Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
venerdì 11 settembre 2009
Quelle carte siciliane che stressano il premier - Nicola Biondo
Il Giornale dei pregiudicati - Marco Travaglio
Ebbene sì, lo confessiamo: ieri abbiamo organizzato un forum in redazione con scrittori, giornalisti, artisti e intellettuali per presentare il Fatto Quotidiano a un gruppo di persone che stimiamo, apprezziamo e speriamo di avere come collaboratori.
Fra queste, ci hanno fatto l’onore di essere presenti anche due magistrati antimafia, Roberto Scarpinato e Antonio Ingroia, della cui amicizia personalmente mi vanto: sono due dei migliori eredi del pool di Falcone e Borsellino, in prima linea nel pool di Gian Carlo Caselli, fra i protagonisti delle stagioni più luminose della lotta alla mafia. Se vorranno, scriveranno sul Fatto in materia di giustizia e di mafia, insieme a giuristi, costituzionalisti, esperti di diritto, partecipando al dibattito sulla legalità che in Italia è ormai riservato ai delinquenti e ai loro onorevoli avvocati.
Lo faceva Giovanni Falcone, editorialista de La Stampa e collaboratore di un programma di Rai2 sulla mafia. Lo faceva Piercamillo Davigo su La Voce di Montanelli. L’ha fatto, negli ultimi mesi, lo stesso Scarpinato sul Corriere. Lo fa continuamente Gian Carlo Caselli sui giornali che ospitano i suoi scritti. L’ha fatto Carlo Nordio su quotidiani vicini al centrodestra, anche mentre indagava sul Pci-Pds, e nessuno ha avuto nulla da obiettare: giustamente, perché in una democrazia tutti hanno il diritto, e in certi casi il dovere, di manifestare il proprio pensiero. E perché, come è giusto e interessante dare spazio ai medici nel dibattito sulla sanità e agli attori e ai registi nel dibattito sul cinema, è giusto e interessante dare spazio ai magistrati (così come agli avvocati e ai docenti universitari) nel dibattito sulla giustizia.
Non la pensa così Il Giornale della famiglia Berlusconi, diretto da Vittorio Feltri, che della democrazia ha un concetto, diciamo così, un po’ originale. Oggi ha sbattuto in prima pagina, come una notizia scandalosa, la partecipazione (peraltro silente, in veste di semplici osservatori) di Ingroia e Scarpinato al nostro forum. Titolo: “Due giudici antipremier in redazione. Nel nuovo giornale di Travaglio & C. Ingroia e Scarpinato tengono a battesimo Il Fatto, un quotidiano che fa dell’antiberlusconismo la propria linea editoriale. E poi pretendono che crediamo alla favoletta dell’imparzialità dei giudici”. Nell’articolo di Antonio Signorini, si legge una carrettata di balle: tipo che Il Fatto sarebbe “il giornale dei dipietristi”, “dichiaratamente giustizialista”, “un soggetto tutto politico emanazione di un pezzo di sinistra, quella giustizialista, che si riconosce nell’Italia dei valori”, “il nascente quotidiano vicino al movimento di Antonio Di Pietro”, “all’assemblea del quotidiano vicino a Idv, i magistrati Ingroia e Scarpinato lanciano l’allarme democratico”.
Il poveretto non sa che i due magistrati si sono limitati ad assistere a una parte del forum, senz’aprire bocca. Ma, soprattutto, non sa o finge di non sapere che il Fatto Quotidiano, come ha ribadito il direttore Antonio Padellaro ieri, “ha una sola linea politica: la Costituzione della Repubblica Italiana”. E’ comprensibile che due magistrati nella redazione di un quotidiano che si ispira alla Costituzione sgomentino certa brava gente. Stiamo parlando del Giornale di proprietà di Paolo Berlusconi, noto pregiudicato per corruzione e altri reati, e diretto da un tizio, Feltri, che ha difeso amici della mafia come Andreotti, Contrada, Dell’Utri e così via. Ma soprattutto ha fatto o fa scrivere sui suoi giornali noti pregiudicati per reati gravi, come Vittorio Sgarbi (sei mesi per truffa allo stato), Paolo Cirino Pomicino (corruzione e finanziamento illecito), Gianni De Michelis (corruzione e finanziamento illecito), Francesco de Lorenzo (associazione per delinquere e corruzione), Gianstefano Frigerio (corruzione, concussione, finanziamento illecito), Renato Farina (ha patteggiato 6 mesi per favoreggiamento nel sequestro Abu Omar ed è stato espulso dall’Ordine dei giornalisti perché a libro paga dei servizi segreti). E personaggi come Luciano Moggi (5 anni di interdizione dalla giustizia sportiva, 1 anno e 6 mesi in primo grado per violenza privata e minacce, imputato al Tribunale di Napoli per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva). L’altro giorno, per dire, Il Giornale ha affidato il ricordo di Mike Bongiorno a Fedele Confalonieri (rinviato a giudizio per frode fiscale nel processo sui diritti Mediaset e di nuovo indagato a Milano nell’inchiesta Mediatrade prossima alla conclusione).
Ecco, è normale che il Giornale degli imputati e dei pregiudicati trovi anormale un giornale che, invece, ospita incensurati e addirittura magistrati. Ciascuno si accompagna con i propri simili. Infatti l’assenza di pregiudicati e la presenza di magistrati e incensurati al nostro forum viene definito dal Giornale “una nuova anomalia italiana”. Questi squadristi della penna tirano addirittura in ballo “la separazione dei poteri” e chiedono all’Associazione nazionale magistrati di “riprendere i due iscritti che hanno partecipato a un forum che più di parte, e politico, non si può”. Denunciano come un crimine il fatto che “i magistrati palermitani hanno una qualche idea politica” (avete capito bene: ora è vietato avere idee politiche). E auspicano - da parte nostra o da parte loro - “una qualche precisazione o smentita”.
Se questi picchiatori maccartisti sperano di costringerci a scusarci, a giustificarci, a nasconderci nelle catacombe, hanno sbagliato i loro conti. Noi siamo orgogliosi di stare dalla parte dell’antimafia e di essere amici di servitori dello Stato come Scarpinato e Ingroia, mentre il capo del governo attacca come “follia” e “cospirazione” le indagini sulle trattative fra Stato e mafia e sui mandanti occulti delle stragi del 1992-’93 e il presidente Giorgio Ponzio Napolitano tenta di frenare il Csm nella doverosa difesa dei magistrati attaccati. E saremmo ancor più orgogliosi se magistrati come loro collaborassero al Fatto Quotidiano. Vorrà dire che, per la gioia di Littorio e i suoi compari, il prossimo forum del Fatto Quotidiano lo organizzeremo in un teatro o in una piazza, e di magistrati come Ingroia e Scarpinato ne inviteremo molti altri.
http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/2330210.html
giovedì 10 settembre 2009
Il peggior presidente che abbiamo mai avuto.
Dice di essere il presidente degli italiani, dice di essere il presidente che ha rivestito la carica più lunga nella storia della Repubblica, dice di avere il 70% delle preferenze, dice di aver fatto più lui di tutti gli altri presidenti messi assieme........
Ma se fosse vero, perchè avrebbe bisogno di dirlo in continuazione?
Perchè incita a non leggere più i giornali ed a guardare più televisione?
Perchè attraverso le televisioni, sia le sue che quelle di stato, ma ugualmente sotto la sua egida, lui dice quello che vuole, fa credere quello che vuole.
E' un mercante che vanta la sua merce facendo apparire oro ciò che è scarto di mercato.
Un presidente del Consiglio dovrebbe lavorare per la nazione che governa!
Ma lui è impegnato solo a dare ordini che riguardano la salvaguardia della sua persona, presiedere ai summit con i capi di stato degli altri paesi, viaggiare a scopo di lucro, cenare con i componenti della Corte Costituzionale, trascorrere serate e nottate all'insegna dell'hard!
Che cosa fa per la nazione?
Per quanto mi sforzi di cercare tra le tante cose varate da questo "pessimo governo", qualcosa di buono non la trovo!
La spazzatura in Campania?
La ricostruzione in Abruzzo?
Ma perchè come ha risolto il problema della spazzatura? Con la messa in funzione di altre discariche, a tutto vantaggio di amici degli amici, e con la costruzione di "termovalorizzatori di tumori"!
Vogliamo parlare della ricostruzione in Abruzzo?
Ma perchè, hanno più parlato dell'Abruzzo?
Qualcuno ha visto qualcosa?
Hanno costruito qualche sparuta casetta in legno,
sempre ad esclusivo vantaggio economico degli amici degli amici con punte di interferene mafiose e camorristiche.
Fumo negli occhi.
In Abruzzo sono ancora nelle tende, all'ammasso!!
La privacy gli abitanti abruzzesi hanno dimenticato che cosa è: dormono assieme estranei, vecchi, bambini, giovani coppie.......
Tutti imprigionati nelle tende!
E che nessuno si avvicini a quelle tende!
C'è "Bertolaso il Cerbero" che lo impedisce!