sabato 14 febbraio 2015

I NON RIELETTI DEL PARTITO DEMOCRATICO SI SONO RICICLATI IN ENTI, FONDAZIONI E AUTHORITY. - Sergio Rizzo


Giovanna Melandri

Uno su due, dei non rieletti, ha avuto un posto tra società pubbliche e impieghi “politici” - L’ex segretaria di Fioroni si occupa di trasparenza all’Istituto nazionale di astrofisica - Jean Leonard Touadi presiede il Cda dell’Istituto Sacra Famiglia - Tra gli ultimi a ricevere un incarico c’è Franco Laratta, finito nel Cda dell’ente agricolo Ismea…

Di esperienza sul campo ne aveva da vendere. Era lui che dagli schermi di Video Calabria conduceva Calabria Verde, trasmissione d’inchiesta sull’agricoltura calabrese. A Francesco Laratta detto Franco mancava solo un adeguato riconoscimento istituzionale. Mai dire mai: a settembre del 2014 ha avuto un posto nel consiglio di amministrazione dell’Ismea, l’istituto pubblico per i servizi nel mercato agricolo. 

Trombato alle politiche del 2013, il coordinatore regionale di Areadem, componente del Pd che fa riferimento a Dario Franceschini, è stato uno degli ultimi ex onorevoli del partito di maggioranza a trovare una ricollocazione. Sia pure come semplice consigliere di un ente statale non di primo livello.

Jean TouadiJEAN TOUADI
Non si può lamentare. A causa di un ricambio generazionale senza precedenti il giorno dopo le elezioni ben 165 onorevoli democratici della scorsa legislatura si sono trovati senza seggio. Considerando le componenti esterne, vedi i radicali che facevano parte del gruppo Pd, o quanti rimasti fuori dal Parlamento per scelta personale che certo non aspirano alla poltroncina di una società pubblica, si riducono a 135.

Ma sono comunque un esercito. E chi si aspettava cambiamenti con la nuova stagione politica deve ricredersi. Perché la realtà dei fatti è ben diversa dalle dichiarazioni di principio. Tanto più che nel 2013 è intervenuto un fatto nuovo e non trascurabile: l’impossibilità per gli ex onorevoli di riscuotere il vitalizio prima dei sessant’anni.

Così pure in questi due anni si è assistito a una strisciante e metodica opera di risistemazione dei parlamentari bocciati o esclusi dalle liste. E se il termine «riciclati» può apparire in qualche caso esagerato, vero è che una buona metà ha avuto un incarico pubblico o ha intercettato un ruolo legato in qualche modo alla politica.
Antonello SoroANTONELLO SORO

In sei sono stati ricandidati o rieletti in altri partiti, salvo poi (qualcuno) rientrare nel Pd. Altrettanti hanno avuto incarichi nelle amministrazioni locali, e non parliamo soltanto dei sindaci di Roma (Ignazio Marino) o di Catania (Enzo Bianco): ma anche di Giovanni Lolli, assessore alla Ricostruzione della Regione Abruzzo, e di Alberto Fluvi, capo segreteria dell’assessore al Bilancio della Toscana Vittorio Bugli.

Sono per ora tredici, invece, i destinatari di incarichi di partito. E anche qui c’è incarico e incarico, perché una cosa è fare come l’ex senatore Fabrizio Morri il segretario provinciale a Torino o come l’ex deputato Stefano Graziano il presidente del partito in Campania, e un altro conto essere direttore generale del gruppo pd alla Camera, qual è Oriano Giovanelli.

In cinque si sono trasferiti al governo con ruoli che vanno da viceministro dell’Economia (Enrico Morando), a consigliere del ministro della Giustizia Andrea Orlando (Guido Calvisi), a capo della segreteria tecnica del sottosegretario alla presidenza con delega ai servizi segreti Marco Minniti. Quest’ultimo è il caso di Achille Passoni, ex senatore di provenienza Cgil, marito della neoeletta senatrice Valeria Fedeli, già sindacalista Cgil e ora vicepresidente di Palazzo Madama.

SERGIO DANTONISERGIO DANTONI
Ancora. A diciotto ex parlamentari del Pd sono stati attribuiti incarichi in fondazioni, authority, enti e organismi pubblici di vario tipo. Sia pure con enormi differenze fra ruoli simbolici e posti di grande potere. Mario Cavallaro è diventato presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Antonello Soro, presidente dell’Autorità garante della privacy. L’ex senatrice e insegnante Marilena Adamo, presidente della Fondazione scuole civiche del Comune di Milano.

L’ex segretario della Cisl e già viceministro Sergio D’Antoni, presidente del Coni Sicilia. L’ex deputata Rosa De Pasquale, direttore dell’ufficio scolastico della Toscana: nomina alla quale la Corte dei conti, come ricordato dal Fatto Quotidiano , ha rifiutato la registrazione. L’ex senatore Carlo Chiurazzi, trombato alle Politiche 2013, presidente del Consorzio di sviluppo industriale di Matera.

luigi nicolaisLUIGI NICOLAIS
Mariapia Garavaglia, consigliere della Fondazione Arena di Verona. L’ex onorevole Federico Testa, commissario dell’Enea. L’ex ministro Luigi Nicolais, presidente del Consiglio nazionale ricerche: nomina che al pari di quella di Soro ha preceduto di poco le elezioni. Idem per Giovanna Melandri, passata direttamente da Montecitorio alla presidenza del Maxxi. Giovanni Forcieri, che ha preso il suo posto, era presidente dell’Autorità portuale di La Spezia.

E su quella poltrona è stato ricollocato senza alcuna difficoltà dopo la breve parentesi parlamentare. Mentre troviamo Luciana Pedoto, laureata in Economia e specializzata in «epidemiologia dei servizi sanitari», ex segretaria di Giuseppe Fioroni ed ex onorevole non rieletta, all’Istituto nazionale di astrofisica. È responsabile di trasparenza e anticorruzione.

Competenze a parte, su cui pure ci sarebbe molto da dire, il punto è il metodo con cui vengono fatte certe scelte. Le società e le aziende pubbliche, per esempio. Pure lì, dove secondo i piani del governo dovevamo assistere a tagli impietosi, si è assistiti all’inesorabile migrazione degli ex.

MariaPia GaravagliaMARIAPIA GARAVAGLIA
Di Pier Fausto Recchia alla guida di Difesa servizi abbiamo parlato in varie occasioni. Come dell’assunzione a Invitalia di Costantino Boffa dopo selezione ministeriale ad hoc. Poco, invece, si è detto delle nomine della Regione Lazio alle presidenze delle Ipab: all’Istituto Sacra Famiglia è stato collocato Jean Léonard Touadi; a Santa Maria in Aquiro, Massimo Pompili. Oppure della designazione di Sandro Brandolini alla vicepresidenza di Cesena Fiera.

O dello sbarco di Maria Leddi al posto di amministratore unico di Ftc holding, serbatoio di partecipazioni del Comune di Torino. E dei tre incarichi all’ex deputato Ivano Strizzolo: presidente dei revisori della Unirelab srl, società del ministero dell’Agricoltura (di cui figura procuratore Silvia Saltamartini, sorella l’ex portavoce alfaniana Barbara Saltamartini al tempo stretta collaboratrice dell’ex responsabile di quel dicastero Gianni Alemanno) nonché sindaco di Istituto Luce e Postecom.

La presidenza di un’altra società delle Poste, la compagnia aerea postale Mistral Air, è toccata a Massimo Zunino. Il quale, uscito dalla Camera, ha costituito anche una società di consulenza, la Klarity innovaction consulting, insieme a due suoi colleghi di partito rimasti anche loro senza seggio. Ovvero, Michele Ventura e Andrea Lulli.

Modo alternativo, sembrerebbe, con cui può fruttare la ricca esperienza parlamentare. Un po’ come è capitato a coloro che hanno assunto per strade diverse incarichi «privati» ma non proprio estranei alla storia politica di ciascuno. L’ex ministro Giulio Santagata, prodiano senza se e senza ma, è consigliere delegato di Nomisma, la società di consulenza fondata da Romano Prodi.

Due mesi fa l’ex prefetto e senatore Luigi De Sena è stato cooptato nel consiglio del Colari, la società di smaltimento dei rifiuti che fa capo a Manlio Cerroni, come garante degli accordi con la municipalizzata romana Ama. Per non parlare degli incarichi di curatore fallimentare (Cinzia Capano) o di liquidatore di cooperative sociali (Ezio Zani), subentrato a Soro e poi trombato alle elezioni). E senza contare chi, rieletto, al seggio ha preferito il «privato»: la senatrice Rita Ghedini, ora presidente di Legacoop Bologna.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/pd-sa-fare-differenziata-non-rieletti-partito-democratico-si-94072.htm

venerdì 13 febbraio 2015

Trovata coppia di scheletri, abbracciati da 5.800 anni.

Gli amanti del neolitico © ANSA


Lo straordinario ritrovamento nella grotta di Alepotrypa, nel sud del Peloponneso.

Una coppia di scheletri, un uomo e una donna, abbracciata da quasi 6000 anni ovvero dall'epoca del Neolitico. 
E' lo straordinario ritrovamento, annunciato dalla Sovrintendenza Archeologica ellenica, avvenuto durante scavi davanti l'ingresso Nord della Grotta di Alepotrypa "Buco della volpe" nel Peloponneso meridionale.

Nello stesso luogo erano stati inumati un altro uomo e un'altra donna, rinvenuti accovacciati in posizione fetale. Le sepolture contenevano anche punte di freccia rotte.
Grazie al metodo del Carbonio 14, gli scheletri della coppia abbracciata sono stati datati intorno al 3800 a.C. mentre l'analisi del DNA ha confermato che i resti appartenevano a un maschio e a una femmina. Entrambe le sepolture fanno parte di una necropoli neolitica nell'area della grotta di Diros, a Ovest del villaggio di Mani occidentale, dove gli scavi hanno già riportato alla luce tombe risalenti al 4200-3800 a.C.

Il vaccino contro l’Epatite B: obbligatorio grazie ad una tangente.

Il vaccino dell’Epatite B è obbligatorio in Italia dal maggio 1991: a prendere questa decisione è stato l’allora Ministro della Sanità Francesco de Lorenzo.
Quest’ultimo, insieme al responsabile del settore farmaceutico del ministero, Duilio Poggiolini, intascò ben 600 milioni di lire dall’azienda Glaxo -SmithKline, unica produttrice del vaccino Engerix B. 
La somma servì per rendere il vaccino obbligatorio in Italia.
Entrambi i ministri sono stati condannati in via definitiva con sentenza della Cassazione per questo e per altri gravi reati. 
La Corte ha deciso di condannarli “avendo percepito somme da numerose case farmaceutiche, producendo un danno erariale derivato dalla ingiustificata lievitazione della complessiva spesa farmaceutica, determinata dalla violazione degli obblighi di servizio riferibili a ciascuno”.
Il vaccino dell’Epatite B viene somministrato ai neonati nei primi mesi di vita e, anche dopo la condanna, continua ad essere obbligatorio.
Tante domande sorgono spontanee: il vaccino è sicuro per i nostri bambini?
E’ davvero necessario somministrarlo ad una così tenera età?
Come possiamo fidarci dello Stato Italiano?

Appropriazione indebita, indagato l'ex Vescovo di Trapani Miccichè



L'ex vescovo di Trapani Francesco Micciche (nella foto)' e' indagato dalla Procura per appropriazione indebita: secondo i pm si sarebbe intascato decine di migliaia di euro destinati dai contribuenti all'otto per mille. Il procuratore di Trapani Marcello Viola, ipotizza a carico del prelato il reato di appropriazione indebita aggravata.
La Guardia di Finanza ha perquisito l'abitazione dell'ex vescovo e quella di Orazio Occhipinti, ex dipendente della Curia. A carico del prelato ci sarebbero le accuse di Don Ninni Treppiedi, suo ex braccio destro, coinvolto in un'altra inchiesta in cui Micciche' e' parte lesa e sospeso a divinis, e quelle dell'ex direttore della Caritas, Sergio Librizzi, imputato in un'altra inchiesta di concussione e reati sessuali. Sia Treppiedi che Librizzi stanno rendendo dichiarazioni ai magistrati. Micciche' venne rimosso da papa Ratzinger dalla carica di vescovo di Trapani proprio a seguito dell'inchiesta in cui il prelato risultava parte lesa.
La vicenda, che ha portato alla perquisizione di queste ore, eseguita nella casa di Monreale del vescovo, non scaturirebbe tanto dall'indagine dove Miccichè risulta parte lesa e che è relativa alle presunte malefatte del suo "braccio destro", ex direttore della Curia, don Ninni Treppiedi. Le accuse pare arrivino da un altro influente sacerdote della curia trapanese, finito però arrestato, l'ex direttore della Caritas Sergio Librizzi, imputato dal prossimo 9 marzo dinanzi al gip di concussione e reati di natura sessuale
Questi infatti pare che dinanzi a contestazioni circa l'utilizzo di somme dell'8 per mille destinate a opere di carità avrebbe detto che le uscite indicate nei rendiconti della Caritas sarebbero del tutto fittizie. Librizzi si sarebbe limitato a dire che certe spese della caritas non erano a lui riconducibili. Le indagini si sono sviluppate grazie al lavoro degli agenti della pg di Finanza e Forestale.
Monsignor Francesco Miccichè fu rimosso da vescovo di Trapani il 19 maggio2012 da Papa Ratzinger, che nel frattempo aveva sospeso anche don Treppiedi. Un anno prima la Santa Sede aveva inviato un Ispettore per verificare la regolarità della sua azione nella Diocesi, in particolare riguardo a due fondazioni dopo la denuncia di Treppiedi, allora arciprete di Alcamo. Nello stesso tempo la Procura di Trapani aveva aperto le indagini dalle quali Miccichè risultava parte lesa, mentre 13 persone furono iscritte nel registro degli indagati per vari reati.

Schettino in cattedra: Tar, sospeso prof.

 © ANSA

Confermata da Tribunale sospensione per 2 mesi senza stipendio.


(ANSA) - ROMA, 13 FEB - Confermata la sospensione per due mesi da incarico e stipendio per il professor Vincenzo Mastronardi, titolare della cattedra di psicopatologia forense all'Università La Sapienza di Roma, disposta dall'Ateneo capitolino per aver portato a un master l'ex comandante della Concordia, Francesco Schettino. Lo ha deciso il Tar del Lazio.

#Affittopoli: dal M5S esposto a Corte Conti contro Marino. - m5s




"Abbiamo presentato stamane un esposto alla Corte dei Conti contro il sindaco di Roma Ignazio Marino, chiedendo alla magistratura contabile di far luce sullo scandalo "Affittopoli" che in questi giorni ha investito la giunta comunale. 
La storia si ripete, già nel 1995 a Roma scoppiò il caso di affitti di favore concessi dal Comune di Roma ai soliti amici degli amici. 
Dopo vent’anni, però, oltre all'indignazione popolare e a indagini penali senza esito, poco o nulla è cambiato. 
Chiediamo dunque alla Corte dei Conti di far luce quanto prima su una vicenda che rischia di macchiare nuovamente l’immagine della nostra amata città, già offesa dalla vergogna di "Mafia Capitale". 
Tra l'altro, siamo alla seconda parte della saga, visto che uno di questi immobili pare sia stato assegnato proprio alla cooperativa 29 Giugno di Salvatore Buzzi. 
Chiediamo al sindaco Marino di svelare la lista degli inquilini di queste abitazioni cedute a prezzi agevolati. 
Vogliamo l’elenco dei fortunati. 
Perché tra anziani e indigenti, chissà, potrebbe nascondersi qualche nome più illustre. Quello in atto è un autentico abuso da parte dell’amministrazione capitolina e un insulto verso le migliaia di famiglie che da anni, invano, attendono l’assegnazione di una casa da parte del Comune di Roma." 

I portavoce M5S in Parlamento e in Consiglio comunale di Roma

http://www.beppegrillo.it/2015/02/affittopoli_dal_m5s_esposto_a_corte_conti_contro_marinol.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+beppegrillo%2Fatom+%28Blog+di+Beppe+Grillo%29

giovedì 12 febbraio 2015

Divorziati e risposati, cardinale Burke contro Bergoglio: “No ad aperture”. - Francesco Antonio Grana

Divorziati e risposati, cardinale Burke contro Bergoglio: “No ad aperture”

Il porporato americano, a cui il Papa ha affidato l’incarico onorifico di patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, si scaglia contro di lui: "Non posso accettare che si possa dare la comunione a una persona che sta vivendo un’unione irregolare perché è adulterio. L'unione tra omosessuali non ha niente a che fare col matrimonio"

“Resisterò al Papa se ci saranno le aperture ai divorziati risposati e ai gay. Non posso fare altro”. Nuovo durissimo attacco del cardinale statunitense Raymond Leo Burke, tra i principali oppositori, anche nel Sinodo dei vescovi sulla famiglia dell’ottobre 2014, della linea aperturista incoraggiata da Bergoglio. Burke, classe 1948, nativo di Richland Center nel Wisconsin, viene nominato vescovo da san Giovanni Paolo II che lo ordina personalmente nella Basilica Vaticana il 6 gennaio 1995. Ma èBenedetto XVI a imporgli la berretta cardinalizia nel 2010 e ad affidargli il prestigioso ruolo di prefetto del Supremo Tribunaledella Segnatura Apostolica, la “Cassazione vaticana”. Ruolo dal quale Bergoglio lo ha rimosso, subito dopo il Sinodo, per affidargli l’incarico onorifico di patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Una rimozione che, però, non è stata una conseguenza della posizione contraria al Papa che Burke ha assunto durante le due settimane di dibattito sinodale. Già prima dell’assemblea, infatti,Francesco gli ha aveva comunicato la sua intenzione di spostarlo dal vertice della “Cassazione vaticana”, ma che avrebbe voluto farlo soltanto dopo il Sinodo per fargli prendere parte al dibattito nelle vesti di capo dicastero della Curia romana. Burke, non nuovo ad attacchi durissimi contro Bergoglio, non ci sta a rimanere in silenzio nei mesi precedenti il secondo Sinodo dei vescovi sulla famiglia che si terrà nell’ottobre 2015 e dal quale dovranno uscire soluzioni concrete per l’accesso ai sacramenti dei divorziati risposati.

Per il porporato, infatti, “non c’è dubbio che quello che stiamo vivendo è un tempo difficile, doloroso e preoccupante. Io non vorrei – sottolinea Burke – fare del Papa un nemico”. Anche se la sua opposizione alla linea di Bergoglio è netta e chiara: “Non posso accettare che si possa dare la comunione a una persona che sta vivendo un’unione irregolare perché è adulterio. E la questione delle unioni tra persone omosessuali non ha niente a che fare col matrimonio. Questa è una sofferenza che alcune persone hanno di essere attratte sessualmente, contro la natura, da persone dello stesso sesso”. Per il cardinale, quindi, nessun tipo di apertura per i divorziati risposati e nemmeno per gli omosessuali, nonostante Francesco abbia affermato, pochi mesi dopo la sua elezione: “Chi sono io per giudicare un gay?”. E alla vigilia del primo Sinodo sulla famiglia abbia chiesto di “prestare attenzione ai battiti di questo tempo”.

Per Burke, però, nonostante questo acceso dibattito, “la Chiesa non è minacciata perché il Signore ci ha assicurato, come ha detto a san Pietro nel vangelo, che le forze del male non prevarranno, non praevalebunt come diciamo in latino, che non avranno la vittoria sulla Chiesa”. Eppure gli attacchi del porporato contro Papa Francesco si intensificano e si fanno sempre più pesanti. “Molti – aveva raccontato Burke dopo il primo Sinodo – mi hanno manifestato preoccupazione in un momento così critico, nel quale c’è una forte sensazione che la Chiesa sia come una nave senza timone, non importa per quale motivo”.
E su Bergoglio aveva precisato: “Ho tutto il rispetto per il ministero petrino e non voglio sembrare di essere una voce contraria al Papa. Vorrei essere un maestro della fede con tutte le mie debolezze, dicendo la verità che oggi molti avvertono. Soffrono un po’ di mal di mare perché secondo loro la nave della Chiesa ha perso la bussola”. Eppure c’è chi in Vaticano ricorda che, una volta, per attacchi simili al Pontefice, a un cardinale sarebbe stata tolta la berretta rossa.