lunedì 8 giugno 2015

L’inchiesta di Report sull’amianto negli elicotteri della Guardia di Finanza. - Valentina Spotti

L'inchiesta di Report sull'amianto negli elicotteri della Guardia di Finanza

Nonostante il divieto, l'Italia continuerebbe a essere uno dei primi importatore al mondo di questo materiale illegale, che finirebbe anche negli elicotteri in dotazione alle forze armate, perfino all'insaputa del ministro dell'ambiente.

L’amianto è illegale in Italia. Eppure, secondo un documento del governo indiano, il nostro paese sarebbe uno dei maggiori importatori al mondo di questo materiale che continua ad essere utilizzato nell’edilizia sebbene sia stato ampiamente riconosciuto come nocivo e pericoloso per la salute. È quanto rivelato domenica sera da Report, nell’inchiesta di Giorgio Mottola che ha sottolineato come un documento dell’ente minerario del governo indiano, datato 2012, abbia indicato l’Italia come il primo paese importatore di amianto: oltre 2000 tonnellate ogni anno, stando a quanto dichiarato da Ezio Bonanni, presidente Osservatorio Nazionale Amianto.
amianto elicotteri report
Photocredit: Report/Rai3

L’AMIANTO NEGLI ELICOTTERI DELLA GUARDIA DI FINANZA -

Nel solo 2011, l’Italia avrebbe importato dall’India 1040 tonnellate di amianto: «Si usa ancora oggi in alcuni contesti del settore militare, edile e in alcune aziende chimiche» – spiega Bonanni, dimostrando come, in Italia, il mercato dell’amianto sarebbe ancora particolarmente attivo, anche sul versante delle esportazioni. Il nostro paese avrebbe infatti esportato questo materiale fino al 2014, nonostante il divieto, importandolo anche da Stati Uniti e Cina. Amianto che sarebbe presente anche in alcuni elicotteri in uso dalla Guardia di Finanza, gli AB412, A109, NH500 prodotti dalla Augusta Westlandl’azienda guidata da Daniele Romiti, partecipata di Finmeccanica, che fornisce elicotteri a tutti i corpi armati dello Stato. Che “potenzialmente” gli elicotteri della Augusta Westland potessero contenere amianto è già noto ai vertici delle forze dell’ordine, mentre gli uomini dell’arma si trovano quotidianamente a contatto con le fibre di amianto, altamente pericolose per la salute, contenute nelle guarnizioni dei velivoli in uso anche dopo la messa fuorilegge dell’amianto. Gli elicotteri in questione sarebbero attualmente fermi per preservare la salute dei militari.

Crisi: Confcommercio, 15 anni per pil pro capite 2007.

15 anni per pil pro capite 2007 © ANSA


Consumi a livelli pre-crisi solo in 2030, redditi nel 2032.


Agli attuali tassi di crescita di pil, consumi e reddito disponibile, solo tra 15 anni, nel 2027, si tornerà al pil pro capite del 2007. La spesa delle famiglie pre-crisi si rivedrà nel 2030. Il reddito disponibile nel 2034. Lo stima l'Ufficio Studi Confcommercio. Per ridurre il recupero a 6-8 anni servirebbe un tasso di crescita doppio.
Tra il 2007 e il 2014, ricorda Confcommercio, gli italiani hanno patito una riduzione in termini reali del 12,5% del Pil, del 14,1% per il reddito disponibile e dell'11,3% per i consumi. 
Il ritorno ai livelli di crisi viene stimato sulla base di una crescita dell'1,25% per pil, dello 0,95% dei consumi e dell'1,05% per il reddito disponibile, a fronte di una variazione della popolazione in linea con le stime prodotte dall'Istat negli scenari di lungo periodo (+0,2%). Quanto all'ipotesi di un tasso di crescita doppio che permetterebbe di tornare ai livelli del 2007 in 6-8 anni, l'Ufficio Studi Confcommercio nota comunque che "la nostra economia non sperimenta da tempo" tali valori. "L'attivazione rapida delle riforme strutturali, aggiunge, il consolidarsi di un diffuso clima di fiducia favorevole e una credibile politica fiscale distensiva renderebbero questa sfida alla portata del nostro paese". Nota poi l'analisi di Confcommercio come le difficoltà a tornare ai livelli pre-crisi discendono da un "contesto altamente penalizzante in cui operano le imprese. "Le riforme devono correggere questi difetti che riducono la competitività e tengono bassa la produttività sistemica dell'Italia - viene spiegato -. Ponendo a confronto alcuni indicatori di Italia e Germania, si rileva come per i nostri imprenditori sia molto più difficile fare impresa. I tempi della giustizia, la pressione fiscale, i costi di gestione, la contraffazione e l'abusivismo si associano ad una difficoltà a sfruttare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie". "Nel 2014 - nota quindi l'Ufficio Studi Confcommercio -, la capacità del tessuto imprenditoriale dei servizi di mercato si è ridotta in maniera significativa, mostrando, tra iscrizioni e cancellazioni di imprese nei registri delle Camere di Commercio, un saldo negativo di circa 70mila unità". Grazie alla pur moderata crescita del pil la demografia delle imprese è vista però in miglioramento, "con un rilancio delle iniziative imprenditoriali ed una frenata della forte emorragia di aziende finora registrata". Nel 2015-2016 Confcommercio si attende un ridimensionamento del saldo negativo a 17 mia unità, grazie prevalentemente all'incremento atteso nelle iscrizioni. Di fronte a un pil più debole, il saldo negativo peggiorerebbe a 27 mila unità.

Migliorano i consumi, con una crescita congiunturale ad aprile dello 0,5%, la più elevata degli ultimi due anni, dopo il -0,1% di marzo. L'incremento tendenziale è dello 0,8% (+0,4% a marzo).
La crescita dello 0,5% registrata in particolare dall'Indicatore dei Consumi Confcommercio deriva da un aumento della domanda sia di servizi (+0,6%) e sia di beni (+0,4%). A marzo era sceso dello 0,1%. Relativamente alle singole macro-funzioni di spesa, le variazioni positive hanno riguardato soprattutto i beni e i servizi per la mobilità (+2,5%), grazie al buon andamento delle vendite di auto ai privati, gli alberghi, i pasti e i consumi fuori casa (+0,9%) e i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,6%). E' stato invece modesto l'incremento registrato per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,1%). Ed è stata stabile rispetto a marzo la domanda di alimentari, bevande e tabacchi e quella dei beni e servizi per la casa. In lieve calo la spesa per abbigliamento e calzature (-0,2%), in linea con il mese precedente, e per i beni e i servizi ricreativi (-0,1%).

Nel 2015 il pil crescerà dell'1,1% e i consumi dell'1,2%. Lo stima l'ufficio studi di Confcommercio che vede poi nel 2016 il pil crescere dell'1,4% e i consumi dell'1%. "La ripresa c'è, ma restano dubbi sulla sua intensità", segnala Confcommercio, citando i "nuovi elementi di incertezza" a maggio e i cali della fiducia di famiglie (-2,1%) e imprese (-0,1%). Sono flessioni attribuibili al contesto interno e tali preoccupazioni "sono la principale insidia alla trasformazione della ripresa statistica in vera crescita economica".

L’Agenzia delle Entrate e i controlli sui conti correnti.

L'ufficio dell' agenzia delle entrate a Pontedera, 4 maggio 2012.  ANSA/STRINGER

Saranno le banche e gli uffici postali a girare i nostri dati all’Agenzia delle Entrate. Il Fisco verrà a conoscenza dell’importo medio del conto rapportato a un anno.

Arriva il grande fratello fiscale. L’Agenzia delle Entrate dal 30 giugno potrà controllare quotidianamente i conti correnti dei contribuenti. La novità voluta dal governo con la legge di stabilità, amplia i poteri del Fisco.Con questa mossa il Fisco avrà accesso alla giacenza media dei nostri depositi e tutti i dati andranno nella “Superanagrafe” dei conti correnti. Saranno le banche e gli uffici postali a girare i nostri dati all’Agenzia delle Entrate.Il Fisco verrà a conoscenza dell’importo medio del conto rapportato a un anno. Il calcolo si ottiene dividendo i saldi giornalieri per 365. Il Fisco adesso fa una grande salto di qualità già adesso i correntisti sono nel mirino dell’Agenzia, ma con l’accesso diretto alle giacenze di fatto la marcatura sarà più stretta.
L’analisi costante del conto sarà un’arma contro i movimenti sospetti con riempimenti e svuotamenti del conto. L’obiettivo di questa operazione legata alla giacenza media, sostengono all’Agenzia, sono i controlli sull’Isee, lo strumento di valutazione della
situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate (borse di studio per i figli, esenzioni sanitarie o sgravi sulle rette scolastiche). Insomma per stanare i furbi, il Fisco violerà la nostra privacy e i nostri conti…
Di certo, se l'agenzia delle entrate avesse utilizzato lo stesso metodo con i politici, non credo che ci troveremmo in crisi economica causata, peraltro, proprio dalla pessima amministrazione di chi ci governa e legifera pro domo sua.
In Italia, con leggi che poi risultano illecite e anticostituzionali, si predilige monitorare il lavoratore e derubare il povero pensionato anziché chi prende mazzette.
cetta.

domenica 7 giugno 2015

Come la falsità e la disinformazione gestisce il G7. L’ombra dei due marò pesa come un macigno. - Sergio Di Cori Modigliani




Esattamente 40 anni fa, nel giugno del 1975, i politici italiani (quelli di una volta) ebbero un’idea seria e brillante. Talmente buona e innovativa da  riuscire a imporla al resto del mondo. Tutto nacque da una cena privata sulla terrazza romana, a Piazza Costaguti, nell’appartamento di un importante esponente socialista, Giolitti, e i quattro commensali che lanciarono l’idea erano Aldo Moro, Ugo La Malfa, Enrico Berlinguer e Francesco Cossiga. Allora ci si trovava al centro della guerra fredda tra Usa e Urss, in un momento molto delicato. A Mosca e a Washington erano insediati due bei grossi falchi, Richard Nixon e Leonid Breznev, due mastini che amavano trascorrere i loro week end circondati dai loro generali e così volevano essere fotografati, tanto per spiegare al mondo come si stavano mettendo le cose. Dal loro punto di vista.
I nostri politici si fecero interpreti delle preoccupazioni collettive europee (e giapponesi) perché c’era in atto una grossa crisi economica, innescata dal caro petrolio che aveva triplicato il suo prezzo e valore di mercato. Tre importanti nazioni, totalmente prive di oro nero -Germania, Giappone e Italia- erano quelle che stavano pagando il conto più salato. E al loro interno, al culmine della guerra fredda, avevano tutte e tre una fortissima sinistra antagonista, turbolenze sindacali, con il rischio di deflagrazioni sociali incontrollabili.
Allora, le comunicazioni erano lente e faticose. Le visite ufficiali tra capi di Stato erano eventi pomposi, molto formali, che avevano più una funzione di propaganda che sostanziale, e finivano sempre nello stesso modo, con piatte dichiarazioni congiunte di grande amicizia collaborativa e niente di più. L’Italia, sia come nazione che come Paese, era al centro dell’attenzione planetaria perché la nostra repubblica (a mio avviso giustamente e correttamente) era stata identificata come il laboratorio sociale e politico più evoluto e avanzato di tutto l’occidente. In quel momento, forse, addirittura di tutto il mondo. C’era un enorme stimolante brulichio e un perenne confronto tra soggetti diversi e antagonisti; ai pacifisti e a tutti coloro che combattevano contro i guerrafondai era piaciuta molto l’idea di Enrico Berlinguer, nata come reazione ai criminali colpi di stato della Cia in Sudamerica: è arrivato il momento di incontrarsi tra forze politiche democratiche che appartengono a storie e nature diverse, i movimenti socialisti e le forze democristiane devono trovare la cifra giusta e realistica per siglare un compromesso storico nel nome del bene comune dell’intera collettività. Così come era stata accolta con favore la fortissima intesa che Aldo Moro stava iniziando a costruire con i comunisti. Bisognava, dunque, parlarsi, incontrarsi, conoscersi meglio. In Europa già lo si faceva. Decisero, quindi, (i quattro) di lanciare ufficialmente, e soprattutto “formalmente” il G7, con il dichiarato obiettivo di allargarlo sempre di più per arrivare a fondare la grande utopia e mettere intorno a un tavolo americani, sovietici, asiatici ed europei: la strada migliore per evitare ogni rischio di conflitto armato.
Quando ci si conosce, si discute, ci si confronta, ci si abitua l’un l’altro, l’aggressività, inevitabilmente, scema, diluisce. La rigidità nazionalistica che alimenta sempre le menti degli ottusi generali di ogni paese nasce dalla paura e dalla misconoscenza di etnie, nazioni, gruppi diversi. Quanto più ci si conosce e quanto più ci si incontra, tanto più diminuiscono le possibilità di una guerra.
E così, nel 1976, Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia coinvolgono anche gli Usa, Giappone e Canada e lanciano il primo G7 della Storia moderna.
Da allora, sono trascorsi 40 anni.
Ci spiega wikipedia:  Il Gruppo dei Sette (di solito abbreviato in G7) è il vertice dei ministri dell’economia delle sette nazioni sviluppate con la ricchezza netta più grande al mondo. Esso è nato nel 1976, quando il Canada aderì al Gruppo dei Sei (FranciaGermaniaGiapponeItaliaRegno Unito e Stati Uniti). Anche il rappresentante dell’UE ed il Presidente del FMI sono sempre presenti agli incontri. Dal 1997 è stato affiancato dal G8, il vertice dei capi di Stato dei già menzionati allargato alla Russia…..
Ancora oggi, statutariamente, è così: si tratta di un vertice dei ministri dell’economia delle sette nazioni sviluppate con la ricchezza netta più grande al mondo. Anche un bambino o una persona distratta che non segue i teatri della geo-politica, si rende conto, quindi, che nella riunione che si apre formalmente domani a Emau, in Germania, c’è qualcosa che non funziona. Le nazioni che vi partecipano, infatti, non sono quelle che dovrebbero parteciparvi.
Angela Merkel farà gli onori di casa nel più surreale spettacolo mai offerto dalla politica.
Le nazioni che vi partecipano, infatti, sono le stesse del primo G7 nel 1976.
Una follia. O un falso. O volontà di disinformazione. Scegliete voi la definizione.
Adottando i criteri dello statuto del G7, sottoscritto da tutti i contraenti nel giugno del 1975, se avessero dovuto rispettare sia i parametri che la legalità, la riunione sarebbe stata, nell’ordine, tra Usa, Cina, Giappone, Germania, Russia, Gran Bretagna, India. Queste sette nazioni summenzionate, infatti, aderiscono alla definizione del 2015 corrispondente a “…economie con la ricchezza netta più sviluppata al mondo”.
Tra sei mesi ci sarà il G8 che include anche la Francia.
Tra nove mesi il G10 che include anche il Brasile e la Corea del Sud.
Il vero elenco del G10, infatti è: Usa, Cina, Giappone, Germania, Russia, Gran Bretagna, India, Francia, Brasile, Corea del sud.
Tutte queste nazioni, messe insieme, sono in grado di poter emettere un comunicato comune che corrisponde per davvero alla leadership planetaria.
Questa riunione del G7 nel castello di Schloss Emau mi sembra un incontro tra mitomani che hanno completamente perso il senso della realtà, della misura, e hanno l’arroganza prepotente e sfacciata di comunicarla anche al resto del mondo.
Perché lo fanno? Per depistare. Per farci vivere l’emozione di una realtà fittizia, per dimostrare che sono in grado di poter intervenire nel cuore dell’Europa alterando i codici della relazionalità logica, facendo ciò che vogliono, nel disprezzo del buon senso? L’Europa non può permettersi -intendo dire l’Europa a trazione teutonica- che l’Italia non sia più nel G7, nel G8, nel G10. Se lo facessero, diventerebbe “pubblicamente ufficiale” la notizia relativa allo stato reale dell’economia italiana: il nostro Paese, dal 2009 al 2015 ha perso, in termini di produzione di ricchezza, circa 250 miliardi di dollari, retrocedendo tra le nazioni considerate tecnicamente “Paese che si sta de-industrializzando”.
Questa potrebbe essere la umana, banale, semplice ragione per cui l’India non ci restituisce i due marò. Gli indiani sono inviperiti e io li capisco, hanno ragione. Dal punto di vista della sovranità nazionale indiana, non si capisce perché alle riunioni dei grandi ci vada una economia come quella italiana (definita dall’India “un’economia miope, decisamente regressiva, con una classe politica dirigente che non situa quel paese tra le nazioni che possono determinare il trend planetario oggi”) e non ci vada l’India che produce il 24% in più dell’Italia. Si sentiranno vittime di un affronto. E anche i brasiliani e i sudcoreani saranno inviperiti.
In geo-politica, la forma equivale alla sostanza.
Il G7 che si apre domani a Emau è un evento surrealista. Qualunque cosa decidano, basta che la Cina, o la Russia, o l’India, o la Corea del Sud, o il Brasile rispondano “non rispetteremo nessuna delle vostre decisioni” che i 7 non possono replicare. Con l’aggravante che, se per caso, la Cina, la Russia, l’India, la Corea del Sud e il Brasile, decidono di far fronte comune ed emettono un comunicato congiunto, allora da una frittata piccolo-borghese si passa all’anteprima di una tragedia socio-politica internazionale.
Se il fine del G7 è aiutare la pace, è già fallito.
Non ci può essere nessuna pace se si dice il falso.


I motivi per cui l’India ci nega la restituzione dei due marò credo che siano da ricercare altrove: la mancanza di trasparenza e legalità che aleggia nel nostro paese corrotto e razzista potrebbe rappresentarne uno.
Non siamo più un paese culla di cultura, onestà, progresso.
Siamo un paese allo sbando affidato ad illustri arrivisti, burattini nelle mani del potere economico.
Siamo inaffidabili.
Cetta.

sabato 6 giugno 2015

Crimini di The Global Elite contro l'umanità: la sovversione di felicità e di verità - Colin Todhunter




Per migliaia di anni, le persone hanno scritto sulla felicità. L'antico filosofo greco Aristippo ha concluso che la felicità sta nella ricerca del piacere esterno. Altri filosofi, da Antistene a Buddha, hanno sottolineato che guardando verso l'interno e conduce una vita ascetica basata sulla virtù, la semplicità e la pace interiore è la strada per la felicità. E poi ci sono altri che sembrano pensare che possiamo essere solo occasionalmente felice in quello che è essenzialmente un mondo miserabile. Il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer ha detto che ogni felicità è un'illusione e che la vita oscilla come un pendolo, avanti e indietro tra il dolore e la noia.
La felicità è, secondo il dizionario Merriam-Webster, "uno stato di benessere e appagamento: un'esperienza piacevole e soddisfacente."
Per alcuni, la felicità corre molto più profondo di un semplice essere contenti. Aristotele ha affermato che essere virtuosi è solo un aspetto della felicità. In assenza di dire ricchezza e intelligenza, virtù potrebbe portare solo una forma di appagamento.
Ma non è abbastanza per gli altri. Essi si sforzano di raggiungere uno stato continuo di beatitudine, di sentirsi un tutt'uno con l'universo e tutto ciò che contiene. Attraverso anni di meditazione, pratica di auto-riflessiva o di sviluppo della coscienza, possono imparare a trascendere l'illusione dell'esistenza e vivere la vita in una realtà superiore. Un caso di ignorare la realtà mentre si sforzano di vivere un'illusione?
Tuttavia, cerchiamo di non arrivare troppo coinvolti in cinismo qui. L'illusione è tutto intorno a noi - sia a livello personale che a livello politico più ampio. Il tipo di società in cui viviamo ha un enorme rapporto con la felicità o il benessere. Forse visione di Schopenhauer è sempre più adatta in questa epoca di austerità e di guerra-driven capitalismo avanzato.
 Ma non deve essere in questo modo.
Da Bernays a Albright: 'loro' felicità, la nostra miseria
Praticamente tutti i governi del mondo crea l'illusione per la sua gente. Prendere la politica economica. Le politiche del governo degli Stati Uniti potrebbe male nel breve termine, ma siamo tutti su un percorso a senso unico per la 'terra promessa' di felicità, o almeno così ci è stato detto dai politici, i media aziendali e portavoce di quelli che ci fanno soffrire a assicurarsi che non hanno mai - l'elite privilegiata, la classe dirigente.
I governi occidentali di cui per con ordinaria gente che lavora da noi portando la guerra in nome della pace, l'austerità al fine di raggiungere la prosperità e la sofferenza per poi renderci felici.  C'è spazio per la verità?  I politici non piace raccontare al pubblico la verità. Il fattore di benessere male non è mai un vincitore votazione. Meglio tenere il pubblico nel buio e si basano su un'interpretazione positiva. Se la gente sapesse la verità, solo che non sarebbe felice.
E vendere il fattore di benessere è tutto pervasivo. In questa epoca di materialismo irrimediabile, la strada per la felicità è più beni, merci migliori, nuove merci. Una grande varietà infinita di merci da cercato, che ci porterà felicità. In combutta con società private, i governi hanno imparato a giocare i nostri desideri per creare un tipo unidimensionale della felicità basata sui consumi.
In parte, Edward Bernays è responsabile di questo. Il padre delle moderne relazioni pubbliche e di propaganda, era esperto nella manipolazione delle percezioni umane di dolore e piacere, la miseria e la felicità. Attingere o modellare i desideri della gente in un certo modo, e si può vendere praticamente qualsiasi nozione di felicità (o realtà), indipendentemente da come falsa che sia.
Che si tratti di sferzava la paura di massa negli Stati Uniti circa lo spauracchio del comunismo o vendere il ''sogno americano' di felicità attraverso beni di consumo, Bernays e l'industria pubblicitaria, che ha preso spunto da lui, sono stati in grado di sposare la miseria e la felicità insieme - se non si acquista in capitalismo consumista, l'alternativa sarà miseria; se non si compra questo o quel prodotto, la vita sarà terribile; se non si partecipa alla celebrazione del capitalismo, i sovietici terribili assumerà e imporre un sistema fondamentalmente infelice di uguaglianza su ognuno di noi.
Sotto il capitalismo americano, la menzogna è che tutti avrebbero tutti vivere felici e contenti a causa, non nonostante, disuguaglianza, privilegi enormi e gli svantaggi e sfruttamento del lavoro, che tutto è andato sotto il concetto di meritocrazia e un giusto giornata di lavoro per un paga fiera giornata.
Bernays 'tecniche di propaganda preparato il terreno per con-trick di' democrazia liberale '. Il governo americano rapidamente imparato che gli angeli ei demoni potrebbe essere prodotto dal nulla e, dal Guatemala, Congo e Vietnam in Iraq, guerre lizazioni e destabilizzazioni potrebbe essere costruito sulle confezioni di bugie - si trova su malfattori che stanno per buttare giù la porta, si trova sulla miseria incombente avrebbero infliggere agli Stati Uniti e in paesi lontani e le menzogne ​​su il governo liberandoci dalla distruzione imminente.
Certo, è meglio armarsi fino ai denti con armi nucleari per garantire che nessuno impone loro regimi miserabili o modi terribili di vita su di noi. E per evitare che tutti noi rabbrividire con la paura della minaccia di Armageddon nucleare su una base quotidiana, si tratta di un caso di non preoccuparti, sii felice, non pensarci più e guardare la TV. Anche il pericolo molto reale di annientamento quasi istantaneo della specie viene spinto da parte per il bene di una cultura buonista.
E il modo migliore per infondere quella sensazione è quella di avere noi all'infinito percorrendo su una ruota in una gabbia. Milioni di persone sono bloccate nel perseguimento del modello del Bernay della felicità. Si sono bloccati nella dipendenza. Addicted to il perseguimento di acquisizione, di edonismo, di inseguire il sogno. Addicted to la convinzione che c'è un punto a tutto questo, dove la felicità si ottiene dal materialismo avido.
Ma, per parafrasare un sentimento dal buddismo: qualcuno, da qualche parte, potrebbe essere affetti per nostro conto per questa felicità, questo l'edonismo. Non vi è alcun 'può essere' su di esso.
Tanto blood è stato versato da coloro che la sfortuna di essere nati in alcune parti del mondo per conto di persone in altre parti del mondo, che ritengono la necessità di possedere le risorse per essere più degno di vite distrutte, al fine di afferrare li. Ricordiamo Madelaine Albright dicendo la morte di 500.000 bambini iracheni è stato un prezzo da pagare per promuovere gli interessi geopolitici di società statunitensi. E sì, un attacco drone qui, un po 'danni collaterali' lì, e quei ragazzi in  Stati Uniti  centri di controllo sono felici con le faticose giornate di omicidio.
Nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati, vi è la "La vita, la libertà e la ricerca della felicità." Frase libertà e la felicità (o la ricerca di esso) è centrale, anche se costruito sulla miseria degli altri.
'Life', 'libertà' e 'la felicita' sono diventati degradata. Alimentato alle masse, la felicità è stato confuso con un eccessivo individualismo e la ricerca infinita di beni materiali. Divenne dirottato da artisti del calibro di Bernays. Con la sua conoscenza della psicoanalisi (Freud era suo zio), sapeva che era relativamente facile da manipolare i desideri e convincere la gente agganciati su indulgere in alcuni comportamenti, anche se alla fine non vogliono realmente o hai bisogno di quei prodotti di consumo, queste «falsi bisogni", si sforzano di acquisire. Inducendole agganciato è ciò che conta davvero.
Non hai tempo per pensare alla delusione perché siete tutti troppo occupati di acquistare il prossimo quick-fix per il prodotto felicità. Si chiama 'terapia' di vendita al dettaglio per una buona ragione. Una terapia che non ha alcun beneficio a lungo termine. E 'una sensazione-cattivo, sentirsi bene, allora sento male di nuovo a spirale.
Ma chi ha bisogno di questa forma di 'felicità', questo tipo di 'libertà', in ultima analisi, sostenuta da una visione Albright-esque della vita e della morte? Nessuno. Eppure le masse sono incoraggiati a ingoiare le bugie. La propaganda è dilagante. 
Non cercate oltre che tutti quei film hollywoodiani spazzatura sentirsi bene, spacciate per "blockbuster", che sorvolare o di solito ignorano tutti gli aspetti miserabili banali della vita in classe lavoratrice 'America'.Non c'è da stupirsi mezzo mondo sembra voler vivere nel  Stati Uniti . La necessità di rappresentare un concetto falso di felicità è servito per dare la realtà in touch. L'  Hollywood  macchina della propaganda ha visto questo.     
 Le "creatori di ricchezza e dei loro crimini contro l'umanità
Il grande 'sogno americano' stato costruito su desiderio e la propaganda. E 'stato costruito sul nudo l'ambiente spoglio, sul stupro insostenibile della natura per alimentare i profitti, guerra perpetua e la miseria e la sofferenza. Il sociologo C.Wright Mills ha notato l'esistenza di una élite di potere del dopoguerra in USA  nel 1956. Un potere integrato elite di grandi aziende, i militari e l'establishment politico. Fast forward 57 anni e che è responsabile di un conteggio corpo di dieci milioni di morti e il conteggio (1), una statistica, un segreto sporco che  Hollywood  non potrà mai raccontare. Dieci milioni macellati in guerra sostenuti dagli Stati Uniti e dalle squadre della morte, operazioni segrete lizazioni e destabilizzazioni (2). Drug-corsa e la esportazione del terrore e omicidi, glorificato da innumerevoli  Hollywood  icone, commentatori e politici sotto la bandiera di difendere libertà e democrazia.
Il sistema in atto esiste per non avvantaggiare la maggioranza, ma piccola minoranza di appena 6.000 a 7.000 persone (3). Questi sono estremamente ricchi del mondo che hanno cementato la loro posizione sul retro dei loro antenati e centinaia di anni di capitalismo. Queste sono le persone che stabiliscono le globalizzazione e di guerra ordini del giorno al G8, G20, la NATO, la Banca Mondiale, e l'OMC. Essi sono dai più alti livelli del capitale finanziario e le società transnazionali (4,5). Questi miliardari, questa classe capitalistica transnazionale, dettano le politiche economiche globali e decidere chi vive e chi muore e che le guerre si combattono e inflitte su cui la gente. Anche se stanno avendo un po 'di difficoltà in calcio d'inizio in questo momento, con le loro menzogne ​​e l'ipocrisia see-through,  la Siria  è un esempio calzante.
I loro crimini contro l'umanità non sono mai menzionati come tale. Invece, queste persone sono chiamate "creatori di ricchezza. Sono i sé unti modelli di ruolo e capitani d'industria. Gli alti volantini che hanno rubato la ricchezza della gente comune, che hanno stashed via in paradisi fiscali, che hanno bancarotta economie a causa del loro gioco d'azzardo avventato e avidità, e che hanno imposto una forma di globalizzazione che si traduce in distruzione devastante e la guerra per coloro che cercano di rimanere indipendente da loro, o di violenza strutturale rettificato attraverso la privatizzazione e neoliberalismo economico per milioni di persone in paesi che hanno accettato.
Non c'è da stupirsi quindi che tenta di ristabilire l'equilibrio, per strappare il controllo da questa classe criminale, sono stati brutalmente repressa nel corso dei decenni. Da organizzazioni di sinistra democratiche a qualsiasi governo che perseguono un'alternativa socialista, questa classe ha utilizzato le agenzie di intelligence o di potenza militare per tentare di sovvertire o annientare qualsiasi opposizione. 
Da El Salvador  e  Cile  per  l'Egitto  e  l'India 's cintura tribale, la gente comune in tutto il mondo sono stati sottoposti a politiche che hanno determinato l'oppressione, povertà e conflitto. Ma tutto questo è spacciata dai politici e dai media mainstream corrotti come il modo in cui le cose devono essere. E chi si alza a questa menzogna è ridicolo, nel migliore o spiata, torturato e ucciso nel peggiore dei casi, al fine di evitare che la verità di emergere. E che la verità è che molti di noi sanno che cosa 'felicità' veramente, quale tipo di società occorre stabilire che - sulla base di comunanza e l'uguaglianza economica - e che la gente immensamente ricchi che stanno a suo modo fare tutte le cose necessarie per impedire noi da averlo. Il socialismo non è una parola sporca.
Vari benessere sondaggi indicano che le società più felici di investire pesantemente in salute, il benessere e l'istruzione, sono più uguali e vivono entro i limiti imposti dall'ambiente. Molti meno ricchi paesi (e ricchi) fanno bene in questo tipo di indagini in quanto la priorità culturale è posto sulla famiglia e gli amici, sul capitale sociale piuttosto che il capitale finanziario, sull'equità sociale piuttosto che potere corporativo.Non è un caso che le persone in luoghi come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti sembrano essere meno felice di quanto lo fossero 40 anni fa (6).    
Karl Marx sapeva che l'auto realizzazione doveva essere veramente raggiunto in una società che rende possibile per qualcuno fare una cosa oggi e domani un altro, a cacciare la mattina, il pomeriggio pescare, allevare il bestiame la sera, dopo pranzo criticare, proprio come lui ha una mente. Essere 'felice' è stato di essere, uno stato di sforzo utile liberamente scelto e non imposto. Non è ottenuta attraverso la ricerca di un ultimo obiettivo irraggiungibile irraggiungibile su un tapis roulant senza fine di fatica, un tapis roulant senza fine del controllo. Non un punto di arrivo fisso da raggiungere possedendo un centinaio di recente, il taglio gadget all'avanguardia di consumo e indulgendo nel concorso individuale di consumo vistoso che annuncia 'guardami, io sono meglio di te, io sono elevati dalla folla'. E per elevarsi in tal modo, l'animale umano gregario è tagliato fuori dal gruppo più ampio e potrebbe alla fine diventare piuttosto infelice. 
Eppure è ordinaria uomini della classe operaia (e donne) che si iscrivono a entrare nell'esercito e sostenere questo sistema per conto di queste persone immensamente ricchi. Tali persone sono però sempre stati abili nel manipolare le masse a stringersi attorno bandiera e nazione, evocando un senso mal riposto emotiva di patriottismo per perseguire il loro militarismo o giustificare il loro sfruttamento.
Nel suo libro 'Storia di un popolo d'Inghilterra', il marxista accademico AL Morton documentato gente come comune, nel corso di molti secoli, di cui a sfidare questi governanti e spesso pagato con la vita.Nulla è mai venuto per i lavoratori liberi e ordinari hanno combattuto le unghie e denti per tutti i diritti che sono riusciti ad ottenere.
Tale farsa allora, che oggi, la gente comune viene negato opportunità economiche perché questa classe ha venduto i loro lavori al miglior offerente in  India ,  in Cina  o altrove. Questo clas  ed il suo 'think tank' erano decisi a distruggere il consenso keynesiano del dopoguerra sulla base di uno stato sociale e di governo l'intervento robusto nell'economia per proteggere la piena occupazione. Eventuali nozioni di 'equità' e dei benefici che derivano dallo stato sociale dovesse essere sostituito nozioni positivi sul libero mercato e la responsabilità individuale al fine di giustificare la reale intenzione di spostare gli equilibri di potere verso gli interessi dell'elite.
Con lavoratori salari essendo stato depresso per un periodo di decenni, la domanda avendo così stato appoggiato dal debito e banchieri chiedendo di essere messo in libertà, come conveniente che la menzogna di 'austerità' viene usato come un ariete migliorare per finire quello che il calibro di Reagan e Thatcher ha fatto negli anni '80 con i loro pro-grandi imprese politiche, pro-privatizzazione, anti-sindacali, anti-welfare.
E dovremmo ringraziare 'li' per questo? Per votare 'loro' i politici, per unirsi in un circo mediatico per celebrare la nascita di un altro parassita reale, per sostenere la loro uccisione in  Siria , in  Libia , in Afghanistan , in  Iraq  e altrove?
Sì, siamo tenuti a sostenere e prendere nella menzogna velenoso che 'siamo tutti sulla stessa barca'. E ordinarie giovani uomini (e donne) sono tenuti a firmare per combattere le loro guerre.
Le classi di lavoro, i grandi, pronipoti dei carne da cannone "eroi" sacrificati in massa sui campi di battaglia insanguinati di innumerevoli altre guerre che hanno preceduto può ora unirsi a combattere di nuovo. Per cosa? Austerità, l'impotenza, l'imperialismo, puntellare il dollaro statunitense. Per chi? Monsanto, Occidental Petroleum, BP, JP Morgan, Black Rock, Boeing e il resto.   
L'  US  economia è stata scavata. Gran parte della produzione è stato spedito all'estero. Per coloro che hanno beneficiato, la  statunitense  può andare all'inferno in un handbasket, e ha. Nel frattempo, per loro, profitti record derivarne. E 'la capacità di massimizzare il profitto spostando capitali di tutto il mondo che conta per loro, sia sulla parte posteriore di accordi di libero scambio distorte (7), che aprono le porte per il bottino, o con la coercizione e il militarismo (8), che semplicemente li abbattere.
In luoghi come  l'India , è un'arma a doppio taglio. 'Libero' il commercio e un militarismo imposto dallo Stato che sia risultato di innumerevoli morti e le rimozioni forzate di centinaia di migliaia di persone più povere della nazione dalle loro terre e villaggi a beneficio di potenti corporazioni e un concetto falso di sviluppo. "Amo la mia  India "benestanti abitanti urbani ordinari dicono spesso. Patriottismo è sempre stata una distrazione, uno strumento per essere incendiato dai oppressori a piacimento tra le masse.  
Come le società diventano fuori scavato, con echi vuoti di patriottismo risuonare, che assomigliano sempre scatole. L'unica cosa dentro, tuttavia, è un gigante, mano meccanica brutale. Non c'è niente altro fuori di esso. Ed è solo la funzione di tirare il coperchio chiuso se qualcuno mai osa strappare aprirlo e far luce nella scatola. In caso di successo, vedranno l'immoralità, le menzogne, le ipocrisie. Il controllo sociale basato sulla sovversione della vita, della libertà e della felicità.
(Traduzione automatica.)

Mafia Capitale, un mese fa Ignazio Marino ha regalato 60mila euro alla coop rossa del "boss" Salvatore Buzzi. - Enrico Paoli

Mafia Capitale, un mese fa Ignazio Marino ha regalato 60mila euro alla coop rossa del "boss" Salvatore Buzzi

Annegare in un mare di contraddizioni sapendo benissimo perché, forse, non è la miglior strategia per una giunta nell’occhio del ciclone. A meno che Ignazio Marino, sindaco di Roma, non sia vittima di sé stesso, avendo deciso di mentire consapevolmente. Un po’ come è avvenuto con le multe prese con la famosa Panda rossa. Una vicenda che l’amministratore ha spiegato ai romani con mille versioni diverse, nessuna delle quali realmente esaustiva. Per non dire delle foto che ritraggono l’ex chirurgo con Salvatore Buzzi, quello che nelle intercettazioni afferma che «si fanno più soldi con gli immigrati che con la droga». O del primo stipendio da sindaco versato alla sua coop. Il dubbio, a questo punto, che Marino abbia una certa propensione a raccontare una realtà, poi smentita dai fatti, diventa quasi una certezza. 

E l’ultimo caso è da manuale. Ad ottobre scorso, dunque ieri, la giunta Marino ha concesso alla Cooperativa 29 giugno (quella di Salvatore Buzzi) l’uso di un immobile del Comune situato in via Pomona, zona Pietralata, a prezzo di favore. Invece dei 73 mila euro di affitto all’anno stimati dai tecnici del Campidoglio la giunta decide di concederlo a Buzzi a soli 14 mila euro all’anno. Se non è un’evidente contraddizione gli assomiglia molto. Perché uno sconto di quasi 60mila euro? Davvero Marino non sapeva quale fosse la valenza dell’atto? Lo stabile in questione, 5 locali distrubuiti su mille metri quadrati coperti, è stato preso in affitto dalla cooperativa per realizzarci la sede operativa della stessa, mentre una parte è stata adibita a Centro d’accoglienza temporanea. Insomma, il 24 ottobre scorso la giunta Marino non licenzia un atto di ordinaria amministrazione, ma delibera un atto di particolare importanza. Delle due l’una: o Marino non sa cosa accade in giunta, oppure lo sa perfettamente e rimuove gli atti che diventano rischiosi. E si scorda del primo stipendio versato alla cooperativa.

Giusto ieri il primo cittadino della Capitale, autoconvintosi di essere la soluzione di tutti mali e l’arma vincente del Pd, in una lunga intervista al quotidiano comunista Il Manifesto ha ribadito che con Buzzi (uno dei due perni dell’inchiesta romana assieme a Massimo Carminati) «non ho avuto conversazioni di lavoro né quel giorno né mai». E a proposito delle foto che lo ritrae assieme a Buzzi, Marino canta la stessa canzone: «Durante la campagna elettorale ho visitato quella cooperativa che, dal mio punto di vista, faceva un lavoro utile alla collettività». Talmente utile da votare un supersconto dell’affitto per la nuova sede della Cooperativa. «L’ufficio stime del Dipartimento», si legge negli atti del Comune, «ha valutato a prezzo di mercato, quale canone di concessione dell’immobile in questione, l’importo annuale di euro 73.764 e mensile di euro 6.147». In tempi di crisi uno si aspetta che un’amministrazione accorta chieda quella cifra. Invece, per la durata di sei anni, il canone chiesto è di soli 14.752,80 euro all’anno, pari a 1.229, 40 euro al mese. Altro che sconto, quello fatto a Buzzi dal Comune è un vero e proprio saldo.




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