"La pace fiscale si farà: è imprescindibile", "non è un condono", "così come, con gradualità, attueremo flat tax, reddito di cittadinanza e riforma della legge Fornero". Lo dice in una intervista a tutto campo in apertura di prima pagina a La Verità il premier Giuseppe Conte, che sul crollo di Genova fa sapere che si chiederà ad Autostrade di anticipare i soldi, "e poi la ricostruzione avverrà a prescindere dal loro intervento". E sulle tensioni nella maggioranza, in vista della manovra, evidenzia di "non aver mai visto vacillare" il ministro Tria.
Alla domanda se il reddito di cittadinanza comincerà dalle pensioni, il premier risponde: "Al momento non mi sento di fare anticipazioni. Mi limito a osservare che l'impatto di questa riforma sarà subito significativo", "perché il reddito di cittadinanza funzioni davvero - aggiunge - bisogna prima riformare i centri per l'impiego". Sulla pace fiscale spiega: "Noi proponiamo un meccanismo totalmente diverso dove l'azzeramento delle pendenze è funzionale per partire con un nuovo rapporto con il fisco".
Conte parla anche del ministro Tria: "Non ha minacciato le dimissioni. Se lo avesse fatto lo avrei saputo, e non mi risulta". Sul rapporto con i vicepremier dice: "Sono molto presenti perchè è una condizione che ho posto io". "Io penso - spiega - che Lega e Cinque Stelle offrano una rappresentazione e un percorso istituzionale alla rabbia e all'insoddisfazione popolare. Io stesso ho accettato l'incarico perchè sono convinto che serva una soluzione alla frattura fra elite e popolo. Perciò dico che sono orgogliosamente populista".
"Questo governo - sottolinea - ha condiviso in modo corale la strategia sull'immigrazione. E ci possiamo permettere di dire no all'accoglienza indiscriminata perchè nel nostro progetto c'è attenzione alla tutela dei diritti fondamentali". "Non siamo razzisti. Dobbiamo sottrarci a questo ricatto che nasce da una soggezione culturale". Sul tema, Conte sferza il presidente francese Macron: "Diciamo che la sua posizione non è in linea con le conclusioni da lui stesso approvate al Consiglio europeo".
Sul crollo del ponte di Genova Conte conferma che la procedura per la revoca delle concessioni autostradali è avviata, "non si interrompe con il prossimo decreto", "sarebbe stato gravemente irresponsabile, politicamente e giuridicamente, se non avessimo avviato la procedura di contestazione".