Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 30 luglio 2025
La favola di Robin Hood, in Italia. - Giancarlo Selmi
martedì 29 luglio 2025
Sandro Pertini sulla situazione tra Israele e Palestina (1981) #ilcapita...
sabato 26 luglio 2025
Il buco nero degli aiuti all’Ucraina. - Antonio Pitoni
Una pioggia di miliardi su Kiev. Che malgrado i casi di malversazione ha limitato l’autonomia delle agenzie anti-corruzione. Tra le proteste.
Tenete a mente questo numero: 164,8 miliardi di euro. È la cifra monstre che “dall’inizio della guerra di aggressione, l’Ue e i suoi stati membri hanno fornito… a sostegno dell’Ucraina e della sua popolazione”. Campeggia in bella vista sul sito del Consiglio europeo/Consiglio dell’Unione europea, “fermamente al fianco” dell’ex Repubblica sovietica “e della sua popolazione”. Il 65% di questa cifra è stato devoluto al governo di Kiev sotto forma di sovvenzioni o sostegni in natura. Il 35% è rappresentato da prestiti. Una pioggia di denaro a cui si aggiungono circa 120 miliardi di dollari di aiuti dagli Usa. Senza contare i “circa 210 miliardi di euro di beni della Banca centrale di Russia nell’Ue”, bloccati con il terzo pacchetto di sanzioni a Mosca del 20 febbraio 2022, a quattro giorni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.
Mazzette di Stato
Ora segnatevi questa data: 24 gennaio 2023. È l’inizio di uno scandalo, dettagliatamente ricostruito due giorni dopo dal Daily Focus dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), che dà il via a Kiev ad una raffica di dimissioni. Tra le quali quelle del numero due della segreteria del presidente Volodymyr Zelensky, come riportato dal Washington Post, quattro vice ministri, cinque governatori regionali e un assessore. Nella lista c’è pure il vice ministro delle Infrastrutture, arrestato dalla polizia anti-corruzione ucraina, mentre intascava una tangente da 350mila dollari sugli appalti per la fornitura di generatori elettrici. Ma non è tutto. Dopo un’inchiesta del giornale ZerkaloNedeli, anche il vice ministro della Difesa è stato costretto alle dimissioni per il sospetto che il prezzo di 326 milioni di euro per l’acquisto di generi alimentari destinati ai soldati fosse stato gonfiato per pagare tangenti. Un esempio? Un uovo, che nei supermercati ucraini costava all’epoca dei fatti, 7 grivnia (l’equivalente di 18 centesimi di euro) era stato comprato a 17. E neppure la difesa del ministero, secondo cui si sarebbe trattato di un mero errore di trascrizione, è servita a salvargli la poltrona.
Pessimi segnali
Quindi, ricapitolando, mentre da Stati Uniti e Ue scorreva già un fiume di denaro per sostenere la causa ucraina, un plotone di funzionari e politici veniva travolto da un vorticoso giro di presunte tangenti che non avrebbero risparmiato neppure i fondi destinati a finanziare la stoica resistenza ucraina contro l’invasore russo. Non c’è da sorprendersi più di tanto. Nell’ultima classifica di Transparency International, del resto, l’Ucraina figura tra i Paesi messi peggio in tema di corruzione (105esimo posto su 180). “Il paese (l’Ucraina, ndr), dipende dagli aiuti internazionali, e un fallimento nei meccanismi di controllo di questo enorme flusso di denaro metterebbe a rischio la sua sopravvivenza stessa – scriveva Kateryna Pishchikova (Ispi Associate Research Fellow) commentando i casi di malversazione scoperti nel 2023 -. Fortunatamente, sembra che il lavoro dei giornalisti e le riforme implementate dal 2014 dietro richiesta dell’Unione Europea stiano dando i primi frutti. Alcuni dei casi di corruzione di questi giorni sono infatti emersi grazie al lavoro del Bureau Nazionale Anticorruzione, dei procuratori, dell’Agenzia Nazionale di Prevenzione e dei media”.
Colpo di Spugna
Segnali incoraggianti, insomma, arrivati al capolinea nelle ultime ore. Martedì scorso il Parlamento ucraino ha approvato a larga maggioranza una legge che cancella l’indipendenza delle istituzioni anticorruzione del Paese. Un provvedimento, già firmato dal presidente Zelensky, che ha scatenato proteste di piazza in diverse città. Che ne pensano a Bruxelles i sostenitori della candidatura dell’Ucraina all’adesione alla Ue? Di certo in Russia non hanno perso tempo per infilare il dito nella piaga, cavalcando la notizia. “È ovvio che una parte significativa del denaro ricevuto dall’Ucraina sia stata rubata – ha detto Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin -. Il Paese è pieno di corruzione. Ciò significa che il denaro dei contribuenti americani ed europei è stato, in larga misura, rubato in Ucraina, e può essere affermato con un elevato grado di certezza”.
Grana Ue
Accuse pesanti che, almeno per ora, dall’Unione europea non vengono minimamente avallate. Sebbene il caos generato dalla legge che rischia di allontanare l’Ucraina dall’adesione all’Ue non è certo passato inosservato. “Lo smantellamento delle principali garanzie a tutela dell’indipendenza della Nabu rappresenta un grave passo indietro – ha detto la commissaria per l’Allargamento, Marta Kos -. Organismi indipendenti come Nabu e Sapo (le due agenzie anticorruzione colpite dalla legge, ndr) sono essenziali per il percorso dell’Ucraina verso l’Ue. Lo Stato di diritto rimane al centro dei negoziati di adesione”. Concetto ribadito pure da Ursula von der Leyen. Parole chiare che ora però aspettano i fatti. Continuerà l’Europa ad alimentare la vorace macchina bellica ucraina anche a rischio che, senza controlli indipendenti, parte dei miliardi dei contribuenti finiscano per gonfiare le tasche di burocrati e funzionari corrotti? Si accettano scommesse.
https://www.lanotiziagiornale.it/editoriale/il-buco-nero-degli-aiuti-allucraina/
mercoledì 23 luglio 2025
Tarassaco.
Solo una foglia di questa pianta, presente in ogni giardino, può salvarti la vita in un minuto, ma solo pochi sanno come usarla correttamente!
Studi recenti dimostrano che la radice di tarassaco è citotossica contro tre tipi di cellule leucemiche umane, eliminandone fino al 96% in sole 48 ore!
Il tè di tarassaco agisce rompendo le cellule tumorali e stimolando la crescita di cellule sane.
Il dottor Hamm e i suoi studenti hanno condotto una ricerca: hanno prelevato cellule del sangue da 9 pazienti, applicato l'estratto di radice e osservato che in sole 24 ore le cellule tumorali erano distrutte.
La natura ci offre rimedi potenti... il tarassaco ne è la prova!
Altri benefici straordinari del tarassaco (foglie e radice):
Anemia:
Ricco di ferro, vitamine del gruppo B e proteine utili alla formazione dei globuli rossi.
Ossa forti:
Contiene calcio e antiossidanti come vitamina C e luteolina, proteggendo le ossa dai danni dell’età.
Diabete:
Il succo di tarassaco stimola il pancreas a produrre insulina naturalmente.
Vie urinarie:
Previene infezioni urinarie, disturbi renali e cistiti.
Depurazione del fegato:
Favorisce il flusso biliare e aiuta la digestione. La vitamina C riduce l’infiammazione.
Aiuto digestivo:
Stimola l’appetito, equilibra i batteri intestinali e favorisce la digestione.
Cura della pelle:
Il succo di tarassaco, alcalino e disinfettante, combatte infezioni cutanee (eczema, herpes, funghi, prurito...)
martedì 22 luglio 2025
Ue: Tagli al sociale e tasse per comprare più armi. - Pasquale Tridico.
Ieri sono interventuo in Parlamento europeo per denunciare la gravissima situazione che emerge dal nuovo Bilancio europeo 2028-2034, soprattutto per il Sud Italia.
Infatti, il Sud Italia pagherà un prezzo salatissimo dalla riforma della politica di coesione contenuta nella bozza di bilancio pluriennale della Commissione europea.
Spariscono i POR, PAC, FESR, FSE, acronimi dietro i quali c'erano finanziamenti e opportunità per le Regioni del Mezzogiorno e i suoi cittadini.
La Commissione europea li accorperà in un unico fondo togliendo la possibilità di spesa alle Regioni e tagliando l'assegno per gli Stati membri così da dirottare una parte consistente di quei fondi per il riarmo.
Cancellare la politica di coesione per finanziare una guerra è una vergogna assoluta che combatteremo in ogni sede istituzionale. Sul bilancio pluriennale ci sono le impronte digitali e le responsabilità di Ursula Von der Leyen, del Commissario Raffaele Fitto, che ha la delega proprio alla politica di coesione, e di tutte quelle forze politiche che li sostengono.
Bisogna staccare la spina a questa Commissione di destra che è contro il Sud, contro il sociale e la coesione.
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