(AGI) - Roma, 15 lug. - Per ridurre il debito pubblico, "la strada praticabile e' quella di garantire, con un programma pluriennale, vendite di beni pubblici per 15-20 miliardi di euro l'anno pari all'1% del Pil". Lo propone il neoministro dell'Economia, Vittorio Grilli in un'intervista al Correre della Sera. Secondo Grilli in tal modo sarebbe possibile ridurre il debito di venti punti in 5 anni.
Il ministro critica Moody's e le agenzie di rating: "Davano la tripla A ad autentici pericoli pubblici" ricorda. "Si sono mosse sempre in ritardo finendo per ampliare gli effetti dei fenomeni, invece di anticiparli" ha detto ancora Grilli, "e il dialogo si e' interrotto. Oggi ci avvertono quando ormai tutto e' deciso, non accettano spiegazioni".
Grilli e' comunque ottimista sul collocamento dei nostri titoli, anche se riconosce che: "ancora non vengono riconosciuti i nostri sforzi. Dalla lotta all'evasione otterremo piu' dei 10 miliardi previsti". Il ministro confida di evitare l'aumento dell'Iva anche nel 2013. "Il rialzo al 23% era gia' previsto per legge". E' stato solo rinviato al luglio 2013. "E cercheremo di creare le condizioni perche' non aumenti del tutto".
"La spendig review - aggiunge - consente risparmi al di la' delle cifre di cui si parla in questi giorni. Si possono ancora ridurre le agevolazioni fiscali e assistenziali, intervenire sui trasferimenti alle imprese, le ipotesi sono tante". Le imposte sul lavoro scenderanno? "Io me lo auguro e la lotta all'evasione fiscale dovrebbe creare le condizioni per renderlo possibile". Sull'andamento dell'economia, Grilli prevede per quest'anno una caduta del Pil di "un po' meno del 2%". E sulla Cassa Depositi e Prestiti assicura che non sara' una nuova Iri.