GIUSTIZIA ALL’ITALIANA – BONIFAZI, TESORIERE PD, INDAGHERA’ SUL MANCATO SUOCERO: IL PADRE DI MARIA ELENA BOSCHI, PIERLUIGI, NONCHE’ GENITORE DI UN SUO SOCIO DI STUDIO – E’ NELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE SULLE BANCHE CHE DOVRA’ FARE LUCE SULLA BANCA ENTRURIA.
Sono un po' tutti cascati dal pero. Ma come, davvero? Davvero ve la siete presa? Eh, pare di sì, accidenti. Ecco che è successo: nella commissione d' inchiesta sulle banche è stato inserito Francesco Bonifazi.
Magari non tutti sanno chi è Bonifazi, quindi si produrrà una breve biografia prefessional-politico-sentimentale. Francesco Bonifazi, fiorentino, quarantuno anni, tesoriere del Partito democratico, è amico di vecchia data di Maria Elena Boschi con la quale lavorò, nel decennio scorso, allo studio dell' avvocato Tombari.
Maria Elena Boschi è figlia di Pier Luigi Boschi, ex vicepresidente di Banca Etruria, ora fallita, e per il cui fallimento sono stati chiesti 576 milioni di risarcimento, quindici dei quali (quasi sedici) al medesimo Pier Luigi Boschi. Bonifazi a Firenze ha uno studio legale di cui è socio Emanuele Boschi, fratello di Maria Elena e pertanto figlio di Pier Luigi. Dunque, se vi foste persi per strada, Bonifazi indagherà sul padre del socio, nonché padre dell' amica e compagna di partito.
Questa mirabolante serie di coincidenze ha leggermente contrariato (ma come, davvero? Davvero ve la siete presa?) i risparmiatori-investitori di Etruria che l' altra notte hanno affisso uno striscione sullo facciata dello studio di Bonifazi: «Babbo amico fratello, Etruria al macello». A questo punto a perdere le staffe è stato proprio Bonifazi, che ha annunciato querela perché, dice, non c' è nessun mistero, è tutto alla luce del sole. Ed è proprio questo il problema: alla luce del sole si vede meglio.
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