Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 15 aprile 2012
Chiacchiere e distintivo. - Bruno Tinti
Le cose stanno andando molto male: spread, Borse, speculazione impietosa. Siamo di nuovo nel guano. Quindi stanno andando molto bene. Perché tra qualche mese si deve votare e la fauna incapace e disonesta che ha portato l’Italia a questo punto scalpita per recuperare poltrone e soldi. Ma… incapace e disonesta, ho detto; e anche incolta e stupida. Però, in quanto fauna, condivide con gli animali un istinto primario: quello di sopravvivenza.
E, proprio per questo, le strategie immaginate dai pochi che capiscono quello che dicono (e dai pochissimi che lo capiscono molto bene) verranno accolte dai più, che si accontenteranno di essere eletti, sedere su poltrone dorate, prendersi un sacco di soldi e chiacchierare a vanvera senza disturbare il manovratore. Credo sia ovvio perché dico questo. Chi, tra quelli che il 16 novembre 2011 sono stati scopati via, oserebbe prendere il posto di Monti, Passera, Fornero etc? Chi accetterebbe di giocarsi una fruttuosa “carriera” politica, costruita sull’opportunismo, l’incompetenza, gli inciuci, i voti di scambio, assumendosi la responsabilità di negoziare con Sarkozy, Merkel, Obama e Cameron? Attenzione, senza avere alcuna idea di ciò di cui si discute e delle politiche economiche, sociali, fiscali su cui i loro interlocutori (e che interlocutori) sono tanto divisi. Il loro istinto animale gli fa essere molto chiaro che un sorriso di scherno rivolto a chiunque di loro nel corso di un summit internazionale trasmesso in mondovisione segnerebbe (fortunatamente per il paese, ma assai sfortunatamente per loro) la fine della pacchia criminale e impunita in cui hanno vissuto per decenni.
Sicché io sono convinto che i politici di professione sono, come diceva Robert De Niro ne “Gli Intoccabili” di Brian De Palma, solo chiacchiere e distintivo. Faranno tanta scena ma nessuno farà cadere il governo; e soprattutto, se i “tecnici” avranno voglia di candidarsi nel 2013 (eh, ci va uno stomaco…), e se almeno una parte dei cittadini li voterà, potremo avere un nuovo governo di persone perbene senza le sceneggiate di Scilipoti e della sua fascia nera al braccio.
Tutto questo, a mio parere, significa che il governo deve avere più coraggio e smetterla di correre dietro a presunti veti incrociati. Tanto, come dicevo, sono chiacchiere. L’asta delle frequenze, la riforma della giustizia, i tagli alla politica (finanziamenti ai partiti, stipendi ai politici, abolizione di Province, accorpamento di Comuni) sono tutte cose che il governo Monti può fare benissimo; tanto lo sanno tutti che quando spiumi un pollo questo strilla. Ma poi lo spiumi lo stesso.
Alla fine voglio chiarire una cosa importante. Io non credo che il governo Monti abbia fatto tutto bene; e i miei recenti articoli si occupano proprio delle cose mal fatte. Ma fate attenzione: qui sulla terra viviamo; e il migliore dei mondi possibili è tutto ciò a cui possiamo aspirare. Non credo che qualcuno possa seriamente contestare che B & C (e anche il resto della cosca) ha fatto del suo meglio per farci vivere nel peggiore di questi mondi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/13/chiacchiere-e-distintivo-2/204085/#.T4r2b37iADE.facebook
Sperpero che grida vendetta. - Antonio Padellaro.
L’incredibile ammissione fatta dal tesoriere del Pd Misiani alla nostra Wanda Marra (“Non abbiamo un euro in cassa”) cade in una giornata drammatica per l’economia italiana con la Borsa a picco, con lo spread sempre più in alto, con la protesta a Roma di migliaia di “esodati”, piccola rappresentanza di quanti rimasti senza lavoro e senza pensione si sentono a ragione truffati dallo Stato. Un venerdì nero segnato da altri suicidi a catena di imprenditori e manager travolti dalla crisi: 19 dall’inizio dell’anno, qualcosa di mai visto nel nostro Paese. E che dire delle parole scagliate dal presidente Napolitano contro gli evasori “indegni della parola Italia”, rivelatrici dell’allarme nelle più alte istituzioni?
Ebbene, mentre il sistema dei partiti affonda tra ruberie e malversazioni, mentre nelle tasche di cassieri ladri e dei loro leader complici spariscono palate di euro serviti a finanziare i più svariati lussi privati e pubblici, mentre l’imbarazzante casta dei politici guidata dall’impagabile trio Alfano, Bersani Casini finge di autoemendarsi con una ridicola legge che non rinuncia a un centesimo e che farà la fine di altre riforme immaginarie (come quella che da almeno vent’anni si propone di tagliare il numero dei parlamentari), mentre il dramma si tinge di farsa, apprendiamo dalla fonte più diretta che nelle casse del maggiore partito italiano non c’è più traccia dei 200 milioni di euro percepiti dal 2008 come “rimborsi” delle elezioni politiche, europee e regionali. Spariti. Dissolti. Svaniti. “Usati per pagare l’attività politica, il personale”, sostiene Misiani, sicuramente uomo d’onore, ma che va creduto sulla parola perché su queste spesucce esistono rendiconti certificati, ma quanto esaurienti?
Presunte pezze d’appoggio hanno consentito ai vari Lusi e Belsito di fare la bella vita con i soldi nostri finché l’orgia non è stata interrotta dall’arrivo dei carabinieri. Apprendiamo così che, malgrado l’alluvione di quattrini, quasi tutti i partiti sono rimasti a secco e che senza la rata di luglio quasi tutti rischiano di fallire. Alla buon’ora, vien voglia di dire davanti a questo sperpero infinito. Che, sbattuto in faccia a un paese in ginocchio, grida vendetta.
Il Fatto Quotidiano, 14 aprile 2012
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sabato 14 aprile 2012
Malore in campo, muore Morosini si fermano tutti i campionati.
Il 26enne centrocampista del Livorno è deceduto all'ospedale di Pescara in seguito ad un arresto cardiaco. Si era sentito intorno alla mezz'ora del primo tempo della sfida con gli abruzzesi. Inutili i tentativi di rianimarlo. La Figc ordina la sospensione di tutti i tornei in segno di lutto.
PESCARA - Poteva essere un sabato bellissimo (il suo Livorno stava vincendo a Pescara), si è trasformato improvvisamente in una tragedia. Un malore in campo è stato fatale a Piermario Morosini, calciatore non ancora 26enne. Ecco la sequenza di un pomeriggio che rimarrà, purtroppo, impresso a lungo nelle menti.
MOROSINI CROLLA A TERRA IN CAMPO - Un'azione offensiva del Pescara, la corsa lontano dal pallone, e poi improvviso il crollo a terra sul vertice della propria area: è la terribile scena a cui si è assistito al 31' del 1° tempo allo stadio Adriatico. Il centrocampista del Livorno è caduto in avanti, faccia a terra, apparentemente in preda a convulsioni, e immediatamente le due panchine e il guardalinee hanno attirato l'attenzione dell'arbitro Baratta che ha fermato il gioco. Morosini è stato soccorso dai sanitari presenti che gli hanno praticato un massaggio cardiaco, usando anche un defibrillatore. Poi il giocatore è stato portato in ambulanza all'Ospedale Civile Santo Spirito di Pescara, mentre i compagni erano in lacrime, rientrando nel tunnel degli spogliatoi con le mani fra i capelli.
FOTOSEQUENZA: il crollo improvviso in mezzo al campo (VIDEO)
AUDIO: auto vigili intralciava i soccorsi / LE IMMAGINI
VIDEO: urla e pianti dei compagni di squadra in ospedale
VIDEO: disperazione in ospedale
FOTO: la notizia sui siti del mondo
PARTITA SOSPESA, MALORE DI UN TIFOSO - Quindi è stata definitivamente sospesa Pescara-Livorno, la partita di serie B fermata alla mezzora per l'improvviso malore di Morosini, crollato in campo quando il pallone era lontano. Mentre il centrocampista veniva soccorso con un defibrillatore e i suoi compagni scoppiavano in lacrime, il pubblico ha cominciato a chiedere a gran voce di sospendere la partita. Sugli spalti un tifoso ha avuto un malore, ed è stato soccorso. Le due squadre sono tornate negli spogliatoi, unico a rimanere in campo Zeman.
AMBULANZA RITARDATA DA VETTURA DAVANTI INGRESSO - Morosini è stato portato nella sala del Pronto Soccorso dell'ospedale civile di Pescara, insieme al giocatore e ai sanitari c'era anche il medico sociale del Livorno, Porcellini. Secondo una prima diagnosi il giocatore sarebbe stato colpito da una crisi cardiaca con successivo arresto cardiocircolatorio.
Quando è stato sollevato in barella dentro l'ambulanza, sul campo dello stadio del Pescara, il calciatore era cosciente. "Mi ha guardato negli occhi quando è entrato nella vettura - ha raccontato a Sky l'ad del Pescara, Danilo Iannascoli - Stiamo vivendo un dramma. L'ambulanza in ritardo? Non so, ma so che l'ingresso in campo era ostruito da una vettura. Morosini è caduto, ha provato a rialzarsi ma è ricaduto. Il nostro massaggiatore si è reso conto del dramma".
TENTATIVI DI RIANIMAZIONE IN OSPEDALE - I medici del pronto soccorso dell'ospedale Civile di Pescara hanno effettuato le procedure di rianimazione su Piermario Morosini, arrivato in condizioni gravissime. Al giocatore sono state praticate manovre di ventilazione e rianimazione, poi è stato intubato. A soccorrerlo per primo allo stadio, dove stava seguendo la partita, scendendo dagli spalti e raggiungendo il campo, è stato Leonardo Paloscia, primario di Emodinamica all'ospedale di Pescara, che lo ha assistito fino all'arrivo al pronto soccorso.
LE URLA E I PIANTI DEI COMPAGNI - Urla e pianti a dirotto dei compagni dall'interno del pronto soccorso dove il giocatore del Livorno era arrivato in arresto cardiaco preannunciavano la tragica notizia. I calciatori toscani sono arrivati all'ospedale, e al loro ingresso sono esplosi in lacrime.
L'ANNUNCIO DEL PRIMARIO: "MOROSINI E' MORTO" - A dare ufficialmente la notizia dell'avvenuto decesso del calciatore del Livorno è stato il primario di cardiologia dell'Ospedale Santo Spirito di Pescara, Leonardo Paloscia. "Morosini non ha mai ripreso un battito", ha detto il medico raccontando gli ultimi momenti di vita del giocatore del Livorno -. Da quando sono arrivato io non ha mai dato un cenno di ripresa né di respiro e né di battito. Quando sono arrivato io era tutto fermo. La causa? Non si può dire, penso che tutto sarà rinviato all'esame autoptico. Ritardi? Se si intendono 30 secondi non è quello, il medico del Livorno ha effettuato subito il massaggio cardiaco".
AVEVA PERSO I GENITORI E UN FRATELLO - Nato a Bergamo il 5 luglio 1986, Piermario Morosini era cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta, con cui aveva perso nel 2005 la finale del Campionato Primavera contro la Roma. Subito dopo, Morosini, già colpito dal destino essendo rimasto orfano quando non era nemmeno maggiorenne (la mamma Camilla è scomparsa nel 2001, il padre Aldo nel 2003, aveva perso un fratello, viene prelevato dall'Udinese in comproprietà. Nei friulani si divide tra Primavera e prima squadra, colleziona 5 presenze in A (debutta in una partita contro l'Inter) e anche una in Coppa Uefa ma nella stagione 2006-07 viene mandato a farsi le ossa in B, col Bologna.
AGLI EUROPEI UNDER 21 2009, POI TANTI CLUB IN B - L'anno dopo, riscattato dall'Udinese, viene mandato al Vicenza, dove resta fino al 2009. E con i biancorossi si guadagna un posto nell'Under 21 che va a giocare gli Europei in Svezia, prima di proseguire il suo girovagare che lo porta a Reggio Calabria, Padova e ancora Vicenza. La scorsa estate il ritorno a Udine, prima del prestito al Livorno fino al prossimo giugno per rilanciarsi. Morosini era entrato nel giro delle Nazionali azzurre nel 2001 con le prime apparizioni nell'Under 17. Nel biennio 2007-2009 aveva collezionato 18 presenze con l'Under 21 partecipando all'Europeo di categoria.
FIGC: STOP A CAMPIONATI PER MORTE MOROSINI - La Figc ha disposto la sospensione della giornata di tutti i campionati di calcio in programma in questo fine settimana e lunedì. Lo ha annunciato il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini, in segno di lutto per la scomparsa di Morosini. Successivamente verrà indicata la data per il recupero della giornata.
Inizialmente la Federazione aveva deciso un minuto di silenzio prima di tutte le partite in programma questo fine settimana, dalla A alle serie minori.
CONI: MINUTO DI SILENZIO PER TUTTO LO SPORT - Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia da questo momento e per tutto il weekend, in memoria di Piermario Morosini.
MOROSINI CROLLA A TERRA IN CAMPO - Un'azione offensiva del Pescara, la corsa lontano dal pallone, e poi improvviso il crollo a terra sul vertice della propria area: è la terribile scena a cui si è assistito al 31' del 1° tempo allo stadio Adriatico. Il centrocampista del Livorno è caduto in avanti, faccia a terra, apparentemente in preda a convulsioni, e immediatamente le due panchine e il guardalinee hanno attirato l'attenzione dell'arbitro Baratta che ha fermato il gioco. Morosini è stato soccorso dai sanitari presenti che gli hanno praticato un massaggio cardiaco, usando anche un defibrillatore. Poi il giocatore è stato portato in ambulanza all'Ospedale Civile Santo Spirito di Pescara, mentre i compagni erano in lacrime, rientrando nel tunnel degli spogliatoi con le mani fra i capelli.
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FOTO: la notizia sui siti del mondo
PARTITA SOSPESA, MALORE DI UN TIFOSO - Quindi è stata definitivamente sospesa Pescara-Livorno, la partita di serie B fermata alla mezzora per l'improvviso malore di Morosini, crollato in campo quando il pallone era lontano. Mentre il centrocampista veniva soccorso con un defibrillatore e i suoi compagni scoppiavano in lacrime, il pubblico ha cominciato a chiedere a gran voce di sospendere la partita. Sugli spalti un tifoso ha avuto un malore, ed è stato soccorso. Le due squadre sono tornate negli spogliatoi, unico a rimanere in campo Zeman.
AMBULANZA RITARDATA DA VETTURA DAVANTI INGRESSO - Morosini è stato portato nella sala del Pronto Soccorso dell'ospedale civile di Pescara, insieme al giocatore e ai sanitari c'era anche il medico sociale del Livorno, Porcellini. Secondo una prima diagnosi il giocatore sarebbe stato colpito da una crisi cardiaca con successivo arresto cardiocircolatorio.
Quando è stato sollevato in barella dentro l'ambulanza, sul campo dello stadio del Pescara, il calciatore era cosciente. "Mi ha guardato negli occhi quando è entrato nella vettura - ha raccontato a Sky l'ad del Pescara, Danilo Iannascoli - Stiamo vivendo un dramma. L'ambulanza in ritardo? Non so, ma so che l'ingresso in campo era ostruito da una vettura. Morosini è caduto, ha provato a rialzarsi ma è ricaduto. Il nostro massaggiatore si è reso conto del dramma".
TENTATIVI DI RIANIMAZIONE IN OSPEDALE - I medici del pronto soccorso dell'ospedale Civile di Pescara hanno effettuato le procedure di rianimazione su Piermario Morosini, arrivato in condizioni gravissime. Al giocatore sono state praticate manovre di ventilazione e rianimazione, poi è stato intubato. A soccorrerlo per primo allo stadio, dove stava seguendo la partita, scendendo dagli spalti e raggiungendo il campo, è stato Leonardo Paloscia, primario di Emodinamica all'ospedale di Pescara, che lo ha assistito fino all'arrivo al pronto soccorso.
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L'ANNUNCIO DEL PRIMARIO: "MOROSINI E' MORTO" - A dare ufficialmente la notizia dell'avvenuto decesso del calciatore del Livorno è stato il primario di cardiologia dell'Ospedale Santo Spirito di Pescara, Leonardo Paloscia. "Morosini non ha mai ripreso un battito", ha detto il medico raccontando gli ultimi momenti di vita del giocatore del Livorno -. Da quando sono arrivato io non ha mai dato un cenno di ripresa né di respiro e né di battito. Quando sono arrivato io era tutto fermo. La causa? Non si può dire, penso che tutto sarà rinviato all'esame autoptico. Ritardi? Se si intendono 30 secondi non è quello, il medico del Livorno ha effettuato subito il massaggio cardiaco".
AVEVA PERSO I GENITORI E UN FRATELLO - Nato a Bergamo il 5 luglio 1986, Piermario Morosini era cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta, con cui aveva perso nel 2005 la finale del Campionato Primavera contro la Roma. Subito dopo, Morosini, già colpito dal destino essendo rimasto orfano quando non era nemmeno maggiorenne (la mamma Camilla è scomparsa nel 2001, il padre Aldo nel 2003, aveva perso un fratello, viene prelevato dall'Udinese in comproprietà. Nei friulani si divide tra Primavera e prima squadra, colleziona 5 presenze in A (debutta in una partita contro l'Inter) e anche una in Coppa Uefa ma nella stagione 2006-07 viene mandato a farsi le ossa in B, col Bologna.
AGLI EUROPEI UNDER 21 2009, POI TANTI CLUB IN B - L'anno dopo, riscattato dall'Udinese, viene mandato al Vicenza, dove resta fino al 2009. E con i biancorossi si guadagna un posto nell'Under 21 che va a giocare gli Europei in Svezia, prima di proseguire il suo girovagare che lo porta a Reggio Calabria, Padova e ancora Vicenza. La scorsa estate il ritorno a Udine, prima del prestito al Livorno fino al prossimo giugno per rilanciarsi. Morosini era entrato nel giro delle Nazionali azzurre nel 2001 con le prime apparizioni nell'Under 17. Nel biennio 2007-2009 aveva collezionato 18 presenze con l'Under 21 partecipando all'Europeo di categoria.
FIGC: STOP A CAMPIONATI PER MORTE MOROSINI - La Figc ha disposto la sospensione della giornata di tutti i campionati di calcio in programma in questo fine settimana e lunedì. Lo ha annunciato il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini, in segno di lutto per la scomparsa di Morosini. Successivamente verrà indicata la data per il recupero della giornata.
Inizialmente la Federazione aveva deciso un minuto di silenzio prima di tutte le partite in programma questo fine settimana, dalla A alle serie minori.
CONI: MINUTO DI SILENZIO PER TUTTO LO SPORT - Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia da questo momento e per tutto il weekend, in memoria di Piermario Morosini.
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