Leggo il titolo di un quotidiano:
Ragazze investite a Roma, il Gip: " La velocità è uno specifico addebito di colpa, le vittime hanno tenuto una condotta vietata e spericolata."
Come se volesse dire: "anche le due vittime sarebbero da condannare o punire...."
Mi pare di aver letto che il figlio del regista non abbia visto le due ragazze attraversare la strada perchè c'era un'altra macchina ferma a coprirgli la visuale. Se l'ipotesi è avvalorata il figlio del regista sarebbe maggiormente colpevole, perchè il fatto che un'auto fosse ferma in attesa di ripartire voleva significare che c'era qualcosa che le bloccava il transito o che qualcuno stava attraversando la strada, quindi, si sarebbe dovuto fermare, obbligatoriamente, anche lui.
Ma siamo in Italia, dove non si rispettano i semafori, non ci si ferma davanti alle strisce pedonali, non si inseriscono le frecce di posizione per indicare il senso di marcia che si vuole prendere, si parla al telefono mentre si guida, non si danno le precedenze alle macchine che arrivano dalle rotonde, ...siamo il paese della democrazia a tutto spiano...
Ops! volevo dire dell'anarchia...divenuta prassi, perchè nell'uso comune.
Se poi condisci il tutto con una buona bevuta, qualche annusatina di polvere bianca, il fatto di essere rampollo di un personaggio famoso e danaroso, il gioco è fatto;
ti restituiscono la patente che ti avevano ritirato perchè avevi commesso un'infrazione?E tu che fai? Ti rimetti subito in macchina per festeggiare l'evento! E, naturalmente, a tutta birra, ....tanto la vita è breve........ ma soprattutto per chi ha la sfortuna di incrociarti durante il cammino.
Cetta.
Nessun commento:
Posta un commento