lunedì 19 dicembre 2011

Quindici milioni dichiarano zero scatteranno i controlli sui conti. - di Valentina Conte


Si prepara il provvedimento che consentirà il travaso periodico delle informazioni dalle banche all'Agenzia delle entrate. Passera: "Il nostro impegno contro l'evasione sarà senza pace, sono soldi rubati". Il Fisco può adesso incrociare le dichiarazioni Isee per accedere ai servizi agevolati con i dati bancari.

ROMA - Un italiano su quattro dichiara zero attività finanziarie. Zero titoli di Stato. Zero obbligazioni. Zero libretti di risparmio. Ma anche zero depositi bancari. Uno zero tondo. Possibile? Possibile che quasi 15 milioni di persone, oltre cinque milioni di famiglie, non abbiano neanche un conto corrente? Secondo la Banca d'Italia, no. Non è possibile. Visto che il 90 per cento delle famiglie italiane ne possiede almeno uno. E vi custodisce quasi 500 miliardi di euro. 

Eppure l'80 per cento di quanti usufruiscono di sconti e aiuti su asili nido e università per i figli, assistenza a domicilio per gli anziani o tessere dell'autobus e bollette di luce e gas a prezzi ridotti, non ha nulla, ma proprio nulla da parte, nemmeno pochi spiccioli in banca o alle poste. Anche se è un professionista o un lavoratore dipendente. Un 80 per cento, 15 milioni di italiani, che nel 2010 ha presentato e firmato presso i Caf sparsi sul territorio nazionale la dichiarazione Isee, l'Indicatore della situazione economica equivalente, indispensabile per ottenere quelle agevolazioni. Bisognosi veri o scaltri evasori? 

E' proprio da qui, da questa domanda, che parte la prossima offensiva del governo Monti: stanare i disonesti ed estirpare il cancro dell'evasione che sottrae ogni anno allo Stato e alla comunità 120 miliardi di euro. "Il nostro impegno contro l'evasione sarà senza pace", ha confermato ieri il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. "Si tratta di soldi veramente rubati, da recuperare per investire sulla crescita".

E anche l'Agenzia delle entrate è pronta a scendere in campo. "Prontissima, già nei primi mesi dell'anno nuovo", rivela il direttore Attilio Befera che nelle prossime settimane, assieme al Garante per la Privacy, stenderà il provvedimento necessario a innescare il travaso periodico dei dati dei conti correnti degli italiani dalle banche all'anagrafe tributaria. 

Isee potenziato. L'Isee è uno strumento perfetto, da questo punto di vista. L'unico canale esistente in Italia in grado di fotografare allo stesso tempo reddito e patrimonio (mobiliare e immobiliare) del contribuente singolo o della sua famiglia. Una vera autostrada a due corsie. Che infatti il governo ha deciso di percorrere e potenziare. Entro il 31 maggio del 2012 - si legge all'articolo 5 della manovra Salva-Italia appena votata dalla Camera - cambieranno modalità di calcolo e campi di applicazione dell'indicatore, proprio per migliorarne "la capacità selettiva".

Includendo anche le somme esenti da imposizione fiscale (pensioni di invalidità, assegni sociali), valorizzando il patrimonio collocato "sia in Italia che all'estero", modificando le soglie oltre cui dall'1 gennaio 2013 alcune provvidenze non saranno più riconosciute, rafforzando il sistema di controllo con la costituzione di una "banca dati delle prestazioni sociali agevolate" presso l'Inps. Un bacino di raccolta delle informazioni su chi beneficia di cosa, inviate dagli "enti erogatori" (Comuni, Regioni). I risparmi ottenuti smascherando i finti bisognosi, dice il decreto, saranno riassegnati al ministero del Lavoro "per l'attuazione di politiche sociali e assistenziali". 

Come funziona. L'Isee esiste dal 1998. Ed è ben noto agli italiani. Nel 2010 il 30,7 per cento dei cittadini, 18,5 milioni di persone (di cui quasi 11 al Sud) hanno autorizzato i Caf a fare i calcoli (ma si può andare anche presso i Comuni e le sedi Inps). L'Isee è un numero. E si ottiene sommando il reddito di tutti i componenti della famiglia (incluse le attività finanziarie) al 20 per cento del patrimonio immobiliare (la prima casa è esclusa fino a 51.646 di valore Ici). Quanto ottenuto si divide per un parametro numerico che cresce al crescere dei componenti e in presenza di figli minori, disabili, monogenitori. 

Il risultato è il passepartout per le agevolazioni. "La non congruenza tra bassi redditi ed elevati patrimoni non di rado riflette fenomeni di evasione", scrivono Corrado Pollastri, esperto di fisco e ricercatore dell'Ifel, e Salvatore Tutino, fondatore del Cer (Centro Europa ricerche), in uno studio recente. E questo spiegherebbe il primo posto in Europa assegnato all'Italia, nella graduatoria della Banca d'Italia di qualche giorno fa, in base al rapporto tra ricchezza netta degli italiani e reddito lordo disponibile (8,3 nel 2009). 

Italiani molto più ricchi di quanto ammettono. Soprattutto al Fisco. Sempre Bankitalia calcola in 3.600 miliardi il totale delle attività finanziarie possedute dagli italiani nel 2010. Quasi il doppio del debito pubblico. Solo nei depositi bancari ci sono 657 miliardi.

Gli strumenti contro l'evasione. "L'impianto Isee - scrivono ancora Pollastri e Tutino - è reso fragile dall'incapacità di escludere i falsi poveri dall'accesso ai benefici del welfare. E tale limite è in larga parte imputabile alla difficoltà di intercettare il patrimonio mobiliare". Ma con i nuovi strumenti tutto cambia. Già la manovra d'agosto di Tremonti faceva un bel salto in avanti, consentendo all'Agenzia delle entrate di muoversi a prescindere dalle segnalazioni della Guardia di Finanza e chiedere agli istituti di credito "liste selettive" di contribuenti sospetti per incrociare i dati (liste ancora possibili). 

La manovra Monti fa di più. "Allarga lo spettro del nostro intervento, lo completa", ammette il direttore dell'Agenzia, Befera. Dal primo gennaio del 2012 (articolo 11 del decreto Salva-Italia) le banche saranno obbligate a "comunicare periodicamente all'anagrafe tributaria" le movimentazioni sui conti, ma anche gli stock (i saldi) e lo storico, se richiesto (le annualità precedenti). Finisce così il segreto bancario. Ma riparte alla grande (o dovrebbe ripartire) la lotta all'evasione. Senza più alibi, né ostacoli. Nei prossimi giorni, l'Agenzia stabilirà i "criteri obiettivi", li definisce Befera, "per la selezione dei soggetti da controllare che presentano anomalie". 

Potenziali evasori. Tra questi anche i presunti "furbetti", mimetizzati nei 15 milioni dell'Isee con zero attività finanziarie? Sul punto, Befera non si pronuncia: "Occorrerebbe un'autorizzazione di legge per iniziare da lì". Che potrebbe arrivare. Perché se è vero che tanti onesti cittadini usufruiscono legittimamente, anche gratis, di mense scolastiche, scuolabus, borse di studio, assegni di maternità, tanti altri mentono sapendo di mentire sulla loro situazione patrimoniale. E rendono i sacrifici di questo tempo di crisi insopportabili per tutti.



http://www.repubblica.it/economia/2011/12/19/news/fisco_caccia_evasori-26847517/

Sesso estremo: prete muore durante amplesso con un cavallo.

prete cavallo Sesso estremo: Prete muore durante amplesso con un cavallo


Washington – il prete Gerald Pointer (48) in una stalla di Seattle (USA) si
faceva possedere da uno stallone.
Il religioso ha riportato lesioni all’intestino crasso, morendo per le conseguenze.
Il religioso si faceva filmare, durante il suo rapporto sessuale con l’animale, dal camionista James Tait (54).
L’uomo dovrà ora pagare 5.000 dollari di multa.
Il sesso con animali nello Stato Federale di Washington non è proibito.

La Chiesa ci costa ogni anno 6.086.565.703 € [ecco il dettaglio dei costi]




La Chiesa ci costa ogni anno € 6.086.565.703. Ovviamente il "conto" non tiene in considerazione nemmeno delle cifre che la Chiesa riceve da associazioni, fondazioni bancarie, privati cittadini, che offrono al Vaticano laute offerte, che ovviamente sono volontarie "ma non troppo" come le offerte.



No comment.


Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quattro giocatori. - dall'inviato MARCO MENSURATI


L'operazione, coordinata dalla procura di Cremona, costituisce la seconda tranche dell'inchiesta "last bet" che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l'ex giocate della Nazionale, Beppe Signori. Sotto inchiesta anche tre partite di serie A. La procura sportiva già al lavoro. Su ogni partita investiti 1,5 milioni di euro. Un pentito arrestato in Finlandia racconta tutto.



Calcioscommesse, 17 nuovi arresti In manette Doni e quattro giocatori
Cristiano Doni

CREMONA - Ancora nubi sul calcio italiano, ancora lo spettro del calcioscommesse. E' la seconda puntata dell'inchiesta di Cremona che nel giugno scorso portò in carcere anche Beppe Signori e questa mattina 17 persone tra le quali l'ex capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni e altri 4 giocatori. La considerazione più amara è che, come sostiene il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino che conduce l'inchiesta "l'operazione non è un punto di arrivo, ma una base di partenza. Speriamo sia un punto di partenza per portare più pulizia in questo bel gioco che è il calcio. Le ordinanze di custodia si sono rese necessarie perchè la manipolazione delle partite era ancora in atto. Il nuovo filone è partito da un tentativo di combine su una partita di Coppa Italia, Cesena-Gubbio del 30 novembre scorso. Tentativo scongiurato dalla denuncia di un giocatore alla giustizia sportiva".


L'ORGANIGRAMMA ORGANIZZAZIONE - Il magistrato, nel corso di una conferenza stampa, ha spiegato l'organigramma dell'associazione della quale i sette componenti italiani sono già stati arrestati, mentre per quanto riguarda i numerosi personaggi stranieri sono state avviate le rogatorie per la loro estradizione. Di Martino ha spiegato che l'associazione rivestiva caratteristiche "transnazionali" e che per le indagini è stata fondamentale la collaborazione di forze di polizia estere, in particolare di Croazia, Germania, Finlandia e Ungheria. Per quanto riguarda il ruolo dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, del preparatore atletico del Ravenna Calcio, Nicola Santon e dell'amico di Doni, Antonio Benfenati, Di Martino ha detto che non ci sono ulteriori episodi di combine rispetto a quelli contestati nel giugno scorso ma, "si sono enormemente concretizzate" le responsabilità di fronte anche a un "pericoloso intervento di inquinamento probatorio".


BASE SINGAPORE - Il vertice dell'organizzazione a Singapore e le basi operative nell'Europa dell'Est: è la struttura dell'organizzazione transnazionale scoperta dalla polizia nell'ambito dell'indagine sul calcio scommesse. Secondo la procura di Cremona, al vertice c'era un certo Eng Tan Seet, detto 'Dan', che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell'Europa dell'est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri paesi. Le puntate relative alle scommesse sulle partite combinate, hanno inoltre accertato gli investigatori, venivano effettuate su siti Internet collocati prevalentemente in Asia e ritenuti più sicuri per evitare eventuali controlli sulle giocate.


INVESTITI 1,5 MILIONI DI EURO A PARTITA - Il procuratore Di Martino ha raccontato come l'organizzazione investiva:  "Le somme che venivano investite erano dai 500 a 1,5 di euro, questi soldi venivano ripartiti tra i vari membri e anche coloro che non avevano partecipato alla manipolazione ricevevano una quota della somma. E' stata sentita anche un'altra persona in Germania che ci ha indicato alcune partite per le quali dice di avere ricevuto denaro per essere stato uno dei soggetti che partecipava a questa spartizione. L'associazione nasce nel 2007-2008, anche se questi soggetti si occupavano anche da prima di queste cose, sono autentici professionisti. Abbiamo acquisito intercettazioni dall'attività giudiziaria croata che ci hanno consentito di individuare una serie di partite di serie B in cui c'è stato l'intervento di queste persone di Singapore. I cosidetti zingari occupavano l'albergo dove si trovava la squadra ospite, prendevano contatti con i giocatori da corrompere, quindi veniva mandato un soggetto a vedere la partita e questo raccontava dell'andamento del match perchè le giocate avvenivano online".


IL RUOLO DI DONI - Doni con altri due indagati, Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e Nicola Santoni, ex preparatore atletico del "Ravenna calcio", sarebbe coinvolto nella "combine" di due partite dell'Atalanta del campionato di calcio di serie B della scorsa stagione. Sarebbero comunque "diverse" le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B, secondo quanto accertato dalla polizia nell'ambito dell'indagine sul calcioscommesse.  Si tratta di Cittadella-Mantova del 24 aprile 2010; Ancona-Grosseto del 30 aprile 2010; Brescia-Mantova del 2 aprile 2010; Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010; Empoli-Grosseto del 30 maggio 2010. Dalle indagini è poi emerso che ci sarebbero anche "numerose partite" alterate anche nel campionato 2010-2011. Sono almeno tre le partite disputate dall'Atalanta nello scorso campionato di serie B, che sarebbero state combinate grazie all'intervento dell'ex capitano Cristiano Doni e dei suoi complici, Benfenati e Santoni. Si tratta di Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011, Padova-Atalanta del 26 marzo 2011 e Ascoli-Atalanta del 12 marzo 2011.


Cristiano Doni è stato arrestato per "inquinamento delle prove". Avrebbe pagato la parcella dell'avvocato di Santoni in cambio del silenzio. E' la prova del tentativo inquinamento probatorio. Dalle indagini è emerso inoltre
che Doni, in occasione di partite combinate, si avvaleva di una scheda intestata a un romeno ritenuta 'sicura' da eventuali intercettazioni. Altra circostanza che dimostrerebbe il tentativo di inquinamento delle prove è il fatto che Doni con Santoni avrebbe ipotizzato di alterare i dati dell'Iphone di Santoni, sequestrato nell'estate scorsa nell'ambito dell'inchiesta, cambiando la password con un computer


ALTRI CALCIATORI - Oltre a Doni, sono finiti in carcere perchè coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia. I giocatori e gli ex, sostiene la procura di Cremona, sarebbero i referenti nel nostro paese dell'organizzazione, con il vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l'organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.


LE PARTITE DI SERIE A - Nella seconda tranche dell'inchiesta 'Last bet' sul calcioscommesse, "le partite in esame sono prevalentemente quelle dello scorso anno. Quelle più clamorose riguardano la Serie B, sulla Serie A invece abbiamo elementi importanti che ci indirizzano verso quattro gare dello scorso campionato di squadre poi retrocesse, ovvero Bari, Brescia e Sampdoria: le partite secondo le indagini sarebbero Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Napoli-Sampdoria, su cui sono in corso ulteriori accertamenti. Su queste partite alterate transitavano scommesse con somme di qualche milione di euro". Lo ha spiegato Marco Garofalo, capo Sco di Cremona, osservando: "Il meccanismo consiste in organizzazioni criminali internazionali con sede in Asia ed est Europa che agganciano individui italiani per alterare i risultati delle partite sulle quali avvengono scommesse con investimenti notevoli e vincite enormi. Siamo in una seconda fase dell'operazione, ma sicuramente le indagini andranno avanti".


"TENTATA COMBINE ANCHE PER COPPA ITALIA" -  C'è un "pentito" in questa inchiesta, un uomo di Singapore detenuto in Finlandia, che ha raccontato tutti i segreti del calcio scommesse internazionale.  "Noi ci occupiamo di ciò che ci riguarda da vicino, anche se ci sono partite di altri campionati come Argentina e Bolivia. Si è capito che quei signori che nell'indagine precedente venivano chiamati zingari, oggi gran parte identificati, costituivano il braccio destro di questi uomini di Singapore. E' stato possibile constatare la presenza di questi uomini in Italia nel mese di novembre e nel settembre c'è stato un tentativo di manipolazione di una partita di coppa Italia, Cesena-Gubbio del 30 novembre. Tutto è partito da li: erano stati offerti 200 mila euro da Zamperini a quattro giocatori per falsare il risultato. La scoperta della combine è avvenuta grazie alla testimonianza di un giocatore del Gubbio contattato che si sarebbe rivolto prima alla giustizia sportiva e che ha di fatto dato il via a questo nuovo filone di indagini. Indagini che portano fino a Singapore da dove l'organizzazione criminale gestiva i suoi affari".


PALAZZI GIA' AL LAVORO - Le indagini sportive sul calcioscomesse avranno un processo bis. Il procuratore federale Stefano Palazzi, secondo quanto si apprende, è infatti al lavoro sul nuovo capitolo dello scandalo che ha portato a 17 arresti, tra cui quello di Cristiano Doni: Palazzi quando chiuse l'inchiesta sul primo filone aveva aperto un fascicolo bis in attesa di ulteriori sviluppi e adesso ha chiesto al procuratore di Cremona Di Martino di poter avere copia degli atti utili ai fini dell'inchiesta sportiva. Quando aveva chiuso l'indagine la scorsa estate con i deferimenti relativi al primo filone dell'inchiesta di Cremona (ad agosto erano già state emesse le sentenze anche di secondo grado) Palazzi aveva aperto un fascicolo bis in vista di nuovi sviluppi previsti dallo stesso procuratore della repubblica si Cremona Di Martino. Proprio alla luce di questo nelle settimane scorse Palazzi ha chiesto e ottenuto alla Corte di Giustizia federale la proroga delle indagini sul calcioscommesse. Adesso si attendono i nuovi atti, appena la magistratura ordinaria lo riterrà possibile.

Treni, l’inferno dei pendolari. - di Elisabetta Reguitti



Tratte cancellate, bagni fatiscenti, carrozze senza riscaldamenti e biglietti aumentati del 12 per cento. Così Ferrovie tradisce lo Stato. Così i disagi dei passeggeri vengono messi nero su bianco da Legambiente che domani mattina, alla stazione Termini di Roma darà ufficialmente inizio alla campagna “Pendolaria” 2011.


Tra le peggiori c’è la Morengo-Bariano(Bergamo), una tratta in completo stato di abbandono, senza personale e neppure sala d’aspetto, dove è impossibile andare in bagno men che meno obliterare il biglietto. Ma non se la passano meglio, secondo “Pendolaria” – il rapporto di Legambiente che sarà presentato domani –, quelli che salgono sugli arrugginiti regionali che dalla stazione di Cervignano Aquileia Grado arrivano a Venezia. La domanda che si fanno ogni giorno 2. 829. 567 persone è: “Ma le Ferrovie dello Stato fanno ancora servizio pubblico?”.

Un quesito più che legittimo viste le condizioni in cui sono costretti a viaggiare i pendolari d’Italia. Quelli che scelgono (o sono obbligati a farlo) il treno per i loro spostamenti quotidiani. Quasi tre milioni di persone di cui 821. 719 abbonati; di fatto un esercito al quale Fs, riserva gli ultimi vagoni degli ultimi treni. Per la verità, a leggere gli annunci fatti dall’amministratore delegato diTrenitalia, ormai si viaggerebbe solo sulle Frecce azzurre, argento o rosse che siano e dunque i treni ad alta velocità sembrano essere gli unici che meritano attenzione.

Ma nel finto lusso della seconda classe delle Frecce non sale proprio tutta l’Italia. I contratti con le Regioni Basta prendere l’Ic Roma Termini-Venezia Mestre delle 10. 26. All’esterno spicca la scritta “restaurato” a cui fa seguito la data. All’interno tra carrozze fredde e sporche di posti a sedere liberi non ce ne sono poi tanti. Segno che non tutti possono permettersi 76 euro di Freccia argento che arriva due ore prima dell’Ic che di euro ne costa 45, 50. A proposito di costi e tagli: complessivamente le tariffe nel solo 2011 sono aumentate del 12 % e i tagli al servizio ferroviario hanno sfiorato quota 8 %. Ma le cose sono destinate a peggiorare visto che il totale dei contratti di servizio che Trenitalia ha stipulato con le Regioni (fino al 2014) è di 2 miliardi l’anno ma è molto probabile che le amministrazioni regionali non saranno in grado di rispettarli. Quindi? La cosa più semplice: ulteriori soppressioni di treni. La roulette degli orari In Liguria sono i pendolari genovesi che si dirigono verso Chiavari a subire le più drammatiche conseguenze dei tagli ai treni. Con il nuovo orario, tra l’altro, è stato soppresso un Eurostar City senza essere sostituito se non da un vecchio treno regionale che effettua tutte le fermate (per un tempo di percorrenza di 55 minuti) con un relativo orario di arrivo del tutto inutile alla maggior parte dei lavoratori.

Sul versante ligure di ponente la situazione non migliora; per i pendolari di Savona diretti nella Valbormida (in Piemonte) non esiste più la possibilità di usufruire di un regionale nelle ore mattutine per cui il servizio è stato prima sostituito da due bus e poi cancellato completamente. Ovviamente ai pendolari rimasti senza mezzo pubblico non viene rimborsato alcun tipo di abbonamento tra l’altro inutilizzabile perché non ci sono altri treni che permettono loro di arrivare in orario al lavoro. I bus sostitutivi Lombardia, Lazio, Campania, Piemonte, Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Puglia e Liguria si viaggia molto in treno (oltre il 91 % del dato nazionale) con oltre 2, 6 milioni di viaggiatori al giorno.

Eppure, ad esempio, in Toscana la linea Porrettana dal valore storico e architettonico, sarebbe molto utile per i pendolari diretti a Bologna come alternativa alle altre tratte percorse dai treni ad Alta velocità e a lunga percorrenza (e che transitano per Prato e Firenze), eppure attualmente sono stati sostituiti 12 treni con 24 autobus (2 per ogni treno) per risparmiare circa 750. 000 euro. Conseguenze? Un drastico crollo dell’utenza perché gli Appennini in bus non sono il massimo della comodità soprattutto in inverno. Le cose non sembrano andare meglio in Veneto dove dal 1 gennaio 2012 sparirà la biglietteria della stazione di Schio, mentre quella di Thiene subirà una notevole riduzione di orario, garantendo solo un servizio di poche ore. Per i cittadini del vicentino si tratta di ulteriori disagi che si sommano ai treni sovraffollati e non sufficienti a trasportare la quantità di persone che ogni giorno si dirige nelle principali città della regione.

Tutto messo nero su bianco da Legambiente che domani mattina, alla stazione Termini di Roma (lato via Marsala) darà ufficialmente inizio a “Pendolaria” 2011: un intero mese di appuntamenti, incontri e manifestazioni nelle stazioni italiane organizzati insieme ai circoli regionali che tra l’altro hanno raccolta dati e informazioni che fotografano la situazione terzomondista del servizio ferroviario italiano. Costretti alle auto “Si profila una stagione di tagli e, inevitabilmente, di stop agli investimenti nei nuovi treni per via delle incertezze – afferma Edoardo Zanchini vicepresidente di Legambiente –. Ben altra attenzione è stata riservata invece, come sempre, agli autotrasportatori e ai cantieri delle grandi opere”. Le indicazioni del governo parlano chiaro: la manovra recupera un miliardo di euro all’anno per l’autotrasporto per rimborsare l’accisa sui carburanti che sarà pagata da tutti gli automobilisti (compresi i pendolari che usano l’auto). Strabici di Tav Per le infrastrutture, il Cipe ha previsto 4, 8 miliardi di investimenti pubblici in grandi opere, come la Tav sulla linea Milano-Genova e Brescia-Treviglio, il Mose, il Tunnel del Brennero, la statale Jonica e altri interventi Anas.

L’unica infrastruttura urbana inserita nell’elenco è la metropolitana di Napoli. Intanto però in Campania (nella sola area di Napoli dove viaggiano 467 mila persone al giorno) vengono eliminate un terzo delle corse, chiuse 22 biglietterie, oltre all’ormai insostenibile affollamento delle banchine di attesa. Così i pendolari tornano a usare l’auto. Zanchini parla di strabismo nel premiare i cantieri delle grandi opere a scapito della mobilità urbana e pendolare che accomuna. “Di certo non c’è stata discontinuità tra i ministri Lunardi, Di Pietro, Matteoli e Passera. L’augurio è che, con una manovra che ci dovrebbe permettere di rimanere in Europa, impariamo dagli altri Paesi a investire nelle città e nella mobilità sostenibile, aiutando così anche le famiglie”. Uniti nella beffa Il disservizio pubblico di Fs ha delle punte di eccellenza. In Puglia (110 mila pendolari al giorno) ad esempio sulla Bari-Barletta, alle stazioni di Giovinazzo e S. Spirito, i controllori devono vietare la salita a nuovi passeggeri.

Nel profondo nord, in Trentino, dal Brennero alla Valsugana è critica la situazione del materiale rotabile utilizzato, ormai vecchio e in pessime condizioni, tanto da portare in alcuni casi alla cancellazione delle corse stesse mentre in Pie-monte spostarsi da Alba a Torino ha corse imposte e senza alternativa: partenza alle 6,55 e rientro da Torino alle 18,45. Marche e Emilia-Romagna sono accomunate dai tagli delle corse mentre la Sicilia, in attesa del fantomatico Ponte, può contare solo su 10 treni che la collegano al continente.


domenica 18 dicembre 2011

Case, affitti e bollette: ecco i rincari del 2012. - di Marco Ventimiglia



euro, calcolatrice


Che il portafoglio degli italiani sia destinato a restringersi ulteriormente, ormai lo hanno capito un po’ tutti. Ma adesso cominciano ad arrivare i conteggi più esatti relativi all’impatto della manovra, ed i dolori si fanno più avvertibili. Bollette, tasse sulla casa e costo degli affitti: i rincari non lasceranno scampo, tanto da generare subito un forte impatto psicologico che condizionerà l’approccio all’imminente Natale, con la prevista riduzione delle spese per i regali e dei viaggi turistici. 

AI LIVELLI MASSIMI EUROPEI 
Iniziamo dalle tariffe elettriche, oggetto di ben poco incoraggianti previsioni effettuate da Nomisma energia: dal primo gennaio sono attese ad una crescita del 4,8%, con un aumento di 0,8 centesimi al chilowattora. Un incremento che per una famiglia "tipo" (2.400 chilowattora consumati in un anno e 3 kw di potenza impegnata) si tradurranno in un aumento di 21,5 euro su base annua. Per il gas, invece, è atteso un aumento del 2,7%. Vale a dire 2,3 centesimi almetro cubo che, per la stessa famiglia tipo (1.400 metri cubi di metano consumati in un anno), comporteranno un aggravio di quasi 32 euro annui. Tirando le somme, l’ennesima stangata che in assenza di correttivi comporterà un aggravio famigliare superiore ai 53euro.

«A spingere i nuovi rincari - spiega l’esperto tariffario di Nomisma, Davide Tabarelli - giocano le quotazioni del greggio schizzate negli ultimi mesi ai record di 110 dollari al barile,mai maggiori costi legati alle fonti rinnovabili e ai prezzi di trasmissione. Dopo la stangata sui prezzi della benzina, che l’hanno spinta nei distributori italiani ai massimi d’Europa, arriva un’altra batosta con le tariffe di luce e gas, a conferma che l’Energia è il bene più tartassato per i consumatori finali».



Dalle bollette alla casa, la musica non cambia, anche se questa volta la rilevazione condotta dalla Cgia di Mestre si è soffermata sugli effetti per le attività imprenditoriali. Nel 2012 l’introduzione dell’Imu comporterà un aumento medio delle imposte a carico delle attività economiche pari a 1.159 euro. L’Imu, è bene ricordarlo, a partire dal 2012 graverà sulle prime case, assorbirà l’Ici e l’Irpef sui redditi fondiari delle seconde case e sostituirà l’Ici sugli immobili strumentali (vale a dire i negozi commerciali, i laboratori artigianali, gli uffici e i capannoni industriali). Alla luce di questo cambiamento legislativo, la Cgia ha dunque calcolato gli effetti della nuova tassazione per le imprese proprietarie degli immobili dove vengono svolte le attività imprenditoriali, il tutto ipotizzando un’aliquota del 7,6 per mille oltre che tenendo conto della rivalutazione delle rendite catastali. 

ANCHE GLI AFFITTI 

Ma l’applicazione dell’Imu rischia anche di far salire il costo degli affitti, che in fase di rinnovo dei contratti potrebbero passare da concordati a liberi con un aumento stimato tra il 20 e il 30%. Lo rileva uno studio del Dipartimento ambiente e territorio della Cgil. Per le seconde case, infatti, i Comuni potranno applicare una maggiorazione all’aliquota base e non c’è distinzione tra appartamento affittato a canone libero o concordato: la tassazione aumenta comunque. Per questo, secondo l’indagine, «è presumibile che in fase di rinnovo i contratti concordati (circa 600mila secondo le stime della Cgil) diventeranno liberi, senza limite di canone e con un aumento stimato tra il 20 e il30%». 

In questo modo per un alloggio medio di circa 80 mq in zona semicentrale a Milano, dove con un contratto concordato si riusciva a far applicare un canone di circa 950 euro, in fase di rinnovo, con il passaggio a un canone libero, la cifra salirebbe a circa 1.400 euro. A Roma, per la stessa tipologia di immobile, si potrà passare da 900 a 1.300 e a Napoli da 700 a mille.



http://www.unita.it/economia/case-affitti-e-bollette-ecco-i-rincari-del-2012-1.363726