domenica 21 aprile 2013

Andrea Scanzi

Foto: Grazie Pd(l).

Ha detto più cose di sinistra Beppe Grillo a Roma stamattina, nel suo discorso, che Bersani (e derivati) in tutta la sua vita. 
Come ha scritto oggi Travaglio: 
"Da oggi Grillo ha una responsabilità infinitamente superiore a quella di ieri. 
Non è più solo il leader del suo movimento, ma il punto di riferimento di quei milioni di cittadini (di centrosinistra, ma non solo) che non si rassegnano al ritorno dei morti morenti e rappresentano un quarto del Parlamento. 
A costo di far violenza a se stesso, dovrà parlare a tutti con un linguaggio nuovo. Senza rinunciare a chiamare le cose col loro nome. 
Ma senza prestare il fianco alle provocazioni di un regime fondato sulla disperazione, quindi capace di tutto". L'intervento e la conferenza stampa paiono andare in questa direzione. 
L'unica buona notizia di questi giorni terribili - terribili - per la democrazia italiana è la morte del Pd (che di per sé è nato morto). 
Ora si frantumerà tra bolliti (lettiani, franceschiniani, giovani vecchi turchi), renziani (i berlusconiani di quasi-sinistra, molto meno forti di quattro mesi fa) e Barca-Vendola-Civati-Marino eccetera (possibilmente con esiti migliori della tragicomica Rivoluzione Civile). 
Il bipolarismo reale, al momento, è Berlusconi versus Movimento 5 Stelle. 
Buona fortuna.

https://www.facebook.com/pages/Andrea-Scanzi/226105204072482

Siamo formiche.




Grillo è un fomentatore....dicono i mass-media.
Quali sono gli episodi che portano i mass-media ad affermare questa cosa?
Ho cercato nella memoria, ho cercato nella rete...nulla.
E' aggressivo a parole? E chi non lo sarebbe oggi con ciò a cui ci sottopongono?
Ma poi, è solo lui l'aggressivo? Ogni giorno ci tocca leggere o ascoltare affermazioni di inaudita violenza pronunciate da personaggi che "stallano" in politica da tempo immemorabile, ma nessuno ci fa caso, fino a farci pensare: vabbè, lo ha detto Tizio, lo ha detto Caio, li conosciamo...
Mai una parola di sdegno da parte dei giornali, dei tg, del Capo dello Stato.
Ma stanno attenti a tutto ciò che esce dalla bocca di Grillo, con l'autorizzazione ad utilizzare la "funzione della libera interpretazione".
Esecrabile.
La realtà, quella che vediamo noi che abbiamo aperto gli occhi, è che siamo entrati nell'era della peggiore dittatura e ce ne sentiamo imprigionati: impotenti, messi all'angolo, emarginati.
Il nostro parere, ciò che ci "permettono di esprimere" secondo una loro interpretazione di democrazia, non vale nulla e non c'è nulla di peggio che gridare senza essere ascoltati.
Quando non vengono riconosciuti i diritti ma solo i doveri non si può parlare di democrazia.
Quando ci "impongono" di esercitare un nostro diritto, quello del voto, e poi non ne tengono conto, non hanno fatto altro che annullarci, annichilirci, distruggerci psicologicamente.
Se non avessero bisogno di noi che produciamo ricchezza, probabilmente, ci ucciderebbero tutti.

Siamo formiche se non riusciamo a ribellarci e riprenderci la nostra dignità.


Cetta.

Napolitanobis, tira una brutta aria qua fuori. - Biagio Simonetta


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Non sono in grado di giudicare la rielezione di Giorgio Napolitano. Non sono un politologo, né un grande elettore. E le passioni coltivate – o forse le ossessioni – mi hanno portato a essere un fanatico di storie criminali, non di politica.
Però ho sperato veramente che il mio Paese potesse essere rappresentato da Stefano Rodotà. Ho voluto crederci. Illudermi, al di là dei partiti o dei movimento. E’ andata male, ma è stato bello. Perché l’Italia, quella delle piazze, ha dimostrato di avere ancora una coscienza civile. Ed è un gran risultato dopo un ventennio culturalmente devastante, in questo Paese messo in ginocchio dalla distruzione socio-culturale imposta dal berlusconismo.
Ora, da italiano, sono tremendamente preoccupato. Tira una brutta aria, qua fuori. La stessa aria che i partiti sembrano non percepire. Ogni giorno in Italia ci sono 2000 nuovi disoccupati. Giovani, ma anche cinquantenni. Italiani senza più sogni, persone che fino a ieri si nascondevano nella normalità dei giorni: il panettiere dove compravi il pane, l’impiegato che trovavi dietro allo sportello, il maestro di tennis che voleva che cambiassi impugnatura, il barista che ti serviva il cappuccino ogni mattina, l’estetista di tua moglie, quell’anziano signore che parcheggiava la sua auto sempre vicina alla tua, il pizzaiolo che era tornato dal Nord per vivere nella sua Calabria, il giornalista che incontravi la domenica allo stadio, il meccanico al quale portavi lo scooter di tuo figlio, il fruttivendolo che aveva sempre gli occhi gonfi perché la sveglia all’alba lo distruggeva. Sono loro i nuovi poveri. Siamo noi.
Dai sempre troppo pochi libri letti nella mia vita ho imparato che un popolo che ha fame è un popolo irrazionale. O forse tremendamente lucido. Tira una brutta aria qua fuori. Tira una brutta aria.
Buona fortuna Italia.

sabato 20 aprile 2013

Balcone multiuso - Napoli



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Napolitano, re Giorgio



Ha firmato il legittimo impedimento.
Ha firmato il Lodo Alfano.
Ha firmato la legge salva-liste del PdL (Regionali Lazio).
Ha firmato la finanziaria che raddoppiava l’Iva a Sky.
Ha firmato lo scudo fiscale.
Ha firmato le norme razziali e anti-rom di Maroni.
Ha permesso a Berlusconi, nel 2010 (durante la prima crisi), di ricompattare la maggioranza attraverso la compravendita di parlamentari.
Ha impedito il ritorno al voto nel 2011 consengandoci nelle mani degli speculatori.
Ha nominato un presidente del Consiglio imposto dall’Europa, avvallando tutte le sue contro-riforme sociali.

Ha accettato, anche se con riserva, la nomina di Saverio Romano, sotto accusa per associazione mafiosa e corruzione, a ministro dell'agricoltura.

https://www.facebook.com/groups/incammino/permalink/559968400709759/

Un uomo di parola...che vale appena un giorno.



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I veri motivi della crisi.



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