Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 22 giugno 2025
In mano a chi siamo?
sabato 21 giugno 2025
Peggio per noi - Di Marco Travaglio.
Se Trump interverrà nella guerra privata di Netanyahu contro l’Iran senza ragioni né sbocchi, sarà peggio per lui e per gli americani, ma soprattutto per noi europei.
Peggio per lui perché l’ansia di apparire protagonista dappertutto e purchessia, anche in un conflitto che non voleva e tentava di evitare con un negoziato intelligente e promettente troppo presto abbandonato, lo trasformerà nell’attendente di Bibi, che lo trascinerà in una lunga avventura di cui nessuno conosce l’esito finale, ma tutti sanno che sarà disastroso.
Peggio per gli americani perché ripiomberanno nell’incubo delle guerre neocon per esportare democrazia, che hanno esportato morte, instabilità e terrorismo e importato migliaia di bare di soldati morti per nulla. E a ripiombarveli sarà Trump, quello del Maga e dell’America First, che appena un mese fa pronunciava a Riad il suo miglior discorso di sempre dinanzi ai satrapi del Golfo: “Gli interventisti occidentali vi hanno impartito lezioni su come vivere o come governare i vostri affari. Ma le scintillanti meraviglie di Riad e Abu Dhabi non sono state create dai cosiddetti ‘costruttori di nazioni’, dai ‘neoconservatori’ o dalle Ong ‘progressiste’, che hanno speso miliardi di dollari per non sviluppare Kabul, Baghdad e tante altre città… I cosiddetti ‘costruttori di nazioni’ hanno distrutto molte più nazioni di quante ne abbiano costruite e gli interventisti hanno ingerito in società complesse che neppure comprendevano… Troppi presidenti americani sono stati affetti dall’idea che sia nostro compito giudicare l’anima dei leader stranieri e dispensare giustizia per i loro peccati… Giudicare è compito di Dio: il mio compito è difendere l’America e promuovere gli interessi fondamentali di stabilità, prosperità e pace”. Per questo era stato rieletto: non certo per ricominciare a impicciarsi nei fatti altrui come un Clinton, un Bush jr., un Obama, un Biden o una Harris qualsiasi.
Ma, se Trump smentirà Donald, sarà soprattutto peggio per noi europei. Quando l’Iran diventerà un nuovo Vietnam / Jugoslavia / Afghanistan / Iraq / Siria / Libia / Ucraina, gli Usa fuggiranno come sempre oltre Oceano, lasciandoci le consuete e scontate ondate di profughi e di terrorismo. Il che rende ancor più tragicomica la postura dei vertici Ue e dei governi europei, che non muovono un dito per sanzionare Israele e straparlano di “autodifesa” dell’aggressore dall’aggredito. E sotto sotto pensano ciò che il più demente di tutti (ma è una bella gara), il tedesco Merz, dice in chiaro: “Netanyahu sta facendo il lavoro sporco per tutti noi”. Sono troppo impegnati a montare di vedetta a Est contro l’immaginaria invasione russa, per vedere la vera invasione in arrivo da Sud.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/06/19/peggio-per-noi/8031846/
La pelle di tilapia.
In Brasile, dove le risorse mediche possono essere scarse e lesioni devastanti da bruciare, i medici hanno scoperto un alleato straordinario in un luogo inaspettato: la pelle di tilapia. Sì, lo stesso pesce trovato nei piatti da cena sta riscrivendo il futuro del trattamento delle ustioni. Ricca di collagene e naturalmente umida, la pelle di tilapia si è rivelata un potente rimedio lenitivo contro le ustioni gravi. Avvolge la ferita come una seconda pelle: dolore calmante, protezione contro le infezioni e guarigione accelerata. A differenza delle bende tradizionali, che spesso necessitano di cambiamenti frequenti e dolorosi, questo trattamento pelle di pesce può rimanere in vigore per giorni, anche settimane. Quello che una volta era stato gettato come rifiuto ora sta salvando vite. Oltre 50 pazienti hanno già trovato sollievo e guarigione attraverso questo metodo, molti dei quali bambini. Accessibile, sostenibile e straordinariamente efficace, questo approccio è la testimonianza di come innovazione e natura possano unirsi nei modi più sorprendenti per ridare dignità, comfort e speranza.
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martedì 17 giugno 2025
l'azienda canadese di cannabis Hempearth ha presentato il primo aereo al mondo realizzato interamente in canapa, e alimentato anche da essa.
Con una mossa rivoluzionaria, l'azienda canadese di cannabis Hempearth ha presentato il primo aereo al mondo realizzato interamente in canapa, e alimentato anche da essa. Questa pianta appartenente alla famiglia della cannabis, nota per le sue proprietà non psicoattive, si dice sia dieci volte più resistente dell'acciaio. Sorprendentemente, l'intera struttura dell'aereo, dalle ali alle pareti, dai sedili ai cuscini, è realizzata in canapa. Con un'apertura alare di 11 metri, questo aereo innovativo può ospitare un pilota e quattro passeggeri e funziona esclusivamente con olio di canapa al 100%. Legalizzalo "Peter Tosh".
Nicolas Kess Jighu
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