Il Senato ha approvato il ddl costituzionale sul taglio dei parlamentari. E’ il terzo via libera. Il testo passa alla Camera per per quello che potrebbe essere l’esame definitivo del provvedimento: la discussione è prevista a settembre. A votare la riforma che prevede la diminuzione dei seggi a 400 alla Camera e a 200 al Senato sono stati in 180 (per l’approvazione serviva la maggioranza assoluta di 161 voti favorevoli). Oltre alla maggioranza M5s-Lega si è aggiunto anche il gruppo di Fratelli d’Italia, come anticipato nei giorni scorsi dalla presidente del partito Giorgia Meloni. Contrari il Pd e il resto del centrosinistra (50 i no in tutto), mentre Forza Italia non ha partecipato al voto.
Luca Ciriani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha spiegato che la scelta di votare la riforma nonostante “molte lacune e criticità affatto risolte” è perché “è quello che abbiamo promesso ai nostri elettori in campagna elettorale e perché appartiene alla nostra storia”. “Non c’è una nuova maggioranza – ha chiarito Ciriani – La nostra resta un’opposizione di patria, non c’è stata nessun trattativa né scambio per chiedere alcunché”.
In Aula a Palazzo Madama per il voto molti ministri M5s: il vicepremier e leader del M5s Luigi Di Maio, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, il Guardasigilli Alfonso Bonafede e il ministro ai Trasporti Danilo Toninelli. Per la Lega erano presenti la ministra per la Funzione pubblica Giulia Bongiorno.
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