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martedì 22 ottobre 2024

La deriva istituzionale. - Massimo Giannini

Nell’abominio albanese la posta in palio non è “il danno erariale”, ma è il patto costituzionale, la democrazia italiana mai così esposta alle spallate di una coalizione illiberale e irresponsabile.

Era dai tempi del berlusconismo da combattimento che non si vedeva un potere dello Stato colpire al cuore, con tanta virulenza, un altro potere dello Stato. E non vi fate incantare dalla tv di regime, che all’ora di cena serve nel piatto degli italiani la solita sbobba rancida della “guerra tra politica e giustizia”. Non è così: qui, come in Ucraina, non ci sono due combattenti, ma solo un aggressore e un aggredito. Come prevedeva l’ortodossia del rito arcoriano, c’è un governo che si proclama sciolto dal principio di legalità, perché protetto dal voto del popolo che lo ha eletto. E dunque accusa di “golpismo” qualunque magistrato che, nel normale esercizio delle sue funzioni, osi giudicare il suo operato in base ai principi dell’ordinamento giuridico interno e internazionale. Nello stesso giorno succede l’impensabile. La premier Meloni, affiancata dalla “guardia nera” di La Russa e i suoi Fratelli, bastona i giudici di Roma. Il vicepremier Salvini, con ben quattro ministri al seguito, pesta i giudici di Palermo.

Prima ancora del merito, importa questo metodo. Questa sfida a viso aperto agli organi di garanzia previsti dalla Costituzione. Questa deriva ormai davvero “ungherese” della democrazia italiana, mai così esposta alle spallate di una coalizione illiberale e irresponsabile.

Perché deflagri adesso, e con questa furia da junta cilena, è presto detto. Questione troppo complessa per essere lasciata nelle mani ruvide e corrive dei nuovi patrioti, la politica migratoria sancisce il doppio fallimento di una coalizione sfascista e cattivista. Da una parte, crolla il castello di carta del “modello Albania” tanto caro alla Sorella d’Italia. Dall’altra parte, fallisce l’adunata voluta dal Capitano della Lega. Male, per un governo che evidentemente passa troppe ore a “fare la Storia”, non ha tempo per ripassare la geografia e meno che mai per studiare il diritto. La somma di questi fattori — ideologia e xenofobia, arroganza e incompetenza — produce come risultato una Caporetto politica, che fa schiumare di rabbia un ceto politico senza disciplina e senza onore. 

Sui migranti perde la premier, che si era illusa di aver trovato l’uovo di Colombo, grazie a un patto scellerato con l’amico Edi Rama, depositando a casa sua i “carichi residui” di carne umana che noi non vogliamo più vedere per le strade delle nostre città (a meno che non ci rimpiazzino in tutto quello che non ci degniamo più di fare, pulire cessi o imbiancare muri, raccogliere pomodori o consegnare pizze, il tutto per un pugno di euro e preferibilmente in nero). L’aveva pensato come un perfetto spot elettorale, da mandare in onda nella settimana del voto europeo di giugno: un bel bastimento carico di profughi, a favore di telecamere del fido Tg1 delle 20, da far partire sulla rotta inversa rispetto a quella che seguirono i 20 mila albanesi della nave Vlora, l’8 agosto ’91. Allora vennero loro da noi, in massa, e li accogliemmo a Bari. Oggi noi gli restituiamo gli “indesiderabili” sbarcati qui, deportandoli nei due lager costruiti a Gjader e Shengjin. Un’ideona, ricalcata sull’immondo esempio inglese di Rishi Suniak, che i suoi migranti voleva spedirli addirittura in Ruanda: noi, più furbi, ci accontentavamo dell’Albania, a un braccio di Mar Adriatico dalle coste tricolori. Gli elettori italici avrebbero apprezzato, gli osservatori stranieri avrebbero copiato. Non è andata così. Sull’esodo niente affatto biblico dei 16 poveri cristi sbarcati dalla Libra, glorioso pattugliatore d’altura da 81 metri, è calata subito l’ovvia mannaia del Tribunale di Roma. L’illegittimità del trattenimento di quei migranti negli hotspot albanesi era chiaro come il sole, come sapeva chiunque, tranne gli astuti Fratelli di Giorgia. Per capirlo, bastava leggere la sentenza della Corte di Giustizia Ue del 4 ottobre, che non riconosce come “sicuri”, ai fini del rimpatrio, almeno 20 dei 22 Paesi che invece lo sarebbero, secondo i giuristi all’amatriciana formati alla sezione di Colle Oppio. Quelle anime perse, ora, hanno “diritto ad essere condotte in Italia”, come scrive nella sua pronuncia Luciana Sangiovanni, presidente della Sezione Immigrazione del collegio capitolino. Dunque, contrordine camerati: tutti a bordo, e si riparte. Anche se non si sa più per dove. 

Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. L’operazione Albania è dettata solo da una cieca follia. Un autodafé giuridica, economica, umanitaria. E buon per Meloni se, per avere conforto, le bastano un po’ di von der Leyen, un pizzico di Barnier e le solite cattive compagnie dell’Internazionale Sovranista, riunite in fretta e furia per un pre-vertice a Bruxelles. È noto che nelle vene d’Europa scorre il virus dell’odio e dell’ignavia, dell’intolleranza e del razzismo. Col supporto di Ungheria e Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria, l’Italia meloniana sogna lo stesso inferno. Ma per fortuna c’è un giudice a Strasburgo e un altro giudice a Roma. Ci indicano la strada: le migrazioni vanno gestite, con regole certe e anche rigorose. Ma come ci insegna la civiltà dei Padri, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. Questo fa le democrazie diverse dagli altri regimi. Di questo dovrebbero prendere atto le destre al comando, invece di inveire contro i magistrati, che hanno il solo torto di applicare la legge. Nella Dottrina Meloni, invece, il potere giudiziario ha solo un dovere: aiutare il potere esecutivo. Se non lo fa, è parte dell’ennesimo “complotto”, naturalmente ordito insieme alla sinistra. “Abbiamo contro una parte delle istituzioni” tuona la premier, sovvertendo i ruoli e i principi: qui è l’istituzione-governo che aggredisce l’istituzione-magistratura, non il contrario. 

Salvini è una conferma vivente del teorema. Anche lui esce disfatto dal fronte migranti. La sua “chiamata alle armi” a Palermo — a pochi passi dall’altro tribunale, quello che lo sta processando per la vicenda Open Arms — è stato un colossale flop. Non c’era la folla, a sostenere il leader leghista nel suo atto sedizioso contro i giudici, copia sbiadita delle erinni berlusconiane accorse in massa sulla scalinata del Palazzo di Giustizia di Milano per difendere il Cavaliere dalla “persecuzione delle toghe rosse”. A dare manforte al Capitano erano in quattro gatti, Calderoli e Giorgetti, Valditara e Locatelli. Parafrasando Andreotti, ai tempi del famoso viaggio aereo di Bettino Craxi in Cina: davanti al Politeama c’erano giusto Matteo e i suoi cari. Ma a prescindere dal numero dei partecipanti, il fatto in sé resta gravissimo, e fa il paio con il misfatto di Meloni. Un vicepresidente del Consiglio e capo del secondo partito della maggioranza, insieme alla sua delegazione ministeriale, scende in piazza contro l’ordine giudiziario. Come nella peggiore tradizione populista, siamo alla “secessione delle classi dirigenti”: la politica che, per sottrarsi al controllo di legalità, fa saltare il banco. Un’enormità, di fronte alla quale ci permettiamo di suonare la sveglia a Elly Schlein: cara segretaria del Pd, nell’abominio albanese la posta in palio non è “il danno erariale”, ma è il patto costituzionale. Una sfida molto più impegnativa, che richiede un’opposizione all’altezza. Questo film dell’orrore l’abbiamo già visto negli anni di fango del Caimano. Non credevamo di rivederlo oggi, negli anni di palta dell’Underdog.


(Vignetta di Gianlorenzo Ingrami)

Articolo pubblicato su Repubblica
Massimo Giannini19 Ott 2024

https://www.libertaegiustizia.it/2024/10/20/la-deriva-istituzionale/

martedì 15 agosto 2023

La mappa babilonese del mondo fa luce su prospettive antiche. - MRReese

 

Si dice che una tavoletta di argilla danneggiata scoperta alla fine del 1800 a Sippar, in Iraq, sia la mappa più antica del mondo. Fu scoperta sulle rive del fiume Eufrate e pubblicata nel 1899. Ora conservata al British Museum, la tavoletta di argilla danneggiata risale al 600 aC e raffigura una prima interpretazione della disposizione del mondo. A 122 x 82 mm, la piccola mappa ci dà uno sguardo su come i babilonesi vedevano il mondo che li circondava, sia fisicamente che spiritualmente.

La tavoletta contiene una mappa del mondo mesopotamico, con Babilonia al centro. Contiene immagini accuratamente incise e scrittura cuneiforme. Babilonia è circondata da due cerchi concentrici che rappresentano l'oceano, chiamato "acqua amara" o "mare salato". È etichettato con Babilonia, Assiria ed Elam. Otto aree triangolari etichettate come "Regioni" o "Isole" circondano il Mar Salato e sono etichettate con distanze, descrizioni delle regioni e descrizioni di grandi eroi e bestie mitiche che vivevano in ciascuna regione. Le paludi meridionali sono indicate nella parte inferiore della mappa da due linee parallele, e una linea curva vicino alla parte superiore mostra i Monti Zagros. Il fiume Eufrate è mostrato scorrere dalle montagne sopra, attraverso Babilonia, fino alle paludi sottostanti. Al centro della mappa ci sono sette aree etichettate che sembrano rappresentare le città.

Tre delle isole sono etichettate come:

  • “luogo del sol levante”
  • “il sole è nascosto e non si vede nulla”
  • “oltre il volo degli uccelli”

Lo schizzo sottostante mostra uno schema dettagliato della mappa e viene fornita una legenda che mostra le etichette di ciascun elemento.

Schizzo della mappa babilonese del mondo

1. "Montagna" (accadico: šá-du-ú)
2 . "Città" (accadico: uru)
3. Urartu (accadico: ú-ra-áš-tu)
4 . Assiria (accadico: kuraš+šurki)
5. Der (accadico: dēr)
6. Sconosciuto
7. Palude (accadico: ap-pa-ru)
8. Elam (accadico: šuša)
9. Canale (accadico: bit-qu)
10 Bit Yakin (accadico: bῑt-ia-᾿-ki-nu)
11. " Città" (accadico: uru)
12. Habban (accadico: ha-ab-ban)
13. Babilonia (accadico: tin.tirki), divisa dall'Eufrate
14 - 17 . Oceano (acqua salata, accadico: idmar-ra-tum)
18-22Oggetti mitologici

Si ritiene che la mappa avesse lo scopo di trasmettere l'intero contenuto del mondo. È unico nella sua inclusione delle isole al di là dell'oceano. Tutte le altre mappe prodotte nello stesso periodo erano localizzate nell'area in cui erano state create, non includevano la terra oltre l'oceano, perché l'oceano era considerato la fine di tutte le terre.

Il vero significato dietro il contenuto della mappa è stato contestato. Mentre molti dei luoghi sono mostrati nella loro posizione corretta, alcuni hanno affermato che la mappa ha lo scopo di mostrare la visione babilonese del mondo mitologico. Le 18 bestie mitologiche menzionate nella scritta sulla mappa alludono all'epopea babilonese della creazione in cui il nuovo mondo fu creato dopo che gli animali mitologici furono espulsi nell'"Oceano Celeste". Altri dicono che i babilonesi si dedicarono alla cartografia per assistere nella loro esportazione delle eccedenze agricole. Mentre i babilonesi erano ben consapevoli di altri popoli, come i persiani e gli egiziani, i creatori della mappa escludevano specificamente quei popoli dalla mappa. La posizione di Babilonia sulla mappa mostra che i babilonesi credevano di essere il centro del mondo.

Rappresentazione artistica della mappa babilonese del mondo

Rappresentazione artistica della mappa babilonese del mondo. Fonte immagine: cartografia-immagini

La scoperta di manufatti come la mappa babilonese del mondo può rispondere a molte domande sui popoli antichi, sul modo in cui vivevano e sul modo in cui vedevano il mondo, aprendo anche nuove domande. Qual era il loro scopo nel creare questa mappa? Voleva essere un'interpretazione letterale del mondo geologico che li circondava o una rappresentazione del mondo mitologico in cui credevano? Domande come queste potrebbero non trovare mai risposta. 

Immagine di presentazione: La mappa del mondo babilonese. Credito: Il Museo Britannico

Fonti:

Mappa del mondo - Il British Museum

La più antica mappa del mondo esistente: The Basement Geographer

Cartografia – Antica Sapienza

Il raggiungimento della maggiore età nell'evoluzione della cartografia - Pianeta divertente

Il mondo babilonese - Immagini cartografiche

Di Mr Reese

https://www.ancient-origins.net/ancient-places-asia/babylonian-map-world-sheds-light-ancient-perspectives-002135?fbclid=IwAR0adfJOHLyeGF96UQpQ4Rb-efHnkz_35XuSdOlNPCCUHz43T9DbD7zF3WY

venerdì 13 agosto 2021

In Siberia l'incendio più grande del mondo.

 

Equivale a quelli di tutto il resto del pianeta.


L'incendio che infuria da settimane nel nordest della Siberia ha raggiunto un livello senza precedenti, con le fiamme che devastano un territorio pari a tutti gli altri incendi del mondo messi insieme. Lo denuncia Greenpeace Russia al Moscow Times, stimando che questo incendio potrebbe diventare il più grande nella storia documentata del pianeta.

In Jacuzia, la regione più grande e più fredda della Russia, il fumo denso e acre copre gli insediamenti e raggiunge le città a migliaia di chilometri di distanza. Il più grande di questi incendi ha superato 1,5 milioni di ettari, ha detto il responsabile forestale del gruppo ambientalista. 

ANSA

lunedì 10 maggio 2021

La sai l’ultima? - Tommaso Rodano

 

Guerre agricole, bombe anomale, pappagalli costituiti, parenti serpenti, cinghiali d’affezione, felini dall’oltretomba e influencer eclettici. 

Belgio - Un contadino locale sposta di 2,29 metri il confine con la Francia per passare col trattore

Risiko è tra noi. La scorsa settimana il Belgio è avanzato di un paio di metri all’interno del territorio francese. Il merito non è degli eserciti ma di un contadino locale: infastidito dalla pietra di confine proprio in mezzo al percorso del suo trattore, l’ha presa e spostata di 2,29 metri rispetto alla posizione originaria. Come scrive la Bbc, ad accorgersi dello spostamento dei confini è stato un appassionato di storia locale, durante una passeggiata. Prima che diventi un caso diplomatico – si legge sull’Huffington Post – “le autorità del Belgio stanno cercando di contattare l’agricoltore per chiedergli di riportare la pietra nella sua posizione originale. Se ciò non dovesse accadere, il caso potrebbe finire nelle mani del ministero degli Esteri belga, che dovrebbe convocare una commissione di frontiera franco-belga, ormai inattiva dal 1930”. La cartina d’Europa è nelle mani di un agricoltore belga e delle traiettorie del suo trattore.

Taranto - Volatili in fuga: il pappagallo Pedro scappato dalla voliera si consegna a una volante della polizia

Il titolo di questa notizia è un po’ enfatico ma molto efficace: “Pappagallo in fuga si consegna alla Polizia”. Succede a Taranto e lo scrive Leggo. Anche se la realtà è un po’ meno pittoresca di come sembra: “Ha spiccato il volo per respirare un po’ di libertà. Poi però ha deciso di fermarsi ed è atterrato proprio su una volante della Polizia di Taranto. Protagonista della curiosa vicenda il pappagallo Pedro, splendido esemplare di razza esotica regolarmente custodito da un tarantino residente del rione Paolo VI. Gli agenti hanno quindi ‘catturato’ il pappagallo, anche se in realtà è come se si fosse ‘consegnato’, e poco dopo lo hanno riconsegnato al legittimo proprietario”. Pare che Pedro sia famoso nel quartiere e altrettanto note siano i suoi brevi tentativi di evasione dalla voliera. Alla fine però torna sempre a casa: anche stavolta quando gli agenti l’hanno ricondotto al domicilio è subito volato sul braccio del suo padrone.

Roma - Due arresti tra i “Diabolik”: il fratello chiama il 112 ma si fa trovare dai sanitari con una pistola addosso

Giornataccia per la famiglia Diabolik. Non parliamo dell’(anti)eroe mascherato ma dei meno affascinanti Piscitelli, congiunti del noto ultras della Lazio ucciso nel 2019 per questioni di malavita. I parenti a quanto pare operano nello stesso ramo d’azienda e in un giorno ne sono stati arrestati due. Il fratello, ironia della sorte, si è fregato da solo chiamando il 112. Il personale dell’ambulanza che l’ha soccorso gli ha trovato addosso una pistola e ha avvertito i carabinieri. Inutile il tentativo maldestro di gettare l’arma in una siepe: per Diabolik junior “è scattato l’arresto per detenzione e porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo e ricettazione – scrive Roma Today – visto che dagli accertamenti è emerso che della pistola, una Beretta, era intestata a una persona deceduta”. Il giovedì da leoni dei Diabolik si è concluso con la notizia dell’arresto del nipote di Fabrizio Piscitelli: il 22 Nicolò è stato arrestato a Tor Bella Monaca per spaccio di droga.

CilentoIncidenti domestici: “Spara al cinghiale ma è la moglie, una 64enne finisce in ospedale”

Un altro titolo memorabile ci viene regalato dal Corriere del Cilento: “Spara al cinghiale ma è la moglie: 64enne in ospedale”. Con sei parole strette strette si apre un piccolo mondo stupefacente e becero; una frase capace di offendere con naturalezza sensibilità multiple, dagli animalisti alle femministe. Urge sottolineare che la signora sta abbastanza bene. La cronaca dell’episodio è meno brillante della titolazione: “Spara alla moglie con un fucile da caccia, ferendola a una spalla, pensando che fosse un cinghiale. L’incidente è accaduto ieri sera a Giungatelle, frazione di Montecorice. La donna, 64 anni, soccorsa da un’ambulanza della Misericordia di Ascea, è stata trasportata all’ ospedale di Vallo della Lucania, ma le sue condizioni di salute non sono gravi. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, 70 anni, ha sparato involontariamente con un fucile alla moglie, pensando che si trattasse di un cinghiale, che già da tempo rappresentava una minaccia per il loro orto”.

Germania - Scatta l’allarme per una bomba abbandonata nel bosco. Gli artificieri “disinnescano” un sex toy

Scambiare un dildo per arsenale bellico inesploso: fatto. In Baviera gli artificieri sono stati allertati dalle preoccupate e preoccupanti segnalazioni di alcuni campeggiatori, convinti di aver visto una granata abbandonata in un boschetto nei pressi della città di Passau. Non era una bomba ma degli inoffensivi sex toys. Lo racconta Today: “L’oggetto, di gomma, era contenuto dentro una busta di plastica trasparente, come raccontato in un comunicato stampa della polizia di Hauzenberg diffuso dai media tedeschi. ‘Dopo un attento esame del contenuto della borsa, gli agenti si sono subito resi conto che si trattava di un oggetto di gomma. La borsa è stata svuotata e il contenuto è stato esaminato. Si sono scoperti un tubicino vuoto di lubrificante, due preservativi inutilizzati e un cavo Usb. Gli agenti hanno poi approfondito le ricerche, trovando sul web dei sex toy a forma di bomba a mano. I giocattoli sono stati smaltiti dalla polizia, ma come siano arrivati nel bosco e chi ce li abbia portati rimane ancora un mistero”.

Giappone - La motociclista-influencer con 24mila follower è in realtà un uomo di 50 anni con la parrucca e i filtri FaceApp

Notizie che lasciano perplessi dal Giappone: un’avvenente motociclista-influencer con 24mila follower su Twitter si è rivelata essere un uomo di 50 anni che si mascherava con i filtri di FaceApp. La centaura aveva fatto sognare il suo pubblico con i lunghi capelli lisci, il sorriso brillante e le pose plastiche su una Yamaha da corsa. Il risveglio è stato violento: la bella motociclista era un 50enne con una parrucca e un sacco di tempo da perdere. “A scoprirlo – racconta il sito Meteoweek – sono stati alcuni utenti insospettiti dai riflessi negli specchietti della moto: le forme del viso non combaciavano con quelle della ragazza”. Il caso si è ingrossato: “Gli indizi raccolti su Twitter hanno portato anche un’emittente televisiva giapponese ad indagare. Di fronte all’evidenza, l’uomo ha quindi accettato di svelare la propria identità in tv”. Si è spiegato così: “Nessuno vuole vedere un vecchio zio sui social, così mi sono trasformato in una bellissima ragazza”. Signore, lei ha una personalità disturbante.

Usa - Il gatto-zombie seppellito dai suoi padroni “resuscita” dopo 5 giorni e viene adottato da una nuova famiglia

Gatti zombie ne abbiamo? Ma certo: basta chiedere alla Zampa.it, il sito sugli animali della Stampa.it. Questa settimana ci regala la storia pulp, molto pulp, del gatto Bart, “tornato a casa 5 giorni dopo il suo funerale”. I padroni, un po’ troppo ansiosi di constatarne il decesso dopo che era stato investito da un auto, l’avevano seppellito prima che esaurisse le proverbiali sette vite. La povera bestia era svenuta e ridotta male, ma tutt’altro che pronta ad arrendersi: Bart si è “disseppellito” da solo ed è tornato a casa sulle sue zampe. Correva l’anno 2015. Ne è scaturita una controversia: “L’Humane Society di Tampa Bay, dove il gatto redivivo è stato portato per essere curato, non ha voluto restituirlo ai proprietari per delle ‘circostanze’ legate alle ferite”. Dopo 20 mesi di battaglia legale Bart è stato dato in adozione a un’altra famiglia, probabilmente più compassionevole e meno incline a dichiararlo stecchito. Sei anni dopo le sue esequie, il gattone ha perso un occhio ma guadagnato diversi chili: se la passa più che bene.

IlFQ

giovedì 2 aprile 2020

Coronavirus, verso un milione di casi nel mondo.

Coronavirus, il VIDEO dove Fontana annuncia l'auto-isolamento: una ...

Negli Usa 884 morti in 24 ore, è un record, salta la conferenza sul clima.

I casi di coronavirus nel mondo si avviano velocemente verso la soglia del milione di unità: secondo l'ultimo bollettino della Johns Hopkins University i contagi registrati finora a livello globale sono infatti 937.091, mentre il totale dei decessi ha raggiunto quota 47.231 e le persone guarite sono 193.764. 
Intanto gli Usa registrano 884 morti in 24 ore, un nuovo record giornaliero. Complessivamente il numero dei morti nel Paese è di 5.119, mentre i casi sono 216.515. Lo stato di New York è quello più colpito, seguito dal New jersey e dalla California, anche se nuovi focolai si hanno in Lousiana e in Michigan. A New York per la prima volta muore un bambino. Le autorità non hanno rilevato la sua età, tuttavia hanno riferito che aveva delle patologie preesistenti. Inoltre, un bimbo di sei settimane è morto in Connecticut. Trump avverte: i prossimi giorni saranno "orribili". 
L'emergenza coronavirus fa saltare anche la conferenza Onu sul clima CoP26, presieduta dal Regno Unito con la partnership dell'Italia. L'appuntamento, cruciale nella battaglia globale contro i gas serra, era in calendario a Glasgow per novembre, con due pre-vertici attesi nelle settimane precedenti a Milano e a Roma, ma è stata rinviata al 2021, come ha reso noto stasera il governo britannico senza indicare ancora una data precisa. L'agenda saltata era stata annunciata nei mesi scorsi a Londra da Boris Johnson e da Giuseppe Conte.
L'Olanda prolunga le chiusure almeno fino al 28/4. I Paesi Bassi hanno deciso di prolungare dal 6 ad almeno il 28 aprile il regime di emergenza applicato per fronteggiare il coronavirus. Lo ha annunciato il premier Mark Rutte. Il premier ha invitato gli olandesi a restare a casa e a non pianificare le vacanze. "Anche dopo il 28 aprile - ha detto Rutte durante una conferenza stampa - non torneremo a una situazione normale".
In Francia il numero dei decessi supera quota 4.000. I contagiati sono 57.749 mentre i guariti, dimessi dagli ospedali, salgono a 11.053.
I modelli statistici illustrati nel briefing della Casa Bianca sul coronavirus prevedono che negli Usa possano morire da 100 mila a 240 mila persone, con un picco a meta' aprile di oltre 2000 persone al giorno. "Ma noi non accettiamo questi numeri e speriamo di contenerli, se agiamo tutti insieme rispettando le misure in atto", ha detto Anthony Fauci, capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases.
Medico condannato a 3 anni di carcere per aver tossito sui gendarmi. Un medico di 66 anni è stato condannato dal tribunale di Lille, nel nord della Francia, a tre anni di carcere, di cui uno con la condizionale, per aver tossito "in modo esagerato" in presenza dei gendarmi, aggiungendo di essere malato di Covid-19. Al termine del processo per direttissima l'uomo è stato condotto in cella. I gendarmi francesi lo avevano arrestato sabato sera, in un ospedale di Lille, per presunte "violenze coniugali". Secondo quanto dichiarato dagli agenti, durante il trasporto in commissariato il sessantaseienne si è sfilato la mascherina mettendosi a tossire all'interno del mezzo in cui si trovava insieme ai militari. In quel momento avrebbe dichiarato di essere malato di coronavirus e di volerli così contagiare. 
In Spagna i morti provocati dal virus sono ora 9.387. Il totale dei casi è di 104.118, mentre i guariti sono 22.647.
In Belgio, una bimba di 12 anni è morta a causa del coronavirus. Lo hanno annunciato le autorità sanitarie locali stando a quanto scrive l'agenzia di stampa Belga. "E' un evento molto raro ma che ci ha sconvolti", ha detto il virologo Emmanuel André nel corso della consueta conferenza stampa, scrive Le Soir. La bimba è la più giovane vittima in Europa, secondo il giornale ricordando che in Francia si è registrato il decesso di un'adolescente di 16 anni e in Portogallo di un ragazzo di 14.
Un ragazzo di 13 anni, che non presentava malattie pregresse, è morto in Gran Bretagna dopo essere risultato positivo al test per il coronavirus. The Guardian scrive che il tredicenne, Ismail Mohamed Abdulwahab di Brixton, nel sud di Londra, è morto in ospedale nelle prime ore di lunedì. Era risultato positivo al coronavirus venerdì scorso, un giorno dopo essere stato ricoverato all'ospedale King's College. Secondo quanto riferito dalla famiglia.
Gli Stati Uniti invieranno in Italia materiale sanitario per 100 milioni di dollari: lo ha detto il presidente americano Donald Trump spiegando anche che gli Usa stanno già fornendo respiratori all'Italia così come alla Spagna e alla Francia. "Giuseppe - ha aggiunto Trump riferendosi al presidente del consiglio Giuseppe Conte - era molto contento".
La Sierra Leone, finora risparmiata dal coronavirus, ha reso noto il primo caso di contagio. Un test ha rivelato la contaminazione di un uomo di 37 anni arrivato dalla Francia il 16 marzo e subito posto in quarantena, ha annunciato il presidente Jiulius Maada Bio nel corso di una conferenza stampa. La Sierra Leone era uno dei pochissimi Paesi in Africa a non avere alcun caso di Covid-19 ma, ha detto il presidente, "la questione non era di sapere se (il Paese sarebbe stato toccato) ma quando. Questo quando è oggi".
La Mauritania ha annunciato il primo decesso per coronavirus. La vittima è un franco-mauritano il cui contagio è stato diagnosticato dopo il decesso. Ne ha dato notizia l'Agenzia mauritana Ami. L'uomo, che viveva in Francia, sarebbe dovuto uscire ieri dalla quarantena trascorsa in un hotel dove era stato per due settimane contemporaneamente a un gruppo di 16 francesi arrivati nel Paese a metà marzo.
In Iran un neonato è stato trovato positivo al coronavirus. Il piccolo "aveva sofferto di problemi respiratori nelle prime 24 ore di vita. Ora riesce a respirare autonomamente" e resta in cura all'ospedale Imam Reza di Mashhad, nel nord-est della Repubblica islamica. Lo ha riferito Ahmadshah Farhat, membro della facoltà di Medicina dell'università locale, citato dall'agenzia Mehr.
Linee guida alla polizia Gb, controlli non abusi. Imporre il rispetto del "distanziamento sociale" e le restrizioni del lockdown fissate dal governo britannico nei giorni scorsi in modo "coerente", ma sforzandosi di mantenere un clima di "fiducia" con i cittadini e di usare prioritariamente l'arma della "persuasione". Sono i paletti indicati dai vertici delle forze dell'ordine del Regno Unito per chiarire agli agenti l'atteggiamento da tenere sul fronte dell'emergenza coronavirus dopo l'entrata in vigore della legislazione di emergenza che attribuisce fra l'altro poteri speciali di controllo e d'intervento al personale in divisa.
In Germania il tasso di mortalità da coronavirus è attualmente dello 0,8%, ma il presidente del Robert Koch Institut tedesco, Lothar Wieler, ritiene che questa percentuale "salirà" prossimamente. Il presidente ha ripetuto che il basso numero delle vittime dipende dal fatto che la malattia sia stata individuata in fase molto precoce e si sia testato molto (nel paese si effettuano 500 mila test a settimana, stando al virolgo Christian Drosten). Sui 61.013 positivi registrati elettronicamente presso l'istituto, 583 sono state finora le vittime.
Secondo Banca Mondiale "le ricadute economiche della pandemia del coronavirus potrebbero portare a un arresto dell'economia cinese mettendo a rischio di povertà oltre 11 milioni di persone dell'Est asiatico. Anche nel migliore degli scenari l'espansione della Cina rallenterebbe al 2,3% dal 6,1% del 2019. 
L'Italia si unisce ad altri 52 Paesi a sostegno della richiesta di cessate il fuoco globale del segretario generale Onu Antonio Guterres alla luce dell'emergenza coronavirus. La dichiarazione è stata rilasciata da 53 Paesi membri delle Nazioni Unite, a titolo nazionale e in veste di membri del Gruppo di Amici su Bambini e Conflitti Armati, del Gruppo di Amici su Donne, Pace e Sicurezza e del Gruppo di Amici sulla Protezione dei Civili, di cui l'Italia è membro attivo.  
In Indonesia il governo ha deciso di vietare l'ingresso ed il transito di tutti gli stranieri per contenere l'epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Retno Marsudi, aggiungendo che ci saranno delle deroghe per chi ha il permesso di soggiorno e per alcune missioni diplomatiche. Le autorità inoltre rafforzeranno i controlli ai cittadini indonesiani che rientrano nel paese.

sabato 27 luglio 2019

7 Meraviglie del Mondo Antico che rappresentano un Mistero ancor Oggi - Teste Giganti Messico - Annalisa Lo Monaco

7 misteri di civiltà scomparse 4

Quella degli Olmechi è considerata la prima civiltà mesoamericana, che si sviluppò tra il 1200 e il 400 a.C., e influenzò tutte le successive culture (Aztechi e Maya) del territorio messicano. Tra i manufatti artistici creati da questo popolo, di particolare rilievo sono le colossali teste umane, ritrovate numerose nei principali siti archeologici. Stranamente non corrispondenti alla fisionomia dei popoli precolombiani, le teste sono caratterizzate da labbra prominenti, naso schiacciato, espressione corrucciata sotto un copricapo simile a un casco. Scolpite in enormi massi di basalto, le teste raggiungono i quattro metri di altezza, e arrivano a pesare tra le sei e le otto tonnellate.

Archeologi e studiosi sono ancora incerti sul significato di queste sculture: forse rappresentano dei guerrieri, o una dinastia di regnanti, o personaggi legati al sacro gioco della palla, inventato dagli olmechi e trasmesso alle successive culture mesomericane. Secondo una teoria sviluppatasi in Africa, le teste mostrano caratteristiche somatiche appartenenti appunto a popoli africani, e sarebbero la prova della presenza nel continente di civiltà molto avanzate, in grado di navigare fino al nuovo mondo molti secoli prima di Cristoforo Colombo. Per molti versi ancora enigmatica, la cultura olmeca scomparve senza una ragione apparente, forse inglobata da successive civiltà.

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L'oro degli Olmechi

Arte olmeca-preclassica Civilta olmeca, Messico, IX-IV secolo a.C. Cerimonia di offerenti, figure e steli in giada. Da La Venta.
Civilta olmeca, Messico, IX-IV secolo a.C. Cerimonia di offerenti, figure e steli in giada. Da La Venta.

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Un piccolo oggetto simile ad una borsa sembra accomunare tre culture lontane nel tempo e nello spazio: la cultura di Gobekli Tepe in Turchia (11 mila anni fa), la cultura sumera (5 mila anni fa) e la cultura Olmeca (3,3 mila anni fa).

mercoledì 20 febbraio 2019

I file segreti di Soros: ecco come il miliardario "filantropo" manovra il mondo. - Lorenzi Giarelli

Rivoluzioni, diritti umani, finanza spregiudicata: la fondazione di George Soros è stata hackerata e migliaia di file segreti sono stati pubblicati svelando gli intrighi del ricchissimo imprenditore americano.


Il paradosso del miliardario di sinistra è noto e ritorna spesso nelle campagne elettorali della destra: chi propone progressismo sociale e uguaglianza economica o non è davvero di sinistra o non è davvero ricco. Una terza via, poco lusinghiera, aumenta l'imbarazzo della scelta: il magnate di turno potrebbe avere qualcosa da nascondere, da intendersi come interessi economici o politici in ballo.

Che i miliardari comandino il mondo non è soltanto roba da complottisti: accade da qualche millennio e nessuno se ne meraviglia. Ma vedersi sbattere nero su bianco le manovre di uno di questi magnati fa un certo effetto. Nelle scorse settimane la fondazione di George Soros, la Open Society, è stata hackerata e sono finiti online migliaia di documenti relativi alle attività gestite o finanziate dal miliardario di origini ungheresi. Si tratta di campagne elettorali, fondazioni umanitarie, associazioni per i diritti, società di ricerca che hanno ricevuto fondi per operare o indirizzare il consenso verso temi cari a George, vicino al Partito Democratico americano.

In questi 2.576 file pdf – consultabili su DCLeaks – è scritto che Soros avrebbe cercato di condizionare i risultati in ognuno degli Stati Europei in cui si è votato nel 2014. L'obiettivo di Soros era quello di contrastare i partiti anti-europeisti e favorire le politiche di integrazione interna ed esterna (relative all'ingresso dei migranti).

Si parla anche del coinvolgimento diretto di Soros nella gestione di rivolte sparse per il mondo, tra cui quella Ucraina, e di una pioggia di quattrini data ad associazioni in favore dell'aborto, dell'eutanasia e dei diritti LGBT. Ma c'è anche il sostegno diretto a candidati politici, come quello a Hillary Clinton - circa 8 milioni di euro - per scongiurare il pericolo Trump. Soros ci aveva già provato nel 2004, quando aveva fatto di tutto per non far vincere George W. Bush, arrivando a donare, secondo il Central for Responsive Politics, la bellezza di 23 milioni di dollari a 527 associazioni legate a John Kerry, allora condidato democratico.


La notizia dei file hackerati è di portata mondiale, eppure molti dei più grandi giornali, soprattutto americani, non ne hanno parlato.

Nell'home page del sito contenente i file hackerati si legge un riassunto ben poco lusinghiero: “Soros è l'architetto o il finanziatore di più o meno ogni rivoluzione o colpo di stato nel mondo negli ultimi 25 anni. Spilla sangue a milioni e milioni di persone solo per diventare più ricco lui”.

D'altra parte Soros è sempre stato un uomo controverso. Nato in Ungheria, di famiglia ebrea, è dovuto fuggire alla persecuzione nazista. Astuto, calcolatore, spregiudicato (soprattutto sulla pelle degli altri). Divenne celebre quando, nel 1992, riuscì a mandare sul lastrico la Banca d'Inghilterra e a far uscire dalla SME (il Sistema Monetario Europeo) sia la sterlina, sla lira italiana: il 16 settembre Soros vendette pacchi di sterline allo scoperto, approfittando del tentennamento della Banca inglese nell'aumentare i tassi di interesse e a far fluttuare il tasso di cambio. Mentre nella finanza di due Paesi regnava il caos, Soros andava a dormire con un miliardo netto di guadagno grazie alla sua speculazione.

Come si concilia, allora, questa spregiudicatezza finanziaria con l'animo da filantropo? Si concilia, dice lui, con il fatto che il lavoro da speculatore, se non lo facesse lui, lo farebbe qualcun altro, e che ciò che conta è cercare di cambiare il sistema. Che ci stia provando o meno non si può dire: intanto Soros si arricchisce, tanto che il suo patrimonio personale si aggira, a quanto pare, sui 25 miliardi di dollari.

Niente male, per un ex allievo di Karl Popper che predica una revisione del sistema. Nota a margine: i Soros Leaks hanno smascherato molti degli interessi del miliardario. Per molti sarà stata soltanto la conferma di ciò che si sospettava da anni, ma in ogni caso la notizia è di rilevanza mondiale, eppure in pochi ne hanno parlato. Baluardi del buon giornalismo come il New York Times o il Washington Post non ne hanno fatto menzione, persino il Guardian ne fa soltanto un rapido accenno in un editoriale. Gli interessi in campo, è evidente, pesano. Mentre Soros continua ad arricchirsi, nessuno si meraviglia più che la politica conti meno della finanza. Se credere ai leader politici non serve più, allora dobbiamo adattarci, e sperare che il miliardario di turno non abbia simpatie troppo diverse dalle nostre.

https://www.linkiesta.it/it/article/2016/09/26/i-file-segreti-di-soros-ecco-come-il-miliardario-filantropo-manovra-il/31887/?fbclid=IwAR3zL4wm8gCIH5BKLRmeauM8M1j6ugRe_qTnF22bTOr7SpGx_l7YeReB4OU

Leggi anche: 
https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/17/usa-le-mail-hackerate-a-george-soros-finiscono-online-e-architetto-di-ogni-colpo-di-stato-degli-ultimi-25-anni/2979321/

e anche:
https://www.osservatoriogender.it/attacco-hacker-george-soros-tutti-documenti/