lunedì 4 giugno 2012

Garavini (Pd): “Troppi amici dei re delle slot in Parlamento: ora basta”. - Ferruccio Sansa.

slot machine interna nuova
La deputata democratica, dopo la denuncia del Fatto sul maxisconto fiscale dello Stato ai concessionari, ha attaccato le connivenze tra politica e personalità del settore giochi e sottolineato i danni devastanti per la società.

“Il Partito Democratico farà di tutto per evitare che i concessionari delle slot ottengano 285 milioni dallo Stato. Mi impegno personalmente e come partito”. Laura Garavini, capogruppo Pd nella Commissione Antimafia, promette battaglia. Non è l’unica. Anche Elio Lanutti, senatore Idv e presidente Adusbef attacca: “E’ una vergogna e correggeremo quelle norme”. Potrebbe nascere un caso politico nella maggioranza, con il centrodestra da sempre schierato a difesa dei concessionari e recentemente già autore di un emendamento “clamoroso” a favore dei padroni delle slot. Emendamento, peraltro, sposato dal governo Monti.
Onorevole Garavini, non ci sono soldi per i terremotati dell’Emilia e invece per i signori delle slot lo Stato ne trova. Possibile?E’ una norma priva di senso. Contraddittoria. Si prevede che in caso di aumento dei guadagni diminuisca la tassazione. Dovrebbe essere il contrario: più introiti, più prelievo. Ma adesso pretenderemo chiarezza dal Governo. Quei soldi devono restare allo Stato. E devono essere utilizzati altrimenti, magari proprio per aiutare i terremotati che di certo hanno più bisogno delle concessionarie delle slot.
Facile a dirsi. Ma a quanto pare i signori delle slot hanno ancora tanti amici in Parlamento…Purtroppo è così. Mesi fa avevamo proposto una norma che prevedeva il divieto di partecipazione alle gare per il rilascio, il rinnovo e il mantenimento delle concessioni a condannati, imputati o indagati. Il divieto era allargato a chi aveva coniugi, parenti o affini entro il terzo grado indagati o condannati.
Com’è finita?Il centrodestra ha presentato un emendamento che di fatto riduceva drasticamente i limiti e facilitava alle famiglie di indagati e pregiudicati l’ottenimento della concessione.
E il governo Monti come si è comportato?Purtroppo il governo ha dato un parere favorevole che a noi è parso quantomeno infelice. Non so se sia stata un’incredibile leggerezza o una disattenzione. Grazie al via libera del governo alla Camera e al Senato è passata una norma che di fatto spalanca la strada a società concessionarie che hanno legami con persone condannate o indagate. Un emendamento che sembra un chiaro favore a una nota famiglia cui è riconducibile una delle principali società che operano sul mercato.
C’è poi la mega-penale da 2,5 miliardi che per la Corte dei Conti i concessionari dovrebbero pagare allo Stato…E pensare che in origine dovevano essere 90 miliardi…
C’è chi propone di ricorrere al meccanismo della compensazione dei debiti e dei crediti tra Stato e concessionarie. E’ d’accordo?Non scherziamo. Deve essere il contrario: le concessionarie devono pagare i miliardi di penale. E non devono avere i 285 milioni di cui avete parlato voi.
Ma uno Stato ‘biscazziere’, con tanti politici amici dei concessionari, saprà essere così severo?Già, il problema è che lo Stato incassa soldi dalle scommesse. Ma nessuno si rende conto che i danni che derivano dalla diffusione delle slot sono molto maggiori.
Quali danni?Danni devastanti. Le macchinette ormai hanno una diffusione capillare, sono alla portata di tanti soggetti indifesi, come giovani e anziani. C’è chi perde tutti i risparmi. E c’è il rischio della dipendenza, la ludopatia, che è una vera e propria malattia.
Secondo i pm antimafia ogni macchinetta rende fino a 15mila euro al giorno alla criminalità…Decine di inchieste hanno dimostrato le infiltrazioni delle mafie in questo mondo. La criminalità guadagna con il riciclaggio, l’evasione fiscale e perfino l’estorsione a danno degli esercenti.
Rimedi?Il Pd ha presentato molte proposte. Primo, il divieto assoluto di sponsorizzazione dei giochi. Poi il riconoscimento della ludopatia come malattia. Ancora: la tassazione delle vincite. Infine sanzioni molto più pesanti e soprattutto l’obbligo per chi gioca di utilizzare la tessera sanitaria o il codice fiscale. Così si impedisce ai minori di finire nel gorgo delle slot.
Ce la farete?Ce la mettiamo tutta. Ma i concessionari, è vero, hanno ancora molti amici anche in Parlamento.
Ti potrebbero interessare anche

Al mare con l'auto di servizio Arrestato dirigente Forestale.










Maggio 



3 giugno 2012 - 

Arrestato il dirigente dell’azienda forestale di Trapani Antonino Maggio. Il funzionario è stato fermato in flagranza di reato questo pomeriggio perchè con l’auto di servizio era andato prima al mare con moglie e figli e poi al ristorante.
Ad eseguire l’arresto gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria della stessa forestale sia di Palermo e di Trapani che da alcune settimane seguivano gli spostamenti del dirigente. Il funzionario che da un anno e mezzo ricopriva la carica aveva trascorso la mattinata al mare ad Alcamo Marina e poi sembre a bordo della Fiat Brava della Forestale si era recato al ristorante a Castellammare del Golfo. Gli agenti della forestale all’interno della vettura hanno trovato sedie a sdraio, teli mare e ombrelloni.

Lei non sa chi sono io....




https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3289387709944&set=a.1785224306799.2093126.1125261052&type=1&theater

La banca secondo Ficarra&Picone.

domenica 3 giugno 2012

5 Euro di commissione bancaria per bonifici solidarieta’ terremoto.



C’è rimasto male il dottor Francesco Baldisserotto. Non più giovanissimo ma sempre in gamba, si è fatto ieri una bella camminata per andare a versare la sua donazione per il terremoto dell’Emilia sul conto Mediafriends- Intesa San Paolo.
Per farlo aveva scelto una banca di cui non è nemmeno correntista, la banca più vicina, tre chilometri da casa sua: la Cassa di Risparmio del Veneto in via Romea, 90 a Legnaro. Non gli abbiamo chiesto la cifra che avrebbe voluto versare, poco o tanto non importa. Importa invece che lui abbia rinunciato a versare la donazione. O, meglio, che sia stato costretto a rinunciare alla donazione dopo essersi sentito chiedere dall’impiegato allo sportello una commissione bancaria di cinque-euro-cinque per il bonifico.
(…) Le banche, specie se non sono la banca di riferimento, cioè se non si tratta della banca in cui il donatore ha un conto corrente, non fanno alcuna distinzione e applicano alla lettera i loro balzelli e le loro commissioni di bonifico.
In altre parole non interessa affatto alla banca che sulla causale del bonifico ci sia scritto: terremotati o una qualsiasi altra parola che evochi generosità e solidarietà. Provate dunque a immaginare in queste ore quante persone, migliaia di persone si stanno prodigando a versare piccoli o grandi gruzzoli, e vengono puntualmente tartassate arricchendo le banche dove si recano a fare il loro bravo bonifico.
(…)  Davvero – abbiamo chiesto a tre funzionari di tre banche differenti – sarebbe così difficile togliere l’odiosa commissione sui versamenti di beneficenza? «Ci vorrebbe una disposizione ufficiale, una normativa ben precisa per uniformare il comportamento di tutte le banche in questo tipo di situazioni: commissione zero o infinitesimali per donazioni di qualsiasi importo», è stata la risposta univoca.
Potrebbe pensarci l’Abi,suggeriamo timidamente noi. Quella stessa Abi tanto solerte a prendere provvedimenti come quello di dar «mandato al Comitato di presidenza e al direttore generale affinché vengano al più presto messi in atto interventi finanziari a sostegno delle famiglie e delle imprese così duramente provate dal terremoto di questi giorni, grazie al coinvolgimento delle banche che operano nei territori colpiti dal sisma».
Generosità disinteressata ovviamente, confermata dal fatto che già venerdì scorso, dopo il primo terribile sisma, funzionari dell’Abi avevano incontrato a Bologna il presidente della Regione, Vasco Errani per confermargli che le banche «hanno già messo a disposizione un plafond di 800 milioni per finanziamenti a condizioni di favore, alla quale si aggiunge un moratoria delle rate dei mutui».

Quartucciu.



Oggi a Quartucciu.

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10150852977751545&set=a.371637426544.160262.56369076544&type=1&theater

Crozza.



https://www.facebook.com/photo.php?fbid=425155064165290&set=a.289286624418802.89824.289285727752225&type=1&theater