ROMA - Silvio Berlusconi pensa "veramente" ad una proposta di legge di iniziativa popolare da far firmare "a milioni e milioni di cittadini" in appoggio alla sua riforma del Parlamento con la riduzione al massimo di 300 deputati e 150 senatori: "Voglio vedere - ha detto - se non l'approvano". E sulle riforme dice: "Per farle l'opposizione non è necessaria". Dopo le polemiche suscitate dalle dichiarazioni al meeting di Confindustria, dove il premier ha parlato di "Parlamento pletorico" e di "numero di deputati da ridurre", e dopo le dure risposte alle critiche del Pd, oggi il nuovo affondo. Ma il Cavaliere torna a parlare anche di giustizia, del caso Mills e di elezioni europee, non risparmiando nuovi attacchi alla sinistra: che si assicura i voti, dice, di chi è "malato di invidia". "Le mie dichiarazioni travisate". In un'intervista all'emittente radiofonica 'Rtl 102.5', il premier prima di tutto ha ribadito di essere stato travisato nelle sue dichiarazioni sul Parlamento. "C'è la registrazione televisiva e la registrazione radiofonica... Ho detto soltanto una cosa: ho detto che il Parlamento italiano è pletorico. I 630 deputati sono troppi e a causa di questo e in base ai regolamenti attuali per fare una legge ci vogliono 20 mesi, perchè la legge deve passare dalla Commissione all'Aula e poi alla Commissione del Senato e ancora all'Aula e poi deve tornare indietro se qualcosa è stato cambiato... E allora ho detto che non si può pretendere di essere uno stato moderno andando avanti così. Questo è ciò che ho detto".
Continua al link:
Nessun commento:
Posta un commento