sabato 1 settembre 2012

Arrestato vescovo anti gay: guidava ubriaco.



Monsignor Salvatore Cordileone, prossimo arcivescovo di San Francisco noto per le sue battaglie contro i gay, è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza.

La Polizia di san Diego, California, informa che sabato alle 12,30 ha tratto in arresto per guida in stato di ebbrezza, (Dui: Driving under the influence) monsignor Salvatore Cordileone, il prossimo arcivescovo di San Francisco (Usa).
Noto per le sue posizioni conservatrici e per la sua contrarietà alle unioni omosessuali, la sua nomina nella città capitale dei gay aveva creato molti malumori non solo nella comunità Lgbt, ma anche tra i cattolici che in varie occasioni avevano preso parte ai gay pride.
Nominato da papa Benedetto XVI, del quale viene considerato un fedelissimo, avrebbe dovuto insediarsi con tutti gli onori il prossimo 4 ottobre, giornata dedicata a san Francesco, sostituendo l'arcivescovo George Niederauer, che andrà in pensione, e prendere il suo posto nella diocesi di San Francisco, San Mateo e della contea Marin. 

Cordileone, 56 anni è un nativo di San Diego ed è attualmente vescovo di Oakland; è noto per essere stato un attivo sostenitore della Proposition 8 del 2008, referendum che venne approvato a maggioranza dagli elettori della California per mettere fuori legge il matrimonio omosessuale. La Suprema Corte degli stati Uniti dovrebbe decidere in ottobre se intende convalidare i risultati del referendum, che nel 2010 fu dichiarato incostituzionale da un giudice inferiore. 
Prima di Oakland aveva retto la diocesi di San Diego, travolta dallo scandalo pedofilia per le cause intentate da oltre 150 presunte vittime di abusi sessuali da parte di circa 26 appartenenti al clero. Ma nel 2007 il vescovo, che aveva respinto ogni accusa, evitò la bancarotta nascondendo e minimizzando il valore dei beni prima che la procedura fallimentare iniziasse.
Secondo David Clohessy, direttore dell'organizzazione Snap, la rete dei sopravvissuti agli abusi dei sacerdoti, Cordileone si è sempre rifiutato di fornire un elenco dei nomi dei sacerdoti coinvolti in abusi sessuali. 


http://cronachelaiche.globalist.it/Detail_News_Display?ID=33090&typeb=0

teniamoli d'occhio sti ragazzini moderni che son tremendiiiiiiiiiiiiiiiii


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Grillo a Piazzapulita: “Non vi parlo, non siete il mio media”.



Intenzionato a non parlare con i giornalisti presenti ieri alla festa dei Cinque stelle di Brescia, Beppe Grillo taglia corto: “Non siete i miei media”, si limita a dire all’inviato di Piazzapulita Gaetano Pecoraro. Il giornalista del programma di Corrado Formigli obietta che selezionare i media ai quali rispondere non è propriamente un comportamento democratico. “Invece io il mio media me lo scelgo”, continua il leader del Movimento cinque stelle, “ho il mio blog e quello che dovremo dire lo scriveremo online”. E ribadisce: “Non voglio passare attraverso i vostri media”, secondo una strategia che non accenna a ripensamenti. Grillo ha invece parlato alle persone, qualche centinaio, presenti alla festa bresciana. “Se andremo in Parlamento”, ha promesso, “ci batteremo perché l’Europa sia una scelta, espressa dalla gente con un referendum”. Grillo ha ricordato che a Parma la procura ha appena bloccato e sequestrato l’inceneritore: “Gli abbiamo rotto il giochino”. E poi ancora debito: “Lo hanno fatto dei criminali”, ha spiegato, “il presidente dell’Ecuador si rifiuta di pagarlo, ma il Sud America sta facendo quadrato intorno al paese, contro le pressioni del Fondo Monetario internazionale. Ma queste”, aggiunge, “sono cose che da noi non fanno notizia”.
di Franz Baraggino

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/09/01/grillo-piazzapulita-siete-media/204172/

Senza commento.



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Lui può, noi non può...



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D'ALEMA (PD): ASSE CON SEL E UDC. DOPO LE ELEZIONI GOVERNEREMO INSIEME.



"Le alleanze si facciano dopo il voto", nessuna riedizione della grande coalizione che "sarebbe una prospettiva di ingessamento che indebolirebbe le istituzioni" e il Pd che "sarà il pilastro del nuovo governo" dirà subito che "vogliamo governare con Sel e Udc" ma "si torni a votare per i partiti". Massimo D'Alema oggi in una intervista al 'Messaggero' ribadisce la linea del polo della speranza. No alla grande coalizione con Berlusconi, "per noi una collaborazione con Berlusconi è esclusa e non è auspicabile. Il Paese deve essere governato". La politica deve evitare il rischio di "restare stretta nella morsa tra tecnocrazia e populismo dice D'alema che si scaglia contro la tecnocrazia europea. Le decisioni reali sono demandate a livello europeo - dice D'Alema - e lì vengono prese senza effettivo controllo democratico, con una deriva tecnocratica sempre più accentuata. La politica invece si svolge a livello nazionale ma quando la facoltà di prendere decisioni reali è inibita si scivola verso il populismo". 

http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2012/8/8/25273-dalema-pd-asse-con-sel-e-udc-dopo-le-elezioni-governeremo/

A questo punto ci sarebbe da chiedersi che differenza c'è tra il partito di Berlusconi e quello di D'Alema.
Entrambi sono da sempre i capi carismatici dei due partiti che dovrebbero rappresentare la destra e la sinistra, entrambi sono adusi ad allearsi con chiunque - anche con chi non ha le stesse ideologie politiche - possa loro garantire stabilità al governo, entrambi non hanno a cuore il governo democratico del paese, ma il loro profitto ed interesse personale. 
Cui prodest dargli fiducia?

Uccide stambecco con licenza scaduta, denunciato presidente parco dello Stelvio.


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Il presidente della Provincia autonoma Luis Durnwalder lo aveva autorizzato ad abbattere uno stambecco, ma Ferruccio Tommasi aveva la licenza scaduta da anni. Ecco perché per lui è scattata la denuncia. La difesa: "Non sono stato io a sparare, ma un amico che però è morto durante una battuta".
Porto abusivo d’armi per una battuta di cacciaautorizzata. Non è la storia di un ordinario cittadino, ma del presidente del parco dello StelvioFerruccio Tomasi. La vicenda nasce quando il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, pubblica l’elenco dei cacciatori autorizzati a cacciare nella riserva provinciale di Brennero. Tra i nomi compare il “cavalier” Ferruccio Tomasi, persona autorizzata a «prelevare» unostambecco, poi effettivamente cacciato il 20 settembre del 2011. Gli abbattimenti selettivi sono stati sospesi da una pronuncia del Tar circa due settimane dopo.
Solo da un controllo dell’ispettorato forestale emerge però che il presidente del parco dello Stelvio,Ferruccio Tomasi, ha la licenza di caccia scaduta da diversi anni. Scatta quindi d’ufficio la denuncia per porto abusivo d’armi. «Sono stato un cacciatore lo ammetto – spiega il presidente Tomasi – ma in quell’occasione non sono stato io a sparare. Ho una maculopatia all’occhio e non sono più in grado di prendere la mira: non sparo da 10 anni. Volevo solo fare un favore a un amico, il professor Tosi. È stato lui — dice Tomasi — ad abbattere lo stambecco offerto da Durnwalder. Purtroppo non può confermarlo perché ha perso la vita durante una battuta di caccia nel dicembre dello scorso anno».
Il regolamento prevede che il cacciatore sia accompagnato da un forestale che, stando alle dinamiche, rischia di essere incriminato per falsa testimonianza oltre alla perdita del posto di lavoro. Inoltre le autorizzazioni sono nominali e non sono cedibili a terze persone. Ora il giudice dovrà stabilire se a sparare secondo quanto sostiene Ferruccio Tomasi è stato il defunto professor Tosi o se a sparare sia stato realmente il presidente del parco dello Stelvio. L’episodio avviene nel bel mezzo del braccio di ferro tra istituzioni centrali con l’appoggio degli ambientalisti e la provincia autonoma di Bolzano che spinge per provincializzare il parco dello Stelvio.