Il governo più vicino alla fiducia.
ROMA
Il ministro Paola Severino , nel comitato dei 18 delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, ha dato parere negativo a tutte le proposte di modifica relative alla parte penale del ddl corruzione. Lo riferiscono alcuni componenti delle commissioni.
Il Governo dunque sta preparando un maxiemendamento al ddl anticorruzione sul quale chiedere la fiducia: la nuova proposta in corso di elaborazione da parte del ministro della Giustizia Paola Severino, secondo quanto si è appreso da fonti parlamentari, dovrebbe assorbire in un articolo unico le norme contenute all'articolo 10 (sul tema dell'incandidabilità dei condannati) e poi dal 13 al 19, in sostanza le norme sulle sanzioni penali per la concussione e la corruzione. Visto l'andamento non troppo celere dei lavori dell'aula della Camera sul provvedimento, però, fonti di maggioranza danno per probabile che la decisione definitiva sulla eventuale richiesta di un voto di fiducia sia rinviata a martedì prossimo.
Intanto il nodo sull’incompatibilità dei condannati a sedere in Parlamento tiene ancora banco nelle commissioni della Camera, riunite in comitato ristretto, sul ddl corruzione. La divisione è fra chi propone, come l’Idv ma ieri anche il Pd, che si consideri la possibilità, per i reati più gravi, di estenderla anche a chi non ha una sentenza definitiva e chi, come il Pdl, ritiene che vada considerato solo il giudicato. Ma la battaglia è anche regolamentare e l’Idv si appella al presidente della Camera, Gianfranco Fini, che stamattina presiede personalmente i lavori d’aula. Facile prevedere che in assemblea si riprorranno le questioni sollevate.
Il Governo dunque sta preparando un maxiemendamento al ddl anticorruzione sul quale chiedere la fiducia: la nuova proposta in corso di elaborazione da parte del ministro della Giustizia Paola Severino, secondo quanto si è appreso da fonti parlamentari, dovrebbe assorbire in un articolo unico le norme contenute all'articolo 10 (sul tema dell'incandidabilità dei condannati) e poi dal 13 al 19, in sostanza le norme sulle sanzioni penali per la concussione e la corruzione. Visto l'andamento non troppo celere dei lavori dell'aula della Camera sul provvedimento, però, fonti di maggioranza danno per probabile che la decisione definitiva sulla eventuale richiesta di un voto di fiducia sia rinviata a martedì prossimo.
Intanto il nodo sull’incompatibilità dei condannati a sedere in Parlamento tiene ancora banco nelle commissioni della Camera, riunite in comitato ristretto, sul ddl corruzione. La divisione è fra chi propone, come l’Idv ma ieri anche il Pd, che si consideri la possibilità, per i reati più gravi, di estenderla anche a chi non ha una sentenza definitiva e chi, come il Pdl, ritiene che vada considerato solo il giudicato. Ma la battaglia è anche regolamentare e l’Idv si appella al presidente della Camera, Gianfranco Fini, che stamattina presiede personalmente i lavori d’aula. Facile prevedere che in assemblea si riprorranno le questioni sollevate.