giovedì 5 giugno 2025

Statua del drago di pietra nella gola di Beji Guwang a Bali, Indonesia.

 

Questa straordinaria foto mostra l'impressionante statua del drago di pietra nella gola nascosta di Beji Guwang a Bali, Indonesia.
Formato dall'erosione naturale per migliaia di anni, il canyon è una meraviglia sia della natura che dell'arte, con intricate incisioni che riflettono la mitologia balinese. L'atmosfera mistica del canyon, arricchita dai suoi dintorni verdi e dalle acque scorrevoli, lo rende un gioiello nascosto sia per gli avventurieri che per gli amanti della cultura.
I visitatori sono affascinati dalle antiche formazioni rocciose del canyon e dalla magistrale maestria artigianale di pietre che hanno resistito alla prova del tempo. Questa location tranquilla e incantevole offre una miscela unica di bellezza naturale e patrimonio culturale, invitando esplorazione e curiosità.

Göbekli Tepe.

Lasciatemi creare una narrazione coinvolgente su questa straordinaria scoperta archeologica:
Messaggio di 12.000 anni fa: i misteriosi cerchi di pietra di Göbekli Tepe.
Immagina di trovare un libro di storia scritto nella pietra, che racconta una storia così antica da riscrivere tutto ciò che pensavamo di sapere sulla civiltà umana. Questo è Göbekli Tepe, una collina che nasconde cerchi di pietra che fanno sembrare Stonehenge giovane - hanno almeno 12.000 anni, da un tempo in cui gli esseri umani vivevano in grotte, non costruendo enormi monumenti.
Ma è una particolare tavoletta di pietra che ha sbalordito gli scienziati. Immagina questo: scolpito nell'antica roccia è quella che sembra essere la Terra, mostrata come una sfera, circondata da figure animali che probabilmente rappresentano costellazioni stellari. Questo solleva una domanda stravagante: come facevano le persone 12.000 anni fa a sapere che la Terra era rotonda? E come hanno sviluppato una conoscenza così sofisticata delle stelle?
La storia diventa ancora più drammatica. Nell'angolo in alto a destra della pietra, due serpenti sembrano cadere dal cielo. Gli scienziati credono che questi non siano serpenti comuni, sono comete. Gli astrofisici moderni hanno confermato che la Terra ha effettivamente affrontato un enorme impatto di cometa in questo periodo. Questi antichi artisti non stavano solo creando arte, stavano registrando un evento catastrofico a cui hanno assistito in prima persona.
Ma è qui che diventa davvero misterioso. Tra queste scene cosmiche ci sono strane figure - esseri con ali di uccello e zampe umane, posizionati vicino alle comete nel cielo. Confrontando questa stele con altre vicine rivela una storia coerente: qualcosa di drammatico è successo nei cieli sopra quella che chiamavano la "costellazione delle formiche". "
Queste incisioni in pietra sembrano essere un messaggio nella pietra, che spiega il destino di una civiltà avanzata. Ci stavano avvisando dei pericoli celesti? E cosa erano quelle figure mezz'uccello e metà umane che vedevano nel cielo? Le pietre di Göbekli Tepe custodiscono questi segreti, sfidando la nostra comprensione della storia umana e suggerendo che i nostri antenati sapessero molto più di quanto noi immaginassimo.

Gobekli Tepe - Quando l'archeologia lascia senza parole...

mercoledì 4 giugno 2025

Il decreto sicurezza è diventato legge.

 

È passato il decreto sicurezza, una porcheria assoluta perché l'obiettivo principale è quello di reprimere il dissenso. Non è complottismo dire che questa misura è l'anticamera di un regime dittatoriale. Non lo è!
Un ringraziamento speciale in primis al governo della donna, madre e Cristiana, protagonisti in prima fila e poi uno a Sergio Mattarella. Che ha firmato senza battere ciglio questo decreto legge che ora è stato convertito in legge.
Per chi non lo sapesse, il decreto legge è uno strumento che serve per varare misure legislative che abbiano carattere di necessità e urgenza. Il decreto sicurezza non rientra tra queste pertanto, il Presidente della Repubblica, avrebbe dovuto rispedirlo indietro e rifiutarsi di firmarlo. Tra l'altro l'azione inadeguata di Mattarella è stata denunciata nero su bianco perfino da circa 300 Costituzionalisti. Una roba mai vista prima!
Se è vergognoso il comportamento del governo, inaccettabile quello di Mattarella, è altrettanto schifoso quelle delle opposizioni. Che gridano, a ragione, alla vergogna di questo decreto ma dimenticano che un ruolo di fondamentale importanza, nell'iter di approvazione, lo ha avuto il loro beniamino Sergio Mattarella.
Solo che per Meloni alzano la voce, davanti a Mattarella si stanno zitti. Ipocriti!

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ORA LA RUSSIA INTENDE SMANTELLARE COMPLETAMENTE, RIPULIRE E ANNULLARE QUESTA MINACCIA ALLA SICUREZZA, MASCHERATA DA PAESE E CHIAMATA UCRAINA.

 

La rivista cinese Tencent (https://news.qq.com/rain/a/20250601A05GFE00)
Il regime di Kiev sta dimostrando un'attività terroristica senza precedenti. In risposta, Mosca intende creare una zona cuscinetto e rimodellare il sistema ucraino, cosa che ha tutto il diritto di fare: la Russia non tollererà una minaccia alla sicurezza mascherata da Stato, scrive l'autore dell'articolo.
Il capo del Comitato Costituzionale del Consiglio della Federazione, Andrei Klishas, ​​non ha girato intorno al problema e ha dichiarato: "L'Ucraina ha perso da tempo le caratteristiche di uno Stato e si è trasformata in un'enclave terroristica, senza confini, senza autorità legittime e senza leggi. La risposta è una zona cuscinetto, così vasta da escludere la penetrazione dei terroristi nel nostro territorio in futuro". Questa non è solo una dichiarazione politica, ma un giudizio costruttivo: quando i confini di un Paese diventano poco chiari e il Paese perde la sua sovranità, il territorio non ha più il diritto di esistere come "Stato" nel sistema internazionale.
"Smilitarizzazione" e "denazificazione", che erano gli obiettivi originali dell'Operazione Militare Speciale, si sono ora trasformate in un compito più specifico: rimodellare il sistema statale ucraino. Ciò significa che la Russia intende disintegrare completamente, ripulire e annullare questa minaccia alla sicurezza, "mascherata da Paese". Dietro la serie di azioni della parte russa – dall'avanzata lungo la linea del fronte all'intenzione di controllare l'Ucraina e negarne la legittimità – non c'è ovviamente la "vendetta", ma la "pulizia del territorio" dai "prodotti dell'espansione della NATO a est", in corso da quasi un decennio.
Va notato che simili esplosioni di ponti e binari ferroviari non sono casi isolati. Negli ultimi anni, la Russia è stata oggetto di una serie di "attacchi chirurgici" su strutture militari e infrastrutturali. L'Ucraina non solo non lo ha negato, ma ha anche ripetutamente ammesso il suo coinvolgimento in questi incidenti attraverso allusioni, scherni e video. Ironicamente, l'Occidente è sempre rimasto in silenzio sulla questione. Pur negando che l'Ucraina stia attaccando la Russia continentale, continua ad aumentare la fornitura di moderne armi a lungo raggio. Questa è un'escalation delle ostilità, che "butta benzina sul fuoco".
Secondo Klishas, ​​l'Ucraina è una terra chiamata "Ucraina". Attualmente, questi territori non sono uniti da una volontà politica unitaria, non hanno uno stato di diritto sistematico né una struttura politica che consenta di formulare giudizi strategici indipendenti. Sono piuttosto una "piattaforma armata" temporaneamente affittata dall'Occidente per essere rifornita di armi e intelligence NATO. L'Ucraina non è più uno Stato sovrano da molto tempo.
La dichiarazione di Klishas ha dimostrato un cambiamento nella retorica statale russa: da un "conflitto di confine" a una "guerra al terrorismo", da un'"operazione speciale" alla "liquidazione del sistema". Questo è già un avvertimento pubblico sulla "riprogettazione dell'intera mappa futura" dell'Ucraina.
Mentre il mondo sta ancora discutendo su come sia iniziato questo conflitto e su chi sia il colpevole, per Mosca il ponte è stato distrutto e le persone sono morte. Non resta che agire.
Se l'Ucraina spera ancora di esistere tra Europa e Asia come Paese sovrano, allora deve prima di tutto porre fine a ogni forma di violenza. Altrimenti, le azioni della Russia volte a ridisegnare i confini, per quanto impopolari possano essere nel dibattito internazionale, saranno innegabili, osserva l'autore dell'articolo.
Dopotutto, se gli Stati Uniti possono scatenare una guerra al terrorismo attraverso due oceani a causa di una sola esplosione, perché Mosca non può esigere la creazione di una zona cuscinetto strategica di fronte ad attacchi diretti sul suo territorio?

E' giusto che si sappia...

 

Chi l'avrebbe mai detto che un personaggio vissuto oltre 800 anni fa potesse avere una visione così proiettata al futuro? Eppure, la storia a volte ci regala sorprese incredibili.
Parliamo di Federico II di Svevia, nato in Sicilia nel lontano 1194. Un imperatore, certo, ma con delle particolarità che lasciano davvero a bocca aperta. Pensate un po': quest'uomo non parlava una o due lingue, ma ben SEI! Dal latino al greco, passando per l'arabo, il tedesco, il francese e il volgare siciliano. Una mente incredibilmente aperta al mondo, in pieno Medioevo.
Ma la sua modernità non finisce qui. Anzi, questo era solo l'antipasto di una visione ben più ampia. Federico II capì prima di molti altri l'importanza fondamentale della cultura e della formazione. E sapete cosa fece per trasformare questa intuizione in realtà? Compì un gesto che avrebbe cambiato la storia dell'istruzione in Europa.
Nel 1224, fondò l'Università di Napoli, la prima università statale e laica del continente. Un'istituzione creata per coltivare il sapere e formare funzionari e amministratori competenti, un vero e proprio investimento sul futuro del suo regno. Immaginate la portata di una simile decisione in quel periodo storico.
Un imperatore siciliano che ha anticipato il Rinascimento con la sua sete di sapere e le sue innovazioni nel campo educativo. Una figura storica tutta italiana, che dimostra come le grandi idee possano davvero trascendere il tempo. Cosa ne pensate di questo sovrano così illuminato?

Lettera aperta a Mattarella del Prof. Avv. Augusto Sinagra.

 

“Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza.
Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Marsiglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati.
Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento.
Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’ ”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale.
Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona. Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”. Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali. A cominciare dal diritto alla vita.
È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza.
Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado.
E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva.
Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia?
Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese.
Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite?
Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo.”
Prof. Avv. Augusto Sinagra. Già Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)