Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
martedì 24 giugno 2025
FORZA AGGRESSORE - Marco Tavaglio.
lunedì 23 giugno 2025
Anisoscelis flavolineata.
domenica 22 giugno 2025
Scoperti batteri che generano elettricità: potrebbero essere alla base di future innovazioni. - Enrico Maria Corno
I ricercatori della Rice University scoprono un tipo di batteri che riesce sorprendentemente a sopravvivere senza ossigeno e che potrebbe ridefinire le biotecnologie e nuovi sistemi energetici.
Un team di ricercatori texani ha scoperto un processo naturale grazie al quale alcuni batteri, invece di inspirare ossigeno ed espirare anidride carbonica, emettono elettroni nell'ambiente circostante generando elettricità. Batteri anomali che sono sempre stati un mistero per i biologi (del resto, i batteri all’interno del brodo primordiale, quando ancora non c’erano piante né ossigeno, dovevano aver trovato un modo per metabolizzare, sopravvivere e produrre energia).
Cosa si intende per respirazione elettrica.
La biologia al centro. Tra i batteri che hanno sviluppato altri modi per respirare in ambienti privi di ossigeno ci sono anche quelli che vivono tra le sorgenti sulfuree oceaniche profonde e quelli dell'intestino umano. I ricercatori hanno scoperto che questi utilizzano composti naturali - i naftochinoni - per trasferire elettroni alle superfici esterne. Questo processo, noto come respirazione extracellulare, somiglia molto al modo in cui le batterie scaricano la corrente elettrica e permette ai batteri di prosperare in caso di assenza di ossigeno. I naftochinoni trasportano gli elettroni fuori dalla cellula in modo che i batteri possano scomporre il cibo e generare energia.

Caroline Ajo-Franklin e Biki Bapi Kundu hanno guidato il team della Rice University
Simulazione della vita senza ossigeno.
Quindi, tra biologia ed elettrochimica, il fatto di aver scoperto l’esistenza di questi batteri e di aver compreso come vivono e come emettono elettroni all’esterno apre nuovi sviluppi in molti settori delle biotecnologie industriali che potrebbero sfruttarne le peculiarità. I risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista scientifica Cell: i ricercatori hanno simulato al computer la crescita dei batteri in ambienti privi di ossigeno ma ricchi di superfici conduttive, rivelando che i batteri stessi potevano effettivamente sostentarsi scaricando elettroni. Ulteriori test di laboratorio hanno confermato che i batteri posizionati su materiali conduttivi continuavano a crescere e a generare elettricità, «respirando» efficacemente attraverso la superficie. Questo approccio ha approfondito la comprensione del metabolismo batterico e ha insegnato come influenzare elettronicamente il comportamento dei batteri.
Machu Picchu - Perù.
Machu Picchu, una cittadella inca del XV secolo, fu costruita sotto il regno dell'imperatore Pachacuti e mostra la magistrale architettura in pietra dell'Inca. Situato in alto nelle Ande del Perù, il sito presenta pietre tagliate con precisione che si incastrano senza malta, una tecnica chiamata muratura ashlar. Questa precisione architettonica ha permesso alle strutture di resistere ai terremoti nella regione sismicamente attiva. Abbandonato nel XVI secolo durante la conquista spagnola, Machu Picchu rimase in gran parte sconosciuto al mondo esterno fino alla sua riscoperta da Hiram Bingham nel 1911. Oggi è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO e simbolo della brillantezza ingegneristica e dell'eredità culturale dell'Impero Inca.
In mano a chi siamo?
sabato 21 giugno 2025
Peggio per noi - Di Marco Travaglio.
Se Trump interverrà nella guerra privata di Netanyahu contro l’Iran senza ragioni né sbocchi, sarà peggio per lui e per gli americani, ma soprattutto per noi europei.
Peggio per lui perché l’ansia di apparire protagonista dappertutto e purchessia, anche in un conflitto che non voleva e tentava di evitare con un negoziato intelligente e promettente troppo presto abbandonato, lo trasformerà nell’attendente di Bibi, che lo trascinerà in una lunga avventura di cui nessuno conosce l’esito finale, ma tutti sanno che sarà disastroso.
Peggio per gli americani perché ripiomberanno nell’incubo delle guerre neocon per esportare democrazia, che hanno esportato morte, instabilità e terrorismo e importato migliaia di bare di soldati morti per nulla. E a ripiombarveli sarà Trump, quello del Maga e dell’America First, che appena un mese fa pronunciava a Riad il suo miglior discorso di sempre dinanzi ai satrapi del Golfo: “Gli interventisti occidentali vi hanno impartito lezioni su come vivere o come governare i vostri affari. Ma le scintillanti meraviglie di Riad e Abu Dhabi non sono state create dai cosiddetti ‘costruttori di nazioni’, dai ‘neoconservatori’ o dalle Ong ‘progressiste’, che hanno speso miliardi di dollari per non sviluppare Kabul, Baghdad e tante altre città… I cosiddetti ‘costruttori di nazioni’ hanno distrutto molte più nazioni di quante ne abbiano costruite e gli interventisti hanno ingerito in società complesse che neppure comprendevano… Troppi presidenti americani sono stati affetti dall’idea che sia nostro compito giudicare l’anima dei leader stranieri e dispensare giustizia per i loro peccati… Giudicare è compito di Dio: il mio compito è difendere l’America e promuovere gli interessi fondamentali di stabilità, prosperità e pace”. Per questo era stato rieletto: non certo per ricominciare a impicciarsi nei fatti altrui come un Clinton, un Bush jr., un Obama, un Biden o una Harris qualsiasi.
Ma, se Trump smentirà Donald, sarà soprattutto peggio per noi europei. Quando l’Iran diventerà un nuovo Vietnam / Jugoslavia / Afghanistan / Iraq / Siria / Libia / Ucraina, gli Usa fuggiranno come sempre oltre Oceano, lasciandoci le consuete e scontate ondate di profughi e di terrorismo. Il che rende ancor più tragicomica la postura dei vertici Ue e dei governi europei, che non muovono un dito per sanzionare Israele e straparlano di “autodifesa” dell’aggressore dall’aggredito. E sotto sotto pensano ciò che il più demente di tutti (ma è una bella gara), il tedesco Merz, dice in chiaro: “Netanyahu sta facendo il lavoro sporco per tutti noi”. Sono troppo impegnati a montare di vedetta a Est contro l’immaginaria invasione russa, per vedere la vera invasione in arrivo da Sud.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/06/19/peggio-per-noi/8031846/
La pelle di tilapia.
In Brasile, dove le risorse mediche possono essere scarse e lesioni devastanti da bruciare, i medici hanno scoperto un alleato straordinario in un luogo inaspettato: la pelle di tilapia. Sì, lo stesso pesce trovato nei piatti da cena sta riscrivendo il futuro del trattamento delle ustioni. Ricca di collagene e naturalmente umida, la pelle di tilapia si è rivelata un potente rimedio lenitivo contro le ustioni gravi. Avvolge la ferita come una seconda pelle: dolore calmante, protezione contro le infezioni e guarigione accelerata. A differenza delle bende tradizionali, che spesso necessitano di cambiamenti frequenti e dolorosi, questo trattamento pelle di pesce può rimanere in vigore per giorni, anche settimane. Quello che una volta era stato gettato come rifiuto ora sta salvando vite. Oltre 50 pazienti hanno già trovato sollievo e guarigione attraverso questo metodo, molti dei quali bambini. Accessibile, sostenibile e straordinariamente efficace, questo approccio è la testimonianza di come innovazione e natura possano unirsi nei modi più sorprendenti per ridare dignità, comfort e speranza.
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