domenica 26 agosto 2012

Shell: spesi 383 milioni per pagare illegalmente polizia e milizia nigeriana. - Federica Geremia




Una delle maggiori compagnie petrolifere al mondo, nonché la principale per ricavi, sembra avere grossi problemi di "sicurezza".

Infatti, la spesa di 4 milioni e mezzo per attrezzarsi nella trivellazione dell'Alaska è stata pressoché inutile dato che una piattaforma ha perso l'ancoraggio finendo quasi col toccare le coste della baia di Dutch. E nonostante la Shell abbia minimizzato sull'accaduto, le associazioni ambientaliste hanno imbastito una campagna mediatica mettendo profondamente in ridicolo l'azienda.
Ma il fatto più grave è emerso recentemente quando la Ben Amunwa di Platform, un'associazione londinese che monitora le compagnie petrolifere, ha scoperto che la Shell avrebbe speso 383 milioni in tre anni per "finanziare" polizia e militari nigeriani.
Infatti, tale ricerca ha fatto emergere che la compagnia avrebbe distribuito somme di denaro da 65 milioni direttamente nelle mani degli interessati, favorendo il dilagare della corruzione e degli abusi in un paese dove le forze dell'ordine hanno la fama di non rispettare i diritti umani.
Inoltre, i soldi in questione sarebbero molti di più di quelli spesi dalla compagnia in beneficio alle popolazioni colpite delle sue attività fortemente inquinanti.
Quindi, la dichiarazione fatta dal gruppo stampa dell'azienda che afferma di investire quasi il 40% del suo budget da 1 milione di dollari per la sicurezza degli impianti in Nigeria, pare del tutto infondata.
Detto questo, pare che la Shell abbia grandi responsabilità rispetto alla guerriglia interna che persiste nello stato africano, dato che sembra intrattenere relazioni con le autorità fin dal 1995.
Le associazioni locali confermano, e ora la Shell non potrà fare altro che dare spiegazioni.
Fonte: Reuters


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