MA SI PUO’ ESSERE PIU’ DEFICIENTI ?
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
martedì 16 settembre 2025
CHI INVADE LA POLONIA MARCO TRAVAGLIO – IL FATTO – 14.09.2025
lunedì 15 settembre 2025
lunedì 22 maggio 2023
DOPO LA DISTRUZIONE DELL’UCRAINA, L’AMERICA PREPARA QUELLA DELLA POLONIA. - Michele Rallo
Breve soggiorno romano di Zelensky, appena il tempo di rassicurare Mattarella e la Meloni circa l’immancabile vittoria dell’Ukraina. Piú o meno uguale lo scenario della successiva tappa, a Berlino. Vittoria immancabile – ha ribadito il tizio – ma a patto che l’Italia, la Germania e l’Europa tutta continuino a svenarsi per dotare Kyiev di armi sempre piú potenti e sofisticate; e a patto – ma questo non si puó dire – che USA e Inghilterra continuino a guidare via-satellite i droni ukraini verso bersagli sempre piú arditi, nel tentativo disperato di indurre Putin a reagire oltremisura, prestando il fianco ad una “risposta” della NATO che preluda a una terza guerra mondiale.
L’obiettivo del Deep State americano, infatti, resta sempre quello: una guerra planetaria, forse anche nucleare-tattica (ma da combattersi lontano dal territorio americano, come le due precedenti guerre mondiali), una guerra che annichilisca l’Europa, distrugga la sua economia, ed allontani definitivamente l’incubo di un accordo euro-russo che possa attentare agli interessi – economici e non soltanto economici – degli Stati Uniti e dei Pierini inglesi.
Certo – sia detto per inciso – questa incredibile UE ha fatto di tutto per affossare gli interessi europei a pro degli americani: dalle sanzioni alla Russia (primo passo dell’euromasochismo) fino all’autoflagellazione finanziaria per dare a Zelensky munizioni a profusione (anche con i fondi del PNRR, secondo l’ultima genialata della gentildonna di Bruxelles). Anche i singoli Stati-membri hanno fatto la loro porca figura: e non penso tanto all’Italia, quanto piuttosto alla Germania, che ha financo fatto finta di non sapere che a far esplodere il gasdotto russo-tedesco Nord Stream siano stati gli americani (come peraltro quell’ineffabile Biden aveva fatto intendere poco tempo prima).
Ma lasciamo stare gli inebetiti europei, e torniamo a quelli che muovono davvero i fili dello scenario ukraino: americani e volenterosi soci britannici. O, meglio, questa incredibile amministrazione Biden (speriamo che le prossime elezioni la spazzino via) e coloro che, anche a Londra, condividono il folle progetto di distruggere la Russia come potenza mondiale e di saccheggiare le sue enormi risorse naturali.
Veniamo dunque “a bomba”, è proprio il caso di dire. Che cosa succede in Ukraina? Non ho certo la presunzione di dirlo con sicurezza, non sono un esperto di cose militari. Ma cosí, a naso, la mia sensazione è che la vittoria “immancabile” di cui il comico di Kyiev è venuto a parlare qui da noi, sia molto, ma molto problematica, se non addirittura impossibile. I russi sono in grado di radere al suolo l’intera Ukraina nel giro di ventiquattr’ore. Non l’hanno ancóra fatto (e speriamo che non lo facciano mai) perché mezza Ukraina è russa o filorussa. D’altro canto, i filorussi in Ukraina vincevano le elezioni; almeno fino a quando gli americani non hanno organizzato il colpo-di-Stato (antidemocratico) del 2014.
Perché, allora, Zelensky si agita tanto, perché parla e riparla di quella mitica “grande controffensiva ukraina” che viene misteriosamente rimandata di giorno in giorno? Probabilmente perché sa di essere oramai all’ultima spiaggia. Personalmente – ma è solamente la mia sensazione – credo che Zelensky abbia un’unica via di uscita: quella di far precipitare le cose e di provocare un intervento ufficiale (quello ufficioso c’è giá) della NATO e, conseguentemente, lo scoppio di una guerra mondiale.
Se cosí non dovesse essere, credo che il despota di Kyiev sará presto “posato” dagli americani, e sostituito con qualche altro personaggino disposto a giocare lo stesso ruolo. Non per caso, in questo momento a Varsavia c’è giá chi scalda i motori.
D’altro canto, la Polonia giá in passato è servita al “partito della guerra” anglosassone per provocare un conflitto mondiale. Non lo troverete scritto nei riassuntini di storia ufficiale, ma l’origine della Seconda guerra mondiale è tutta made in England. Germania e Polonia stavano trattando sul contenzioso che le contrapponeva (Danzica e tutto il resto) ed erano vicine a trovare una soluzione di compromesso. Senonché i governanti polacchi furono convocati a Londra e caldamente invitati a rompere le trattative; con la promessa che, se fossero stati attaccati dalla Germania, l’Inghilterra sarebbe accorsa in loro aiuto con tutto il peso della sua enorme potenza militare.
Ebbene, la Polonia abboccó, ruppe le trattative, fu attaccata dalla Germania, venne distrutta e rasa al suolo, ma l’Inghilterra non mandó un solo carrarmato, un solo aereo, una sola nave a difenderla. La Polonia venne cancellata dalla carta geografica, ma in tal modo l’Inghilterra ebbe il pretesto per dichiarare guerra alla Germania, per “allargare” un conflitto regionale e per trasformarlo poi in una guerra mondiale. Le cose sono andate cosí, e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Ma sono cose che non si troveranno mai sui libri di storia “politicamente corretti”.
Cosí come – tornando ad oggi – sui testi ufficiali non verrá mai detto che il conflitto in Ukraina non è cominciato l’anno scorso, con la “operazione speciale” di Putin, ma otto anni prima, quando i proconsoli ukraini degli americani hanno iniziato una vera e propria guerra contro i filorussi del Donbass, provocando 13.500 morti, 35.000 feriti, un milione e mezzo di profughi. E scusate se è poco.
Sono cose note e arcinote. Basta digitare “Guerra del Donbass” su Wikipedia per rinfrescare la memoria. Ma guai a ricordarle nei dibattiti televisivi. La versione ufficiale è che il conflitto in corso sia stato provocato dalla invasione “immotivata” della Russia di Putin. E chi dice il contrario è additato al pubblico ludibrio.
Intanto nella “patria della democrazia” forse qualcuno giá lavora per il dopo-Ukraina. La Polonia – dicevo – è in pole position. Ma non mancano scenari alternativi, come quello della Finlandia che, non a caso, è stata recentemente arruolata nella NATO.
Vorrei sbagliarmi, vorrei proprio sbagliarmi.
https://comedonchisciotte.org/dopo-la-distruzione-dellucraina-lamerica-prepara-quella-della-polonia/
sabato 4 marzo 2023
Tracce di una specie umana estinta scoperte nel sud della Polonia. - Lucia Petrone
Gli strumenti di pietra preistorici trovati in una grotta in Polonia 50 anni fa sono stati recentemente identificati come alcuni dei più antichi mai scoperti nella regione.
Gli strumenti della grotta Tunel Wielki in Małopolska hanno un’età compresa tra 450.000 e 550.000 anni. Questa datazione potrebbe consentire agli scienziati di saperne di più sugli esseri umani che li hanno creati e sulla loro migrazione e abitazione nell’Europa centrale attraverso la preistoria.
Ad esempio, il lasso di tempo probabilmente significa che gli strumenti sono stati realizzati dalla specie umana estinta Homo heidelbergensis , solitamente considerato l’ ultimo antenato comune dei Neanderthal e degli umani moderni (noi). E significa che la regione era abitata da esseri umani in un momento in cui il clima rigido dell’Europa centrale avrebbe richiesto un significativo adattamento fisico e culturale. “Questo è un aspetto estremamente interessante delle analisi per noi”, ha spiegato l’archeologa Małgorzata Kot dell’Università di Varsavia in Polonia. “Possiamo esaminare i limiti delle possibilità di sopravvivenza dell’Homo heidelbergensis e quindi osservare come si è adattato a queste condizioni avverse“. La grotta di Tunel Wielki è stata scavata negli anni ’60, con gli archeologi che sono tornati di nuovo sul sito nel 2016. Strati di materiale sono stati datati all’Olocone, risalente a circa 11.700 anni fa, e al Paleolitico medio, che si estende fino a 40.000 anni fa. Ma l’archeologo Claudio Berto dell’Università di Varsavia pensava che la datazione fosse in contrasto con ciò che stava osservando. Le ossa di animali recuperate dal sito, ha concluso, erano quasi certamente più vecchie di 40.000 anni. Così, Kot e il suo team sono tornati alla grotta. Hanno riaperto e ampliato una delle trincee, esaminando attentamente i diversi strati di materiale accumulati nel corso degli anni e raccogliendo altro materiale osseo da analizzare. Hanno scoperto che gli strati superiori contenevano effettivamente le ossa di animali vissuti nel tardo Pleistocene e nell’Olocene. Ma lo strato inferiore era decisamente più vecchio. Conteneva le ossa di diverse specie vissute mezzo milione di anni fa: il giaguaro europeo, Panthera gombaszoegensis ; il lupo Mosbach, antenato dei moderni lupi grigi, Canis mosbachensis ; e l’orso di Deninger, Ursus deningeri . Lo strato che ha prodotto le ossa conteneva anche prove di scheggiatura della selce, comprese scaglie di selce, i “grezzi” da cui possono essere modellati altri strumenti e i nuclei da cui vengono colpiti. C’erano anche alcuni strumenti finiti, come i coltelli. “Poiché questi elementi provengono dallo stesso strato delle ossa, significa che la loro età è molto simile“, ha spiegato Kot . “Questa ipotesi è stata confermata dagli scavi effettuati nella grotta nel 2018. Hanno confermato la disposizione degli strati descritta dai ricercatori mezzo secolo fa. Abbiamo anche scoperto più scarti di produzione e ossa di animali”. In precedenza, ha aggiunto, c’erano solo due siti conosciuti in Polonia con strumenti dello stesso periodo: Trzebnica e Rusko.
Ma i manufatti della grotta di Tunel Wielki sono diversi. Diversi siti archeologici della zona mostrano testimonianze di antichi insediamenti umani, ma sono tutti siti all’aperto. Trovare manufatti risalenti a quel periodo in una grotta è, secondo Kot, molto inaspettato.”Siamo rimasti sorpresi dal fatto che mezzo milione di anni fa le persone in questa zona rimanessero nelle caverne, perché quelli non erano i posti migliori per accamparsi“, ha osservato .”L’umidità e la bassa temperatura lo scoraggerebbero. Invece una grotta è un rifugio naturale. È uno spazio chiuso che dà un senso di sicurezza. Abbiamo trovato tracce che potrebbero indicare che le persone che vi hanno soggiornato hanno utilizzato il fuoco, che probabilmente ha contribuito a domare questi luoghi oscuri e umidi”. Interessante anche la tecnica utilizzata per spezzare la selce rinvenuta nella grotta. Questa tecnica è la più semplice utilizzata dagli umani antichi e, all’epoca in cui furono creati gli strumenti, raramente utilizzata come modalità primaria; di solito veniva utilizzato solo su materiali di scarsa qualità o quando la selce scarseggiava. Solo un altro sito, Isernia La Pineta in Italia, utilizzava la tecnica come principale. La selce Tunel Wielki non era di scarsa qualità, né era scarsa, essendo ottenuta localmente. Così è stato anche per Isernia La Pineta; trovare un secondo sito con le stesse caratteristiche potrebbe aiutare gli archeologi a capire il motivo per cui questi antichi umani usavano quella tecnica specifica. La squadra spera di tornare alla grotta per cercare ossa di Homo heidelbergensis .
giovedì 14 novembre 2019
ArcelorMittal chiude stabilimenti in Sudafrica, Polonia e Usa: il colosso dell’acciaio è in fuga non solo da Taranto. “Il mercato si deteriora”.

La multinazionale dà seguito a quanto detto durante la presentazione della trimestrale, quando il presidente e ceo Lakshmi Mittal aveva spiegato che di fronte alla contrazione della domanda il colosso sarebbe rimasto "concentrato sulle nostre iniziative per migliorare le prestazioni e la nostra priorità è ridurre i costi". Dal 23 novembre stop a tre altoforni tra Cracovia e Dabrowa Gornicza, spenta anche una fornace vicino a Chicago e addio all'acciaieria di baia di Saldanha.