Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
lunedì 11 settembre 2023
Marrakech prima e dopo. - Anno 2023 - Cetty Pillitteri
domenica 15 agosto 2021
Terremoto di magnitudo 7.2 a Haiti, almeno 225 i morti.
Lunga scossa avvertita in tutto il Paese.
Sono almeno 225 le persone morte nel terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito Haiti, secondo quanto rivela la protezione civile haitiana. Sul posto si ha notizia di moltissime case crollate come anche chiese e altri edifici storici.
Ma secondo l'Usgs, l'istituto geosismico statunitense, la situazione è da "allerta rossa" e potrebbe comportare la morte di migliaia di persone.
Il primo ministro haitiano Ariel Henry sta raggiungendo le aree più devastate del paese dopo il terremoto. "In seguito al terremoto che ha causato enormi danni nel sud, a Grand'Anse e Nippes, ho già mobilitato l'intero team del governo per adottare tutte le misure necessarie con urgenza", si legge nel tweet del primo ministro.
Joe Biden "ha autorizzato una immediata risposta Usa e ha nominato l'amministratrice dell'agenzia Usaid Samantha Power come alto dirigente americano per coordinare questo sforzo": lo rende noto la Casa Bianca, dopo che il presidente Usa e' stato aggiornato sul terremoto ad Haiti.
L'allerta tsunami ad Haiti è stata revocata. Lo ha riferito lo US Tsunami Warning System, secondo quanto riporta la Cnn. Lo Us Geological Survey d'altra parte prevede "un alto numero di vittime" e pesanti danni.
ANSA
sabato 5 giugno 2021
Messina, trovata la faglia che provocò il sisma del 1908: utile per il futuro. Altro che ponte sullo Stretto. - Leandro Janni*
Mentre gli ostinati “pontisti” e una parte del mondo politico discettano sulla realizzazione del mitico ponte sullo Stretto, un prezioso studio condotto dall’Università di Catania, dal Center for Ocean and Society – Institute of Geosciences dell’Università di Kiel in Germania e dall’INGV-Osservatorio Etneo di Catania viene pubblicato sulla rivista internazionale Earth-Science Reviews. Lo studio è servito a individuare, nei fondali tra la Sicilia e la Calabria, la faglia che provocò la più grave catastrofe sismica d’Europa: il terremoto di Messina e di Reggio Calabria del 28 dicembre 1908.
Il nuovo studio svela, per la prima volta, l’ubicazione e le caratteristiche geometriche della possibile faglia da cui si originò il devastante sisma. Una risposta scientifica che arriva dopo quasi 113 anni da quella mattina del 28 dicembre 1908 quando, alle 5:20 locali, un devastante terremoto di intensità XI della scala Mercalli (magnitudo stimata 7.1) provocò distruzione e morte tra la Sicilia e la Calabria.
Il movimento tellurico, che oggi è ricordato nei cataloghi sismici come il più potente mai registrato in Europa in epoca strumentale, fece vibrare la terra per più di 30 secondi e portò alla distruzione completa delle città di Messina e Reggio Calabria e di altri numerosi centri minori, causando la morte di centomila persone. Lo scuotimento fu avvertito distintamente in tutta l’Italia Meridionale, in Montenegro, in Albania, ma anche in Grecia e a Malta e fu seguito, in meno di 10 minuti, da un’onda di maremoto (tsunami) che superò localmente i 10 metri di altezza. L’onda si abbatté inesorabilmente sulle coste dello Stretto, aggiungendo devastazione e morte lungo le aree costiere già gravemente danneggiate e dove molti abitanti si erano rifugiati. Sebbene agli albori della sismologia strumentale, il terremoto fu registrato da numerose stazioni sismiche sparse in tutto il mondo che ne collocarono l’epicentro in mare lungo l’asse dello Stretto di Messina.
“La ‘ecografia’ del fondale ha consentito di individuare in modo inequivocabile una profonda spaccatura nel fondale dello Stretto di Messina – spiegano i ricercatori. La faglia mostra evidenze di attività recente poiché disloca il fondale marino con scarpate fino a 80 metri di altezza. L’analisi sismica in ambiente 3d e studi geomorfologici sul terreno hanno poi permesso di seguire la faglia per tutto il suo sviluppo ottenendo, dunque, preziose informazioni sulla sua lunghezza, un parametro fondamentale per la stima della magnitudo massima attesa in caso di riattivazione della stessa ma anche un raffronto con l’evento del 1908″.
“La struttura corre lungo l’asse dello Stretto ed è individuabile a circa 3 km dalle coste della Sicilia – afferma Giovanni Barreca, coordinatore della ricerca. Alla latitudine di Messina, la spaccatura curva verso est penetrando nell’entroterra calabro per proseguire poi lungo l’asta fluviale del torrente Catona, una incisione fluviale tra Villa San Giovanni a Nord e Reggio Calabria a Sud. La faglia è inclinata verso est e raggiunge la lunghezza massima di 34,5 km. Secondo le relazioni lunghezza-magnitudo, la faglia è in grado di scatenare terremoti di magnitudo 6.9, una energia molto simile a quella liberata durante il terremoto del 1908. Questo dato, insieme all’analisi critica delle fonti storiche (ad esempio la distribuzione del danno e della fratturazione al suolo, la rottura di un cavo telefonico tra Gallico e Gazzi) e allo sviluppo di modelli matematici di dislocazione, suggerisce di fatto che la struttura tettonica individuata sia verosimilmente proprio quella che più di 100 anni fa causò la più grave sciagura sismica del ‘900″.
La ricerca affronta inoltre il tema controverso del meccanismo all’origine dell’allontanamento in atto tra la Sicilia e la Calabria (circa 3,5 mm all’anno), individuandone il motore nelle profondità crostali dove una ulteriore discontinuità è indiziata di favorire lo movimento verso est di un esteso blocco di crosta comprendente l’area dello Stretto e parte della Calabria meridionale. Questo movimento avverrebbe sotto l’effetto della gravità ed in maniera quasi asismica (cioè non generando terremoti di elevata energia) ma incoraggerebbe la rottura fragile di alcune faglie più superficiali, tra cui la rottura cosismica individuata nello studio, con liberazione di energia elastica.
Il recente studio ha portato, dunque, ad una revisione critica della letteratura esistente, fornendo nuovi vincoli sulla sismo-tettonica dello Stretto di Messina, una delle zone a più alto rischio sismico d’Italia, e soprattutto aggiunge un tassello significativo nella identificazione della faglia responsabile del terremoto del 28 dicembre 1908. Cos’altro aggiungere? Il modello sismo-tettonico aggiornato e l’ubicazione della possibile faglia responsabile del grande terremoto del 1908 potrebbero rappresentare un utile strumento di base per la progettazione, in sicurezza, di future infrastrutture nell’area dello Stretto.
*professore, presidente di Italia Nostra Sicilia
IlFQ
giovedì 25 giugno 2020
Terremotati fuori dall’hotel. E le case non ci sono ancora. - Pierfrancesco Curzi
domenica 22 dicembre 2019
Truffa sul terremoto: lingotti d'oro invece di servizi agli sfollati. - Carlo Verdelli
Nel mirino una struttura alberghiera di Camerino. La Regione aveva dato un milione di euro.
CAMERINO. Lingotti d'oro e beni di ogni tipo invece dell'impegno per gli sfollati del terremoto. Nel mirino una struttura alberghiera marchigiana. Lo scandalo riguarda la gestione dei servizi di accoglienza degli sfollati del sisma del 2016: sono stati sequestrati beni per oltre un milione di euro, tra i quali 19 lingotti d'oro. L'indagine, denominata 'El dorado', è stata coordinata dal capo della procura di Macerata, Giovanni Giorgio, e dal sostituto Vincenzo Carusi.
La struttura alberghiera nel mirino si trova della provincia di Macerata e, nel periodo dell'emergenza post-sisma, ha offerto il servizio di accoglienza e gestione degli sfollati. La società aveva fornito, sin dai primi mesi successivi al terremoto, ospitalità sia in favore dei cittadini sfollati che del personale delle forze di polizia coinvolte nei servizi di ordine pubblico e sicurezza nei comuni terremotati. Per questi servizi, la struttura ha incassato dalla Regione Marche e dalla prefettura di Macerata compensi per circa un milione di euro.
Il gip del tribunale di Macerata, Claudio Bonifazi, su richiesta della procura maceratese, ha quindi emesso un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato. Il sequestro ha interessato oltre che a disponibilità finanziarie della società, anche 19 dei 51 lingotti d'oro, pari quasi 5 chili, trovati nel corso di una perquisizione all'interno di una botola nascosta sotto al letto di uno degli indagati. Dagli accertamenti svolti dai finanzieri, sarebbe anche emerso che la società ha omesso, nel 2016 e 2017, di presentare le dichiarazioni dei redditi e dell'Iva.
https://www.repubblica.it/cronaca/2019/12/20/news/truffa_sugli_sfollati_del_terremoto_lingotti_d_oro_invece_di_servizi_alla_gente-243925814/
lunedì 27 maggio 2019
Terremoto in Perù : la terra si sposta di 4 metri. - Raffaele Laricchia
giovedì 27 settembre 2018
Ingv, si dimette pure il responsabile anticorruzione. Il capo dell’ufficio legale: ‘Se denuncio vado a raccogliere le olive. - Thomas Mackinson
A distanza di 20 giorni lasciano sia il Direttore del Dipartimento Terremoti ("Manca trasparenza") che il responsabile anticorruzione. Da un fascicolo alla procura di Roma spuntano gli audio sulle mancate denunce del responsabile degli affari legali, all'epoca precario: "Non sono in condizioni di poter dire queste cose perché dopo sei mesi mi trovo in mezzo a una strada (…) Sinceramente me ne guardo bene perché mi fanno ritorsioni.
mercoledì 27 settembre 2017
Residenze spostate da Roma ad Amatrice per incassare bonus fino a 900 euro al mese: 120 indagati a Rieti.
Trasferimenti a ridosso del terremoto, considerati da subito sospetti, per ottenere l'erogazione dei contributi Cas.
venerdì 25 agosto 2017
Ricostruzione dopo il terremoto, una storia troppo italiana. - Lucia Annunziata
Un vigile del fuoco cammina su Corso Umberto I. Amatrice.
venerdì 18 novembre 2016
Nuova Zelanda,terremoto ha sollevato il fondo marino di 2 m.
(fonte: Anna Redmond/Facebook)
Effetto che non sorprende nel caso di un sisma così violento.
''E' un dato non sorprendente, vista la dimensione dell'evento. Il terremoto, le cui stime ora si fanno più accurate e ci dicono che la magnitudo è stata di 8.0-8.1, è stato molto forte - rileva il sismologo - ed è avvenuto su una faglia lunga centinaia di chilometri, in corrispondenza della linea di costa''.
La rottura di una faglia di ''solito procede ad una velocità di 2 chilometri al secondo. In questo caso è avvenuta in poco più di 2 minuti, da Sud verso Nord-Est''. Quello che si vede ora in certe parti della costa dell'Isola del Sud, conclude, ''è un cambiamento della linea di costa, con variazioni sul livello del mare fino a 2 metri''.
sabato 1 ottobre 2016
Il terremoto ad Amatrice è un affare per Pd e coop. - Giuseppe Marino
L'appalto di un miliardo per la costruzione delle case di legno vinto da un consorzio di Legacoop.
Manco il tempo di iniziare a parlare di ricostruzione e già s'insinua il sospetto che il «modello Emilia» in salsa amatriciana si traduca in una pioggia di appalti per le coop rosse.
venerdì 2 settembre 2016
Charlie Hebdo, vignetta su terremoto in Italia.
Charlie Hebdo, vignetta su terremoto in ItaliaRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
"Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne"
lunedì 29 agosto 2016
Terremoto, l’esperto: “Tante raccolte fondi, ma nessun coordinamento”. Sms solidale destinato solo a edifici pubblici. - Chiara Brusini
Dalla Croce Rossa alle banche, dall'associazione dei dentisti agli armatori: la macchina della solidarietà va a pieno ritmo. "Ma in Italia non esiste l'accountability, cioè l'abitudine di dar conto dei risultati che si ottengono con i soldi spesi", dice l'economista Stefano Zamagni, presidente della Fondazione italiana per il dono. "Serve una supervisione. Peccato che l'agenzia che poteva occuparsene sia stata abolita". La Protezione civile raccoglie 10 milioni con il 45500. Ma sul sito non specifica che neppure un euro andrà per ricostruire case private e aziende.