venerdì 6 marzo 2015

Abruzzo, chiusa per neve l'A25 Teramo, rogo in metanodotto:3 feriti.

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Foto di Guglielmo Di Camillo.

La zona più martoriata è il Centrosud. Abruzzo: l'A25 chiusa per una bufera di neve. Una condotta del gas si è incendiata nel Teramano per la caduta di un traliccio della corrente.


Il maltempo continua a flagellare l'Italia e in particolare il Centrosud, dove le scuole resteranno chiuse in decine di comuni. Giovedì sera un aereo cargo è finito fuori pista per il vento, all'aeroporto di Ancona, chiuso e poi riaperto. Disagi in Abruzzo: A24 e A25 chiuse per bufere di neve. In Toscana, dopo la tempesta di giovedì, si contano i danni. Nel teramano un traliccio cade su condotta e provoca un incendio: tre feriti.

In fiamme conduttura di gas - Una condotta del gas si è incendiata nella frazione di Mutignano nel comune di Pineto (Teramo). Le fiamme altissime sono visibili a chilometri. All'origine uno smottamento, dovuto al maltempo, che avrebbe provocato la caduta di un traliccio della corrente sulla condotta. Sono tre le esplosioni che hanno provocato il vasto rogo: tre le case coinvolte nell'incidente, di cui una abitata da due famiglie per un totale di 11 persone. In tre hanno dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale, due persone non sono gravi mentre una presenta ferite più significative. 

Procura Teramo apre inchiesta - La Procura di Teramo ha aperto un fascicolo di inchiesta per l'esplosione. Il fascicolo è nelle mani del pm Scamurra: le forze dell'ordine stanno sgomberando le abitazioni limitrofe all'incendio e hanno posto gli stabili sotto sequestro. 

Vento sposta fiamme ed evita tragedia - Poteva essere una tragedia. A salvare i componenti delle due famiglie è stata la bufera di vento che ha spostato le fiamme verso valle evitando di investire direttamente le abitazioni. 

Abruzzo, A25 chiusa per neve - L'autostrada A25 è chiusa dalle 4 per bufere di neve; il vento molto forte ha toccato e superato in alcuni momenti i 140 chilometri orari. La visibilità ridotta a zero ha spinto la polizia stradale a chiedere la chiusura al traffico per problemi di sicurezza. Il tratto interessato dalla tempesta di vento e neve è quella tra la Valle Peligna e la Marsica e quella di L'Aquila Ovest e Colledara (Teramo). Dopo qualche ora, è stata riaperta anche l'A24. 

Scuole chiuse a Potenza - Le scuole sono chiuse anche a Potenza, dopo che una intensa nevicata - accompagnata da raffiche di vento - sta interessando gran parte della provincia, dove però le principali strade sono ancora percorribili.
A Potenza un grosso pino si è abbattuto sulla pensilina di una fermata degli autobus, senza ferire nessuno: una squadra dei Vigili del fuoco sta lavorando per rimuoverlo. Un intervento analogo è in corso ad alcuni chilometri dalla città, nella zona di Rifreddo di Pignola (Potenza).

Secondo quanto si è appreso dalla Polizia stradale, qualche difficoltà alla circolazione si registra sulla fondovalle dell'Agri, mentre sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni (Salerno) e sul tratto lucano dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria la circolazione avviene per ora con regolarità anche perché la neve non è ancora abbondante.

La Roma mafiosa che fingiamo di non vedere. E quegli affari di Totti. - Attilio Bolzoni



Il libro di Lirio Abbate e Marco Lillo è una spietata fotografia della Capitale e insieme un resoconto da brivido sulle complicità criminali nella città.

QUESTO libro è dedicato a chi ha fatto finta di niente e ha preferito voltarsi dall'altra parte. 

Leggetelo, almeno sfogliate qualche pagina, cercate un nome, controllate se  - per caso -  sotto casa vostra o dentro al ristorante dove di solito andate a mangiare con i vostri amici c'è puzza. Puzza di mafia. Potete mostrare meraviglia, restare a bocca aperta, balbettare qualche scusa, ma d'ora in poi nessuno vi crederà più. Nella migliore delle ipotesi qualcuno vi dirà che siete dei fessi, che avete frequentazioni poco raccomandabili, che pur mostrandovi sempre e ovunque molto politicamente corretti siete stati trascinati in una zona di confine molto scivolosa, "terra di mezzo" la chiama un fascio-boss che tutti conoscono come "Er Cecato". Non ve n'eravate accorti? La mafia c'è davvero anche a Roma?

Il libro di Lirio Abbate e Marco Lillo, reporter allenati a inseguire indizi e a metterli sapientemente uno dietro l'altro, è una spietata fotografia della capitale e insieme un resoconto da brivido sulle complicità   -  politica di destra e di sinistra, soubrette, calciatori famosi, attori, cantanti, ultras, "padroni" di cooperative rosse e rispettabilissimi professionisti al di sotto di ogni sospetto  -  con un sistema criminale che per troppo tempo è stato protetto dal silenzio.

Prima di anticipare cosa concedono i capitoli di  "I re di Roma" (Chiarelettere, in libreria da oggi), riportiamo subito uno dei tanti dettagli inediti contenuti in quest'indagine giornalistica, che comprende sì una ricostruzione giudiziaria, ma che ha la sua origine sul campo, dal mestiere di chi racconta la realtà che ha intorno.

Il dettaglio da segnalare riguarda un'elargizione di 5 milioni di euro spalmata in sei anni in favore dell'Immobiliare Ten, amministrata dal 2009 da Riccardo Totti, fratello di Francesco, il capitano della Roma che di quell'immobiliare controlla l'83 per cento. Nulla di illecito, niente di penalmente rilevante  -  e infatti i personaggi di questa vicenda affiorano appena fra le pieghe dell'inchiesta  -  ma molto significativa per capire Roma e i suoi gironi con protagonisti e comparse tutti allacciati fra loro in affettuosa confidenza. È l'affare dei Caat (Centri di assistenza abitativa temporanea), 43 milioni all'anno da spendere e quel Luca Odevaine che è stato vicecapo di gabinetto del sindaco Veltroni prima e a capo della polizia municipale con Zingaretti poi, che "segue" la pratica per l'affitto di 35 appartamenti arredati a Tor Tre Teste intestati all'Immobiliare Ten. Quasi tremila euro al mese per ogni appartamento nell'estrema periferia romana, "una beneficenza al calciatore più ricco di Roma".

Il libro di Abbate e di Lillo sulla mafia che sporca la capitale d'Italia, oltre alla mole di informazioni che ci offre e alla chiarezza dell'esposizione, ha un pregio particolare: parla di un crimine "attuale". È cronaca in diretta, accade tutto sotto il nostro naso. Merito anche dei magistrati che quest'inchiesta hanno sviluppato (da Pignatone a Prestipino, da Ielo a Tescaroli a Cascini) insieme ai carabinieri del Ros, un'inchiesta che può considerarsi a pieno titolo "apripista". Questo libro, ecco il valore, guarda dentro un "laboratorio" criminale.

Si comincia dal racconto di come è nata una copertina dell'Espresso e si arriva "al Comune agli ordini di Massimo Carminati", si passa dall'esercito degli "impresentabili" dell'ex sindaco Alemanno e dalla "santa alleanza" fra i rossi e i neri. All'ultima pagina manca il respiro. Però, d'ora in poi, sarà più difficile dire: io non ne sapevo nulla.


http://www.repubblica.it/cultura/2015/03/06/news/ritratto_della_roma_mafiosa_che_fingiamo_di_non_vedere-108878146/?ref=HREC1-21

L’INTELIGGENZA. - Maria Pia Caporuscio


Co’ Romoletto, er fijo der portiere…

chiamato “tardo” da tutti ner quartiere,

io ce passo ‘n zieme le mejo ore,

a lui nun manca mai er bonumore!

Tutto je da gioia a Romoletto,

er sole, quanno piove, er foco che scoppietta…

cià ‘na loggica semprice e pulita…

che m’ha fatto capì er senzo, de ‘sta vita!

de tutto quer che vive cià rispetto…

e se sente ricco solo d’esse nato.

Ma pe’ l’artri è ’n poro… disgrazziato!

Si noi co’ ‘sto cervello più… speciale,

nascevamo meno ‘nteliggenti…

forse… nun avrebbe vinto er male!

mercoledì 4 marzo 2015

Pompei, sequestro di 6 mln a ex commissario.

Un sequestro conservativo di beni per circa 5 milioni e 770 mila euro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Napoli nei confronti dell' ex Commissario straordinario per gli Scavi di Pompei Marcello Fiori. 
L'inchiesta della Procura regionale della Corte dei Conti per la Campania coinvolge, oltre a Marcello Fiori, 9 dirigenti del Mibact e della Regione Campania. Al centro delle indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata, guidata dal tenente colonnello Carmine Virno, i lavori complementari realizzati nel 2010 per la fornitura di attrezzature per lo spettacolo e l' allestimento scenico del Teatro Grande di Pompei.
L'affidamento dei lavori - secondo l'accusa - effettuato senza gara sarebbe avvenuto violando le disposizioni emergenziali che imponevano al Commissario straordinario per gli Scavi di Pompei l' attuazione di misure per la messa in sicurezza e la salvaguardia dell' area archeologica, senza però riferimento ad interventi relativi all' allestimento di strutture o di acquisto di attrezzature mobili per spettacoli teatrali.
I nove funzionari: il Direttore generale per lo spettacolo dal vivo Salvatore Nastasi, l'ex Soprintendente per i Beni Archeologici di Napoli e Caserta Stefano De Caro, la funzionaria della Direzione Antichità Jeannette Papadopoulos, il prof. Raffaele Tamiozzo, il dirigente della Regione Campania Maria Grazia Falciatore, l'architetto Roberto Cecchi, il ricercatore universitario Bruno De Maria, l' architetto Maria Pezzullo, funzionario della Regione Campania.
"C'è la giustizia che deve fare il proprio mestiere. E' molto semplice", commenta il ministro della Cultura Dario Franceschini.
Leggi anche:

Artefatti fuori posto. Ritrovamenti archeologici palesemente antichi, ma decisamente fuori dal contesto storico coosciuto



http://jedasupport.altervista.org/blog/storia-2/storia-nascosta-razza-umana-video/