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giovedì 29 novembre 2012

Il poliziotto che commuove New York Stivali caldi al senzatetto scalzo. - Elmar Burchia


(Foster)

Times Square, lo scatto col cellulare di una donna dell'Arizona.

A quasi 400 mila persone «piace questo elemento». È la risposta degli internauti alla foto pubblicata dal Dipartimento di polizia di New York ,
il Nypd, sul suo profilo di Facebook. Il 14 novembre scorso, Jennifer Foster dell’Arizona, era in visita a Times Square, quando ha catturato col suo cellulare una scena che sul web è già diventata un successo. E che sta commuovendo gli americani.
BUON SAMARITANO - Il protagonista della vicenda è l’ufficiale di polizia Lawrence Deprimo, 25 anni di Long Island. Il gesto che l’ha reso famoso nottetempo? Non è straordinario, ma di cuore. In una notte di freddo nella Grande Mela ha regalato un paio di stivali nuovi di zecca ad un senzatetto scalzo. «Quel momento mi ha ricordato mio padre -, ha spiegato l’autrice dello scatto al New York Times -, un poliziotto di Phoenix che aveva comprato del cibo per un clochard». Foster ha spedito la foto al Dipartimento di polizia di New York che a inizio settimana l’ha caricata sul proprio profilo di Facebook. Ebbene, nel giro di poche ore, quell’immagine è stata cliccata quasi 2 milioni di volte, 20 mila sono i commenti.
SUCCESSO SU INTERNET - Intervistato dal Times, l’agente ha raccontato quella serata di pattuglia nel West Village: «Si congelava quella notte e si potevano vedere le vesciche ai piedi dell'uomo». Aggiunge Deprimo: «Benché io avessi due paia di calzini, continuavo a soffrire il freddo». I due hanno cominciato a chiacchierare; il poliziotto ha poi scoperto quale numero di scarpe portasse il senzatetto. Senza pensarci troppo si è dunque diretto verso un negozio di calzature è ha acquistato degli stivali e delle calze termiche. Costo: 75 dollari, con uno sconto del 25% anche grazie alla disponibilità del negoziante. Per quanto riguarda il clochard, Deprimo ha rivelato di non sapere come si chiamasse. Ha tuttavia detto che è stato il «signore più educato che avessi mai incontrato» rimarcando che il suo volto si è illuminato quando ha visto gli stivali. «Era come se gli avessi appena dato un milione di dollari».

mercoledì 14 novembre 2012

Soldato blu

soldato_blu.jpg

Polizia, chi stai difendendo? 
Chi è colui che colpisci a terra? 
Un ragazzo, uno studente, un operaio? 
E' quello il tuo compito? 
Ne sei certo? 
Non ti ho mai visto colpire un politico corrotto, un mafioso, un colluso con la stessa violenza. Ti ho visto invece scortare al supermercato una senatrice o sfrecciare in moto affiancato ad auto blu nel traffico, a protezione di condannati in giacca e cravatta, di cosiddetti onorevoli, dei responsabili dello sfascio sociale che invece di occuparsi dello Stato si trastullano con la nuova legge elettorale per salvarsi il culo e passano le serate nei talk show. 
Di improbabili leader a cui non affideresti neppure la gestione di un condominio che partecipano a grotteschi confronti televisivi per le primarie. 
Loro "non tengono" vergogna, tu forse sì. Lo spero. 
Soldato blu, tu hai il dovere di proteggere i cittadini, non il Potere. 
Non puoi farlo a qualunque costo, non scagliando il manganello sulla testa di un ragazzino o di un padre di famiglia. 
Non con fumogeni ad altezza d'uomo. Chi ti paga è colui che protesta, e paga anche coloro che ti ordinano di caricarlo. 
Paga per tutti, animale da macello che nessuno considera e la cui protesta, ultimo atto di disobbedienza civile, scatena una repressione esagerata. 
Soldato blu, ci hanno messi uno contro l'altro, non lo capisci? 
I nostri ragazzi non hanno più alcuna speranza, dovranno emigrare o fare i polli di allevamento in un call center. 
Tu che hai spesso la loro età e difendi la tua posizione sotto pagata dovresti saperlo. 
E' una guerra, non ancora dichiarata, tra le giovani generazioni, una in divisa e una in maglietta, mentre i responsabili stanno a guardare sorseggiando il tè, carichi di mega pensioni, prebende, gettoni di presenza, benefit. 
Soldato blu non ti senti preso per i fondelli a difendere l'indifendibile, a non schierarti con i cittadini? 
Togliti il casco e abbraccia chi protesta, cammina al suo fianco. 
E' un italiano, un'italiana come te, è tuo fratello. è tua sorella, qualche volta, come ieri per gli operai del Sulcis, un padre che ha sputato sangue per farti studiare. 
Sarà un atto rivoluzionario.

http://www.beppegrillo.it/2012/11/soldato_blu.html#commenti