lunedì 20 agosto 2012

Tolto il presidio fisso di otto uomini alla villa di Calderoli nel Bergamasco.




In due anni il servizio davanti all'abitazione di Mozzo, attivo anche quando l'esponente leghista non c'era, è costato 900 mila euro. Mantenuta la scorta personale: quattro agenti a Roma e quattro a Bergamo.

BERGAMO - Da lunedì scorso è stato tolto il presidio fisso di otto uomini delle forze dell'ordine dalla villa di Roberto Calderoli, sui colli di Mozzo, in provincia di Bergamo. La notizia arriva sulla scia delle polemiche sulle spese sostenute 1 per gli addetti alla sicurezza del presidente della Camera Gianfranco Fini. Anche se lo stesso senatore leghista ha precisato che non c'è alcun legame tra le due vicende. 

Il servizio per Calderoli vedeva impegnati ogni giorno otto uomini tra carabinieri, poliziotti e finanzieri, che dovevano restare di guardia davanti alla villa anche quando l'ex ministro non c'era. Il presidio fisso era stato disposto dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Bergamo, essendo Calderoli nel mirino degli estremisti islamici fin dal 2006, a seguito della querelle scatenata dalla sua maglietta con la caricatura di Maometto.

Oltre agli otto uomini del presidio fisso, Calderoli dispone anche di una scorta personale, che è stata mantenuta, formata da altri otto agenti, quattro a Roma e quattro a Bergamo. Un servizio che aveva scatenato le proteste dei sindacati di polizia Ugl e Siulp, visto che negli ultimi due anni era costato 900 mila euro. 

Dal canto suo, il senatore leghista, pur non nascondendo una certa preoccupazione, ha commentato: "Sono tornato un uomo libero. E' una decisione che non fa seguito alle polemiche sulla scorta del presidente Fini, ma concordata una decina di giorni fa dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, nell'ottica di un ridimensionamento generale delle scorte. A tutti è stato abbassato di un grado il livello di sicurezza, e trovo che sia giusto".

domenica 19 agosto 2012

Piscine sospese...saranno vere?



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"Scambio borsa con scarpe": ritorna il baratto I comitati:"Uno stratagemma contro la crisi". - Sara Grattoggi


"Scambio borsa con scarpe": ritorna il baratto I comitati:"Uno stratagemma contro la crisi"


Le famiglie scoprono su internet nuove strategie per risparmiare. I baratti online per sconfiggere la crisi.

Tornare al baratto per evitare sprechi e spese inutili. Un'idea anticrisi semplice, che ha trovato terreno fertile sul web, dove si contano numerosi siti dedicati agli scambi senza alcun passaggio di denaro. Per garantire più affidabilità nelle transazioni e costruire una rete solidale sul territorio che favorisca anche la socializzazione fra i residenti, il comitato di quartiere di Serpentara, nel IV municipio, ha creato una piccola comunità virtuale di cittadini disposti a scambiarsi beni e servizi, attraverso un gruppo aperto su Facebook: "Compro e scambio in quarta e risparmio". 

L'idea è partita dal presidente del comitato di quartiere, Mimmo Dorazio: "Da un paio d'anni lo sperimentavamo già durante i mercatini di Natale, poi quest'estate su richiesta degli abitanti abbiamo deciso di farne un progetto stabile, con un gruppo su Facebook che in poche settimane ha già superato i 400 iscritti". 

Nell'ottica di uno scambio di buone pratiche, anche il comitato di Torpignattara ha deciso di attivare un analogo gruppo Facebook ("In Sesto col baratto"), che conta già quasi 300 membri. In bacheca si trova di tutto: c'è chi baratta focacce pugliesi artigianali fatte in casa con un lettino per cani, chi libri per una caraffa filtrante o la riparazione della valvola di una pentola a pressione, chi un cellulare per scarpe, poster o borse, chi bici da montagna per bici da città. "È uno stratagemma per combattere il carovita e ridurre gli - spiega Antonella Fioretti, una delle principali promotrici nel VI municipio  -  L'entusiasmo dei membri del gruppo, che aumentano di giorno in giorno, così come i loro annunci, è la prova del successo dell'iniziativa". 

A Serpentara, intanto, si sta già pensando al prossimo step: "Vorremmo creare un punto fisico di scambio nella sede del comitato di quartiere con appuntamenti settimanali dedicati al baratto, in modo che i cittadini possano conoscersi e creare una rete di relazioni che vada oltre la comunità virtuale" racconta Dorazio. Ma non solo: "Stiamo cercando di organizzare al parco delle Magnolie nei prossimi mesi anche dei corsi gratuiti aperti ai residenti e tenuti da volontari competenti del comitato su vari temi: dal primo soccorso al giardinaggio. 

L'idea è quella di mettere a disposizione della comunità le capacità e l'esperienza dei singoli, in modo che tutti ne possano trarre beneficio e imparino a fare da sé piccoli lavori per cui prima dovevano rivolgersi ad altri a pagamento". La filosofia del "Do it yourself", insomma, come arma per combattere la crisi.


http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/08/18/news/scambio_borsa_con_scarpe_ritorna_il_baratto_i_comitati_uno_stratagemma_contro_la_crisi-41111328/

E poi dicono che i baby pensionati sono al sud...



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Carinerie...


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WikiLeaks



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Il discorso di Assange dal balcone dell'ambasciata dell'Ecuador.