venerdì 7 novembre 2014

Cosa volete che vi spieghi? Lucrezia Ricchiuti



Cosa volete che vi spieghi? 

Che ho votato la fiducia e con essa un provvedimento che peggio di cosí non si può?
Che io e Mineo avevamo deciso di non votare ma che dopo pressioni e telefonate che ci invitavano a votare perché i numeri non c'erano e perché non ci potremmo permettere di far cadere il governo adesso, alla fine abbiamo deciso di votare?

Dico solo una cosa: così non possiamo continuare. Impedire ai parlamentari di discutere e poter migliorare provvedimenti sbagliati o clientelari come lo sblocca Italia, ci porterà solo nel burrone. Non è possibile andare avanti a colpi di fiducia: non va bene per l'opposizione ma neanche per la maggioranza.
Lucrezia Ricchiuti, senatrice PD.

giovedì 6 novembre 2014

Vittoria del m5s. - Giancarlo Cancelleri



Stampatelo e mettetelo dappertutto! 
Nei bar, nei panifici, dal parrucchiere, dal gommista, al cinema, a casa di lei, sotto il banco dello studente di fronte, nel portone del vostro comune, nel parabrezza di un'utilitaria, all'entrata di una villa qualsiasi, nei cessi della metro, accanto al manifesto dell'ypsigrock, dentro ogni bucalettere, sotto l'ombrellone, sopra il frigo, nella vostra bacheca... TUTTI DEVONO SAPERE cosa siamo riusciti a fare!

Vittoria storica del MoVimento 5 Stelle Sicilia!


https://www.facebook.com/cancellerigiancarlo/photos/a.266670593448319.60930.265320453583333/611521765629865/?type=1&theater

Parkinson, a Palermo il primo intervento di stimolazione elettrica da sveglio. - Barbara Giangravè



Dal reparto di Neurochirurgia del nosocomio del capoluogo arriva una buona notizia. È stata effettuata, infatti, su un paziente di 64 anni, da venti affetto dal morbo, un’operazione all’avanguardia. 


La norma, sebbene triste, è quella di affidarsi ai classici viaggi della speranza fuori dalla Sicilia. Stiamo parlando, ovviamente, di sanità. Eppure, dal reparto di Neurochirurgia del Policlinico di Palermo, arriva a sorpresa una buona notizia. È stato effettuato, infatti, su un paziente di 64 anni, da venti affetto da morbo di Parkinson, il primo intervento di stimolazione elettrica da sveglio, con l’ausilio del monitoraggio neurofisiologico.
A eseguire l’operazione l’equipe coordinata dal professore Domenico Gerardo Iacopino, con la neurochirurga Antonella Giugno, il neurologo Marco D’Amelio e gli anestesisti Filippo Giambartino Rino Patti.
“A essere sinceri – dichiara il professore Iacopino – si tratta di un intervento che era già stato effettuato in passato, ma che non si faceva più da anni per mancanza di tecnologia adeguata. I pazienti erano così costretti ad andare al Nord per farsi operare”. La stessa trafila che aveva dovuto subire l’uomo operato martedì al Policlinico, che era già stato sia a Milano che a Torino. Nonostante i farmaci che era costretto a prendere, infatti, non aveva una buona qualità di vita e aveva tentato di essere ricoverato sia nel capoluogo lombardo che in quello piemontese. In entrambi i casi, però, era stato rimandato a casa.
“Non so il perché di quei rifiuti – precisa Iacopino – Posso solo immaginare che l’alto costo dell’operazione sia una delle motivazioni che hanno spinto i colleghi a dire di no”.
Ma come si è volto, nello specifico, l’intervento qui a Palermo?
“Abbiamo impiantato nei nuclei subtalamici del paziente – spiega Iacopino - degli elettrodi collegati a una batteria, simile a un peacemaker che determina una stimolazione cerebrale. Per ottenere il miglior risultato possibile è stato necessario utilizzare la tecnologia complessa di cui è dotato il Policlinico, e cioè tac e risonanza magnetica di ultima generazione”.
La prima parte dell’intervento, cioè quella in cui si facevano scendere gli elettrodi nei bersagli cerebrali attraverso due piccoli fori del cranio, è stata eseguita in anestesia locale e, a ogni passaggio, i neurologi interloquivano continuamente con il paziente, monitorando le funzioni neurologiche oltre che i parametri neurofisiologici. Finita questa prima fase, il paziente è stato addormentato e si è proceduto all’impianto del neurostimolatore, che è stato poi collegato agli elettrodi precedentemente posizionati.

L’intervento non ha presentato alcuna complicanza e il, giorno seguente, un esame tac dell’encefalo ha confermato sia l’assenza di complicanze che il corretto posizionamento degli elettrodi. Il paziente sta bene e tra qualche giorno tornerà a casa, in provincia di Palermo.
http://www.loraquotidiano.it/2014/11/06/parkinson-a-palermo-il-primo-intervento-di-stimolazione-elettrica-da-sveglio_11444/


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Parkinson, “trapianto staminali crea collegamenti nervosi nei topi”- Davide Patitucci

Parkinson, “trapianto staminali crea collegamenti nervosi nei topi”

Lo studio è stato pubblicato su Cell Stem Cell. Gli scienziati hanno, dapprima, ottenuto neuroni che producono dopamina a partire da cellule staminali embrionali umane e hanno, con sorpresa, constatato che erano in grado di connettersi alle altre cellule nervose del tessuto ospite.

Arriva da due centri di ricerca europei sulle cellule staminali coordinati dalla senatrice a vita Elena Cattaneo, dell’Università degli Studi di Milano, un’importante novità sperimentale che potrebbe aprire la strada all’applicazione clinica di queste versatili cellule nei pazienti malati di Parkinson

Lo studio, pubblicato su Cell Stem Cell, è stato condotto da Malin Parmar, dell’Università di Lund in Svezia, nell’ambito dei progetti di ricerca di medicina rigenerativa dei consorzi Europei NeuroStemcell eNeuroStemcellRepair.

“Lavoriamo in network, come se fossimo parte di un super laboratorio transnazionale capace di aumentare la competitività europea, e di vincere sfide di conoscenza e innovazione con gli altri continenti – spiega Elena Cattaneo -. L’Unione Europea ha cambiato il modo di fare ricerca nei nostri laboratori, abbattendo i confini tra le Nazioni, sollecitando sinergie e collaborazioni e promuovendo la mobilità dei giovani e lo scambio di materiali, cellule, idee, affinché siano verificabili da altri colleghi. 
Così, può capitare – aggiunge la studiosa milanese – che si preparino le cellule a Milano, poi si mettano in un incubatore portatile e si prenda, quindi, un aereo per trapiantarle in Inghilterra o in Svezia. In questo modo – sottolinea Cattaneo – si guadagna tempo e qualità. E, soprattutto, si creano nuove generazioni di scienziati, in cui ciascuno ha responsabilità verso il progetto comune”.

Diverse le tappe del nuovo studio. Gli scienziati hanno, dapprima, ottenuto neuroni che producono dopamina – gli stessi che vanno incontro a degenerazione nei malati di Parkinson - a partire da cellule staminali embrionali umane. Li hanno poi trapiantati in topolini di laboratorio. E hanno, con sorpresa, constatato che erano in grado di connettersi alle altre cellule nervose del tessuto ospite, attraverso un’estesa rete di ramificazioni che raggiungevano le aree cerebrali bersaglio. “Si tratta di un risultato che ha richiesto tanti anni di ricerca – spiega Malin Parmar, autrice dello studio -. Speriamo adesso di poterlo affinare ulteriormente, fino a riuscire a produrre le cellule nel rispetto dei parametri necessari per l’utilizzo clinico”.

Lo studio svedese potrebbe avere anche importanti ricadute nella comprensione di un’altra patologia neurodegenerativa che colpisce la coordinazione muscolare e porta a disturbi cognitivi, la malattia di Huntington, che il gruppo della Cattaneo presso l’Università di Milano studia da tempo. “I consorzi europei accelerano i percorsi di studio in tante direzioni – sottolinea la senatrice a vita -. Abbiamo potuto conoscere i risultati svedesi in anticipo, discuterli e integrarli nei nostri esperimenti. In questa prospettiva – conclude Cattaneo – la collaborazione europea emerge ancora una volta come qualcosa di enormemente prezioso”.

CUCCHI, TUTTI GLI INCREDIBILI ERRORI. - Giovanni Bianconi

Stefano

Domiciliari mancati e divieti alla famiglia. I militari dell’Arma scrissero che era nato in Albania ed era senza fissa dimora.

La sentenza di assoluzione è il nuovo anello della catena di eventi relativi alla morte di Stefano Cucchi, non ancora l’ultimo. Altri se ne aggiungeranno, con il ricorso in Cassazione e i nuovi sviluppi giudiziari. Per adesso la Corte d’assise d’appello ha ritenuto insufficienti le prove raccolte contro tre guardie carcerarie e tre infermieri (per la seconda volta) e sei medici (ribaltando il giudizio di primo grado), dopo un’indagine che forse poteva essere condotta diversamente e di un’impostazione dell’accusa cambiata più volte in corsa.


Tuttavia le cause della drammatica fine di quel giovane entrato vivo e uscito cadavere dalla prigione in cui era stato rinchiuso risalgono a comportamenti precedenti a quelli finiti sotto processo, responsabilità di strutture statali che non sono mai state giudicate. Fin dalla sera dell’arresto di Cucchi, 15 ottobre 2009. Lo sorpresero con qualche dose di erba e cocaina, lo accompagnarono in una caserma dei carabinieri e Stefano ha cominciato a morire lì, prima stazione di una via crucis dalla quale non s’è salvato.

Nel verbale d’arresto i militari dell’Arma scrissero che Cucchi era «nato in Albania il 24.10.1975, in Italia senza fissa dimora»; peccato che fosse nato a Roma in tutt’altra data, e che l’abitazione in cui risultava ufficialmente residente fosse appena stata perquisita, senza esito, alla presenza sua e dei genitori. Evidentemente il verbalizzante aveva utilizzato, sul computer, il modello riempito in precedenza con i dati di un albanese, senza preoccuparsi di modificarli: una sciatteria che ebbe conseguenze fin dalla mattina successiva, visto che il giudice che convalidò l’arresto negò i domiciliari per la «mancanza di una fissa dimora risultante con certezza dagli atti». Fosse tornato a casa, sia pure da detenuto, probabilmente Stefano sarebbe ancora vivo.

Incredibile, ma vero. Nello stesso provvedimento venne anche scritto che «il prevenuto, interpellato, dichiara di non voler dare notizia del suo avvenuto arresto ai propri familiari»; in realtà i genitori l’avevano visto quasi in diretta, perché dopo il fermo e la perquisizione i carabinieri gliel’avevano comunicato. E al papà che chiedeva se dovesse avvisare l’avvocato, risposero che non c’era bisogno, avevano già provveduto loro. La mattina dopo, però, Stefano non trovò in aula il difensore di fiducia che voleva, ma uno d’ufficio.

Quel giorno, nei sotterranei del tribunale, Cucchi è stato picchiato come risulta dalle stessa sentenza che, in primo grado, non era riuscita a individuare le prove per condannare i responsabili (in quella d’appello si vedrà, ma è verosimile che sia avvenuta la stessa cosa). La morte del trentenne però - che certamente aveva un fisico gracile ma sano, tanto che poche ore prima di finire in gattabuia era stato nella palestra che frequentava regolarmente - non dipende solo dalle botte. È dovuta al viavai tra il carcere di Regina Coeli (dove a un medico che aveva constatato i segni delle percosse disse che era caduto dalle scale, tipica giustificazione dei detenuti che non si fidano di denunciare gli aggressori) e l’ospedale dove si decise di non farlo restare per evitare i piantonamenti, fino al ricovero nel reparto penitenziario del Pertini: un pezzo di carcere trasferito dentro un policlinico.

Anche qui si sono susseguiti eventi che hanno contribuito alla tragica fine di Stefano: l’assurdo divieto per i genitori che non solo non poterono incontrarlo prima di ottenere il permesso del giudice - e siccome c’era di mezzo il fine settimana, il via libera arrivò solo il giorno della morte -, ma per loro era vietato anche ricevere informazioni sul suo stato di salute. Avevano avuto la comunicazione del ricovero, ma era impossibile conoscerne il motivo: una regola talmente incredibile che dopo la morte di Stefano fu cancellata dalla burocrazia penitenziaria.

In quei giorni di isolamento - con papà e mamma lasciati dietro una porta blindata, ai quali fu concesso solo di lasciare un cambio per il figlio, rimasto però integro perché nessuno si preoccupò di aiutarlo a cambiarsi visto che non si poteva muovere dal letto - Cucchi chiese inutilmente di parlare col suo avvocato o con un assistente del centro per tossicodipendenti che frequentava in passato. Richiesta che non è mai uscita dal chiuso dell’ospedale Pertini, nonostante fosse annotata sul diario clinico, visto che per quel motivo Stefano rifiutava il cibo e le cure. Con la calligrafia ormai malferma per lo stato di sofferenza in cui versava, aveva perfino scritto una lettera all’operatore sociale, per chiedergli aiuto: qualcuno la spedì dopo che era morto.

Per tutta questa incredibile catena di fatti e misfatti, e altri ancora, Stefano Cucchi «ha concluso la sua vita in modo disumano e degradante», come scrisse il magistrato Sebastiano Ardita, all’epoca funzionario dell’amministrazione carceraria, nella relazione ispettiva del dicembre 2009.

Cinque anni dopo quella fine è rimasta senza colpevoli, ma il problema non è certo - o non solo - l’ultima sentenza.


http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14149

CINA E RUSSIA SPINGONO LA GERMANIA NELLA LORO ORBITA ECONOMICA. - Pepe Escobar

reutersmedia

Poi proviamo a immaginare una zona economica eurasiatica, che utilizzi le nuove rotte commercialila cosiddetta "Nuova Via della Seta":sarebbe irresistibile.
 
Economicamente la Cina è più importante per la Germania che per gli USA.
Pepe Escobar, il giornalista globe-trotter che cerca il pelo nell'uovo nella politica, in giro per il mondonon è un fan dell'impero globale degli Stati Unitiper usare un eufemismo.
In uno dei suoi ultimi articoli si è domandato se sia possibile lasciare gli Stati Uniti fuori dell'EurasiaLa risposta in poche parole è sì. Escobar quindi cerca di guardare oltre e pensare alla possibilità che la Germania possa unirsi a Mosca e Pechino:


Uno spettro aleggia e lascia intravedere un rapido invecchiamento del "Nuovo Secolo Americano": la possibilità di una futura alleanza commerciale strategica Pechino-Mosca-Berlino. Chiamiamola il BMB (B sta per Beijing). Questa possibilità è seriamente stata discussa ai massimi livelli di Pechino e Mosca,ed è stata vista con interesse a BerlinoNew Delhi e TeheranMa, per favore, non parliamone intorno al Beltway di Washington o alla sede NATO a Bruxelles... le placche tettoniche della geopolitica eurasiatica continuano a spostarsie non hanno nessuna intenzione di fermarsi solo perché le élite americane si rifiutano di accettare che il loro - storicamente breve - "momento unipolare" è in declino.
Come abbiamo già discusso   in precedenza, gli USA stanno cercando di "isolare"  Russia e Cina, per mezzo dell'Ucraina e del Giappone, per quanto sia possibile, in primo luogo, tenere isolate delle terre dalle proporzioni gigantesche come Cina e Russia. Forse avrebbe più senso dire che gli USA stanno cercando di isolare i loro rappresentanti in Europa e Giappone, mettendoli nella posizione di contrastare direttamente, loro stessi, rispettivamente da un lato la Russia e dall'altro la Cina.
Nel 2013 la leadership cinese ha presentato la sua visione del futuro, Sogno cinese. Per usare le loro stesse parole:
Il "sogno cinese", portato avanti dal Presidente cinese Xi Jinpingè costruire una società moderatamente prospera e realizzare un ringiovanimento della nazione ... Il sogno cinese vuole integrare le aspirazioni nazionali e quelle personalicon il duplice obiettivo di rigenerare l'orgoglio nazionale e di raggiungere il benessere personale. Ci vorrà una crescita economica sostenuta, una uguaglianza allargata e si dovranno diffondere maggiormente i valori culturali per bilanciare il materialismo.
Inoltre, il Presidente Xi Jinping ha proposto che possa essere parte del sogno anche:
Una futura rete della Nuova Via della seta organizzata dai cinesi che potrebbero creare un equivalente alla Trans-Asian Express per i commerci Eurasiatici. Così se Pechino, per esempio, dovesse sentire pressioni da Washington o da Tokyo sul fronte navale, sarebbe in condizione di anticipare le sue risposte su un duplice fronte commerciale capace di attraversare tutta la massa terrestre da un lato attraverso la Siberia e dall'altro attraverso gli "stan" dell'Asia centrale. 
In altre parole: lasciamo che gli Stati Uniti continuino a possedere gli oceaniin modo che possano usare la loro  marina-king-size per regolare il traffico delle balenementre la Cina continuerà a fare affari con la Russia e con l'Europa ... via terra. Gli USA non avrebbero più il controllo globale ma manterrebbero il loro potere talassocratico.
Sia la Cina che la Russia hanno perso il loro interesse per l'Occidente:
C'era una volta, non molto tempo fa, una leadership di Pechino che stava flirtando con l'idea di riscrivere le regole del gioco economico-geopolitico a fianco degli Stati Unitimentre la Mosca di Putin accennava alla possibilità che un giorno avrebbe potuto entrare nella NATO. Beh, non è più così. Oggila sola parte dell'Occidente a cui entrambi i paesi sono interessati è una Germania che, in un ipotetico futuro, non sia piùdominata dal potere americano e dalla volontà di Washington.
La Germania ha più di mezzo secolo di intensa cooperazione economica con la Russiaa cominciare dalla Ost-Politik di Willy Brandt (1969), seguita dalla Erdgasroehrengeschaeft (1970), continuata poi da  Helmut Schmidt. Nel Sud Globale, la Germania perciò è vista come il "sesto membro dei BRICS" perché l'industria tedesca resiste al trend attuale che vuole isolare la Germania dalla Russia, come vorrebbero gli USA. I politici tedeschi comunque restano attaccati alla posizione atlantista. La Cina si sta concentrando sullo sviluppo nazionale e non ha ancora nessuna agenda globaleo almeno così sembra. Hanno un esercito che sta crescendoma non è arrivato a livelli da poter provocare gli USA:

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Invece la Cina si sta allontanando dal mare e si sta concentrando sullo sviluppo eurasiatico:
Nel frattempo, mentre la US Navy sta controllando tutte le rotte marittime a livello mondiale guardando al futuro, dall'altra parte si sta pianificando la nuova Via della Seta che attraversa l'Eurasia e si sta procedendo a ritmo sostenuto. Il risultato finale potrebbe rivelarsi un trionfo di infrastrutture-e-di-strade integrate, di treni ad alta velocità, di oleodotti e porti-che collegheranno la Cina all'Europa occidentale e al Mar Mediterraneol'antico Mare Nostrum imperiale dei Romaniin ogni modo immaginabile.
Altro percorso pianificato: da Xian, in Asia centrale, per  l'Iran, l'Iraq e l'Anatolia turca, fino a VeneziaLa Cina pianifica strade, ferrovie ad alta velocità,gasdotti e reti in fibra ottica per collegare il paese con il resto dell'EurasiaUmruqi  (3m), nel deserto del nord-ovest della Cina sta per diventare un hub pertutto il sistema.

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Nel 2018, la Cina potrebbe benissimo essere diventata il primo partner commerciale della Germania.
Oggi l'Europa è lacerata dal problema dell'Ucraina.  Italia e Ungheria sono a favore,  Regno UnitoSvezia, Polonia, Paesi Baltici e Romania sono anti-russela Germania sta in mezzo.
Escobar pensa che entro il 2025, il  BMB potrebbe essere già una realtà.

Riferimenti e Note:
- [thenation.com] – Can China and Russia Squeeze Washington Out of Eurasia? [mirror]
- [thediplomat.com] – China’s ‘New Silk Road’ Vision Revealed
- [china.org.cn] – China-Europe railway now operational (Sep 3, 2012)

La ferrovia internazionale, lunga 11.179 chilometri, Yuxinou (Chongqing-Xinjiang-Europe) definita come la "Moderna Via della Seta"è stata ufficialmentemessa in funzione il 31 agosto scorso e partendo da Chongqingattraversa il passo di Alataw al confine della Cina con il Kazakistane poi viaggia attraverso RussiaBielorussia e  Polonia prima di arrivare a Duisburg, in Germania ... Con la nuova ferroviaci vogliono solo 16 giorni, in media, per trasportare merci dalla Cina al centro dell'Europa, 20 giorni meno del trasporto via mare dalle zone orientali della Cina.

 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14150

mercoledì 5 novembre 2014

Corruzione.



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Olio di Enotera, proprietá e vantaggi



Olio di enotera, una grande alleata femminile efficace in numerosi disturbi, tra loro i trastirni del sistema immune, i problemi circolatori, il deterioramento del metabolismo, la pelle secca.

Inoltre, fa più sopportabile il ciclo mestruale per alleviare i sintomi premestruali.
Il segreto dell’esito è nella sua composizione, ricca in acidi grassi essenziali polinsaturi, specialmente l’acido gamma-linolenico.
ORIGINE
L’Enotera si estrae dai semi di un fiore, conosciuto anche con il nome di primola, originario del nord America e Inghilterra. Appartiene all’ordine delle mirtifloraceas, familia delle onagráceas, del genere Oenotherae, e sono usati due tipi: Oenothera biennis e Oenothera lamarkiana.
La pianta della primola e i suoi semi sono stati usati dagli indiani americani durante secoli. Usavano la pianta come infusione in acqua calda per curare ferite, problema cutanei e altri disturbi.
COMPOSIZIONE E VALORE DELL’OLIO DI ENOTERA
L’Olio di Enotera è composto per:
  • Acidi oleici: linoleico, alfa-linoleico, beta-linoleico, gamma-linolenico, Stearico, aspartico, glutaminico, palmítico (semi) cafeico, elagico, pcumarico.
  • Amminoacidi: Arginina, cistina, fenilalanina, glicina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, lisina,treonina, tirosina e valina
  • Vitamine: acido ascorbico (vitamina C), fibra, minerali: potassio, magnesio, manganese, ammoniaca, rame, il boro, ferro, cinc calcio, fosforo.
Questo olio, è molto abbondante in acidi grassi essenziali polinsaturati: acido linoleico (70%) e acido gamma-linolenico (10%), entrambi della serie di acidi Omega 6, importante precursori di diversi mediatori cellulari indispensabili per il corretto funzionamento e stabilitá delle membrane delle cellule del nostro organismo, lo sviluppo del sistema nervoso, l’ormonale e la regolazione dei processi di coagulazione.
Saranno precursori degli Eicosanoides (prostaglandine, thromboxanes, leucotrienos e hydroxiacids), composti che regolano vari processi biologici durante tutta la nostra vita. Inoltre contiene in proporzione minore acido oleico (acido grasso monoinsaturato).
Gli acidi grassi essenziali, al non poter essere sintetizzati per il nostro organismo, devono incorporarsi con la dieta.

D’altra parte, quando la dieta è carente di questi acidi grassi essenziali, si possono generare affezioni nel cuore, la circolazione, nella pelle, en el sistema immunitario, nell’apparato riproduttore en el sistema nervoso ocasionando disfunzioni celebrali.
PROPRIETÁ
L’olio di Enotera è il trattamento preferito per i ginecologi per trattare problema nelle donne.
  • Regola la secrezione lacrimale e salivare
  • Aiuta al normale funzionamento del nostro sistema di difesa o immunologico
  • Controlla la normale produzione di grassa nella pelle
  • Ha azioni simili all’insulina e aumenta gli effetti di questa
  • Impedisce la formazione di sostanze infiammatorie
  • Colpisce la conduzione degli impulsi nervosi, regola la liberazione e azione dei neurotrasmissori (messaggeri del sistema nervoso)
  • Inibisce la formazione di coaguli o trombi
  • Ha una azione vasodilatatrice, per cui risulta utile in problema cardiovascolari
  • Regola gli effetti degli ormoni femminili nel ciclo mestruale
USO INTERNO DELL´OLIO DI ENOTERA
Si è comprovato che l’utilizzazione dell’Olio di Enotera risulta molto indicato per trattare una serie di malattie relazionate con la salute della donna
L’80% delle donne soffrono la síndrome premestruale

Sindrome premestruale (SPM): L’acido gamma-linolenico contribuisce alla fabbricazione di prostaglandina E1, una specie di ormone, che riduce i processi infiammatori. Questa proprietá risulta molto utile nel trattamento dei sintomi negativi del SPM. Non è una malattia in se stessa, peró puó alterare gravemente la qualitá della vita di chi la soffre. Tensione mammaria, gonfiore, irritabilitá o ritenzione di liquidi sono alcuni dei suoi sintomi. Secondo uno studio l’olio di onagro è il trattamento preferito per i ginecologi per alleviare i sintomi della síndrome premestruale.
Si capisce come síndrome premestruale l’insieme dei sintomi fisici e psichici che appaiono nella seconda fase del ciclo mestruale, dall’ovulazione fino alla comparsa della mestruazione (tra 7 e 14 giorni prima). Questi sintomi sono piú frequenti tra i giovani, ed aumentano conforme si avvicina l’arrivo del periodo mestruale e raggiungono la loro massima intensitá tra il giorno anteriore e il giorno d’inizio della mestruazione e , anche se come puntualizza il ginecólogo Miquel Prats, specializzato in patalogia mammaria, questa síndrome non è una malattia in se stessa, si che “quando affetta la qualitá di vita della donna, come succede in molti casi, se che bisogna trattarlo".
L’80% delle donne soffrono uno o vari di questi sintomi, come tensione mammaria, gonfiore, ritenzione di liquidi, dolore addominale, di testa, depressione o irritabilitá, che in un 10% dei casi possono arrivare a essere disabilitanti e in un 63% affetta il contorno famigliare, secondo i risultati estratti dallo studio Arkopharma su questo tema nel quale hanno partecipato farmaceutici, ginecologi e senologi di Madrid, Barcelona, Valencia, Bilbao e Sevilla. L’uso di questo olio costituisce una laternativa senza controindicazioni all’uso di inibitori di prostaglandina e ormoni.
Infertilitá: l’utilizzazione dell’olio di onagro puó essere utile per soluzionare certi problema di infertilitá relazionati con problema ormonali della donna.
Cisti ovariche: Il suo uso puó risultare effettivo nella riduzione delle cisti ovariche.
Endometriosi: Questa infiammazione del tessuto dell’utero è responsabile dell’endometriosi che produce, tra altri sintomi, l’eccessivo sanguinamento durante la mestruazione.
Noduli al seno: l’olio di questa pianta, abbondante in acidi grassi omega-6, sembra ridurre le infiammazioni dei seni, evitando o riducendo la formazione di noduli benigni nei seni (mastopatia fibrochistica)
Impotenza: L’uso di questo supplemento, per la sua capacitá per migliorare la circolazione, puó essere utilizzato in caso di impotenza relazionata con una mancanza di irrigazione sanguínea nel pene.
Obesitá o sovrapeso: Aiuta a perderé peso.
Caduta del capello e salute delle unghie: L’uso di questo supplemento, per la sua capacitá per migliorare la circolazione, puó essere utilizzato in caso di caduta del capello relazionata con una mancanza di irrigazione sanguínea nel follicolo pilífero.
Sclerosi multiple: Agisce stimolando i linfociti T (cellule del nostro sistema di difesa),  detiene l’aggregazione di piastrine (la formazione di coaguli), rinforza i vasi sanguinei, regola e normalizza le conduzioni nervose.
Artrite reumatoide: Queste proprietá antiinfiammatorie risultano molto utili per il trattamento dell’artrite reumatoide. L’uso di questo supplemento in maniera abituale per un periodo di 6 mesi aiuta a migliorare le malattie, manifestandosi meno dolori nelle articolazioni e una maggior flessibilitá delle stesse. Studi realizzati negli Stati Uniti applicarono dosi di 2,5 g di AGL al giorno durante un periodo di 6 mesi. In questo studio si è dimostrato che i pazienti presentavano meno dolore e che le articolazioni si trovavano meno infiammate. (Le dosi abituali che è normale prendere in questo caso sono di circa 350 mg al giorno di AGL, ripartite in due o tre volte con i pasti).
Malattia cardiaca, trastorni vascolari e ipertensione: contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo, impedisce la formazione di coaguli e riduce la ipertensione per la sua azione vaso dilatatrice. Previene anche la formazione di trombi e per cui, contribuisce a un minor pericolo di trombosi.
Diabete: L’uso di questo olio è risultato utile come appoggio nel trattamento del diabete. Per una parte questo olio aiuta amantenere stabili i livelli di insulina, d’altra parte, previene gli effetti secondari che questa malattia proporziona nel sistema nervoso di alcun pazienti, tra i quali si trova una sensazione generale di formicolio o intorpidimento degli arti.  Il suo uso in laboratorio con topi ha dimostrato come era capace di evitare problema di visione per retinopatía o arteriosclerosi prodotti per l’eccesso di zucchero nel sangue.
Apparato digestivo: L’onagro protege le mucose digestive per cui risulta un buon alleato per proteggere lo stomaco. Sembra anche poter esercitare una funciona positiva aliviando gli effetti negativi della síndrome d’astinenza dell’alcolismo. D’altra parte di è comprovato che il suo uso protegge il fegato contro gli effetti negativi dell’alcohol. Ugualmente si è visto come l’olio di onagro puó essere utile nel trattamento di malattie infiammatorie digestive, come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa per la sua capacitá d’inibire le prostaglandine responsabili dei processi infiammatori.
Allergie: Il suo uso previene la comparsa di allergie respiratorie e riduce i suoi sintomi negativi, come gli starnuti, il pianto, etc.
Regolatore dell’eccesso di lacrime o saliva: Si è comprovato che il suo uso risulta adeguato per controllare l’eccesso di produzione di saliva o di lacrime quando si utilizza in trattamenti da 2 a 4 mesi.

Problemi neurali: Tenendo conto della importanza dell’Omega-6 nel buon funzionamento dei neuroni e delle trasmissioni chimiche, cosí come le sue proprietá antiinfiammatorie, va osservata l’importanza di questo tipo di olio nella prevenzione o trattamento di malattie come l’alzheimer, la depressione o la sclerosi multiple.
USO ESTERNO DELL´OLIO DI ENOTERA
Psoriasis: A causa del suo effetto anti-infiammatorio della crescente circolazione a livello della pelle applicare sopra la lesione di psoriasi diminuisce il bruciore e il prurito.
Eczema: In uso esterno, l’Olio di Enotera si utilizza per il trattamento degli eczemi, specialmente l’eczema atópico, una malattia di carattere crónico relazionata con problema di alergia che attacca la pelle proporzionandole una testura como di cuoio. La sua applicazione durante 3 o 4 mesi risulta molto positiva per ridurre il prurito, la secchezza e impedire che la pelle si squami con tanta facilitá. Risulta un trattamento alternativo all’uso di corticoidi o immunomodulatori topici.
Acne: Ugualmente la sua applicazione riduce i brufoli, i grani e le infiammazioni in generale dell’acne. Questa proprietá si produce per la capacitá del suo olio in diluiré l’accomulazione di grassi nei pori della pelle, lo che impedisce che questi si blocchino e appaiano i difetti della stessa che caratterizzano l’acne.
Pelle secca: La capacitá dell’Omega-6 per trattenere umiditá nella pelle risulta molto adeguata nel trattamento delle pelli secche.
Tensioni e strappi muscolari: Per le sue proprietá antiinfiammatorie, strofinare i muscoli stirati o strappati con olio di onagro aiuta a ridurre il dolore. (Svuotare il contenuto di una capsula nelle punte delle dita per massaggiare la zona affettata).
DOSI
Le seguenti dosi sono básate su investigazioni scientifiche, pubblicazioni, uso tradizionale e opinione esperta.
Adulti (18 anni e maggiori): Studi nel trattamento dell’eczema o della dermatite atópica riportarono l’utilizzazione di dosi da 4 a 8 grammi d’olio di onagro giornalmente, per via orale, diviso in varie dosi piú piccole durante tutto il giorno. Studi di dolore al seno riportarono l’utilizzazione di dosi da 3 grammi al giorno per via orale, prendendo dosi piú piccole durante tutto il giorno.
Bambini (minori di 18 anni): Studi nei bambini trattati per problem cutanei riportano l’uso da 3 grammi dell’olio di onagro al giorno, per via orale, prendendo dosi piú piccole durante tutto il giorno. Si è riportato che la dose massima non debe eccedere 0,5 grammi per kilogrammo di peso corpóreo al giorno.
CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI SECONDARI
Non ci sono riscontri di grandi reazioni allergiche o di ipersensibilitá all’Olio di Enotera.
Le persone con allergie o reazioni avverse alle piante della familia delle onagráceas, all’acido gamalinolenico o ad altri ingredienti dell’olio di onagro devono evitare il suo uso. È possibile che causi dermatite per contatto (eruzioni cutanee).
EFFETTI SECONDARI ED AVVERTENZE
Vari riscontri indicano episodi di epilepsia, le persone che soffrono di trastorni epilettici non lo devono prendere.
Si raccomanda precauzioni con l’uso dell’olio di onagro quando si prende un insieme con droghe per il trattamento di malattie mentali, tali come cloropromazina (Thorazine®), tioridazina (Mellaril®), trifluoperazina (Stelazine®) o flufenazina (Prolixin®), dovuto a che incrementano il rischio di convulsioni.
Altri riscontri indicano mal di testa ocasionalmente, dolore addominale, nausea e deposizioni liquide quando si prende l’olio di onagro.
Ê preferibile prendere questo supplemento assieme con piccole dosi di vitamina E che evita la sua degradazione e fa che questo supplemento si possa assorbire meglio.
LA SCIENZA APPOGGIA L’EFFICACIA DELL’OLIO DI ENOTERA CONTRO IL CANCRO
Uno studio coordinato da investigatori spagnoli ha dimostrato che l’olio di onagro o primola (abituale in erboristeria e negozi di alimenti dietetici) ha la capacitá di inibire l’oncogene Her-2 in cellule cancerogene umane. Questo oncogene è relazionato con la comparsa e il comportamento specialmente aggrassivo dei tumori ai seni ovario e stomaco.
Gli investigatori hanno scoperto che l’acido gamma-linolenico (GLA), presente in grandi quantitá nell’Olio di Enotera, è capace di sopprimere fino a un 90% l’espressione dell’oncogene Her-2. Il lavoro pubblicato nel Journal of the National Cancer Institute (JNCI) rivela che il GLA non solo è capace di ridurre significativamente I livelli di Her-2, ma che nella sua presenza incrementa tra 30 y 40 volte l’effettivitá del fármaco trastuzumab (piú conosciuto come Herceptin), un anticorpo monoclonale che si usa nel trattamento di pazienti con cancro al seno Her-2 positivo.L’investigazione è stata diretta dal biólogo spagnolo Javier A. Menendez, professore del Robert H. Lurie Comprehensive cáncer Center nella Northwestern University di Chicago (EE.UU.) e in essa ha partecipato anche Ramon Colomer, capo del servizio di Oncologia Medica dell’Institut catalé D’Oncologia (ICO) nell’ospedale Joseph trueta, in Girona.
Uno studio precedente di menendez dimostrava che l’acido oleico, l’acido grasso maggioritario dell’olio di oliva, puó inibire l’espressione dell’oncogene her-2 ed aumentare la sensibilitá delle cellule del cancro del seno all’Herceptin.
Lo studio pubblicato ora rivela che gli acidi grassi come il GLA inibiscono Her-2 attraverso un mecanismo molecolare completamente diferente a quello che utilizza Herceptin, per cui potrebbero complementarsi, anche se mancano prove cliniche che lo confermino.


http://www.inkanat.com/it/arti.asp?ref=olio-enotera