare la pena per il concorso esterno”.


Alfano e Caliendo

Tra i casi "celebri" nei quali viene contestato il concorso esterno ci sono tra gli altri quelli di Marcello Dell'Utri e Nicola Cosentino, l'ex assessore regionale della Lombardia Domenico Zambetti, l'ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, l'ex sottosegretario Antonio D'Alì.

Condanna dimezzata per concorso esterno in associazione mafiosa. Niente carcere e intercettazioni per chi svolge attività sotterranea di supporto ai componenti dell’associazione mafiosa. Si dovrà dimostrare che c’è un profitto. Lo prevede il testo Pdl appena assegnato in commissione Giustizia del Senato, relatore Giacomo Caliendo.
Tra i casi “celebri” nei quali viene contestato il concorso esterno ci sono tra gli altri quelli dell’ex senatore Pdl e Marcello Dell’Utri e dell’ex deputato Pdl Nicola Cosentinol’ex assessore regionale della Lombardia Domenico Zambettil’ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardol’ex sottosegretario Antonio D’Alì. Come noto per concorso esterno è stato condannato in via definitiva l’ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro. Tuttavia in questo caso, a differenza degli altri, la legge non avrebbe effetto.
Mentre nel caso del politico tra i fondatori di Forza Italia e amico di Silvio Berlusconi, che attende il verdetto definitivo della Cassazione, avrebbe l’effetto di evitargli la galera in caso di condanna definitiva. Dell’Utri è stato condannato a 7 anni lo scorso 23 marzo dopo che la Corte di Cassazione, nel marzo 2012, aveva annullato il precedente giudizio d’appello, che si era concluso con la medesima condanna a sette anni. I giudici, però, aveva assolto Dell’Utri dai reati a lui contestati dal ’92 in poi. Nelle motivazioni i supremi giudici aveva sottolineato che il reato di concorso esterno a Cosa nostra era stato commesso certamente “fino al 1977″, mentre non lo aveva ritenuto provato per gli anni successivi.
Attualmente il concorso esterno in associazione mafiosa è punito con il carcere fino a 12 anni. Ma sinora non si trattava di una norma ‘tipizzata’ nell’ ordinamento. Lo diventerebbe con il progetto di legge da oggi all’esame della commissione Giustizia, che porta la firma anche del senatore del Pdl Guido Compagna. Nel testo, infatti, si prevede l’introduzione di due nuovi articoli nel codice penale: il ’379-ter’ e il 379-quater’. Il primo (“Favoreggiamento di associazioni di tipo mafioso”) prevede che chiunque, fuori dei casi di partecipazione alle associazioni di cui all’articolo 416-bis, agevoli deliberatamente la sopravvivenza, il consolidamento o l’espansione di un’associazione di tipo mafioso, anche straniera, è punito con lareclusione da uno a 5 anni. Il secondo (“Assistenza agli associati”) stabilisce che chiunque, fuori dei casi di concorso nel reato o di favoreggiamento, dia rifugio o fornisca vitto, ospitalità, mezzi di trasporto, strumenti di comunicazione a taluna delle persone che partecipino a un’associazione di tipo mafioso, anche straniera, al fine di trarne profitto, è punito con la reclusione da 3 mesi a 3 anni. La pena è aumentata se l’assistenza è prestata continuativamente. L’articolo 418 del codice penale, che disciplina l’assistenza agli associati, verrebbe abrogato.
Se queste norme venissero introdotte nell’ordinamento le conseguenze sarebbero varie e tutte di una certa rilevanza visto che avrebbero un riflesso anche sui giudizi in corso grazie al principio del ‘favor rei’(se la legge varia in modo favorevole all’imputato o condannato non in via definitiva essa è applicabile anche in via retroattiva, ndr): prima di tutto il concorso esterno verrebbe derubricato alla categoria ‘favoreggiamento’ e questo comporta di per sé una riduzione della pena che passerebbe infatti da un massimo di 12 anni a un massimo di 5 (cioè da 1 ai 5 anni). Il che significa che ci sarebbe uno stop alle intercettazioni visto che gli ascolti vengono consentiti in caso di reati per i quali sono previste condanne superiori ai 5 anni. Poi, per chi ‘supporta’ i componenti dell’associazione mafiosa, la pena fissata nel ddl va dai 3 mesi a 3 anni. E questo comporterà che non scatterà la custodia cautelare in carcere: il tetto perchè scatti, infatti, è di 4 anni. In più, perché si possa condannare il ‘sostenitore’ o l“assistente esterno all’associazione mafiosa, si dovrà dimostrare che dalla sua azione si ricavi un profitto”. 

Tornado devasta Oklahoma City, scenario apocalittico: oltre 90 vittime, strage di bambini e centinaia di feriti.



Case distrutte, danni gravissimi all'ospedale, settemila abitazioni senza elettricità. L'allarme non è cessato: c'è il rischio di nuovi tornado nelle prossime ore. Obama assicura piena assistenza.


NEW YORK - Un devastante tornado si è abbattuto sull'area sud di Oklahoma City, negli Stati Uniti, portando distruzione e morte nella cittadina di Moore che conta circa 55.000 abitanti e su cui già nel 1999 si era abbattuto un terribile tornado che aveva causato la morte di una quarantina di persone. Il bilancio, ancora provvisorio, è gravissimo: centinaia di feriti, oltre 90 morti, tra cui 20 bambini rimasti intrappolati insieme ai loro insegnanti sotto le macerie di una scuola elementare andata completamente distrutta. In tutti gli ospedali della zona ci sono almeno 145 feriti ricoverati, tra cui 45 bimbi. 

Nell'area sono oltre 7.000 le abitazioni senza corrente,secondo quanto riferisce la compagnia elettrica locale.

Si continua a scavare senza sosta. I soccorritori cercano di farsi largo per le strade di Moore, la cittadina più devastata, ricoperte di detriti. Si continua a scavare anche alla scuola elementare Plaza Towers, completamente rasa al suolo, dove per ora sono stati tirati fuori sani e salvi 30 bambini, ma si teme ce ne siano molti altri intrappolati.

I testimoni parlano di uno scenario «apocalittico». E' una drammatica corsa contro il tempo mentre qualcuno - raccontano le tv - ha udito pianti e urla di richieste di aiuto provenire da sotto le macerie. 

Rifugio in frigo. Un neonato e la sua mamma trovati morti dai soccorritori in una cella frigo dove si erano rifugiati per tentare di fuggire alla furia del tornado. Lo riferiscono le autorità locali alla Cnn. Anche all'ospedale di Moore, la cittadina più colpita, i medici hanno tentato di rifugiarsi nei congelatori, raccontano le autorità locali precisando che un intero piano della struttura è andato distrutto. La Cnn precisa che la struttura era stata evacuata e che nessuna persona è morta nell'edificio. 


Il preavviso di 16 minuti. «Le nostre peggiori paure sono diventate realtà», spiegano gli esperti del National Weather Service, il servizio meteorologico nazionale, che avevano lanciato un allarme tornado 16 minuti prima che sulla zona si scatenasse l'inferno. In tanti, quindi, non hanno avuto il tempo di mettersi al sicuro. Il tornado, con una circonferenza di oltre tre chilometri e venti fino a 300 chilometri l'ora, ha imperversato sull'area per circa 40 minuti. In tutta la zona è stato quindi proclamato lo stato di emergenza. 

L'allarme è tutt'altro che cessato, visto che i metereologi temono il formarsi di nuovi tornado nelle prossime ore, dopo quelli che nelle ultime 48 ore hanno causato danni e due morti nel Midwest. Il presidente americano Barack Obama ha chiamato il governatore dell'Oklahoma, Mary Fallin, assicurando che l'amministrazione, attraverso la protezione civile, «è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria». 

Evento straordinario. Il tornado che ieri ha colpito l'area di Oklahoma City è «un fenomeno decisamente ai massimi livelli della scala di intensità. Una manifestazione tra le più devastanti sia per durata che per forza». Lo afferma Massimiliano Pasqui, ricercatore del Cnr-Ibimet. Secondo l'esperto «il tornado, in una scala da 1 a 5 è di classe F5, cioè il massimo previsto». «In genere - sottolinea, inoltre - questi fenomeni hanno una durata di poche decine di minuti, mentre ieri è durato addirittura 40 minuti, un'enormità». 

La zona devastata dal tornado è chiamata 'Tornado Alley' proprio «perchè è caratterizzata dall'alta frequenza della formazione di tornado ad alta intensità. Gran parte di studi e conoscenze che noi abbiamo vengono da quell'area, molto vulnerabile al fenomeno». È quanto aggiunge Massimiliano Pasqui, ricercatore del Cnr-Ibimet. La Tornado Alley corrisponde alla regione centrale degli Stati Uniti d'America. Comprende le pianure dei fiumi Mississippi e Ohio, la valle del basso corso del fiume Missouri, così come la parte sud-orientale degli Stati Uniti. «La sua vulnerabilità - spiega l'esperto - è legata al passaggio di perturbazioni e risalita di correnti molto umide da Golfo del Messico che spesso presentano delle 'super cellè convettive che possono generare i tornado». I ricercatori studiano da anni tutta l'area per capire come si generano e si spostano i tornado. «La cella convettiva che li può generare - afferma Pasqui - ha una vita di parecchie ore, ma non è detto che li generi». La formazione del tornado è, infatti, un passo successivo del tutto imprevedibile sia per quanto riguarda il momento e il luogo della genesi, sia per la direzione che prenderà. «Quello che si può prevedere con largo anticipo - continua - è la possibilità della genesi, ma è altamente difficile sapere quando e se di verificherà e l'impatto che avrà, anche perchè poche decine di km possono fare la differenzà nel dare l'allerta». Dunque è quasi impossibile dare con largo anticipo l'allarme, anche in aree frequentemente colpite. «Anche l'Italia - conclude - non è immune dal fenomeno. Tutte le nostre coste sono a rischio e poi la zona dell'Emilia. Da noi però l'intensità è decisamente inferiore».


http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/tornado_oklahoma_city_tornado_usa_scuola_bambini_morti_feriti/notizie/282098.shtml

I politici si comprano i balconi. - Lia Quilici

I politici si comprano i balconi

Tre euro al giorno per esporre un manifesto del candidato. Qualcosa in più se si abita in centro. Ad Afragola (Napoli) dopo l'arresto del sindaco si fa campagna elettorale così.

Tre euro al giorno per esporre un manifesto sul balcone. Un forfait di 150 euro per chi è disposto a tenere uno striscione per 15 giorni. 

Succede ad Afragola, cittadina di 60 mila abitanti in provincia di Napoli in piena campagna elettorale. 

Domenica e lunedì si va al voto per eleggere il nuovo sindaco ed il Consiglio comunale. L'ex primo cittadino, nonché ex senatore del Pdl, Vincenzo Nespoli è agli arresti domiciliari con l'accusa di concorso in bancarotta fraudolenta e riciclaggio: alle elezioni si arriva con i poteri affidati al vicesindaco.

Stavolta in assise entreranno 24 consiglieri comunali invece di 30. La corsa allo 'scranno' comunale è spietata. Gli spazi elettorali limitati e mai abbastanza per ben 457 aspiranti eletti e quattro candidati sindaco. Così è partita la caccia al balcone. 

I più ambiti sono i primi piani sulle strade principali della città: corso Garibaldi, via Amendola, via Oberdan, corso Enrico De Nicola e corso Meridionale. Non importa se voti per loro o no, business is business. 

Così il candidato manda i suoi 'rappresentanti' che offrono in alcuni casi 50 euro per 15 giorni in altri una quota giornaliera che varia da 3 a 5 euro. 

La voce si è sparsa, la crisi - si sa - dilaga e così ora che siamo agli sgoccioli sono i cittadini stessi a mettere all'asta gli ultimi balconi sui social network con annunci del tipo "AAA fittasi numero due balconi primo e secondo piano per affissione manifesti elettorali". 

C'è chi fa pacchetti convenienza e sul balcone di manifesti ce ne mette addirittura tre, uno dietro l'altro, se concorrenti poco importa. 

La voce pero' si è sparsa un po' troppo e così in questi giorni polizia e vigili urbani sono dovuti intervenire e dalle ringhiere sono spariti i primi manifesti. Per fortuna però degli affittuari il pagamento è anticipato. 


Nella Scampia di Afragola - Rione Salicelle - i manifesti sono appesi tra panni e calzini. Qui dove la povertà e il degrado sono più forti al listino dei balconi si aggiunge quello della spesa. Buoni al supermercato di 15, 20 euro al giorno in cambio di voti e poi le classiche promesse di lavoro di quei candidati che hanno aziende di famiglie. Circolano modelli per assicurare sussidi di disoccupazione come cassa edile. 

Martedì l'amministrazione uscente si riunisce per la seconda volta - dopo il flop in Consiglio di venerdì scorso - per discutere ed approvare la dichiarazione di pubblica utilità per una ventina di manufatti abusivi. Per evitare così ad altrettante famiglie l'abbattimento delle proprie abitazioni. 

Afragola è uno dei comuni della Campania con i più alti tassi di disoccupazione e di penetrazione della camorra. E' anche la citta di provenienza dell'unica boss donna nella storia di questa organizzazione criminale, Anna Mazza, che ha preso in mano le redini della cosa dopo la morte del marito negli anni Settanta.


http://espresso.repubblica.it/dettaglio/i-politici-si-comprano-i-balconi/2207316

sabato 18 maggio 2013

Una triade di tutto rispetto.



https://www.facebook.com/photo.php?fbid=185480241608484&set=a.133869790102863.29344.133862500103592&type=1&theater

Il melograno è veleno per i tumori.


Il melograno è una ricca fonte di acido ellagico, una sostanza recentemente portata alla luce dalla ricerca e contenuta anche nei lamponi, nelle fragole e nelle noci. Ed è proprio questo acido che indurrebbe la morte delle cellule cancerose
La Punica è un genere di pianta della famiglia delle Punicaceae (o Lythraceae secondo la classificazione AGP).
Comprende due specie di arbusti, originari di una regione che va dall'Iran alla zona himalayana dell'India settentrionale, e diffusi sin dall'antichità nell'intera zona mediterranea e nel Caucaso.
Punica granatum è il comune melograno, pianta a portamento cespuglioso, alta fino a 2-4 m, foglie caduche lanceolate non molto grandi di colore verde lucente, fiori solitari grandi o riuniti in mazzetti all'estremità dei rami, di colore rosso vivace. Il frutto, dall'inconfondibile sapore agrodolce, è comunemente noto con il nome di «melagrana».
Una ricerca di qualche anno fa condotta in Israele da Michael Aviram, biochimico, ha scoperto che questo frutto possiede proprietà non solo terapeutiche, ma addirittura antitumorali, essendo estremamente ricco in flavonoidi, potenti antiossidanti che proteggono il cuore e le arterie.
Il succo di melograno, secondo la ricerca, è praticamente tossico nei confronti delle cellule cancerose.
Il melograno è infatti una ricca fonte di acido ellagico, una sostanza recentemente portata alla luce dalla ricerca e contenuta anche nei lamponi, nelle fragole e nelle noci.
Ed è proprio questo acido che indurrebbe la morte delle cellule cancerose.
Conferma in tal senso arriverebbe proprio in questi giorni dal sito britannico «Dailymail.co.uk» dove si legge che alcune componenti del succo in questione inibirebbero il moto delle cellule tumorali oltre ad azzerare la loro diffusione.
La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori della University of California che hanno presentato i risultati del loro studio all'American Society for Cell Biology di Philadelphia.
Ecco qui di seguito elencati i benefici del frutto relativi a:
- tumore alla prostata: il succo di melograno rallenta la progressione del cancro suddetto. Inoltre, il suo regolare consumo aumenta nelle persone operate e sottoposte a radioterapia gli effetti benefici della cura ed abbrevia sensibilmente i tempi di recupero;
- tumore ai polmoni: bere succo di melograno può aiutare a ridurre lo sviluppo delle cellule del cancro ai polmoni e risulta un valido aiuto per la prevenzione;
- tumore alla mammella: inibizione della proliferazione delle cellule cancerogene del seno.
Di nuovo è la natura a venire incontro all'uomo.
E di solito non avviene quasi mai il contrario.