venerdì 16 maggio 2025

La fine di Israele. - Tommaso Merlo

Israele è moralmente e politicamente un progetto coloniale già fallito. È uno stato paria sempre più isolato ed odiato dal mondo intero tenuto artificialmente in vita coi soldi e la copertura politica dei suoi complici occidentali e in particolare degli americani. Il giorno in cui la lobby sionista non riuscirà più a corrompere il congresso americano e decidere la politica estera statunitense in Medioriente, il giorno in cui gli americani la smetteranno di tenere ostaggio le Nazioni Unite col loro veto e verrà ristabilito il diritto internazionale, ai sionisti non resterà che risalire sulle navi e tornarsene da dove sono venuti. In Terra Santa rimarranno gli ebrei che desiderano convivere in pace coi palestinesi come prima dello sbarco del 1948 ed insieme potranno autodeterminarsi democraticamente. È questa la soluzione più intelligente ed indolore, ripartire da zero con uno stato laico federale israelo-palestinese che bandisca il sionismo come successo per le ideologie del secolo scorso, e che dopo un processo di Norimberga che inchiodi i responsabili delle atrocità di Gaza consenta di girare questa atroce pagina storica per sempre. Una soluzione che andrebbe imposta dall’Occidente e da tutta la comunità internazionale anche attraverso l’embargo economico e militare che faccia cedere il regime di Netanyahu come successo con quello sudafricano ai tempi dell’apartheid. Già, sarebbe questa la soluzione più intelligente ed indolore per tutti, altrimenti la fine di Israele avverrà in un bagno di sangue. Il sionismo non vuole nessuna soluzione politica e pacifica alla crisi palestinese, vuole completare l’occupazione con la forza fregandosene di tutto e di tutti. Nessuna novità. A seguito del fatidico atto terroristico del 7 ottobre per mano di Hamas, il governo sionista di Netanyahu si è giusto tolto la maschera ed ha rotto ogni indugio convinto di avere finalmente carta bianca, ma non c’è nulla di nuovo se non la magnitudo e la sfacciataggine. Israele porta avanti da sempre una politica di pulizia etnica, Gaza è sotto assedio e sotto le bombe da decenni e dall’altra parte della Palestina l’oppressione e l’apartheid non hanno conosciuto un giorno di riposo. La novità è che col 7 ottobre i sionisti hanno finito per esagerare con le atrocità facendo crollare il loro schema propagandistico di copertura internazionale e compromettendo per sempre la reputazione loro e di Israele, un danno politico incalcolabile. L’ottusità e la violenza sionista, ha poi nel tempo favorito la nascita di movimenti di resistenza palestinese altrettanto oltranzisti e violenti compromettendo l’unico modo per uscirne che è il dialogo. E se non se ne esce con un accordo, non resta che il bagno di sangue con la fine di Israele che potrebbe avvenire con una cruenta guerra regionale che cova sotto la cenere come non mai. Netanyahu si è messo a bombardare anche i nuovi vicini siriani e quella è gente che non scherza. Lo Yemen intanto lancia missili che distruggono i deliri di onnipotenza sionisti mentre gli Hezbollah non hanno nessuna intenzione di andare in pensione. Pare poi che la Turchia si stia muovendo dietro le quinte mentre l'Iran non si e' mai mosso, e pare che il re giordano sia più traballante che mai mentre il regime egiziano passa il tempo libero a fare esercitazioni militari coi cinesi. Altro che solite trumpate, nessun palestinese potrà essere deportato altrove e dopo tutto il vento seminato, si preannuncia una tempesta tremenda che potrebbe riportare le bandiere dei seguaci di Maometto tra le mura di Gerusalemme. Ma la fine di Israele potrebbe anche avvenire con una guerra civile tra sionisti ed israeliani più democratici e con un minimo di sale in zucca, quelli che da mesi protestano per strada. La società israeliana è profondamente lacerata e anche a livello istituzionale si cominciano a intravedere inquietanti fratture. Ed essendo un paese militarizzato fino al midollo, che inizino a spararsi tra loro non è affatto da escludere. Potrebbe succedere quando gli israeliani con un minimo di sale in zucca capiranno che il sionismo non è altro che un autodistruttivo vicolo cieco e che solo un accordo coi palestinesi potrebbe salvarli. A quel punto magari vorranno tornare ai confini del 1967 e alla soluzione a due stati che potrebbe rivelarsi però pericolosa. Dopo decenni di massacri e traumi tramandati tra generazioni, non appena la Palestina sarà uno stato libero e indipendente sorgeranno movimenti politici che in nome della giustizia e della vendetta e di Gerusalemme o di chissà cosa, cominceranno a riarmarsi fino ai denti in vista di un conflitto che si preannuncia ancora più cruento perché tra due stati, tra due eserciti e coi palestinesi magari alleati con altri paesi limitrofi. L’unica fine di Israele che potrebbe prevenire un bagno di sangue è quella politica, con la comunità internazionale che costringe Netanyahu e tutto il sionismo alla resa anche attraverso l’embargo come successo con l’apartheid in Sudafrica. E che costringa israeliani e palestinesi a ripartire da zero con un processo costituente sotto l'egida dell'ONU che porti alla nascita di uno stato laico federale israelo-palestinese e a girare questa atroce pagina storica per sempre.

Tommaso Merlo

giovedì 15 maggio 2025

Cratere di Batagaika. (Porta dell'inferno) - Russia

Il cratere Batagaika ( russo : Батагайский кратер ) è una depressione termocarsica nell'area dei monti Chersky . [ 1 ] Il più grande cratere di permafrost del mondo, [ 2 ] appartiene amministrativamente alla Repubblica di Sakha , in Russia , [ 1 ] e si trova nel suo distretto di Verkhoyansky .

Descrizione.

La depressione si presenta sotto forma di uno squarcio lungo un chilometro e profondo fino a 100 metri (328 piedi), che si estende nella taiga della Siberia orientale , situata a 10 km (6,2 miglia) a sud-est di Batagay e 5 km (3,1 miglia) a nord-est dell'insediamento di Ese-Khayya , circa 660 km (410 miglia) a nord-nord-est della capitale Yakutsk . La struttura prende il nome dal vicino Batagayka, un affluente di destra del fiume Yana . Il terreno iniziò ad affondare a causa dello scioglimento del permafrost negli anni '60 dopo che la foresta circostante fu disboscata. [ 3 ] Anche le inondazioni contribuirono all'allargamento del cratere. I paleontologi hanno trovato fossili dell'era glaciale sepolti nel fango attorno al bordo del cratere. [ 3 ] Il bordo è estremamente instabile poiché si verificano regolarmente frane nel cratere e il permafrost si sta costantemente sciogliendo. Il cratere sta attualmente aumentando di dimensioni. [ 3 [ 4 [ 5 [ 6 ]

Secondo Mary Edwards dell'Università di Southampton , il processo di erosione che aumenta le dimensioni del cratere avviene nel seguente modo: [ 4 ]

Sotto la parete rocciosa, ripide colline e canaloni precipitano a picco sul fondo del Batagaika. Man mano che il materiale alla base del pendio si scioglie e si stacca, una parete più ampia viene esposta all'aria, il che a sua volta aumenta la velocità di disgelo del permafrost. Il cratere probabilmente eroderà l'intero pendio prima di rallentare. Ogni anno, non appena le temperature superano lo zero, il fenomeno ricomincia. Una volta che si è scoperto qualcosa del genere, è molto difficile fermarlo.

Secondo un documento di conferenza pubblicato nel 2016 [ 7 ] il cratere non ha mostrato alcun segno di stabilizzazione dopo diversi decenni (a partire dagli anni '80) di crescita del crollo, con la parete di testa che si ritirava con tassi osservati generalmente > 10 m e fino a 30 m all'anno più vicini al 2016. La ricostruzione di una paleosuperficie ha rivelato che il crollo aveva scavato all'epoca nella topografia ondulata fino a una profondità fino a 73 m. Le dimensioni attuali del crollo erano allora > 69 ha e aveva scongelato > 25 × 106 m³ di permafrost ricco di ghiaccio fino al 2016.

Fossili e relazione con il clima

La rapida espansione del cratere sta portando alla luce una moltitudine di materiali fossilizzati , tra cui antiche foreste, polline e carcasse di animali come il bue muschiato , il mammut lanoso e il cavallo Lena , insieme ad altri animali. [ 1 [ 5 ] Permette inoltre di comprendere i dati climatici di un periodo compreso tra 200.000 e 650.000 anni. [ 8 [ 9 ]

Riprese con droni [ 6 [ 10 ] hanno rivelato nel 2023 maggiori dettagli del cratere, e Nikita Tananayev, ricercatore capo del Melnikov Permafrost Institute di Yakutsk intervistato dalla Reuters per l'occasione, [ 11 ] ha avvertito che l'espansione del cratere di Batagaika è un segno di pericolo; con l'aumento delle temperature e della pressione antropica è probabile che in futuro si formino sempre più mega-fratture simili. Il terreno sotto la frana, che in alcune aree è profondo circa 100 metri (328 piedi), contiene riserve di carbonio organico che verranno rilasciate nell'atmosfera quando il permafrost si scioglierà, alimentando ulteriormente il riscaldamento del pianeta. [ 11 ]

https://en.wikipedia.org/wiki/Batagaika_crater

mercoledì 14 maggio 2025

Ursula von der Leyen - caso Pfizer - sms - Albert Bourla

 

La decisione della Commissione europea che ha negato a una giornalista del New York Times l'accesso ai messaggi di testo scambiati tra la presidente
Ursula von der Leyen e l'amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, nel quadro delle trattative che portarono al maxi-accordo sui vaccini anti-Covid «è annullata». Lo ha stabilito il Tribunale Ue accogliendo il ricorso del New York Times.

La sentenza - da alcuni già definita storica - era molto attesa non solo per le sue implicazioni giuridiche, ma anche per il potenziale impatto politico sulla leadership della tedesca al suo secondo mandato alla guida dell'esecutivo comunitario. Il caso ruota attorno all'ipotesi che la Commissione europea abbia violato le regole sulla trasparenza: la richiesta di accesso agli sms - avanzata dal quotidiano statunitense e dalla sua giornalista Matina Stevis ai sensi delle norme Ue sull'accesso agli atti delle istituzioni comunitarie - si riferiva ai messaggi di testo scambiati tra von der Leyen e Bourla tra gennaio 2021 e maggio 2022.

Nella sua sentenza di primo grado, il Tribunale ricorda che, in linea di principio, «tutti i documenti delle istituzioni europee dovrebbero essere accessibili al pubblico», sottolineando che le risposte offerte da Bruxelles - che ha sostenuto di non essere in possesso di quei messaggi - «si basano o su ipotesi, oppure su informazioni mutevoli o imprecise». 


👉 Leggi l'articolo completo sul Corriere

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Artefatto in ceramica. - Bulgaria

 

Questo artefatto in ceramica nasce dal periodo calcolitico, databile al V millennio a.C. Scoperto a Ovcharovo, situato nel nord-orientale della Bulgaria, l'artefatto presenta una rappresentazione schematica di una figura umana, potenzialmente raffigurante una divinità. L'esistenza di figurine simili nella regione indica una tradizione culturale comune tra le persone di quest'epoca. Oggi, il reperto è conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Sofia, Bulgaria.

https://www.facebook.com/photo?fbid=122202286766132380&set=gm.1737753770428424&idorvanity=1427266694810468

È morto José Pepe Mujica, ex presidente dell’Uruguay.

 

È morto l'ex presidente dell'Uruguay Josè ‘Pepe' Mujica. Aveva 89 anni, era malato e da tempo riceveva cure palliative per un tumore all'esofago diagnosticato nel 2024. Mujica fu presidente dell'Uruguay dal 2010 al 2015. In precedenza era stato senatore e ministro dell'Agricoltura. Nato nel 1935, avrebbe compiuto 90 anni il 20 maggio.

Pochi mesi fa, il 9 gennaio, Mujica aveva annunciato che il tumore si era espanso dall'esofago al fegato e che avrebbe fermato le cure: "Il mio corpo non ce la fa più. Il mio ciclo è finito e un guerrigliero ha diritto a riposare", aveva detto. Ieri poi la moglie Lucía Topolansky (ex senatrice e vicepresidente del Paese dal 2017 al 2020) aveva fatto sapere che l'ex presidente era "alla sua fine". E aveva aggiunto: "Sono con lui da più di 40 anni, sarò con lui fino alla fine. È stata la mia promessa". La sua morte è stata annunciata dal presidente in carica dell'Uruguay, Yamandú Orsi, che l'ha definito "presidente, attivista, guida e leader".

La vita di Pepe Mujica, da contadino e guerrigliero a presidente

Mujica era stato un guerrigliero con i Tupamaros (o MLN-T), un movimento di guerriglia urbana di sinistra ispirato alla rivoluzione cubana e attivo in Uruguay tra gli anni Sessanta e Settanta e durante la dittatura, quando ‘Pepe' passò dodici anni in carcere, in isolamento totale, subendo durissime torture. Venne liberato solo nel 1985, con il ritorno della democrazia, quando i detenuti politici ricevettero l'amnistia.

Fu tra i fondatori del Movimento di partecipazione popolare, o MPP, la formazione politica principale del Fronte Ampio. Eletto deputato per la prima volta nel 1994, venne poi nominato ministro dell'Allevamento nel 2005. Nel 2009 vinse le elezioni presidenziali con il 48% dei voti.

Era noto per il suo carisma e il suo approccio frugale – dovuto alle origini contadine e all'essere cresciuto in povertà, tanto che si definì il "presidente più povero del mondo", anche perché donava la grande maggioranza del suo stipendio in beneficienza – ma anche per la sua attività intellettuale. Il suo mandato da presidente portò numerose innovazioni: dalla legalizzazione della marijuana a quella dell'aborto e dei matrimoni omosessuali. In quegli anni i salari minimi aumentarono del 250%, e il tasso di povertà nel Paese passò dal 45% all'11%. L'Uruguay divenne anche uno Stato leader nel settore delle energie rinnovabili.

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Toprakkale Space Shuttle - Istambul

 

Il cosiddetto Toprakkale Space Shuttle è un artefatto intrigante e controverso ospitato al Museo Archeologico di Istanbul. Fu scoperto nel 1975 durante gli scavi a Tuspa (ora conosciuta come Toprakkale), un'antica città vicino al lago di Van, nella Turchia orientale che un tempo apparteneva al Regno Urartiano (830-612 a.C.).
L'oggetto è piccolo, lungo circa 23 cm, e presenta una figura seduta racchiusa in quella che alcuni descrivono come capsula o capsula. La sua forma insolita ha disegnato paragoni con uno space shuttle moderno, scatenando teorie su antiche civiltà avanzate e persino contatti extraterrestri.
L'artefatto ha guadagnato un'attenzione diffusa soprattutto grazie a Zecharia Sitchin, uno scrittore noto per aver promosso l'idea che gli antichi esseri umani fossero visitati dagli alieni. Ha rivendicato l'oggetto come prova di un vecchio viaggio spaziale. Tuttavia, gli archeologi tradizionali e i funzionari del museo non hanno confermato queste affermazioni. Infatti, alcuni suggeriscono che il pezzo potrebbe non essere nemmeno antico - potrebbe essere fatto di gesso e polvere di marmo, suggerendo che potrebbe trattarsi di una creazione più recente o addirittura di un falso.
Nonostante il brusio, il museo non ha ufficialmente esposto l'oggetto né rilasciato informazioni dettagliate sulla sua origine. Per ora, il Toprakkale Space Shuttle rimane un mistero - parte artefatto, parte leggenda e completamente aperto all'interpretazione.

Dichiarazione di Putin dopo le minacce e i ricatti dei leader Europei su altre sanzioni alla Russia. - Giuseppe Salamone

 

Ora mettetevi comodi, leggete attentamente questa dichiarazione di Putin dopo le minacce e i ricatti dei leader Europei su altre sanzioni alla Russia:
"Non possiamo farci intimidire da nuove possibili sanzioni. Chiunque inizi a spaventarsi perderà immediatamente tutto, ma dobbiamo capire cosa può accadere e dobbiamo essere preparati a qualsiasi azione dei possibili malintenzionati futuri. Fanno molte cose a loro discapito. Sembra che questa o quella cosa non verrà sicuramente fatta perché arreca loro danno. Ma a farla sono degli idioti/deficienti. Solo nel tentativo di farci del male."
Ora è partita la grancassa mediatica per la parola idioti/deficienti. Tutti indignati. Io onestamente non so come chiamare un cumulo di governanti che mettono sanzioni a un Paese facendo fallire il proprio. Che mettono sanzioni rinunciando al gas di un Paese per poi andarlo a comprare altrove quattro volte più caro.
Non so come definire questi personaggi che mettono sanzioni causando inflazione e incremento esponenziale delle bollette energetiche. Che mettono sanzioni causando impoverimento sociale e deindustrializzazione. Che mettono sanzioni e vedono le proprie economie in recessione o in stagnazione mentre l'economia Russa, sanzionata, cresce di oltre il 4%.
Dove sta il problema in quelle parole? Che dice di avere a che fare con degli idioti o deficienti? Perché, scusate, voi come chiamereste dei leader che si autosanzionano se non deficienti o idioti? Statisti? Patrioti? Sovranisti? No, idioti o deficienti è addirittura fin troppo poco!

martedì 13 maggio 2025

Qanat, Iran. - Nicolas Kess Jighu

 

Oltre 3.000 anni fa, nel cuore del deserto, i persiani compirono un miracolo.
In uno dei luoghi più aspri e aridi della Terra, gli antichi ingegneri persiani escogitarono una soluzione ingegnosa a un problema di vita o di morte: come portare l'acqua nel deserto. La risposta furono i qanat, uno straordinario sistema di gallerie sotterranee che sfruttava la sola gravità per trasportare l'acqua dalle lontane sorgenti montane alle città, alle fattorie e ai villaggi attraverso l'arido paesaggio. Nessuna pompa, nessun macchinario: solo ingegneria ingegnosa, strumenti semplici e determinazione.
Queste gallerie in leggera pendenza, alcune delle quali si estendevano per oltre 50 chilometri, incanalavano silenziosamente acqua dolce sotto la terra bruciata. Il risultato? Oasi verdi sbocciarono dove un tempo c'era solo sabbia sterile.
Città come Yazd, Nishapur e Gonabad crebbero attorno a queste importanti arterie sotterranee, diventando vivaci centri di commercio, cultura e vita quotidiana nell'Impero Persiano. I qanat alimentavano i giardini, irrigavano le colture, rifornivano i bagni pubblici e contribuivano persino a plasmare alcuni dei primi esempi di progettazione urbana.
Uno dei qanat più antichi ancora in funzione esiste ancora a Gonabad, in Iran. Con oltre 2.700 anni di storia, attinge acqua da un pozzo profondo 300 metri e scorre ancora oggi. Questo lo rende più antico di Roma e continua a svolgere la sua funzione.
L'UNESCO ha dichiarato i qanat iraniani Patrimonio dell'Umanità, non solo per la loro incredibile storia, ma anche come esempio senza tempo di gestione sostenibile delle risorse idriche. In un mondo che si trova ad affrontare una crescente scarsità d'acqua, questi antichi sistemi possono offrire preziosi insegnamenti per il nostro futuro. 

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IL TAVOLO OCCULTO DEI TRE PAPEROGA DI GUERRA. - Pino Cabras

Davanti al fiorire di ipotesi sui gesti goffissimi e maldestri dei tre Paperoga guerrafondai (Starmer, Macron, Merz) che cercavano di nascondere con enorme imbarazzo alcuni oggetti sul tavolo della loro riunione in treno, stiamo perdendo di vista un aspetto:
questi non vanno valutati con le normali interpretazioni che si riserverebbero alle personalità politiche normali (e sempre più rare) che abbiano ancora una qualche connessione con il loro popolo.
In questo caso stiamo parlando di tre assoluti sociopatici in mano a potenti oligarchie per le quali svolgono un lavoro di pura obbedienza, del tutto privi di un pensiero politico autonomo, sempre più indifferenti al consenso perché portati a sacrificare senza battere ciglio intere popolazioni.
Qualcuno ha pronto per loro un copione da recitare, dove la democrazia non conterà più nulla.
Starmer, a dispetto dell’intera storia laburista britannica da cui proviene, ha di recente deciso di smantellare entro l’anno con decine di migliaia di licenziamenti il nerbo del sistema sanitario, il tutto mentre stanzia miliardi per un folle riarmo, senza nessun rimorso e nessun occhio rivolto alla colossale impopolarità che gliene deriva.
Starmer va come un treno lanciato verso il fianco di una montagna, come se nulla fosse, come se il crescente consenso del partito di Farage dovesse essere travolto da un fatto più grave e inarrestabile.
Macron si è ridotto a reggere tutto il suo potere con manovre di Palazzo talmente misere e impacciate che farebbero apparire i “governi balneari” italiani di 50 anni fa capolavori da statisti. Vuole a tutti i costi spendere il capitale nucleare residuo accumulato dal ruolo di mini-superpotenza della Francia per intestarsi il sabotaggio della pace perseguito dalla classe dirigente globalista russofoba (provvisoriamente ridimensionata dalla confusa perestrojka di Donald Trump).
Anche Macron ha messo in modalità “a tutto vapore” la corsa verso la catastrofe, pronto a impedire chissà con quali soprese la corsa di Marine Le Pen.
Merz – da parte sua - vuole assorbire intorno a Berlino gran parte del riarmo europeo e rendere irreversibile la rottura con la Russia, al punto da promettere perfino la distruzione del Ponte di Kerč che unisce la Crimea al resto della Federazione Russa. Anch’egli è già dentro una rovinosa caduta dei consensi, ma lui pure se ne frega, come se fosse disposto a tutto, con i servizi segreti tedeschi che scalpitano per trovare pretesti per eliminare il principale partito di opposizione.
Nessuno stupore quindi che quel che nascondevano in modo grottesco i tre Paperoga guerrafondai possa essere la qualunque.
Qualunque cosa nascondessero, non era la più grave che potesse essere praticata delle loro personalità profondamente disturbate, poste al servizio di potentati ancora più impazziti.
Anche se non sarà facile ricostruire una partecipazione di massa, saranno i popoli a doversi riprendere la parola e il peso del consenso sovrano.
Diventa una questione di autodifesa, perché l’orizzonte di questi maggiordomi di Blackrock è un’Europa "armata e armante" votata alla guerra.

Ecco il nuovo accordo che gli USA hanno firmato con l'UCRAINA. - Alena Smolinkovà

 

1- nomina di un consiglio di 5 membri di cui tre statunitensi;
2- estrazione non solo delle terre rare, ma anche di gas e petrolio da giacimenti vecchi e nuovi;
3- precedenza - diritto di prelazione - nello sfruttamento minerario (terre rare. gas, petrolio, etc.) ed energetico;
4- precedenza alla aziende statunitensi su tutti gli investimenti infrastrutturali;
5- regime fiscale agevolato in favore di tutte la aziende statunitensi;
6- impegno - obbligo - a destinare agli USA il 50% dei ricavi derivanti dallo sfruttamento delle risorse naturali e dai nuovi progetti infrastrutturali al fine di ripagare il debito di guerra contratto;
7-interessi del 4% in favore degli USA fino all'estinzione integrale del prestito di guerra ricevuto;
8- i vantaggi USA persisteranno anche in caso di nuova guerra e prevedono un indennizzo in caso di blocco dell'estrazione anche se per cause di "forza maggiore";
8- nell'accordo viene chiarito - semmai si avessero dubbi - che gli USA non impegneranno ulteriori fondi per la difesa. Stabiliscono, inoltre, che il contratto deve intendersi a tempo indeterminato e non può subire nessuna modifica che non sia concessa dagli USA.
Un accordo ai limiti tra l'USURA e il TAGLIEGGIAMENTO di stampo mafioso: prendere o subire le ripercussioni.
L'UCRAINA sarà depredata dagli ALLEATI che l'hanno difesa dal RUSSO PREDATORE...... e chissà per quanti anni le sue genti pagheranno il duro prezzo d'aver soggiaciuto all'adulazione statunitense.
La STORIA si ripete: è la solita ESPORTAZIONE DI DEMOCRAZIA all'americana!

L'anima è immortale? Dio esiste?

 


Secondo la religione cristiana, dopo la morte l'anima si separa dal corpo e vive un periodo di attesa in una dimensione spiritualeSuccessivamente, si verifica la risurrezione, dove l'anima si ricongiungerà al corpo in un corpo spirituale, e seguirà la vita eterna con Dio, in paradiso per i giusti, o in inferno per i peccatori.

La « risurrezione della carne » significa che, dopo la morte, non ci sarà soltanto la vita dell'anima immortale, ma che anche i nostri « corpi mortali » (Rm 8,11) riprenderanno vita. 991 Credere nella risurrezione dei morti è stato un elemento essenziale della fede cristiana fin dalle sue origini.


Io sono una patita della scienza pura, quindi, mi domando: se l'anima risiede nel cervello, in quanto effetto del pensiero, come fa a sopravvivere dopo la morte se non è più sostentata ed alimentata dall'energia vitale?

E quante anime circolano in cielo da quando è nato l'uomo sulla terra? 

E, soprattutto, per quale motivo continua a vivere senza un corpo,... perchè? 

Ciò che professa la religione sa di illusorio, propagandistico, e basta porsi una sola domanda per ottenere una risposta che  abbia una logica: "cui prodest"? 

A chi giova far credere che esista un paradiso che nessuno ha mai visto? 

La logica, il ragionamento, spingono a  farci capire che è il potere lo scopo da raggiungere: il potere della manipolazione del pensiero e, con esso, l'intenzione di ricavarne un profitto economico, edulcorato dalla volontà di fare del bene a chi ha bisogno. 

In realtà, chi gode dei benefici economici ottenuti non sono i bisognosi, ma chi vive nel lusso, nello Stato tra i più piccoli, ma più ricco del mondo e i bambini del terzo mondo, (Paesi in cui mancano le risorse più basilari: cibo, acqua potabile, cure mediche, istruzione e lavoro) continuano a morire di fame e malattie...

L'anima non è immortale, semmai è immorale farlo credere per scopi reconditi.

Dio esiste, Dio è l'energia che regola la vita dell'Universo, senza di essa non potremmo esistere.

Foto Pixabay 

cetta

Ma la Russia ha risposto : "Non si parla in questa maniera alla Russia, non si "tratta" così." - GiuseppeSalamone

 

"Non si parla in questa maniera alla Russia, non si "tratta" così."
Ha fatto proprio bene.
Una migliore risposta non poteva esserci.
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Siamo davvero oltre il limite del ridicolo.
Giorgia Meloni, appena ha capito cosa dire dopo aver aspettato che parlassero tutti, ha sentenziato così:
"L'Ucraina ha accettato subito di incontrare Putin a Istanbul giovedì, chiarendo in pochi minuti, rispetto a una certa propaganda, quale tra le parti coinvolte nel conflitto sia certamente a favore della pace e quale, invece, sia ancora una volta responsabile della guerra".
È da quando Putin ha invitato Kiev a Istanbul che le stanno provando tutte per boicottare il potenziale negoziato, mettendo la precondizione del cessate il fuoco di 30 giorni, sapendo di non essere nella posizione di poter imporre una beata mazza.
Però continuano a propagandare una narrazione
davvero insopportabile.
Intanto oggi, a Londra, si sono incontrati i ministri degli Esteri dei Paesi del gruppo Weimar+: Spagna, Francia, Germania, Italia, Polonia e Regno Unito, insieme alla guerrafondaia e russofoba Kallas.
Questo hanno dichiarato: “Finora la Russia non ha mostrato alcuna intenzione seria di voler fare progressi. Deve farlo senza indugio”. Inoltre, giusto per gettare benzina sul fuoco, hanno dichiarato che continueranno a pompare aiuti a Zelensky.
Ora ditemi voi, a queste condizioni, come la Russia debba accettare una tregua di 30 giorni.
Non poteva mancare la guerrafondaia Ursula, che fa sapere che la Commissione europea sta discutendo l'introduzione di sanzioni contro il Nord Stream 2 nel caso in cui la Russia non accetterà la tregua di 30 giorni. A parte il fatto che sul Nord Stream 2 potremmo aprire un libro, visto che per metà è stato costruito con i soldi dei tedeschi (praticamente si autosanzionano!), ma queste parole non vi sembrano dei ricatti che nulla portano di buono alla diplomazia?
Non sentite quell'odore di voler far saltare il banco?
A proposito, come ciliegina sulla torta, sempre la Commissione di Ursula ci informa che hanno pronto un bel miliardino di euro per acquistare armi e munizioni da mandare a Zelensky, e un altro miliardino per incrementare la produzione di droni e missili in Ucraina.
E da dove arrivano questi soldi? Ma certo, dai profitti derivanti dagli asset russi congelati.
Soldi letteralmente rubati ai russi, che usano per sparare ai russi nel momento in cui i russi gli dicono di incontrarsi per negoziare.
Poi però, a fare propaganda e a non voler negoziare, secondo Giorgia Meloni e compagnia, sarebbe la Russia. Mica loro, eh...