venerdì 7 dicembre 2018

Blitz anti 'ndrangheta tra Europa e Sud America, 90 arresti.




Si tratta del frutto di un lungo lavoro investigativo condotto tra Italia, Germania, Olanda, Belgio e paesi oltreoceano.

Un blitz contro la 'ndrangheta e le sue ramificazioni all'estero è in corso in queste ore da parte di Polizia e Guardia di Finanza. Sono 90 le misure cautelari che le forze di polizia stanno eseguendo in Italia e - in collaborazione con le autorità di quei paesi - in Germania, Olanda, Belgio e in alcuni paesi del Sud America.
Le accuse ipotizzate nei confronti dei soggetti destinatari del provvedimento vanno, a vario titolo, dall'associazione mafiosa al riciclaggio, dall'associazione dedita al traffico internazionale di droga alla fittizia intestazione di beni e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. Il blitz di oggi è il frutto di un lungo lavoro investigativo svolto da una squadra investigativa comune costituita presso Eurojust tra la magistratura e le forze di polizia di Italia, Paesi Bassi e Germania. Al team investigativo hanno aderito per l'Italia la Dda di Reggio Calabria e diversi reparti di Polizia e Guardia di Finanza. L'indagine è stata coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e riguarda diversi importanti esponenti di famiglie storiche della 'ndrangheta operante nella Locride.
I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma alle 16.30 nella sede della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo a Roma, alla quale parteciperanno il procuratore nazionale antimafia e il procuratore di Reggio Calabria.

5.12.2018


giovedì 6 dicembre 2018

Questa cannuccia incredibile ti permette di bere acqua da qualsiasi parte.



Cancro, test rivoluzionario potrebbe diagnosticare tutti i tipi di tumore: come funziona. - Andrea Centini



Un team di ricerca australiano ha sviluppato un promettente test sperimentale che potrebbe rilevare tutti i tipi di cancro in pochi minuti. Gli scienziati hanno scoperto che il DNA delle cellule cancerose modifica la sua struttura quando immerso nell’acqua; sfruttando particelle d’oro è possibile evidenziare il cambiamento con un cambio di colore della soluzione o attraverso un segnale elettrochimico.

Sviluppato in laboratorio un rivoluzionario test sperimentale potenzialmente in grado di diagnosticare qualsiasi forma di cancro in pochi minuti, grazie alla capacità di rilevare una “firma” – tecnicamente un biomarcatore – che sembrerebbe essere presente in tutti i tipi di tumore. Lo ha messo a punto un team di ricerca guidato da studiosi dell'Istituto Australiano di Bioingegneria e Nanotecnologia (AIBN) presso l'Università del Queensland. Come indicato, al momento si tratta soltanto di un test sperimentale condotto su cellule cancerose prelevate da biopsie (liquide e non) e non coinvolgendo direttamente i pazienti. Gli scienziati sono comunque fiduciosi circa i risultati degli studi clinici in previsione.

Ma come funziona esattamente questo test? Tutto ruota attorno a una interessante scoperta fatta dalla squadra coordinata dai dottori Abu Sina e Laura G. Carrascosa e dal professor Matt Trau, docente presso il Centro per la nanomedicina personalizzata dell'ateneo australiano. In parole semplici, gli scienziati hanno scoperto che immergendo nell'acqua il DNA delle cellule cancerose, esso esprime una modifica ricorrente nella sua struttura (che non si manifesta immergendo le cellule sane). Che si tratti di tumore alla mammella, all'intestino, alla prostata o un linfoma, quando le cellule malate vengono inserite nell'acqua si evidenzia sempre la stessa tipologia di modifica al DNA. Gli scienziati australiani l'hanno rilevata analizzandolo il materiale biologico con un sensibile microscopio elettronico a trasmissione.

Sulla base di questa scoperta, Trau e colleghi hanno approntato un sistema in grado di mettere in evidenza la modifica strutturale, che si verifica tipicamente nel gruppo metilico, una piccola molecola superficiale del DNA. Poiché il DNA canceroso possiede una elevatissima affinità con l'oro, è sufficiente immergerlo in una specifica soluzione con particelle di questo elemento per osservare un cambiamento di colore in soli 5 minuti. È la “prova” che si è innanzi al cancro. Il test può essere eseguito anche rilevando il segnale elettrochimico del DNA su un piatto d'oro, che produce un segnale ancor più forte.

Gli scienziati hanno eseguito il test con 200 campioni di tessuti e sangue rilevando una precisione del 90 percento; si tratta di un ottimo risultato per un test sperimentale, ma dovrà essere ulteriormente perfezionato per evolvere in un sistema diagnostico d'uso comune. Solo studi clinici più approfonditi potranno dimostrare la sua efficacia e se è effettivamente in grado di rilevare tutti i tipi di tumore. I ricercatori hanno pubblicato i risultati sull'autorevole rivista scientifica Nature Communications.

https://scienze.fanpage.it/cancro-test-rivoluzionario-potrebbe-diagnosticare-tutti-i-tipi-di-tumore-come-funziona/

Giuseppe Conte risponde (piccato) a Boccia di Confindustria: “Il negoziato lo conduco io, ho le idee chiare”.

Giuseppe Conte risponde (piccato) a Boccia di Confindustria: “Il negoziato lo conduco io, ho le idee chiare”

Il 3 dicembre il presidente degli industriali gli chiedeva provocatoriamente di "trovare 4 miliardi per evitare la procedura di infrazione Ue, o di dimettersi". Il premier ha replicato: "Ringrazio per i suggerimenti". Poi ha punto Salvini: "Difesa legittima, ma a certe condizioni".

La difesa a casa propria è sempre legittima? “A certe condizioni“. Il suggerimento provocatorio di Vincenzo Boccia? “Sono io che conduco il negoziato, ma credi di avere le idee chiare”. Il declassamento di Fitch? “Non conosce la proposta all’Europa, si ricrederà”. L’ipotesi delle dimissioni di Tria? “Non c’è nessun motivo”. La vendita dei beni del Tesoro per evitare la procedura d’infrazione? “I gioielli di famiglia ce li teniamo stretti”. Il premier Giuseppe Conte non ha i toni di Lega e M5s, ma sembra rivendicare una sua autonomia anche rispetto alle posizioni dei suoi vicepremier. In un’intervista al Fatto d’altra parte aveva sostenuto apertamente di sostenere il Global Compact sull’immigrazione e di auspicare in Parlamento un dibattito “informato” e la libertà di coscienza per i parlamentari. E ora tocca a un altro tema caro alla Lega: la legittima difesa.

Che per Salvini è sempre e comunque legittima, mentre per il presidente del Consiglio deve avere dei paletti. Lo ha sottolineando in un’intervista all’AdnKronos, spiegando che la nuova legge “tutelerà tutti perché comunque si tiene sempre conto, anche nella formulazione che sta venendo fuori dal percorso parlamentare, dell’esigenza di contemperare tutte le esigenze in gioco: le esigenze di difesa e le esigenza di tutela della vita umana“. Per il capo del governo, quindi, difendersi nella propria abitazione è legittimo “a certe condizioni”, ovvero “quelle che sono precisate e verranno precisate nelle norme che modificheranno la vecchia disciplina“. 

Non uno strappo con la Lega, che detiene la patria potestà della norma, ma una precisazione sostanziale orientata al rispetto dei due sentimenti contrapposti, “le esigenze di difesa” e la “tutela della vita umana”. Niente di incendiario, per carità, ma concetti e toni precisi, come quelli utilizzati per rispondere al presidente di Confindustria. Il 3 dicembre, durante l’incontro delle categorie produttive a sostegno della Tav, Vincenzo Boccia aveva detto: “Se fossi in Conte convocherei i due vicepremier e chiederei di togliere due miliardi per uno visto che per evitare la procedura d’infrazione bastano 4 miliardi. Se qualcuno rifiutasse mi dimetterei e denuncerei all’opinione pubblica chi non vuole arretrare”. Una provocazione, a cui il premier ha risposto con garbo e fermezza: “Con tutto il rispetto, sono io che conduco il negoziato. Lo ringrazio per i suggerimenti, ma credo di avere le idee chiare”.

Il presidente del Consiglio, poi, si è soffermato su questioni di strettissima attualità, come il taglio delle stime di crescita dell’Italia da parte dell’agenzia di rating Fitch. Poche parole: “Non ha ancora visto la nostra proposta all’Europa, l’agenzia si ricrederà”. Stesso modus operandi per quanto riguarda l’indiscrezione sull’ipotesi delle prossime dimissioni del ministro dell’Economia Giovanni Tria. Un’eventualità rispedita al mittente: “Un passo indietro del titolare del Tesoro? Assolutamente no, non credo assolutamente che voglia dimettersi, non ce n’è motivo”. Alla domanda se il fatto di non aver menzionato il responsabile di via XX Settembre nella nota di fiducia siglata da Di Maio e Salvini domenica scorsa sia stato letto come uno ‘sgarbo istituzionale‘, Conte ha risposto che “d’accordo anche con Tria, il negoziato lo conduco io. Questo non significa che chi prepara e lavora ai conti, il ministro dell’Economia, sia stato esautorato – ha continuato – Tria non è stato né deve sentirsi esautorato. Io sono il presidente del Consiglio, ho la responsabilità di esprimere l’indirizzo politico ed economico del governo. Quindi è ovvio che con Juncker l’interlocutore sono io”. Infine un passaggio riguardo all’ipotesi di cessione di asset fondamentali in mano al Tesoro per evitare la procedura d’infrazione della Ue. “I gioielli di famiglia noi ce li teniamo stretti” ha detto Conte, cercando di chiudere una questione che ha creato molteplici polemiche.

Rilevate quattro nuove onde gravitazionali e una potentissima collisione tra due buchi neri. - Andrea Centini

Credit: LIGO / Caltech / MIT / Sonoma State / Aurore Simonnet

in foto: Credit: LIGO / Caltech / MIT / Sonoma State / Aurore Simonnet

Annunciata la scoperta di quattro nuove onde gravitazionali, una delle quali – chiamata GW170729 – è stata causata dalla collisione di due buchi neri, rispettivamente con 50 e 34 masse solari. Il catastrofico evento si sarebbe verificato 5 miliardi di anni fa, per questa ragione il segnale registrato dagli interferometri risulta essere molto debole.

Gli scienziati hanno annunciato di aver rilevato altre quattro onde gravitazionali, le “increspature” dello spazio-tempo scaturite da fenomeni astronomici come la collisione fra due buchi neri. Con le nuove scoperte il computo totale delle onde gravitazionali individuate sale così a 11, da quando nel 2015 fu intercettata la prima. Dall'analisi dettagliata dei nuovi segnali, quello intercettato il 29 luglio del 2017 risulta essere il più debole del lotto a causa della distanza temporale, tuttavia è associato anche alla più potente esplosione gravitazionale mai rilevata.

GW170729, questo il nome tecnico del segnale, sarebbe infatti stato determinato dalla collisione fra due giganteschi buchi neri, uno con una massa pari a 50 volte quella del Sole e uno con massa pari a 34 volte quella solare. Nonostante il catastrofico impatto tra i due misteriosi “cuori di tenebra”, il segnale registrato dagli strumenti è stato debolissimo poiché sarebbe avvenuto ben 5 miliardi di anni fa, quando la Terra non si era ancora formata.



A causa dell'impercettibilità delle onde gravitazionali servono eventi che sprigionano tantissima energia e strumenti sofisticati (chiamati interferometri) in grado di rilevare le piccole perturbazioni dello spazio-tempo che essi producono. Gli strumenti che hanno intercettato gli undici segnali sono l'americano LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) e l'italiano VIRGO, installato nel comune di Cascina in provincia di Pisa. Al momento entrambi gli interferometri sono sotto manutenzione, ma a partire dalla primavera del prossimo anno saranno più potenti, precisi e sensibili, dunque in grado di intercettare altri di questi preziosissimi segnali. Basti pensare che la scoperta della prima onda gravitazionale è valsa il Nobel per la Fisica 2017 agli scienziati Kip Thorne, Rainer Weiss e Barry Barish.

Non tutte le onde gravitazionali rilevate sono uguali, come sottolineato dalla dottoressa Viviana Fafone, responsabile nazionale dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) per la collaborazione Virgo: “Abbiamo rivelato dieci segnali di onde gravitazionali emessi dalla fusione di coppie di buchi neri di massa stellare, e un segnale prodotto dalla fusione di un sistema binario di stelle di neutroni”. Il segnale classificato con GW170817 è quello relativo all'unico evento legato alla collisione tra stelle di neutroni, astri densissimi composti da materia degenere trattenuta dalla forza di gravità. I dettagli sugli undici segnali rilevati sono stati presentati in seno al Gravitational Waves Physics and Astronomy Workshop, meeting in corso di svolgimento presso l'Università del Maryland, negli Stati Uniti.

https://scienze.fanpage.it/rilevate-quattro-nuove-onde-gravitazionali-e-una-potentissima-collisione-tra-due-buchi-neri/

I potenti benefici della goldenseal.



goldenseal

Goldenseal è una pianta perenne della famiglia Ranunculaceae,originaria del sud-est del Canada e nord-est degli Stati Uniti. E’ una delle erbe più popolari vendute sul mercato americano e ha recentemente guadagnato la reputazione di potenziatore del sistema immunitario.

La pianta è comunemente usata come digestivo (per contribuire a stimolare la digestione e migliorare l’appetito), per il trattamento di infiammazioni della pelle e degli occhi, come la congiuntivite. E’ stata utilizzata anche per l’infiammazione delle mucose della gola e dell’apparato digerente. I suoi usi tradizionali includono anche il trattamento delle ulcere peptiche, gastrite, dispepsia e colite. Si dice che stimola l’appetito e ha un effetto tonificante su tutto il corpo ed è stata utilizzata anche per l’anoressia nervosa. E’ efficace per il trattamento di condizioni catarrali delle vie respiratorie superiori e infiammazioni delle vie urinarie.
Numerosi impieghi di Goldenseal sono attribuiti alle sue proprietà antinfiammatorie, astringenti ed antibiotiche. Assunta  ai primi segni di problemi respiratori, raffreddori o influenza, Goldenseal aiuta a prevenire ulteriori sintomi in via di sviluppo. E ‘stata anche utilizzata per contribuire a ridurre la febbre e ridurre la congestione ed eccesso di muco.
Goldenseal purifica e promuove le funzioni ghiandolari sane aumentando il flusso di bile ed enzimi digestivi, quindi regolando le funzioni del fegato e della milza. Può alleviare la costipazione e può essere utilizzata anche per trattare le infezioni della vescica e dell’intestino.
Goldenseal contiene calcio, ferro, manganese, vitamina A, vitamina C, vitamina E, B-complesso e altri nutrienti e minerali. Le radici e rizomi di goldenseal contengono molti alcaloidi isochinolina, tra cui hydrastine, berberina, canadine, canadaline, e l-hydrastine nonché tracce di olio essenziale e resina. Si ritiene che l’alto contenuto di questi alcaloidi conferisca alla pianta le sue proprietà antibiotiche, anti-infettive e proprietà immunostimolanti.
In particolare è la berberina alcaloide che è più probabilmente responsabile dell’efficacia della Goldenseal contro batteri, protozoi, funghi, streptococchi e promuove anche più facile rimozione dei batteri inibendo la loro capacità di aderire alle superfici del tessuto. Berberina è anche anti-fungine e fortemente anti-diarrea. Aiuta contro l’infezione delle mucose come il rivestimento della cavità orale, gola, seno, bronchi, tratto genito-urinario e del tratto gastrointestinale. Studi clinici hanno dimostrato che è efficace nel trattamento della diarrea causa da E. coli (diarrea del viaggiatore), Shigella dysenteriae (shighellosi), salmonella paratyphi (intossicazione alimentare), giardiasi e colera.
Goldenseal può anche aiutare con rinite allergica, febbre da fieno, laringite, epatite, cistite e malattia epatica alcolica.
Ha dimostrato il suo valore in caso di diarrea e emorroidi. Le sue proprietà astringenti sono state impiegate anche in caso di eccessiva mestruazioni ed emorragie interne. Esternamente, un lavaggio può essere preparato per il trattamento di malattie della pelle come l’eczema e tigna, così come per le ferite e le piaghe  o utilizzato in caso di mal d’orecchio e congiuntivite. Il decotto è efficace per il trattamento di Trichomonas e mughetto. Un gargarismo può essere impiegato nei casi di infezioni gengivali e mal di gola. L’applicazione di una pasta contenente radice di goldenseal è consigliata per foruncoli e ascessi, per il fatto che Goldenseal aiuta a uccidere i batteri e ridurre l’infiammazione.

Roma, vigilantes depredavano biglietterie e parcometri Atac: 11 arresti | La "Banda Bassotti" prelevava fino a 500 euro al giorno.

Rubavano soldi da macchinette per biglietti e parcheggi Atac: arrestati 11 vigilantes

Alcuni agivano individualmente, altri dividevano il bottino. In alcuni casi hanno anche simulato delle rapine.


Approfittavano dell'obsolescenza delle macchine emettitrici di biglietti e con diversi stratagemmi riuscivano ad asportare banconote e monete, spesso anche non rendicontate dal contatore elettronico. Con questa accusa la gdf di Roma ha arrestato 11 guardie giurate addette al trasporto e alla vigilanza dei biglietti e del denaro di parcometri e biglietterie Atac. Secondo le indagini riuscivano a rubare tra i 250 e i 500 euro a testa al giorno.

Gli undici indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di peculato e simulazione di reato. Altre due persone sono state destinatarie dell'obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria. L'indagine, denominata "Banda Bassotti", è stata svolta dalle Fiamme Gialle del Gruppo Frascati, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma.

Gli appostamenti fatti presso l'azienda municipalizzata e le analisi delle stesse macchine distributrici di biglietti, hanno permesso di delineare un collaudato sistema criminale, tanto semplice quanto dannoso, fonte di danni costanti per Atac. Il profitto, sottolineano gli inquirenti, veniva utilizzato per l'acquisto di beni di consumo di varia natura e per il pagamento di vacanze. Tutti gli indagati erano ampiamente a conoscenza del sistema, ma alcuni di loro preferivano agire individualmente o, comunque, senza dividere con il collega di turno il provento dell'attività illecita. 

Per giustificare gli ammanchi, quando rilevati dalla società titolare dell'appalto in sede di rendicontazione, le guardie ricorrevano a espedienti di ogni tipo, arrivando anche a simulare dei tentativi di furto.